“Torture sui palestinesi da parte di Hamas e della polizia dell’Anp”
di Leonard Berberi
Arresti arbitrari, torture, maltrattamenti vari. Piovono decine di accuse contro i servizi di sicurezza dell’Autorità nazionale palestinese (che governa in Cisgiordania) e la fazione islamico-radicale di Hamas (nella Striscia di Gaza). A elencare tutte le misfatte è la Commissione indipendente per i diritti umani in un rapporto diffuso oggi.
Il documento evidenzia il maltrattamento reciproco dei prigionieri aderenti alle opposte fazioni, protagoniste negli ultimi anni di un duro conflitto intestino che il nuovo accordo di «riconciliazione» del Cairo mira ad archiviare. Decine di esponenti di Fatah e Hamas sono stati condannati a morte con l’accusa di tradimento o di collaborazione con le forze nemiche.
La Commissione chiede alla leadership politica dell’Anp, riconosciuta dalla comunità internazionale come unico interlocutore palestinese, di trarre una lezione dalla recente caduta dei regimi arabi di Egitto e Tunisia. E di non considerare la sicurezza una priorità assoluta «a spese dei diritti individuali, delle libertà fondamentali e della legalità».
Non è la prima volta che si leva una voce in difesa dei palestinesi. Denunce di violazioni dei diritti umani sono state avanzate sempre più spesso nell’ultimo anno, da organizzazioni locali e internazionali, non solo nei confronti degli estremisti di Hamas, ma anche degli apparati di Ramallah.
Principali indiziati dell’Autorità nazionale palestinese sono i cosiddetti reparti d’elite dei servizi di sicurezza, finanziati e addestrati da anni in Cisgiordania dagli Usa e impegnati in attività di coordinamento sotterraneo con gli israeliani in funzione anti-terrorismo. Secondo molti civili, sono proprio questi gruppi militari a comportarsi sul fronte interno come una forza che agisce al di fuori di qualsiasi contesto normativo.
(Fonte: Linkiesta.it, 17 Maggio 2011)
#1HaDaR
Calunnie.
E se non lo sono, in ogni caso è tutta colpa dei sionisti e dell’assedio a Gaza.
Spero di aver riassunto bene le solite bordate di veline provenienti dai soliti utili idioti, sempre pronti a prendere le parti di ogni movimento liberticida, basta che venga dal terzo mondo, ma soprattutto se è contro Israele.
I meno giovani ricorderanno l’inneggiamento del 1979 a Khomeini, praticato dalla stessa gente che non perde occasione per attaccare Israele o gli USA a seconda del momento, ma che non vedi mai dimostrare in massa contro l’assassinio – non punibile secondo la Sharia!, solo sistema legale a non punirlo – di decine di migliaia di donne OGNI ANNO per aver “disonorato” la famiglia (come la quindicenne di Gaza assassinata dal padre perché parlava al telefonino!): sono considerate come bestiame, praticamente senza alcun diritto legale de facto, di proprietà dei maschi della famiglia; o le centinaia di migliaia che subiscono la MUTILAZIONE GENITALE (clitoridectomia e infibulazione) dalla Mauritania all’Afghanistan, contro la penalizzazione delle quali la sinistra votò anni addietro in Italia “per non discriminare i musulmani”; o le migliaia di mutilazioni, fustigazioni di piazza ed esecuzioni sommarie praticate dal Sudan all’Afghanistan…
Saranno mica anche RAZZISTI codesti che protestano sempre a senso unico?…
#2Vincenzo
Condivido l’articolo (non a caso è scritto da La Stampa, giornale che io leggo) sottolineando che queste cose sono state e continuano ad essere rese note anche dalle associazioni di volontariato presenti sul territorio.
Proprio oggi leggevo un articolo interessante su MedArabnews (portale dell’università tor vergata che traduce gli articoli presi da giornali internazionali sull’argomento medio oriente e mondo arabo) nel quale si parlava della difficoltà dei giovani palestinesi di avviare una protesta non violenta di qualsiasi tipo perché pressati per primo dai loro stessi governanti.
#3Gianp
Qualcosa deve davvero cambiare. L’occidente ha il dovere di leggere in massa e prendere coscienza di questi articoli e della violenza degli integralisti di ANP e Hamas, perchè sono loro, esclusivamente loro ad essere una barriera e un impedimento per la pace. Chi sostiene ad occhi chiusi questi criminali sanguinari che massacrano gli israeliani e pure i loro fratelli desiderosi di accordi e pace è un complice, e ciò è inaccettabile e vergognoso!