UCEI (Unione degli Comunità Ebraiche Italiane): “Via il sacrario in onore di Rodolfo Graziani, fascista e criminale di guerra”

 
Emanuel Baroz
29 ottobre 2012
5 commenti

Gli ebrei italiani: via il sacrario a Graziani

L’Ucei chiede la demolizione del monumento dedicato al ministro della Guerra della Repubblica di Salò

Roma, 28 Ottobre 2012 – In occasione del 28 ottobre, anniversario della Marcia su Roma, celebrato da gruppi di nostalgici in varie parti d’Italia, l’Unione della comunità ebraiche italiane (Ucei) ha reagito con sdegno alle commemorazioni. L’evento della Marcia su Roma, definito «triste», segnò «l’avvento in Italia del regime fascista», ricorda l’Ucei che ha colto l’occasione per chiedere «la demolizione ad Affile, nel Lazio, del sacrario dedicato di recente a Rodolfo Graziani», ministro della Guerra della Repubblica di Salò.

L’occasione per la protesta dell’Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane) sono state le commemorazioni per il «triste anniversario» della marcia su Roma del 1922, che segnò l’avvento in Italia del regime fascista, e che hanno provocato lo sdegno e la reazione delle comunità ebraiche italiane e la richiesta della demolizione ad Affile, del sacrario dedicato a Rodolfo Graziani, ministro della Guerra della Repubblica di Salò, monumento finanziato dalla Regione Lazio che ha provocato violentissime polemiche soprattutto da parte del Pd, che per primo ha sollevato la questione.

«Oggi, 28 ottobre, triste anniversario della Marcia su Roma, purtroppo celebrata da gruppi di nostalgici in varie parti d’Italia, l’Ucei esprime preoccupazione per insorgenti fenomeni di ideologie razziste e antiebraiche», si legge in un comunicato nel quale la stessa Ucei eleva poi «la sua protesta perché ad Affile è stato eretto un sacrario in memoria di Rodolfo Graziani». «Ministro della guerra della Repubblica sociale italiana, governo fascista alleato della Germania nazista, Graziani fu anche al comando della Guardia nazionale repubblicana che partecipò, accanto all’esercito tedesco, ad azioni di rastrellamento e devastazioni», ricorda l’Ucei, sottolineando come egli ordinò in particolare «il fermo di oltre 2 mila carabinieri romani favorendone, il 7 ottobre 1943, la deportazione da parte dei tedeschi».

Il maresciallo Rodolfo Graziani – evidenzia l’Unione – è stato «inoltre riconosciuto dall’Onu come criminale di guerra per le rappresaglie ordinate in Etiopia tra il 1935 e il 1937», con «violenze di ogni genere nei confronti della popolazione locale e facendo uso di gas tossici». «Una simile persona – conclude la nota – non è degna di memoria, tantomeno di onori». L’Ucei considera dunque «indecoroso per l’Italia ospitare questo mausoleo eretto con fondi pubblici e ne chiede fermamente la demolizione».

(Fonte: Corriere della Sera, 29 ottobre 2012)

Nella foto in alto: il sacrario di Affile in onore di Rodolfo Graziani

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  • #1Daniel

    La proposta è stata lanciata da Massimo Balzani, rappresentante degli industriali locali, per garantire allo scalo “maggiore visibilità”

    A Forlì qualcuno vorrebbe l’Aeroporto “Benito Mussolini”

    14/10/2012

    Il piccolo aeroporto di Forlì “Luigi Ridolfi” mette in collegamento le zone del centro-Italia con alcuni centri dell’Europa centro orientale – Timisoara, Cluj, Sofia, Katowice, Tirana.

    Tuttavia i circa 300.000 passeggeri l’anno che transitano per Forlì evidentemente non sono sufficienti a tenere in attivo il bilancio dell’aereoporto Ridolfi. E così per rilanciarne le sorti, il rappresentante degli industriali locali, Massimo Balzani, ha avuto un’idea: intitolare l’aeroporto a Benito Mussolini. In fondo, spiega Balzani, “fu il Duce a volere questo scalo, e il suo nome potrebbe garantirgli maggiore visibilità”. ”Un volano, è proprio il caso di dirlo, per il turismo. Come se per sollevare l’economia a Berlino pensassero di dedicare una stazione ferroviaria a Hitler” ha commentato Simone Canettieri su Linkiesta (http://www.linkiesta.it/aeroporto-forli-mussolini-confindustria#ixzz29HMlZ5xK), dandone la notizia.

    Come scrive Canettieri, molti la considerano non solo un’idea inaccettabile ma anche una provocazione, un modo come un altro per tenere desta l’attenzione sul problema dell’areoporto.
    “Un’idea sbagliata, strumentale, del tutto fuori luogo” ha detto per esempio il consigliere regionale Thomas Casadei, che va contrastata immediatamente con «una mobilitazione pacifica di tutti i cittadini”.
    Gli esponenti del PD forlivese hanno bollato invece la proposta con un semplice e chiaro “Irricevibile”, dalla quale non si comprendono nemmeno quali vantaggi deriverebbero per l’economia locale. “Vogliamo archiviarla come una stravagante e inaccettabile provocazione” – hanno dichiarato Marco di Maio e Paride Maretti, segretario territoriale e segretario comunale del Pd forlivese.

    Il 5 e il 17 settembre del 1944, all’aeroporto di Forlì avvennero due eccidi di ebrei, fucilati dai nazifascisti e gettati nelle fosse aperte dai bombardamenti. Tra di loro, Gaddo Morpurgo (http://it.scribd.com/doc/58911084/Gaddo-fucilato-a-24-anni-perche-ebreo), un giovane ebreo italiano di 24 anni, che era stato arrestato a Urbino da un fascista italiano, uno dei tanti seguaci di Benito Mussolini.

    http://www.mosaico-cem.it/articoli/a-forli-qualcuno-vorrebbe-laeroporto-benito-mussolini

    31 Ott 2012, 10:56 Rispondi|Quota
  • #2Daniel

    Storie – La marcia su Roma

    di Mario Avagliano

    Che strano Paese senza memoria è il nostro. Due giorni fa, il 28 ottobre, si sono tenute in varie parti d’Italia (da Perugia alla Lombardia, passando per Predappio) manifestazioni celebrative dei novant’anni della sciagurata marcia su Roma del 1922, che aprì la strada al ventennio fascista e alla soppressione delle libertà civili. Ad Affile, nel Lazio, è stato innalzato con i finanziamenti della Regione un mausoleo a Rodolfo Graziani, ministro della guerra di quella Repubblica Sociale che combatté contro partigiani e alleati e diede la caccia agli ebrei. Un uomo che fu processato e condannato per collaborazionismo con i nazisti e fu incluso dall’Onu nell’elenco dei criminali di guerra per l’uso dei gas tossici in Etiopia. A Roma i gruppi di estrema destra hanno organizzato al Campidoglio convegni su personaggi della Repubblica Sociale e blitz nei licei al grido di “Viva il duce!”. A Castellafiume, in provincia dell’Aquila, è stata dedicata una strada a Cornelio Di Marzio,«scrittore e poeta» si legge nella targa, che omette però di ricordare che costui nel 1920 fondò i primi fasci nella Marsica, fu il segretario politico del fascio di Avezzano e della federazione fascista marsicana e poi divenne segretario generale dei Fasci all’estero e membro del Gran Consiglio del Fascismo, della direzione del PNF e console della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale. Negli istituti superiori di tutta Italia proliferano i gruppi che si richiamano, apertamente o velatamente, al neofascismo, con tanto di profili su Facebook che vantano migliaia di contatti. Appena qualche mese fa a Giulino di Mezzegra, in provincia di Como, dove Benito Mussolini e Claretta Petacci vennero fucilati 67 anni fa, l’Unione nazionale combattenti della Repubblica sociale italiana ha organizzato un corteo che si è recato alla casa dove il duce e la sua amante avevano trascorso l’ultima notte, per affiggervi una lapide. Solo folklore? Di fronte a tanti segnali convergenti, è difficile non essere preoccupati. La sensazione è che la discutibile opera di riscrittura politica della storia nazionale avviata negli anni Novanta, tesa a rivalutare il fascismo e Salò, a ridimensionare le responsabilità italiane nella persecuzione degli ebrei e a denigrare la Resistenza e la Costituzione repubblicana, abbia prodotto gravissimi danni culturali nel comune sentire, ai quali non sarà facile rimediare. E la crisi economica internazionale fa il resto, dando fiato agli estremismi.

    http://moked.it/blog/2012/10/30/storie-la-marcia-su-roma/

    1 Nov 2012, 20:55 Rispondi|Quota
  • #3Daniel

    Il Consiglio UCEI mette in pista dieci Commissioni di lavoro Monito contro i neofascismi: “Graziani indegno di memoria”

    Rodolfo Graziani è figura “non degna di memoria” e tantomeno “di onori”. Così, in una mozione approvata all’unanimità e ripresa dalle agenzie di stampa e dai giornali, il Consiglio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane riunito ieri a Roma.
    Il Corriere della sera di questa mattina registrava la durissima presa di posizione con il titolo: “Gli ebrei italiani: via il sacrario a Graziani. Non merita memoria”. Tra i vari punti all’ordine del giorno dei lavori di Consiglio, le iniziative di contrasto e repressione delle discriminazioni, del razzismo, della negazione o minimizzazione dei crimini contro l’umanità, dei crimini di guerra e dei genocidi. Due le mozioni che hanno raccolto consenso unanime in tal senso: la prima, nel “triste anniversario della Marcia su Roma, celebrato da gruppi di nostalgici in varie parti d’Italia”, esprime preoccupazione per gli insorgenti fenomeni di ideologie razziste e antiebraiche. In particolare la protesta tocca la recente costruzione nella località laziale di Affile, utilizzando finanziamenti in parte pubblici, di un sacrario in ricordo del generale Graziani. Sacrario di cui “l’UCEI chiede fermamente la demolizione”. La seconda sostiene invece l’iniziativa della presidenza dell’Unione affinché l’Italia allinei i propri strumenti legislativi ad alcune normative europee per combattere più efficacemente i fautori dell’odio e della menzogna storica ed esprime soddisfazione per la sensibilità dimostrata da parte dei ministri competenti e per la proposta presentata da un gruppo di senatori per l’adeguamento della Legge Mancino in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa. L’invito è a proseguire l’impegno “per la sollecita approvazione di un testo legislativo completo e soddisfacente, nel pieno rispetto dell’articolo 21 della Costituzione”.

    http://moked.it/blog/2012/10/29/il-consiglio-ucei-mette-in-pista-dieci-commissioni-di-lavoro-monito-contro-i-neofascismi-graziani-indegno-di-memoria/

    1 Nov 2012, 20:56 Rispondi|Quota
    • #4paolo

      I criminali di guerra sionisti, conosciuti e bistrattati da molti ebrei, abitano tutti in Israele e tutte le guerre scatenate nel mondo portano la loro firma.

      16 Nov 2012, 22:54 Rispondi|Quota
    • #5Emanuel Baroz

      @paolo: certo…..e sono anche i responsabili degli tsunami e dei tornadi! Capisco che la chiusura di storfront per molti idioti come voi sia stata una disgrazia…ma trovate un altro posto dove andare a postare le vostre stronzate!

      19 Nov 2012, 09:07 Rispondi|Quota