Antisemitismo: divelto albero piantato a Roma nel giorno della memoria
Roma, 26 Marzo 2012 – Un ulivo piantato lo scorso 27 gennaio in occasione del Giorno della Memoria e’ stato ”in parte divelto e incendiato per mano di ignoti” che poi hanno imbrattato i luoghi ”con scritte offensive e svastiche” (e purtroppo non è la prima volta che accade a Roma). Lo rende noto Raffaele Sassun presidente del KKL (Keren Kayemeth Le Israel) Italia Onlus, tra le piu’ antiche fondazioni ecologiche del mondo: il fatto e’ avvenuto nel plesso “Franco Cesana”del 121/o Circolo Didattico, in Via Napoleone Parboni 9 a Roma.
”Un gravissimo atto vandalico di impronta antisemita” ha spiegato Sassun, annunciando che al posto dell’ulivo divelto ne sara’ piantato un altro “in risposta a coloro che, vigliaccamente, si trincerano dietro l’anonimato per compiere atti di violenza contro il pensiero e contro la religione. Un atto a cui si può rispondere con un opposto atto di pace, fratellanza e educazione verso la natura”.
“Il gesto per il quale il KKL è piu’ famoso- ha aggiunto Sassun – e’ proprio, piantare un albero. Anche quest’anno la piantagione è stata effettuata nei giardini di una scuola romana, a voler trasmettere il testimone alle generazioni più giovani, sempre nel cuore del KKL. Era stata scelta la Scuola perché Franco Cesana è stato un partigiano italiano, insignito poi della Medaglia di Bronzo al Valor militare, adolescente di soli 13 anni che pieno di slancio e di spirito patriottico è stato colpito a morte proprio durante un’azione di guerra. A lui era stata dedicata la Scuola che – ha concluso Sassun – da quest’anno avrebbe dovuto essere custode dell’albero di ulivo del KKL Italia Onlus che ricorda la Memoria della Shoah”.
L’albero era stato piantato alla presenza della Dirigente Scolastica Tiziana Sallusti, del Presidente del XVI Municipio Fabio Bellini, del rappresentante del KKL Italia Onlus Aldo Anav e Bruno Di Gioacchino.
(Fonte: Blitzquotidiano.it, 27 Marzo 2012)
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Nella foto in alto: lo spazio esterno alla scuola “Franco Cesana” dove era stato piantato l’ulivo
#1Emanuel Baroz
Svastiche all’elementare Cesana
di Paolo Brogi
Vandali antisemiti in azione, divelto l’ulivo piantato nel Giorno della Memoria e serrature bruciate
ROMA – L’ulivo piantato il 27 gennaio, nella Giornata della Memoria, sradicato, bruciacchiato e infine gettato di fronte all’ingresso della scuola. Serrature di porte liquefatte dal fuoco. Infine una grande svastica dipinta sul muro della scuola elementare adiacente alla media accompagnata dalla scritta «Cesana comunista».
L’hanno scoperto lunedì mattina, al rientro dopo la pausa domenicale, gli operatori scolastici del 121° Circolo che accoglie in via Parboni (tra Porta Portese e Trastevere) la scuola media Gianicolo e la scuola elementare Cesana, che prende nome dall’ebreo Franco Cesana, il più giovane partigiano italiano. Nel mirino soprattutto la scuola elementare, impegnata da tempo sul fronte della memoria. Sul posto sono stati chiamati poco dopo i carabinieri. L’ulivo è stato ripiantumato nel terrapieno da cui era stato divelto. L’albero mostra le sue povere ferite.
A portare la pianta alla Cesana il 27 gennaio era stata l’associazione ecologica ebraica KKL Italia (Keren Kayemeth Leisrael, fondo nazionale ebraico per l’ambiente) intervenuta con Leo Veneziani e Lorella Zarfati. Quel giorno, un piccolo alunno della Cesana aveva poi letto testimonianze di vittime della Shoa.
Molto secca ora la reazione di Raffaele Sassun, presidente nazionale dell’associazione ambientalista ebraica: «Sono contento che l’ulivo anche se piuttosto malconcio sia stato già riposizionato dove era stato piantato- dice l’esponente di KKL Italia -, però non basta: sempre in accordo con la scuola, vorremmo ripiantarne al più presto un altro su quel terrapieno, in un giorno qualsiasi, per significare la valenza della vita. Detto questo mi preoccupa molto che tutto ciò sia successo. Preoccupano queste azioni di insofferenza e di antisemitismo, una specie di slavina nera che bisogna combattere con la spiegazione, l’educazione e la fratellanza».
Alla Cesana lunedì insieme allo sconcerto per l’azione subita si era insinuato anche il timore di fronte a queste azioni che mischiano caratteri vandalici purtroppo ricorrenti con un fondo più inquietante di provocazione antisemita. Le modalità dell’azione notturna sono facilitate dalla relativa facilità di accesso ai terreni della scuola.
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_marzo_27/svastiche-scuola-elementare-cesana-brogi-2003845426434.shtml
#2Emanuel Baroz
L’INIZIATIVA
Profumo: “Albero nella scuola di Roma sarà ripiantato”
E’ stato divelto lunedì sera. Il ministro dell’istruzione in visita all’istituto ebraico ‘Renzo Levi’: ”Credo che questi segnali debbano essere estirpati con un’azione decisa. Sono elemento di preoccupazione e di mio personale disagio. Fra i banchi si dovrebbe imparare il rispetto e il confronto con il diverso”
di SARA GRATTOGGI
Sarà ripiantato il 24 aprile, l’albero di ulivo dedicato alle vittime della Shoah divelto e in parte bruciato da ignoti nella scuola elementare “Franco Cesana” di Trastevere. Ad annunciarlo, ieri mattina, è stato il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, in visita alla scuola ebraica del Ghetto “Renzo Levi”, dove ha scoperto una targa dedicata alle vittime della strage di Tolosa.
Il ministro – accompagnato dal presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, dal presidente della comunità ebraica romana Riccardo Pacifici, e da quelli di Milano, Torino e Trieste – ha affermato: «Credo che questi segnali debbano essere estirpati con un’azione decisa, evitando che si ripetano».
Profumo ha definito l’episodio accaduto nella notte fra domenica e lunedì nell’istituto dedicato a Cesana, partigiano bambino insignito della medaglia di bronzo al valor militare, come «un elemento di preoccupazione e anche di mio personale disagio. La scuola è un luogo dove si impara il rispetto, si cresce, e si impara a confrontarsi con il diverso».
Sconcertata anche la dirigente dell’istituto Tiziana Sallusti, che ha subito sporto denuncia ai carabinieri. «Si tratta di un oltraggio orribile – spiega Sallusti, che è anche preside del liceo Mamiani – Alcuni ignoti sono penetrati nella nostra scuola elementare, scavalcando
le inferriate e facendo effrazione. Poi hanno divelto e in parte bruciato l’albero di ulivo che i bambini avevano piantato con l’associazione ebraica Kkl lo scorso 27 gennaio, nel giorno della Memoria, in ricordo delle vittime della Shoah, e ne hanno staccato la targa commemorativa». L’albero strappato da terra è stato poi posizionato davanti alla scuola, dove è stato trovato lunedì mattina dal personale dell’istituto.
«Il gesto, pesantissimo dal punto di vista simbolico, ha molto turbato i bambini, che avevano lavorato a lungo e con entusiasmo sul progetto dedicato alla Memoria – continua Sallusti, che ha ripiantumato provvisoriamente l’ulivo “ferito” – Ci sentiamo offesi e violati e speriamo che vengano presto individuati i responsabili. Nel frattempo ringraziamo le istituzioni, che si sono mobilitate dimostrandoci una sentita vicinanza».
(27 marzo 2012)
http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/03/27/news/profumo_albero_nella_scuola_di_roma_sar_ripiantato-32269041/
#3Parvus
Mi verrebbe di rivolgere un pensiero di umana pietà ai sostenitori di teorie che li classificano come mezzi uomini.