Calunniate, calunniate, resterà sempre qualcosa…
Gaza, 14 marzo 2012 – Un bambino palestinese è morto oggi in conseguenza delle ferite riportate. In una prima versione, l’agenzia di stampa internazionale AP ha accusato erroneamente l’esercito israeliano di essere responsabile della morte del ragazzo, colpito secondo loro da un aereo israeliano che mirava a un deposito di armi a Gaza.
Un responsabile palestinese della salute pubblica, ripreso da tutte le agenzie di stampa, ha annunciato per primo la morte di al-Barka Mugrahbi, di otto anni, dicendo che aveva ceduto alle ferite provocate dall’esercito israeliano.
Molto presto Tsahal ha formalmente risposto a queste accuse dicendo che nessuno dei suoi attacchi aerei mirati sono avvenuti nel momento e nel luogo in cui il bambino è stato ferito. Le verifiche dell’agenzia AP e le testimonianze della famiglia del bambino hanno confermato le dichiarazioni di Tsahal.
Di conseguenza l’AP, dopo aver fatto controlli sul posto, ha pubblicato questa sera un comunicato in cui si smentisce la versione del mattino.
Le dichiarazioni della famiglia del bambino e di testimoni presentano dunque una versione diversa da quella all’inizio annunciata. Lunedì scorso le cose sono andate così: a Gaza si svolge il funerale di un terrorista palestinese; Barka al-Mugrahbi fa parte del corteo funebre; degli uomini armati sparano colpi in aria; il bambino viene colpito incidentalmente da un proiettile vagante.
Pertanto, il bilancio di questi ultimi giorni a Gaza è in realtà di 26 morti, di cui 22 terroristi uccisi dalle Forze di Difesa israeliane, tre civili colpiti per errore negli attacchi mirati in aree urbane dove bande armate palestinesi operano tra gli abitanti di Gaza, e un bambino palestinese ucciso dai terroristi stessi che pretendono di difendere il popolo di Gaza contro Israele, presentato come aggressore. Va riconosciuta in questo caso la capacità di ammettere l’errore commesso. E la velocità con cui i media hanno puntato il dito contro l’esercito israeliano.
(Fonte: Armée de Défense d’Israël, 14 marzo 2012, traduzione ad opera loro)
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Nella foto in alto: il funerale di al-Barka Mugrahbi, 7 anni, vittima del terrorismo palestinese
#1Emanuel Baroz
Purtroppo la propaganda propalestinese ed antisraeliana sfrutta queste situazioni per diffondere l’odio sul web, come si può facilmente notare cercando sui motori di ricerca il nome di questo povero bambino vittima, lo ripetiamo, del terrorismo palestinese:
http://www.google.it/#hl=it&output=search&sclient=psy-ab&q=barka+mughrabi&oq=barka+mughrabi&aq=f&aqi=&aql=&gs_nf=1&gs_l=hp.3…1690.4406.0.4616.14.14.0.0.0.0.502.5164.2-1j6j5j1.13.0.9YzKKFnY7Yk&pbx=1&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_qf.,cf.osb&fp=c3a26975043368b4