Squali Sharm, accuse a Israele: “E’ colpa del Mossad”!!!!
C’è anche chi parla di un complotto contro l’Egitto da parte del Mossad (i servizi segreti israeliani) per la vicenda degli squali assassini che minacciano i turisti nelle acque della località balneare di Sharm el Sheik.
Lo ha confermato anche il governatore della regione del Sinai del Sud, Mohamed Abdel Fadil Shousha, citato dal sito Egynews.net, non escludendo che la tesi abbia un suo fondamento. “Non è un’idea del tutto campata in aria”, ha detto.
«Non è infondata l’ipotesi che a gettare gli squali in mare sia stato il Mossad, con l’obiettivo di colpire il settore turistico egiziano- ha ribadito il governatore egiziano – Per averne una conferma serve tempo». Non è raro che i servizi segreti israeliani vengano chiamati in causa dagli egiziani per vicende di traffico di droga e di armi.
(Fonte: Tgcom e IlSecoloXIX.it, 7 Dicembre 2010)
Nella foto in alto: uno squalo sionista, l’ultima trovata della marina israeliana (vignetta di Enrico Cobra Renzetti)
#1Daniel
Io dico che questi hanno veramente sbroccato ahahhahaah mi fanno davvero ridere non sanno piu’ a cosa attaccarsi! ci sono stato io questa estate a sharm e la guida di sub ci ha avvisati di stare attenti agli squali , un mare cosi pieno di specie e soprattutto aperto e’ normale potrebbero venire tranquillamente anche dall’oceano indiano.
#2Aurelio
Forse i nemici di Israele accusano gli israeliani di fare ciò che LORO farebbero, avendone l’occasione…
Viva Israele!
#3Lello Hulk
E pure addestrati a non dilaniare gli ebrei, prima chiedono di che religione siete!
Io non me la prendo con chi mette in giro certe “stronzate”, ma con quei deficenti che ci credono.
Mondo svegliatevi vi stanno prendendo per il culo da una vita,
#4esperimento
Insomma, l’incendio è stato appiccato da Allah per punire i sionisti e questi hanno mandato gli squali. Per punire i fedeli di Allah?
1 pari? Certo, è un po’ blasfemo metterla in questo modo, ma mi pare non ci siano molte alternative… No?
#5umberto menasci
se ne sentono de stronzate ma questa la batte tutte
#6Antonio Colacino
Sono stato a Sharm El Sheikh, ma preferisco chiamarla Ophira, a Di-Zahav e Neviot (oggi Dahab e Nuweiba) nel 1974, e poi molti anni sino all’86.
Dal 1967 il Sinai era Israele, a Sharm c’era un villaggio Ophira, una scuola agraria, un ostello della Gioventù, un camping, il Marina Sharem hotel a Na’ama bay e tre diving, piu alcune imbarcazioni da charter, ed una guarnigione militare Israeliana con una piccola base navale. il tutto durò sino al 25 Aprile 1982 quando, a seguito degli acordi di Camp david con l?Egitto, Israele abbandonò il Sinài.
Da allora, sino all’86. l’area rimase disabitata ed un vero paradiso ambientale, successivamente si trasformò nell’orrore e nello scempio ambientale odierno.
Tutto ciò era ben prevedibile, turisti, specialmente russi, per attirare gli squali hanno iniziato a nutrirli e questi squali del genere longimanus hanno perso il timore per quella creatura aliena che appare l’uomo in acqua, in più, notizia recente, pare che sia stato gettate in mare nell’area diverse carcasse di pecore da una nave, le pecore putrefacendosi generano un forte odore di ammoniaca che attira gli squali. Questi squali hanno la capacità di alzare la testa fuori dall’acqua ed annusare l’aria in superficie, infatti spesso seguono i pescherecci, essendosi abituati all’odore di ammoniaca che gli segnala le carcasse di pecora potrebbero essere attratte dall’urina degli uomini in acqua che emana lo stesso odore.
#7Emanuel Baroz
@esperimento: in effetti…;-)
#8Roberto Martinelli
Cosa ci vuoi fare, non è colpa loro, sono proprio fatti così. Una volta al Cairo, parlando con un tassista delle guerre arabo-israeliane, il tassista mi disse che gli arabi perserò la 1^ guerra perchè gli inglesi vendettero loro dei fucili che invece di sparare in avanti, sparavano all’indietro (uccidendo, quindi, il povero tiratore)…….. non “contestai”, perchè inutile. Saluti
#9Ambra Alboretti
Per me è un complimento, pensano che gli Ebrei siano così bravi nelle pubbliche relazioni da aver tirato dalla loro parte persino il mondo acquatico, mi accontenterei di una realtà dove tutte le notizie venissero pubblicate obbiettivamente e non da giornalisti nazisti…ma inizio a perdere la speranza
#10Ilaria
Io invece mi arrabbio anche con coloro che diffondono queste notizie e danno quindi credito e credibilità ai diffamatori. Peraltro basta la logica per capire che anche la località turistica di Eilat è sul Mar Rosso quindi sarebbe assurdo e controproducente minacciare il turismo nella stessa area…
#11Andrea
Beh, veramente certe castronerie lasciano il tempo che trovano…
Ma il vero problema non è che ci sia qualcuno che diffonde tali notizie. Il poblema è che c’è chi ci crede.