Hamas: “Non riconosceremo mai Israele”
Teheran, 11 Febbraio 2012 – Hamas “non riconoscerà mai Israele”: lo ha ribadito il leader del movimento palestinese a Gaza, Ismail Haniyeh, in un discorso a Teheran davanti a una folla riunita per il 33esimo anniversario della rivoluzione islamica nel 1979 in Iran. “Vogliono farci riconoscere l’occupazione di Israele e smettere la resistenza, ma, come rappresentante del popolo palestinese e in nome di tutti coloro che cercano la libertà nel mondo, vi annuncio da piazza Azadi a Teheran che non riconosceremo mai Israele”, ha dichiarato Haniyeh.
“La lotta continuerà fino alla liberazione di tutte le terre della Palestina, compresa Al Quds (Gerusalemme) e il ritorno di tutti i rifugiati palestinesi” a casa, ha aggiunto il primo ministro di Gaza, in un discorso trasmesso dalla tv iraniana.
(Fonte: TMNews, 11 Febbraio 2012)
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Nella foto in alto: Ismail Haniyeh sul palco con Mahmoud Ahmadinejad durante la manifestazione
#1Emanuel Baroz
Iran, anniversario Rivoluzione Islamica nel segno di Hamas
Teheran, 11 Febbraio 2012 – La lunga bandiera, i simboli del paese e decine di migliaia di iraniani in piazza a Teheran per il 33esimo anniversario della Repubblica islamica.
Ahmadinejad, arringando la folla, ha annunciato “progressi molto importanti per il programma nucleare del paese”.
Il presidente iraniano si è scagliato duramente contro Israele, negando ancora una volta la Shoah davanti ad un popolo inneggiante, che mostra orgoglioso il ritratto dell’ayatollah Ali Khamenei e scandisce slogan antiamericani.
Circostanza eccezionale, al fianco di Ahmadinejad è stato invitato sul palco il leader del movimento islamico palestinese “Hamas”, Ismaïl Haniyeh, che si è rivolto alla marea umana riunita in piazza Azadi al grido “non riconosceremo mai Israele”.
Haniyeh era reduce dall’incontro con il vicepresidente iraniano Rahamini a cui ha confermato la linea dura, precisando, in un discorso trasmesso dalla tv iraniana, che “la lotta continuerà fino alla totale liberazione della Palestina e di Gerusalemme e fino al rientro di tutti i rifugiati palestinesi”.
Una posizione intransigente che potrebbe incrinare il dialogo tra Hamas e Fatah, alla ricerca di una complicata ‘riconciliazione’.
http://it.euronews.net/2012/02/11/iran-anniversario-rivoluzione-islamica-nel-segno-di-hamas/
#2Emanuel Baroz
Se qualcuno avesse ancora dubbi su Hamas
di Carlo Alberto Cecchini
Su alcuni media filo-palestinesi in questi giorni si legge che alcuni politici europei starebbero pensando di riconoscere Hamas come movimento politico e non più come gruppo terrorista. I media filo-palestinesi, si sa, a volte esagerano ma, come si dice, dove c’è fumo c’è arrosto.
E allora, se qualcuno dovesse pensare che Hamas nel corso del tempo si sia trasformato da un gruppo terrorista in un gruppo politico basta guardare a quello che è successo ieri a Teheran. Ismail Haniyeh, primo ministro di Hamas a Gaza, è andato a far visita a gli mici iraniani, sia per ribadire il sostegno di Hamas alla causa iraniana (distruggere Israele) che per avere conferme che i rubinetti iraniani non vengano chiusi e che Teheran continuerà ad armare, addestrare e finanziare i terroristi palestinesi.
Ricevuto dal Primo Vice-presidente Mohammad Reza Rahimi, Haniyeh ha ringraziato Teheran per l’appoggio dato ad Hamas e in una sorta di conferenza stampa i due hanno confermato quali sono i loro comuni obbiettivi, cioè distruggere Israele e combattere i nemici dell’Islam in tutto il mondo. «Presto lo Stato sionista sarà punito per i suoi peccati» ha detto pomposamente Rahimi. Dal canto suo Ismail Haniyeh ha confermato pubblicamente “l’appoggio del popolo palestinese alla causa iraniana”.
Ora la domanda semplicissima è una sola: è lecito o no che Israele consideri Hamas un movimento ostile e la Striscia di Gaza un territorio nemico?
http://www.freeitalianpress.org/2012/02/11/se-qualcuno-avesse-ancora-dubbi-su-hamas/