Roma: rimosse e rubate le “pietre d’inciampo”, dedicate alle vittime della Shoah

 
Emanuel Baroz
12 gennaio 2012
7 commenti

Roma: rimosse e rubate le “pietre d’inciampo” dedicate alle vittime dell’Olocausto

I tre sampietrini di ottone dorato dedicati a tre deportate ebrei (le sorelle Graziella, Letizia ed Elvira Spizzichino), installati appena due giorni fa in via Santa Maria in Monticello, accanto al Ghetto, sono stati divelti e sostituiti da sampietrini normali.

La curatrice del progetto Adachiara Zevi: “Un furto oltraggioso e sicuramente premeditato”

Roma, 12 Gennaio 2012 – A denunciare l’accaduto è Adachiara Zevi, curatrice del progetto “Pietre d’inciampo a Roma”. Le “Pietre di inciampo“, realizzate in ottone per un valore di 100 euro, sono state collocate a terra il 10 gennaio scorso dall’artista tedesco Gunter Demnig in ricordo delle vittime dell’Olocausto. Sulla superficie superiore sono impressi i nomi, le date di nascita e di morte e il luogo di deportazione delle vittime del nazifascismo. “E’ un furto oltraggioso – afferma la Zevi -, sicuramente premeditato perché chi lo ha compiuto di certo aveva con sé i sampietrini normali con cui sostituire quelli in ottone. E’ un episodio incredibile”. Unanime la condanna del gesto da parte del mondo politico e della società civile.

“Un gesto vergognoso – ha commentato il sindaco di Roma Gianni Alemanno – Simili comportamenti vanno condannati con assoluta fermezza. Roma, città simbolo della lotta di liberazione e dei valori di civiltà, libertà e democrazia, non merita di essere sfregiata in questo modo”. Mentre il presidente della Provincia Nicola Zingaretti ha dichiarato: “A Roma di nuovo un atto ignobile e vergognoso contro la memoria e il nostro passato. Mi domando cosa stia succedendo nella nostra città dove ogni giorno registriamo atti violenti e incivili. E’ necessario che Roma recuperi quel senso di solidarietà, tolleranza e di convivenza civile e sociale che sembra aver smarrito”.

“Ancora una volta siamo testimoni di un gesto odioso che condanniamo fermamente”. E’ quanto dichiara la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. “Questi ignobili fatti non fanno che rafforzare il nostro impegno perché la memoria dell’Olocausto sia più viva e più condivisa che mai. Mi auguro che quanto prima vengano individuati i responsabili  di questo atto vergognoso”.

Repubblica.it

Nella foto in alto: la posa delle “pietre d’inciampo” da parte dell’artista  Gunter Demnig, in ricordo dei familiari di Giulia Spizzichino, morti ad Auschwitz e alle Fosse Ardeatine

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  • #1Emanuel Baroz

    Shoah, rubati sampietrini commemorativi

    Riccardi: «Esclation antisemita»

    Divelte le pietre d’inciampo dedicate alle sorelle Spizzichino

    Condanna unanime dal mondo della politica

    ROMA (12 Gennaio 2012) – Divelte da vandali le pietre d’inciampo sistemate appena pochi giorni fa in via Santa Maria in Monticelli. Gli speciali sampietrini in ottone della memoria, dedicati a Graziella, Letizia ed Elvira Spizzichino morte nei lager nazisti, sono stati rimossi e sostituiti da selci normali. A denunciarlo Adachiara Zevi, curatrice del progetto “Pietre d’inciampo a Roma”. Le pietre sono state sostituite con sampietrini normali. Il fatto a pochi giorni dalla giornata della Memoria.

    Il ministro Riccardi esprime preoccupazione. «L’oltraggioso smantellamento delle Pietre d’Inciampo al Ghetto di Roma è solo l’ultimo di una serie di gesti a carattere intollerante, antisemita e razzista di cui non possiamo non registrare, con grande preoccupazione, una vera e propria escalation» ha detto il ministro per la cooperazione e l’integrazione, Andrea Riccardi.

    Il dolore della comunità ebraica. «Si tratta, come è evidente, dell’ennesimo vergognoso tentativo di cancellare il ricordo delle afflizioni subite da coloro che furono perseguitati negli anni del nazifascismo – ha detto il presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei) Renzo Gattegna – questa notizia è fonte di intensa sofferenza e preoccupazione per tutti gli ebrei italiani e per tutti quei cittadini educati al rispetto della memoria e delle identità».

    La condanna del mondo politico. «Un gesto vergognoso. Simili comportamenti vanno condannati con assoluta fermezza» il commento del sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Ancora una volta siamo testimoni di un gesto odioso che condanniamo fermamente» il commento del presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. «Mi domando cosa stia succedendo nella nostra città dove ogni giorno registriamo atti violenti e incivili» le parole del presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. «Ancora episodi inaccettabili a Roma» ha detto Marco Miccoli, segretario del Pd Roma che ha aprlato di «gesti di inqualificabile violenza». Miccoli ha fatto sapere che aderirà alla mobilitazione di sabato 14 gennaio alle 18 in via di Santa Maria in Monticelli «per esprimere solidarietà e vicinanza alla comunità ebraica e alla memoria delle sorelle Spizzichino». «Un atto vile e ignobile» il commento del presidente del I Municipio Orlando Corsetti.

    Le “Pietre di inciampo”, realizzate in ottone per un valore di 100 euro, sono state collocate a terra il 10 gennaio scorso dall’artista tedesco Gunter Demnig in ricordo delle vittime dell’Olocausto. Sopra sono impressi i nomi, le date di nascita e di morte e il luogo di deportazione delle vittime del nazifascismo. «È un furto oltraggioso – afferma la Zevi -, sicuramente premeditato perchè chi lo ha compiuto di certo aveva con sè i sampietrini normali con cui sostituire quelli in ottone. È un episodio incredibile».

    http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=176766&sez=HOME_ROMA

    13 Gen 2012, 01:55 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    Così il Reich pianificò lo sterminio degli ebrei: esiste ancora una copia del protocollo

    http://www.repubblica.it/esteri/2012/01/12/news/protocollo_sterminio_ebrei-27995172/

    13 Gen 2012, 01:57 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    Nel frattempo a Roma accade anche questo:

    A CasaPound “piace” la morte di Saviotti – La Procura di Roma apre un’inchiesta

    http://www.repubblica.it/cronaca/2012/01/12/news/saviotti-27980348/

    13 Gen 2012, 01:58 Rispondi|Quota
  • #4HaDaR

    Il “mondo politico” può condannare finché vuole, tuttavia in Italia la rimozione, non solo delle pietre d’inciampo (un’idea eccellente), ma anche di tutto ciò che ha a che fare con gli Ebrei, è tradizione antica… E non mi riferisco solo alle leggi razziste del 1938, peggiori di quelle di Norimberga, e applicate SCRUPOLOSAMENTE – caso unico per l’Italia e senza ALCUNA protesta, contrariamente a quanto successe addiritture fino al 1943-1944 in piena Berlino…
    Addirittura nei libri di testo scolastici gli Ebrei sono relegati alla “Storia Antica”…e poi spariamo dalla circolazione…tenuti ben chiusi in ghetti, soprattutto in Italia dove li inventarono… proprio durante uno dei nostri periodi di maggior splendore creativo, il medioevo, mentre il mondo gentile europeo credeva alla terra piatta. Sparimmo al punto che definirono nei mauali di filosofia dei licei come “filosofo arabo” Mosé Maimonide, uno dei più grandi rabbini e decisori halakhici di tutti i tempi…salvo poi riapparire qua e là con insulti “letterari”, che vanno dal “vil marrano” al “maccabeo” (sinonimo di cadavere)… per poi riapparire a milioni, chissà come, dal nulla di secoli, al momento della Shoàh dieci secoli dopo Maimonide…

    15 Gen 2012, 14:47 Rispondi|Quota
  • #5Macco80

    NESSUNO STORICO UFFICIALE considera Wannsee la decisione di uno sterminio…. in particolare ci furono DUE convegni specifici, a Parigi prima e Stoccarda poi.
    Gli storici UFFICIALI sono divisi in due correnti: i funzionalisti e gli intenzionalisti, ma ENTRAMBI ammettono che non c’è alcun ordine di sterminio documentabile.
    Tant’è che hanno inventato la teoria del “nod” o “cenno del capo”… e i “criptonimi” e il N° 1 degli Storici Classici “Sterminazionisti”, Raul Hilberg, scrive: “There was no blueprint and there was no budget for destructive measures. They [these measures] were taken step by step, one step at a time. Thus came about not so much a plan being carried out, but an incredible meeting of minds, a consensus — mind reading by a far-flung bureaucracy”.
    Una “incredibile comunanza d’intenti” e anche un “fai da te” di ogni singolo semplice Comandante di campo, cioè in pieno Nazismo e in piena guerra e in un organigramma di tipo Militare, senza un ordine preciso, un budget, un metodo di uccisione e senza nemmeno poi comunicare come procedeva questo sterminio visto che esistono le intercettazioni GIORNALIERE dei Servizi Segreti Inglesi che coprono DUE ANNI interi e si riferiscono alle comunicazioni tra i Comandanti dei Campi e il Comando Generale a Berlino e viceversa, nelle quali c’è un elenco pignolo delle deportazioni, e dei detenuti, delle spese, ecc.. e si menzionano processi singoli ed esecuzioni singole per tentativi di fuga e reati, ma MAI si fa un solo cenno a stermini o camere a gas. E non vale qui il “linguaggio allusivo” e “i criptonimi”, perchè sono documenti CIFRATI, e scambiati solo tra Nazisti… non si capisce perchè avrebbero usato il “linguaggio allusivo” in comunicazioni già cifrate scambiate esclusivamente fra loro. Questo è lo stato attuale della storiografia sul tema.
    ………ma nel sito focusonisrael.org non è così, a Wannsee si pianificò lo sterminio…. l’hanno deciso i giornalisti… quindi è vero… fine dei discorsi!!!

    16 Gen 2012, 19:53 Rispondi|Quota
  • #6Samuel

    ‘NON A CIMITERO DAVANTI CASÀ, PRESO LADRO ‘PIETRE INCIAMPO’
    ERANO INSTALLAZIONE ARTISTA A GHETTO ROMA PER RICORARE SHOAH

    (ANSA) – ROMA, 17 GEN – Non un gesto antisemita. Semplicemente «non volevo il cimitero proprio davanti al portone di casa mia». Così un uomo di 41 anni, romano, ha ammesso di essere stato il ladro delle ‘Pietre di inciampo’, installazione di un artista per ricordare nel ghetto di Roma la Shoah e la memoria delle tre sorelle Spizzichino.

    L’uomo è stato individuato e denunciato dai carabinieri per furto. «Motivi estetici mi hanno spinto al gesto -ha detto- perché le targhe davanti al portone» in via Santa Maria in
    Monticelli «avrebbero fatto paragonare quel luogo ad un cimitero». L’uomo ha anche riferito che scriverà una lettera di scuse alla comunità ebraica e al Comune. La denuncia di
    furto era stata presentata ai carabinieri di piazza Farnese.

    18 Gen 2012, 23:56 Rispondi|Quota
  • #7Emanuel Baroz

    SHOAH: PIETRE D’INCIAMPO RIMOSSE A ROMA, INDIVIDUATO AUTORE

    Roma, 17 gen. (Adnkronos) – Le indagini dei Carabinieri della Stazione Roma Piazza Farnese, relative al furto delle tre pietre d’inciampo, dedicate alle sorelle Spizzichino, vittime dell’Olocausto,asportate il 12 gennaio scorso in via S.Maria in Monticelli, a Roma, hanno consentito di individuare l’autore.

    Si tratta di un romano che ha ammesso le sue responsabiltà riferendo che il suo non è stato un gesto antisemita ma legato a fattori ‘estetici’: «Sembra – ha detto – un cimitero». L’uomo ha poi annunciato che scriverà una lettera di scuse alla Comunità ebraica e al Comune. La denuncia di furto era stata presentata ai Carabinieri di piazza Farnese.

    19 Gen 2012, 00:01 Rispondi|Quota
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