Gaza: inquietanti retroscena sul tentativo di infiltrazione terrorista. Escalation degli attacchi
di Sarah F.
Ci sono inquietanti retroscena resi pubblici dai vertici dell’IDF sul tentativo, fallito, di un terrorista palestinese di infiltrarsi in Israele avvenuto ieri nelle prime ore della giornata. Il terrorista, poi ucciso da una pattuglia di Golani che ha perso un uomo nello scontro a fuoco (il Sergente maggiore Netanel Moshiashvili), aveva una sofisticata apparecchiatura per la visione notturna.
Questo fatto fa pensare che l’intenzione del terrorista fosse quella di rapire un militare israeliano così come ordinato nelle scorse settimane dai vertici di Hamas. Secondo quanto dichiarato ieri in serata dal Colonnello Tal Hermoni, comandante della “Divisione Gaza” dell’IDF, “il tentativo di infiltrazione era stato preparato in maniera molto accurata e mirava certamente a rapire un militare israeliano”. Il terrorista oltre ad avere la già citata apparecchiatura per la visione notturna, era armato con una pistola e un fucile mitragliatore e aveva mappe della zona con la collocazione delle pattuglie israeliane. Durante lo scontro a fuoco con la pattuglia della Divisione Golani, il terrorista è riuscito ad afferrare il sergente Netanel Moshiashvili facendosi scudo con il suo corpo. L’azione è stata rivendicata dall’ala armata della Jihad Islamica (Al-Quds ) che ha identificato il terrorista ucciso in Ahmed Abu Nasser, 22 anni, ma l’IDF è convinto che Hamas fosse perfettamente al corrente delle intenzioni del terrorista e che abbia fornito la logistica.
L’escalation – Poco dopo questi fatti è iniziata una escalation di attacchi. Verso le 11 del mattino una serie di colpi di mortaio sono stati sparati dal nord di Gaza verso la zona Eshkol, fortunatamente senza provocare danni, mentre verso le 12 aerei israeliani hanno sorpreso un gruppo di terroristi che si stavano apprestando a lanciare dei missili verso Israele, colpendoli prima che potessero attuare il loro criminale intento. Quattro terroristi sono stati uccisi mentre altri quattro sono rimasti feriti.
Ora si teme la ripresa massiccia degli attacchi su Israele e nuovi tentativi di rapimento di soldati. Per questo motivo tutta la divisione Sud dell’IDF è passata al massimo stadio d’allerta mentre sono aumentate le missioni di controllo e prevenzione dell’aviazione israeliana.
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Nella foto in alto: Netanel Moshiashvili, il Sergente maggiore della pattuglia Golani rimasto ucciso nello scontro a fuoco contro il terrorista palestinese
#1Emanuel Baroz
Gerusalemme, 1 Giugno 2012 – Netanel Moshiashvili, sottufficiale israeliano della Brigata Golani, 21 anni, originario di Ashkelon, è rimasto mortalmente ferito venerdì all’alba in uno scontro a fuoco con un terrorista palestinese sorpreso mentre cercava di penetrare in Israele attraverso la barriera di separazione fra Israele e striscia di Gaza all’altezza di Kissufim, vicino al kibbutz Nirim. Inutili sono stati i tentativi dei paramedici delle Forze di Difesa israeliane di salvare la vita del militare. Nello scontro è morto anche il terrorista, che la Jihad Islamica palestinese ha dichiarato essere membro della sua Brigata al-Quds. Poche ore dopo, un colpo di mortaio palestinese è stato sparato dalla striscia di Gaza verso Israele.
(Fonte: Israele.net)
#2Emanuel Baroz
Gaza: aumentano i tentativi di infiltrazione in Israele e gli attacchi ai soldati IDF
Gerusalemme, 1 Giugno 2012 – Nelle ultime settimane sono aumentati in maniera preoccupante i tentativi da parte di terroristi arabi di infiltrasi in Israele. L’ultimo nella notte scorsa quando un terrorista arabo, approfittando della nebbia, ha superato la barriera di sicurezza e si è infiltrato in Israele. Fortunatamente è stato intercettato da una pattuglia di “Golani” e nello scontro a fuoco che ne è seguito il terrorista è stato eliminato.
Quest’ultimo episodio non è però isolato. Qualche giorno fa un ufficiale e un militare dell’IDF sono stati feriti da un cecchino nei pressi del valico di Kisufim. Almeno una decina di infiltrazioni sono state sventate nelle ultime settimane mentre il pericolo di cecchini è sempre presente per i militari che pattugliano il confine con Gaza. Se si considera che ogni arabo che cerca di infiltrarsi in Israele è potenzialmente un attentatore, sostenere che sono stati sventati decine di attentati non è quindi errato. Altri attentati contro i militari di pattuglia sono stati sventati nelle scorse settimane quando in più occasioni sono stati trovati ordigni esplosivi comandati a distanza e, almeno in un paio di occasioni, sono state rinvenute mine anticarro.
I soldati dell’IDF non fanno avvicinare gli arabi alla barriera protettiva proprio per evitare tentativi di infiltrazione, cecchini e attentati esplosivi e questo è uno dei cavalli di battaglia dei “pacifinti”, usato e abusato, per dimostrare che Gaza è una specie di “prigione a cielo aperto”. In realtà Gaza è prigioniera dei suoi stessi aguzzini, i terroristi di Hamas che da quando controllano la Striscia l’hanno resa un “territorio ostile”. Da quando è stata costruita, la barriera protettiva ha impedito centinaia di attentati in Israele e ha praticamente azzerato il numero di attentati dinamitardi.
http://www.freeitalianpress.org/2012/06/01/gaza-aumentano-i-tentativi-di-infiltrazione-in-israele-e-gli-attacchi-ai-soldati-idf/
#3Emanuel Baroz
Hamas ordina di rapire soldati israeliani. E’ ora che Israele agisca
Gaza, 9 Aprile 2012 – Ahmed Bahar, uno dei massimi leader di Hamas nella Striscia di Gaza, ha ordinato a tutte le milizie islamiche di rapire soldati israeliani da scambiare con i detenuti arabi nelle carceri israeliane. Lo ha fatto di fronte a molti giornalisti.
Bahar ha detto che le milizie terroriste devono formare una “commissione per i rapimenti” che coordini le azioni terroristiche contro i militari israeliani.
Ancora nessuna reazione da Gerusalemme, ma è ormai chiaro che Israele deve risolvere la questione di Hamas senza più indugi. Negli ultimi due giorni almeno quattro razzi sono piovuti da Gaza nel sud di Israele e ora arriva questa ulteriore minaccia. Se si è in guerra si deve fare la guerra. Oltretutto ci si libererebbe di una minaccia seria in previsione d un conflitto con l’Iran. Israele deve inviare un ultimatum chiaro e inequivocabile ad Hamas dandogli una scadenza per deporre le armi. Dopo di che, se i terroristi non ottempereranno, sarà autorizzato ad agire.
http://www.freeitalianpress.org/2012/04/09/hamas-ordina-di-rapire-soldati-israeliani-e-ora-che-israele-agisca/
#4HaDaR
Un altro ragazzo morto soltanto a causa dell’immorale “purezza delle armi” un concetto assurdo, contrario alla Toràh e inesistente in qualsiasi altro esercito, una pratica che pretende di essere morale e dar lezioni ad altri, ma ha come solo risultato la morte dei nostri ragazzi per risparmiare la vita dei nemici e dei loro sostenitori e collaboratori.
#5Samuel
05/06/2012 Un soldato israeliano è stato pugnalato e ferito, lunedì sera, da un terrorista palestinese nel settore della Tomba dei Patriarchi, a Hebron (Cisgiordania). Ferito anche il terrorista dalla reazione dei militari.
05/06/2012 Un razzo Qassam palesinese lanciato lunedì mattina dalla striscia di Gaza verso Israele è esploso in un campo aperto, nella zona di Shaar HaNegev, provocando un incendio.
05/06/2012 Dopo il razzo palestinese lanciato domenica sera su Israele, forze aeree israeliano hanno colpito nella notte un tunnel usato per attività di terrorismo e un sito di produzione di armi nel nord della striscia di Gaza.
04/06/2012 Un razzo Qassam palestinese lanciato domenica sera dalla striscia di Gaza verso Israele si è abbattuto su un campo aperto nella zona di Eshkol.
04/06/2012 Terrorismo in aumento nel mese di maggio, secondo i dati diffusi domenica dai servizi di sicurezza israeliani: 81 gli atti di matrice terroristica (compresi lanci di molotov e aggressioni con pugnale) registrati in maggio, in particolare in Cisgiordania, rispetto ai 70 del mese di aprile. Sei i feriti.
03/06/2012 Dopo l’infiltrazione, venerdì mattina, di un terrorista da Gaza (un soldato ucciso), forze aeree israeliane hanno colpito tre officine di armi nel centro di Gaza e due tunnel usati per il traffico di armi e terroristi.
(Fonte: Israele.net)
#6Daniel
Hamas sfiora un nuovo caso Shalit
di Dimitri Buffa
La notte dello scorso 1 giugno ci hanno provato: creare un nuovo caso Shalit rapendo un soldato israeliano in territorio di confine, ovviamente all’interno dello Stato ebraico, come accadde quel maledetto giugno del 2006. L’incursione è stata sventata dalla leggendaria brigata Golani, ma un sottufficiale dell’Idf, purtroppo, ci ha rimesso la vita: si tratta del sergente maggiore Netanel Moshiashvili. D’altronde i vertici di Hamas a Gaza qualche settimana orsono avevano ordinato un’operazione terroristica del genere e puntualmente i sicari non si sono fatti pregare. Inquietanti i risvolti della cosa, così come raccontati dai vertici delle forze armate israeliane durante una conferenza stampa. Ad esempio, il terrorista, poi ucciso da una pattuglia della Golani, aveva una sofisticata apparecchiatura per la visione notturna, era armato con una pistola e un fucile mitragliatore e aveva mappe della zona con la posizione delle pattuglie israeliane. Proprio questo fatto fa credere che l’intenzione del terrorista fosse quella di rapire un militare israeliano così come ordinato da Hamas. Secondo quanto dichiarato dal Colonnello Tal Hermoni, comandante della “Divisione Gaza” dell’Idf, «il tentativo di infiltrazione era stato preparato in modo molto accurato e mirava certamente a rapire un militare israeliano».
Durante lo scontro a fuoco con la pattuglia della Divisione Golani, l’assassino è riuscito ad afferrare il sergente Netanel Moshiashvili facendosi scudo con il suo corpo. L’azione è stata in seguito rivendicata dall’ala armata della Jihad Islamica (Al Quds ) che ha identificato il palestinese ucciso in Ahmed Abu Nasser, un giovane di 22 anni. Ovviamente le Idf sono certe che Hamas fosse perfettamente al corrente delle intenzioni del terrorista e che abbia fornito la base logistica. Come se non bastasse, dopo questi tragici eventi è anche iniziata un’escalation di attacchi. Verso le 11 del mattino del 1 giugno una serie di colpi di mortaio sono stati sparati dal nord di Gaza contro la zona Eshkol, fortunatamente senza provocare danni, mentre verso le 12 aerei israeliani hanno sorpreso un gruppo di terroristi che si stavano apprestando a lanciare dei razzi verso Israele, colpendoli prima che potessero attuare il loro criminale intento. Quattro terroristi sono stati uccisi mentre altri quattro sono rimasti feriti. Ora si teme la ripresa massiccia degli attacchi su Israele e ulteriori tentativi di rapimento di soldati. Per questo motivo tutte le divisioni del Sud dell’Idf sono state portate al massimo stato di allerta mentre sono aumentate le missioni di controllo e prevenzione dell’aviazione israeliana.
Naturalmente sulla stampa europea passerà solo la notizia dell’incursione aerea israeliana e i quattro terroristi uccisi prima che potessero sparare razzi sulla popolazione innocente. Verranno, nella migliore delle ipotesi, definiti “miliziani”, oppure semplicemente “palestinesi uccisi da Israele”, come è nella peggiore delle tradizioni dell’ “islamically correct” anti-israeliano dal vago sapore antisemita.
(l’Opinione, 5 giugno 2012)