‘PALAZZO YACOUBIAN’TRADOTTO IN EBRAICO,AUTORE PROTESTA
EGIZIANO ASWANY ANTISIONISTA TUONA CONTRO PACIFISTI ISRAELE
di Alessandro Logroscino
(ANSA) – TEL AVIV, 28 OTT – Nessun rapporto con Israele, neppure culturale e neppure con le organizzazioni pacifiste meglio intenzionate: è questa – condita da minacce di azioni giudiziarie internazionali – la risposta piccata con cui il medico-scrittore egiziano Alaa Al Aswany ha accolto oggi l’annuncio di un’imminente diffusione in ebraico, non concordata con lui, del suo romanzo più noto, Palazzo Yacoubian.
La querelle, che covava già da qualche tempo, rischia di sfociare in una contesa legale in piena regola a causa dell’iniziativa del Centro di ricerca Israele-Palestina di Gerusalemme (Ipcri), una benemerita istituzione culturale che promuove il dialogo israelo-palestinese, la pace e una maggiore diffusione della cultura araba nello Stato ebraico.
Interessato da tempo all’opera di Al Aswany, il Centro (dopo aver cercato invano di stabilire un contatto) ha deciso in questi giorni di procedere a una traduzione autoprodotta di Palazzo Yacoubian – best seller della letteratura araba degli ultimi anni già pubblicato in mezzo mondo e trasposto poi in un film di successo – con l’ambizione dichiarata di «offrire anche agli israeliani il privilegio della lettura d’un grande romanzo».
Le copie in ebraico – secondo quanto non ancora confermato ufficialmente, ma già comunicato per posta elettronica ai soci dell’Ipcri – saranno diffuse gratuitamente e in tiratura limitata, destinate per ora solo agli iscritti. Senonché, dal Cairo, non ha tardato a farsi sentire la reazione furibonda dell’autore, un dentista di formazione che ha studiato e vissuto a lungo negli Usa e ha pubblicato negli anni 2000 pure un altro romanzo di buon successo intitolato Chicago.
Interpellato sull’argomento, Al Aswany – che è anche un militante politico visceralmente antisionista e figura tra i fondatori di Kefaya, movimento d’opposizione radicale al regime del presidente egiziano Hosni Mubarak – ha sparato ad alzo zero contro il progetto e la violazione del copyright. «Si tratta di un furto e di un atto di pirateria – ha tuonato -, con Israele non voglio avere nulla a che fare e denuncerò legalmente l’accaduto dinanzi all’Unione internazionale degli editori».
Le posizioni di Alaa Al Aswany di ostilità allo Stato ebraico, più volte espresse, includono il rifiuto dello storico accordo di pace fra Egitto e Israele firmato a suo tempo da Sadat e Begin. «Io non voglio alcun contatto con voi – ha detto di recente lo scrittore in una dichiarazione citata dal giornale israeliano Yediot Ahronot – perché questo significherebbe promuovere la normalizzazione. E io mi oppongo a qualsiasi forma di cooperazione con Israele».
Nella foto in alto: il medico-scrittore egiziano Alaa Al Aswany, autore del bestseller “Palazzo Yacoubian”
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#1barbara
Questa cosa l’aveva scritta Magdi Allam diversi anni fa quando era uscito il libro. E aveva anche detto che il tipo aveva annunciato che se nonostante tutto il libro fosse stato tradotto, avrebbe interamente devoluto i diritti d’autore a hamas. Che lui considera un’organizzazione terroristica al 100%, non è che racconti e si racconti la storiellina della formazione politica o dell’istituzione benefica che procura scuole e ospedali. Sa che sono terroristi, li chiama terroristi, e i soldi li dà a loro.