Per non dimenticare
Undici anni fa, il 9 agosto 2001, 15 israeliani venivano uccisi, e 130 rimanevano feriti, in un attentato alla pizzeria Sbarro, a Gerusalemme, ad opera di un kamikaze suicida. L’attentato fu poi rivendicato da Hamas e dalla Jihad Islamica (e festeggiato in alcuni campi profughi palestinesi del Libano)
Le vittime di quella strage:
Giora Balash (60)
Zvika Golombek (26)
Shoshana Yehudit Greenbaum (31)
Tehila Maoz (18)
Frieda Mendelson (62)
Michal Raziel (16)
Malka Roth (15)
Lily Shimashvili (33)
Tamara Shimashvili (8)
Yocheved Shoshan (10)
Mordechai Schijveschuurder (43), la moglie Tzira (41)
e i figli Ra’aya (14), Avraham Yitzhak (4) e Hemda (2).
#1Emanuel Baroz
12 anni fa, la giovane Ahlam Tamimi portó a termine uno dei più infami attentati perpetrati dal terrorismo palestinese alla pizzeria Sbarro di Gerusalemme, che causò la morte di 15 persone – tra cui 7 bambini e una donna incinta – e ne ferì altri 130. Dopo l’arresto e 10 anni passati in prigione, fu rilasciata in seguito all’accordo per la liberazione del giovane israeliano rapito Gilad Shalit.
Dopo il suo rilascio, invece che esprimere rimorso per la sua azione e le vittime causate – molte delle quali hanno ancora nel corpo pezzi di metallo e bulloni contenuti nella bomba -è apparsa in una serie di interviste in cui si vanta del risultato raggiunto e della gioia che provó mentre si allontanava dall’attentato nel sentire che le perdite umane continuavano ad aumentare di numero.
Ahlam Tamimi appare come una giovane donna bene educata e sentirla fiera di avere ucciso dei bambini e del suo odio per Israele è incomprensibile.
Perché una giovane donna che sembra in pieno possesso della sua intelligenza si esprime in questo modo? La risposta è semplice: a causa dell’indottrinamento a cui è stata sottoposta dall’ideologia antisemita di Hamas.
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