Turchia/ Attori israeliani annullano recita per timori attacchi
In 200 contro la loro esibizione ad Antalya
Antalya, 23 Maggio 2011 – La compagnia teatrale israeliana Cameri ha cancellato due spettacoli che avrebbe dovuto mettere in scena durante un festival internazionale organizzato dalla città di Antalya, sulla costa mediterranea della Turchia. Lo riportano i quotidiani turchi, specificando che le performances sono state annullate dopo aver saputo che alcuni gruppi islamici avevano intenzione di organizzare attività di disturbo durante gli spettacoli.
Ieri, circa 200 manifestanti si sono riuniti fuori dal teatro di Antalya per manifestare contro la compagnia israeliana, che aveva già lasciato il Paese. “Israele codardo, lascia il nostro Paese” hanno urlato i manifestanti, che hanno esibito anche bandiere palestinesi e intonato “Allah Akbar”, Allah è grande. Stando a quanto racconta il quotidiano Haberturk è stato l’ambasciatore israeliano ad Ankara, Gaby Levy, a consigliare alla compagnia di annullare la rappresentazione della piece “Thrill my heart” (Emoziona il mio cuore) per motivi di sicurezza.
Turchia e Israele, ex alleati storici, hanno visto i loro rapporti deteriorarsi fra il 2008 e il 2009, durante l’operazione israeliana “piombo fuso” nella Striscia di Gaza. Le relazioni si sono ulteriormente deteriorate il 31 maggio dell’anno scorso, quando la marina di Tel Aviv tentò l’abbordaggio alla la Mavi Marmara, una nave sponsorizzata dall’Ong turca IHH che faceva parte della Freedom Flotilla (dopo aver intimato in più occasioni l’alt a causa di una violazione del diritto internazionale, ma questo evidentemente non fa comodo ricordarlo ai giornalisti…) , un convoglio di sei navi che portava aiuti umanitari alle popolazioni di Gaza (in realtà la vicenda non è andata proprio così…..) . Nell’attacco furono uccisi nove cittadini turchi. Da quel momento la Turchia preme perché Israele si scusi ufficialmente, compensi economicamente le famiglie delle vittime e tolga una volta per tutte l’embargo dai territori palestinesi.
A fine giugno partirà la seconda edizione della Freedom Flotilla, che preoccupa Tel Aviv e Washington. Due settimane fa 36 deputati della camera dei Rappresentanti americana hanno scritto al premier turco Recep Tayyip Erdogan, chiendogli di bloccare il convoglio o di garantire che non verranno create tensioni come lo scorso anno. Ieri il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu, ha detto che Ankara non può fare nulla per fermare la missione umanitaria.
(Fonte: TMNews, 23 Maggio 2011)
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Nella foto in alto: il cast della compagnia teatrale israeliana Cameri