Ahmadinejad non si smentisce: nega l’Olocausto anche all’Onu
New York – Una serie imbarazzante di contestazioni ha accolto a New York Mahmoud Ahmadinejad: proteste contro di lui sono state organizzate davanti al Palazzo di Vetro dove ha parlato ieri pomeriggio, alla Columbia University (dove nel 2007 aveva tenuto un discorso), persino nell’hotel dove dorme – qui un gruppo di attivisti del gruppo «United Against Nuclear Iran» ha affittato al non modico prezzo di 700 dollari a notte una stanza vicino alla sua trasformandola in un centro di propaganda anti-iraniana. È fin troppo evidente che ai newyorkesi l’aggressivo e antiamericano regime degli ayatollah non piace.
Certamente indebolito in patria, ma ancora battagliero all’estero, il presidente iraniano, cui ormai hanno voltato le spalle i “poteri forti” del suo Paese, si è reso protagonista davanti alla platea dell’assemblea generale delle Nazioni Unite di un miserevole anche se ormai noto spettacolo: ha cominciato a parlare dell’Olocausto degli ebrei in termini sprezzanti, arrivando ad accusare «potenze arroganti» di usare «la loro rete imperialista … per minacciare chiunque metta in discussione l’Olocausto e gli eventi dell’11 settembre con sanzioni e azioni militari. Osama bin Laden andava processato, non ucciso». A quel punto le delegazioni europee, Italia compresa, e quella statunitense hanno abbandonato la sala rifiutandosi di ascoltare altre provocazioni.
Prima di intervenire al Palazzo di Vetro, Ahmadinejad aveva sostenuto in un’intervista che le sanzioni americane contro l’Iran sono state un fallimento. Solo rispettando i diritti della nazione iraniana, ha affermato, si preparerà il terreno per una cooperazione bilaterale che beneficerà entrambe le parti. Ma visti i toni poi usati nel suo intervento davanti all’Assemblea generale è parso chiaro che il suo obiettivo rimane quello di una frattura insanabile.
Oltre a questo, Ahmadinejad si è dimostrato ancora in grado di strabiliare con bugie di una sfacciataggine insuperabile. Parlando con un giornalista del New York Times, il presidente iraniano è riuscito a sostenere che Neda Agha-Soltan, la ragazza iraniana uccisa a Teheran durante le manifestazioni antiregime del 2009, non sarebbe rimasta vittima degli sgherri del regime, bensì di suoi rivali che lavoravano per la Bbc, i quali avrebbero così realizzato un macabro scoop al prezzo della sua vita. «Stiamo cercando coloro che si sono resi colpevoli dell’omicidio di questa giovane donna», ha detto in tono serio il presidente iraniano. Il quale invece, con ogni probabilità, li conosce benissimo.
(Fonte: IlGiornale.it, 23 Settembre 2011)
#1frappè
nel suo discorso all’ONU il presidente dell’Iran non ha mai parlato di olocausto, ecco il testo completo: http://italian.irib.ir/notizie/politica/item/97012-onu-il-discorso-del-presidente-ahmadinejad
la disinformazione è casuale o voluta???
cordiali saluti
Rossella
#2alfonso margani
Ahmadinejad si dimostra degno fratello spirituale di Maurizio Blondet….
#3Emanuel Baroz
“Il pretesto per la fondazione del regime che occupa la Palestina è talmente mediocre che alle persone non viene nemmeno dato il permesso di parlarne; altrimenti, con il chiarimento della questione, inizierebbe a mancare una filosofia per l’esistenza del regime sionista; ed infatti oggi questa filosofia non esiste più.” (cit)
#4Marco
Rossella ci chiediamo anche noi se questa vostra propaganda sia nazismo voluto o infermità mentale casuale.
#5barbara
Una volta ci ho litigato, con Maurizio Blondet. E tanto è preparato nella “sua” materia (si trattava dell’11 settembre) che al terzo scambio ha smesso di rispondere perché aveva esaurito gli argomenti. Questo è il livello di quella gente. E dei loro sostenitori, come dimostra il picchiato (traduzione di frappé) là sopra.
#6frappè
sig. Baroz, direi che è stato piuttosto vago, il presidente dell’Iran ha detto: “Il pretesto per l’edificazione d’Israele è così mediocre”.
E i giornalisti subito” Ahmadinejad riparla di olocausto..” se ne deduce che per voi e per i giornalisti il “pretesto” per la fondazione di israele è stato l’Olocausto, corretto?
Qualcuno, evidentemente, ha la coscienza sporca.
Comunque che sia vietato mettere in discussione un argomento storico come l’Olocausto (o presunto tale) mi sembra chiaro come il sole, ci sono revisionisti in carcere e altri perseguitati, perchè? perchè affidare la ricerca storica ai giudici?
mi ha molto rammaricato vedere alcuni delegati lasciare l’aula, ecco il vero volto delle grandi “democrazie” occidentali, durante la più grande assemblea “democratica” del mondo, se ne vanno come bambini capricciosi ai quali non piace il pranzo servito.
Questa è la loro democrazia, uno stupido capriccio mascherato da libertà.
#7Emanuel Baroz
(ANSA) – NEW YORK, 22 Settembre 2011 – Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, intervenendo oggi all’assemblea generale dell’Onu a New York, ha accusato “potenze arroganti” di usare “la loro rete imperialista … per minacciare chiunque metta in discussione l’Olocausto e gli eventi dell’11 settembre con sanzioni e azioni militari”. Quando ha cominciato a parlare, diversi rappresentanti di paesi occidentali, fra cui gli Usa e l’Italia, hanno lasciato l’aula.
#8barbara
Eddai Emanuel, ti metti a perdere tempo a rispondere a gente così come se per loro i fatti potessero essere più importanti delle favole? Ma per piacere!
#9autores
Ahmadinejad non sarebbe disposto a fare lo sbaglio che ha fatto Gheddafi.
#10Marco
“E i giornalisti subito” Ahmadinejad riparla di olocausto..” se ne deduce che per voi e per i giornalisti il “pretesto” per la fondazione di israele è stato l’Olocausto, corretto?”
Non è per i giornalisti è per il presidente iraniano dato che l’ha ripetuto diverse volte.
“Comunque che sia vietato mettere in discussione un argomento storico come l’Olocausto (o presunto tale) mi sembra chiaro come il sole, ci sono revisionisti in carcere e altri perseguitati, perchè? perchè affidare la ricerca storica ai giudici?”
Non in tutti gli stati, sono minacciati i revisionisti in Germania e Austria, mi sembra strano che in un paese che ha subito tragedie da parte dei nazisti, purtroppo ogni tanto mettano in galera i nazisti.
#11Minolussi
Ahmadinejad è uno Statista.
I corrottissimi partitocrati occidentali, sono solo mercanti.
#12Emanuel Baroz
Si certo, e la terra è piatta
#13Emanuel Baroz
E all’Onu va in scena la madre di tutte le ipocrisie
di Sharon Levi
Quanto sia risibile l’emiciclo delle Nazioni Unite lo ha dimostrato ieri, ancora una volta, il dittatore iraniano Mahmoud Ahmadinejad, quando prendendo la parola di fronte ai delegati di tutto il mondo ha dato il via al solito show antisemita contro Israele, negato l’olocausto e sollevato dubbi sugli attentati dell’11 settembre.
Parliamoci chiaro, gli strali del boia di Teheran contro Israele e la sua ossessiva negazione dell’olocausto non fanno più nemmeno notizia e anche i dubbi sull’11 settembre non sono una novità. Quello che colpisce è l’ipocrisia con la quale l’assassino iraniano si innalza, insieme ad Erdogan, a difensore dei Diritti Umani e a paladino dell’Islam.
Ieri è arrivato ad accusare Israele, gli USA e l’occidente di “diffondere il totalitarismo, la schiavitù e il colonialismo” e di essere la causa dell’attuale crisi economica globale. Ma il massimo lo ha toccato quando ha accusato Israele di “usare la scusa dell’olocausto per sterminare i palestinesi”. Per inciso, al boia di Teheran dei palestinesi non gliene frega assolutamente niente, così come al sul collega e alleato, Erdogan. Sia il boia iraniano che il Saladino turco usano la causa palestinese per ottenere consensi nella vasta schiera di antisemiti e anti-americani che popola il mondo occidentale e, soprattutto, islamico. Nel mentre fanno questo e si ergono a “paladini del mondo islamico e dei Diritti Umani” sterminano bellamente migliaia di curdi, bombardano villaggi con armi chimiche come solo Saddam Hussein aveva osato fare e reprimo la dissidenza interna a suon di legnate, incarcerazioni illegali e, nel caso iraniano, di impiccagioni.
Ma il fatto tragico è che questi due personaggi da Corte Penale Internazionale trovano nel mondo libero una vasta schiera di seguaci che non perde occasione per osannarli anche a costo di chiudere gli occhi sulle stragi perpetrate contro il popolo iraniano e quello curdo. A leggere ieri sera alcuni forum notoriamente antisemiti c’era da rimanere basiti per come alcuni personaggi elogiassero il discorso del boia di Teheran e l’alleanza tra Iran e Turchia nata da questa strana coppia di delinquenti che hanno trovato nell’antisemitismo spinto all’estremo quel legame che storicamente manca a turchi e persiani.
Siamo alla madre di tutte le ipocrisie: assassini che si ergono a paladini dei Diritti e a difensori dell’islam. Persone che hanno fatto della violenza e della prevaricazione una linea politica che criticano il mondo libero perché tenta di non soccombere di fronte alla prepotenza islamica e per questo si difende. Come si fa, obbiettivamente, a pensare di poter trattare con persone come Ahmadinejad ed Erdogan? Come si fa a tendere ancora la mano all’assassino di Teheran o al boia del popolo curdo?
Spero che il mondo libero si accorga finalmente di tutto questo e che prenda le dovute contromisure per arginare questi due ipocriti e che fermi il loro violento espansionismo. Spero che nei prossimi giorni il mondo libero getti il suo sguardo su quello che succederà nelle acque cipriote e su quello che avverrà in Libano perché, ne siamo certi, saranno questi i due punti caldi nei quali i due ipocriti assassini cercheranno di far sentire tutto i loro peso militare e violento.
http://www.secondoprotocollo.org/?p=3585
#14Emanuel Baroz
New York: Ahmadinejad fra invettive e menzogne
di Angelo Pezzana
Ahmadinejad a New York. Non è una novità, ci va ogni anno, dopodiché accusa Usa e Israele.
Questa volta accusa gli Stati Uniti con la stessa tecnica usata per Israele: adoperano l’11 settembre per giustificare le loro guerre, come Israele sfrutta la Shoah per occupare i territori palestinesi.
Attenzione però a catalogarlo come un delirio, significherebbe archiviarlo, dimenticarlo. Invece Ahmadinejad va preso sul serio, anche quando nega la stessa esistenza della Shoah.
Come sarebbe opportuno dargli retta quando rimprovera gli Usa di avere ucciso Bin Laden invece di catturarlo vivo. Già, catturalo vivo, mi pare un’ottima idea, peccato che non la si sia potuta applicare con Bin Laden.
Ma si può riparare. Ahmadinejad non viaggia molto, quando è in giro è nei paesi musulmani. New York fa eccezione, ci va volentieri, presumo che ci andrà anche il prossimo anno. Perché non “catturare vivo” lui quando atterra nella Grande Mela? Di motivi ce ne sono a sufficienza. Nega la Shoah, accusa gli Usa di essere loro i responsabili dell’abbattimento delle Torri Gemelle.
Alzarsi quando inizia a parlare nell’Assemblea Generale dell’Onu è troppo poco, e poi quel consesso è talmente screditato che il gesto ha perso di significato. Far scattare le manette all’aeroporto Kennedy, sì che sarebbe un bel successo, un paio di notti in cella e poi l’espulsione. Ne nascerebbe uno scandalo enorme ? Ma va, lo si organizza con Khamenei, secondo me una mano la darebbe.
http://www.romaebraica.it/new-york-ahmadinejad/
#15Minolussi
Marco… in 13 paesi della “libera” europa è vietato fare ricerche o pubblicare libri che riguardino il revisionismo della Shoah.
Persino gli editori di materiale revisionista (in Spagna) o gli avvocati difensori degli storici revisionisti (in Germania) vengono arrestati.
Non si tratta di “arrestare i nazisti”, ma di impedire la libertà di ricerca storica in merito alle presunte camere a gas omicide dei KL nazisti.
Solo grazie ai revisionisti Dachau ha perso la sua connotazione di “campo di sterminio”, ormai nessuno storico crede alla “camera a gas di Dachau”, era una bufala, ma una bufala che ha portato sul patibolo degli innocenti. Chi ha mentito o mente? i testimoni di allora o gli attuali gestori del museo di Dachau?
Fino al 1989 ad Auschwitz c’era un cartello che stabiliva in 4 milioni il numero dei morti, adesso un altro cartello riporta la cifra di 1,5 milioni… dei 2,5 milioni di “rinati” non ci è dato sapere.
Fare indagini storiografiche sui manufatti e sui documenti e verificare le testimonianze è il compito degli storici, per la Shoah non è concesso… di grazia, perchè?
E’ assurdo pensare che – forse – ci sono grandi interessi politici ed economici in gioco?
Troppo facile affibbiare l’epiteto di “nazisti” ai ricercatori revisionisti per sviare l’attenzione ed alzare cortine fumogene, tra gli storici revisionisti ci sono ebrei e persino figli di deportati, sono anche loro nazisti?
#16Emanuel Baroz
ci serviva proprio un altro negazionista da inserire nella lista degli utenti bannati…grazie sig. Minolussi (o come si chiama)!
#17Marco
Minolussi non c’è alcun storico (e per storico parlo di pubblicazione accademiche) che avvalora le tesi negazioniste, e non diciamo cagate sul fatto che non vengano fatte indagini storiografiche.
Sulla classificazione di Dacau i negazionisti non hanno nulla a che vedere, per il resto ripeto io sono contrario alla galera, ma purtroppo è il danno che ci ha dato in eredità il nazismo il fatto che mettano in galera i nazisti.
#18Badabum
se è per questo anche le tesi di Galileo non venivano avvalorate da nessuno, quindi il sole gira intorno alla terra?
#19Badabum
su Dachau c’è stata una REVISIONE: da campo di sterminio a campo di lavoro… secondo i testimoni era un campo di sterminio e c’era una camera a gas funzionante, ora su Dachau grazie a studi che hanno REVISIONATO le dichiarazioni dei testimoni oculari (o sedicenti tali) si è fatta piena luce, NESSUN essere umano è stato gasato a Dachau.
I testimoni delle gasazioni omicide di Dachau hanno quindi mentito, lei e il sig. Baroz – almeno su questo – concordate?
#20Emanuel Baroz
non rispondiamo alle castronerie dei negazionisti. Addio
#21edda
non ho letto castronerie… mi sono informata riguardo a Dachau, per anni hanno spacciato il suddetto campo come “campo di sterminio” in cui venivano gasati esseri umani, ma erano tutte menzogne. Perchè ci hanno mentito?
forse il cosiddetto “negazionismo” è davvero scomodo, informandosi si fanno scoperte illuminanti, quello che per anni ci hanno “venduto” come verità storica, alla prova dei fatti risulta tutt’altro che “verificato”.
Un grazie a chi ci apre gli occhi.
Sig Emmanuel Baroz, fate bene a proporre il carcere nei confronti dei negazionisti: le ricerche dei vari Mattogno, Faurisson, Graf, ecc. ecc. sono oltremodo imbarazzanti per voi “credenti”… anche in questo sito noto che i confronti non sono ben accetti, qual’è il problema? è forse la paura di venire smentiti (sbugiardati) pubblicamente? il castello di carte sta cadendo, tutto ciò vi preoccupa, vero?
cordiali saluti
Emma Rinaldi
#22Emanuel Baroz
nessun castello di carte cara Emma: solo tanta pena per chi come lei non crede alla realtà storica.