Saluto fascista davanti alla foiba. I giovani Pdl: «Vanno espulsi»
I ragazzi di destra e la foto postata su Facebook: scoppia la polemica. Il coordinatore: «Fuori». Loro: «Provocazione per Variati»
VENEZIA — L’assessore Elena Donazzan li aveva definiti «dei ragazzi di destra che cercano l’unità, non le divisioni». Quei ragazzi l’altroieri l’avevano accompagnata nel sentierino impervio che porta al Bus de la Spaluga, nel vicentino. Poi però i ragazzi da quel sentierino si sono allontanati, e mentre l’assessore parlava di loro come di chi «non coltiva l’odio», i ragazzi — un gruppo di ventenni e trentenni della Giovane Italia, i giovani del Pdl — decidevano di posare per una foto mostrando il saluto romano in favore di obiettivo. Come ogni foto che si rispetti, lo scatto è stato subito «postato» sui profili facebook di qualcuno di loro fino ad alimentare l’ennesimo caso politico all’ombra del 25 aprile. Perché tra i ragazzi c’era anche Alessandro Benigno, coordinatore provinciale vicentino della Giovane Italia, figlioccio politico della Donazzan. E tanto è bastato per alzare un polverone.
I commenti sui profili si sono sprecati, ma sono durati anche poco, perché dopo un po’ i link sono stati disattivati: la foto amplificata da facebook ha scatenato i commenti dei giovani del Pdl, divisi tra quanti apprezzavano — «molti di noi vengono da quei valori»—e quanti criticavano apertamente — «e meno male che non perdono occasione per definirsi liberali». Poi da facebook è rimbalzata su molti siti d’informazione ed è arrivata fino a quello dell’Espresso: «Hanno pensato di festeggiare così: bandiera dell’Rsi e saluto romano». Tanta eco dev’essere arrivata anche al partito stesso, visto che in serata Alessio De Mitri, coordinatore regionale della Giovane Italia (e figlioccio di Remo Sernagiotto), ha preso pesantemente le distanze dai suoi «compagni»: «Ho richiesto ai vertici nazionali immediati provvedimenti per espellere dal movimento chi ha perpetuato il reato di apologia del fascismo.
Spero che a produrre questi gesti esagerati siano stati i fumi dell’alcol e non delle menti lucide, perché se così non fosse la stessa sopravvivenza del movimento giovanile così strutturato sarebbe messa in discussione». Lui, Alessandro Benigno, si è difeso così: «È stata una goliardata mal interpretata», fatta per rispondere al sindaco di Vicenza Achille Variati, che dal palco del 25 aprile aveva attaccato la sua idea di cambiare nome al museo del Risorgimento e della Resistenza. «Il senso di quella foto — spiega ancora Benigno— era: tu Variati ci vedi così, come in questa foto, ma noi siamo ben altro: facciamo proposte e lui ci dà dei fascisti? Allora gli abbiamo spedito questa foto con una lettera per spiegargli il senso dell’operazione». Senso che dev’essere sfuggita anche al partito, se De Mitri ne ha chiesto l’espulsione: «Colpa della diarchia dentro il Pdl», ha concluso Benigno.
Nella foto in alto: il saluto fascista del gruppo di giovani del Pdl, tra cui si distingue Alessandro Benigno, coordinatore provinciale vicentino della Giovane Italia
#1Emanuel Baroz
GIOVANI EBREI, REGARD: “ON. CALABRIA INTERVENGA SU SALUTO ROMANO GIOVANI PDL VICENZA”
(IRIS) – ROMA, 27 APR – “Un gesto inqualificabile”. Così Daniele Regard, Presidente dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia, commenta il saluto romano dei giovani del Pdl di Vicenza durante la festa del 25 aprile.
“Nel giorno della liberazione del nostro paese dalla dittatura nazifascista, addolora vedere come rappresentanti della Giovane Italia “festeggino” con la bandiera della Rsi e con un gesto che rievoca tristi ricordi”.
“Siamo certi che il dialogo portato avanti in questi anni con i dirigenti giovanili del Pdl sia stato fruttuoso – prosegue Regard – per questo auspichiamo un intervento della coordinatrice nazionale l’on. Annagrazia Calabria che prenda le distanze in modo netto e inequivocabile da parte de la Giovane Italia contro certi intollerabili nostalgismi che offendono la memoria nostra e di tutti.”
#2esperimento
Destra, sinistra, centro… Siamo circondati, il razzismo e l’antisemitismo sono sempre più diffusi :((
#3Emanuel Baroz
per non parlare poi di quel cretino che a Roma ha pensato bene di creare “per provocazione” una targa che richiamasse quella famigerata di Auschwitz…..
#4HaDaR
Che volete… In un paese dove NON È STATA MAI FATTA L’EPURAZIONE DEI GIUDICI FASCISTI (es.: Gaetano Azzariti, firmatario del Manifesto della Razza, Presidente del Tribunale della Razza, scelto dall’allora Ministro di Grazia e Giustizia il comunista Palmiro Togliatti, come suo braccio destro; fatto Cavaliere del Lavoro e nominato alla Corte Costituzionale [síc!] da un Presidente Democristiano Gronchi, corte di cui divenne addirittura presidente!); NON È MAI STATA FATTA L’EPURAZIONE DEI POLITICI FASCISTI (un solo esempio fra i troppi: Amintore Fanfani, firmatario del Manifesto della Razza e Teorico Fascista delle Corporazioni)… In un paese dove l’attuale Ministro della Difesa, il fascista mai pentito La Russa, giustifica i Repubblichini di Salò dicendo “che anche loro combattevano per la patria e per un ideale”…cosa che si applica anche alle Waffen SS…
Non c’è da stupirsi.
È il paese in cui UN SOLO PARTITO, IL PRI, nel 1985 si oppose alla disgustosa vergogna del blitz delle teste di cuoio ordinato da Craxi (col consenso di Andreotti e Natta) a Sigonella per LIBERARE IL TERRORISTA ABU ABBAS che era stato catturato dagli Americani, in volo tra Egitto e LIbia, dopo aver dirottato la nave Achille Lauro e aver assassinato l’Ebreo Paralitico Leon Klinghoffer, ztuq”l, Hi”d…
È il paese del Lodo Moro (altro fascista in gioventù, come Dario Fo, Giorgio Bocca, e altri antisemiti viscerali) col quale si garantiva impunità ai terroristi dell’OLP in Italia…
#5barbara
La cosa sconvolgente è che quello della targa sul ponte è un insegnante.
#6HaDaR
No, non è affatto sconvolgente… 😉
In Italia SOLO DODICI INSEGNANTI rifiutarono di giurare fedeltà a Mussolini e al regime fascista. NESSUNO protestò per i posti di lavoro che ottennero dopo che i TANTI insegnanti ebrei furono cacciati dalle leggi antisemite.
Forse che gli insegnanti (categoria che ho conosciuto dal di dentro in tre paesi) sono meno cretini degli altri? Se fosse vero, come si spiega che ci sono cosí tanti cretini fra gli allievi?… 🙂
Io ne ho avuti di veramente cretini, veramente ignoranti, veramente liberticidi, veramente antisemiti…
Cosí come ne ho avuti di veramente eccezionalmente preparati e buoni (uno, il Prof. Carlo Ottino, Storia e Filosofia, un genio con memoria fotografica e qualità umane incomparabili, è appena morto il 25 Aprile scorso: credo che avrebbe adorato l’idea di morire proprio quel giorno se gli avessero chiesto…)
#7HaDaR
Devo anche rendere omaggio, per amor di giustizia, alla memoria del mio caro professore di Greco, il compianto Prof. Giuseppe Capaldi, quello che scrisse le grammatiche greche, un altro uomo di valore e coraggio, di cultura e onestà, ex partigiano, un vero Repubblicano, quindi di certo uno che non tollerava gli antisemiti e i liberticidi…
#8barbara
Non ho detto che è sorprendente, ho detto che è sconvolgente: è molto molto molto molto diverso. A parte questo, tu sei andato in prima elementare 27 anni dopo le leggi razziali: sei sicuro che i tuoi insegnanti fossero quelli che hanno ottenuto il posto per via degli ebrei cacciati nel ’38?
#9Parvus
Abbiamo già così tanti nemici nel presente, non andiamo a rastrellare anche quelli del passato.
Son cavoli loro: con chi fa il saluto fascista se la sbrighino quelli che fanno il saluto comunista. basta che non ci rompano le scatole.
#10HaDaR
@ Barbara: io alle elementari e medie sono andato alla Scuola Ebraica… 🙂
QUINDI, non ho NESSUN DUBBIO sul FATTO che gl’insegnanti NON avevano preso il posto di un Ebreo dopo le Leggi Antisemite: quelli che “avevano l’età” erano tutte anziane signore ebree, dalla Quinzia Amar, z”l, che ebbi alle elementari per cinque anni, alla Amalia Artom, z”l, (la madre del pertigiano Emanuele Artom, martire della Resistenza) e Marcella Disegni, z”l, alla Giuliana Tedeschi, z”l, a Primo Levi, z”l, due dei SEDICI Ebrei Italiani tornati da Auschwitz, che ebbi come insegnanti e presidi nelle medie…
Vengo da una famiglia di partigiani, antifascisti della prima ora, di quelli che bevevano olio di ricino nel 1919: non sarei mai stato allievo di (ex) fascisti o gente che aveva profittato dall’espulsione degli Ebrei da tutte le scuole del regno!
Shabbath Shalom!
#11HaDaR
@ Parvus: quello è l’atteggiamento che ha portato milioni allo sterminio degli Einsatzgruppen a alle camere a gas!
I fascisti erano e rimangono nostri nemici, coloro che i lager e le camere a gas li hanno costruiti e riempiti!
#12Paola Farina
La prima cosa che ho fatto è stata quella di togliere Alessandro Benigno dai miei amici di Face book, con tutta onestà devo ammettere che non ho mai notato in lui sentimenti antiebraici ed anti israeliani, anzi mi ha sempre supportato, nonostante questo l’ho tolto dai miei amici, perchè non posso sopportare il saluto fascista…è un’oltraggio a quella parte della mia Famiglia che non c’è più e della quale non ho più saputo nulla.
Ha altri sei amici in comune con me, amici che vi segnalo:
Marino Finozzi Regione Veneto
Giornata Europea della Cultura Ebraica (figlia di tutti noi)
Sen. Alberto Filippi Lega Nord anche se non mi è chiaro se sia ancora lega
Franco Perlasca, Figlio di Giorgio
Fianna Nirenstein
Patrizia Barbieri Consiglio Comunale Vicenza.
Devo dire che con me si è scusato e mi ha richiesto l’amicizia, ma io lo lascio fuori…forse si è trattato di una gogliardata, ma io non demordo, credo dovrebbe fare delle scuse pubbliche…voi che ne pensate?
Paola Farina, Vicenza
#13Emanuel Baroz
le scuse pubbliche sarebbero un bel gesto, ma il problema è che se il soggetto in questione ritiene che quel gesto nel 2011 si possa ancora fare, beh, allora il problema c’è!
#14Xxx
Io li terrei ma con il braccio destro strappato dal corpo! Cosi possono utilizzare il sinistro sia per salutare, per fare pipì, masturbarsi e toccare le fighe…