Razzo da Gaza su Gerusalemme
Gerusalemme, 16 Novembre 2012 – Le sirene dell’allarme anti-aereo hanno suonato anche a Gerusalemme, venerdì sera. Due razzi (che le Brigate Izz al-Din al-Qassam di Hamas hanno rivendicato, definendoli Qassam M76) si sarebbero abbattuti su terreni non edificati alle porte sud della città, uno nel deserto di Giudea presso Takua, l’altro nei pressi di un villaggio palestinese nell’area di Gush Etzion. Venerdì sera, razzi su Israele anche dal Sinai egiziano.
(Fonte: Israele.net, 17 Novembre 2012)
Nella foto in alto: una veduta del Kotel, il Muro Occidentale, a Gerusalemme
#1Emanuel Baroz
16/11/2012 Più di 100 i razzi palestinesi lanciati dalla striscia di Gaza durante la giornata di venerdì. Una novantina quelli intercettati dal sistema anti-missile israeliano “Cupola di ferro”. Particolarmente bersagliate le città di Beersheba, Ashkelon e Ashdod più altre località minori. Venerdì mattina tre soldati israeliani sono rimasti feriti da un colpo di mortaio nella zona di Eshkol.
16/11/2012 Dall’inizio (mercoledì sera) dell’operazione antiterrorismo “Colonna di nube difensiva” sino a venerdì sera, le Forze di Difesa israeliane hanno colpito 613 obiettivi terroristici nella striscia di Gaza, soprattutto depositi di razzi e postazioni di lancio. Ventiquattro i morti nella striscia di Gaza, secondo fonti palestinesi.
16/11/2012 Fonti palestinesi hanno confermato venerdì l’uccisione in un raid aereo israeliano di Ahmed Abu Jalal, un alto comandante dell’ala militare di Hamas.
16/11/2012 Il governo israeliano ha approvato venerdì sera la mobilitazione fino a 75.000 riservisti, in preparazione di un’eventuale operazione di terra contro le strutture terroristiche nella striscia di Gaza.
16/11/2012 Le Forze di Difesa israeliane hanno diffuso venerdì il video di un raid aereo contro un’officina di Hamas per la fabbricazione di droni (velivoli telecomandati). La cellula di Hamas operava agli ordini di istruttori iraniani ed era già arrivata ad effettuare test di volo.
16/11/2012 Dall’inizio dell’operazione antiterrorismo “Colonna di nube difensiva” (mercoledì sera) sino al primo pomeriggio di venerdì, sono stati lanciati 510 razzi palestinesi dalla striscia di Gaza su Israele. Di questi, 26 si sono abbattuti su centri urbani. Il sistema anti-missile israeliano “Cupola di ferro”, calibrato per fermare solo i razzi diretti su centri urbani, ha intercettato in volo più di 160 razzi palestinesi.
16/11/2012 Le sirene dell’allarme anti-aereo hanno di nuovo suonato venerdì mattina a Tel Aviv.
16/11/2012 Una cinquantina di razzi palestinesi sono stati lanciati sulle città israeliane, venerdì mattina, mentre il primo ministro egiziano Hesham Kandil si trovava in visita nella striscia di Gaza, costringendo Israele a reagire: frustrate le speranze che la visita desse luogo a una tregua. Israele aveva accettato di sospendere le operazioni militari durante la visita se Hamas avesse fatto altrettanto, e Gerusalemme conferma d’averlo fatto. “Hamas non ha rispettato la visita del primo ministro egiziano e ha violato il cessate il fuoco temporaneo accettato da Israele”, ha dichiarato Ofir Gendelman, portavoce del primo ministro israeliano.
16/11/2012 Secondo una fonte egiziana citata venerdì dal giornale pan-arabo al-Hayat, l’Egitto aveva messo in guardia Hamas dall’imprimere un’escalation ai lanci di razzi da Gaza contro Israele. Secondo la fonte, benché Israele non fosse tenuto a un cessate il fuoco il Cairo non si aspettava una reazione così decisa.
16/11/2012 Sono una sessantina gli israeliani che i servizi d’emergenza della Stella Rossa di Davide hanno dovuto soccorrere negli ultimi due giorni. Più di 350 i razzi palestinesi lanciati su Israele fra mercoledì sera e venerdì mattina.
16/11/2012 Le Brigate Izz A-Din Al-Qassam (Hamas) hanno rivendicato i lanci di razzi a lungo raggio sull’area metropolitana di Tel Aviv dicendo d’averla raggiunta “per la prima volta dall’inizio dell’occupazione sionista della Palestina” (leggi: dalla nascita dello Stato di Israele). Secondo alcune fonti, i due missili Fajr di produzione iraniana sarebbero caduti in mare al largo di Giaffa.
16/11/2012 Dopo il lancio di razzi in direzione di Tel Aviv, le forze aeree israeliane hanno colpito giovedì sera circa 70 obiettivi terroristici, soprattutto postazioni di lancio per razzi a medio raggio.
16/11/2012 Uno dei razzi palestinesi lanciati giovedì dalla striscia di Gaza si è abbattuto su un campo di Rishon LeZion, poco a sud di Tel Aviv. In serata due razzi hanno raggiunto l’area metropolitana di Tel Aviv, dove le sirene d’allarme hanno suonato per la prima volta dai tempi degli Scud iracheni del 1991. Secondo la rivendicazione della Jihad Islamica palestinese, si trattava di due Fajr-5 che tuttavia, stando al portavoce militare israeliano, non sarebbero esplosi.
16/11/2012 Diffusi i nomi delle tre persone uccise giovedì mattina nella loro casa a Kiryat Malachi da un razzo Grad palestinese: Aharon Smadja, 50 anni, Itsik Amsellem, 25 anni, e Mira Sharf, 25 anni.
16/11/2012 Hamas esclude ”per il momento” qualsiasi ipotesi di tregua con Israele. Lo ha detto giovedì sera Sami Abu Zuhri, portavoce di Hamas, in una conferenza stampa a Gaza.
16/11/2012 Quattordici palestinesi della striscia di Gaza bisognosi di cure mediche sono stati fatti entrare in Israele, giovedì, per essere curati. Lo ha comunicato il portavoce delle Forze di Difesa israeliane.
16/11/2012 Un soldato israeliano è stato leggermente ferito giovedì mattina sul Golan da una pallottola vagante proveniente dal versante siriano del confine. Il giubbotto antiproiettile ha evitato conseguenze più serie.
16/11/2012 Tutti i partiti israeliani hanno sospeso giovedì la campagna elettorale, finché sono in corso le operazioni anti-terrorismo nella striscia di Gaza. Le elezioni politiche sono fissate per il 22 gennaio.
16/11/2012 Il regime del presidente siriano Bashar Assad, con un comunicato diffuso mercoledì dall’agenzia ufficiale SANA, ha condannato le “feroci atrocità commesse dall’esercito nemico israeliano” nella striscia di Gaza. Nel frattempo, l’Osservatorio siriano per i diritti umani ha reso noto che le violenze in corso in Siria dall’inizio della rivolta anti-regime sono costate finora la vita di 39.000 persone, di cui almeno 27.410 civili.
16/11/2012 “Non è una questione personale. Non eravamo alla ricerca di una vendetta. E’ la lotta contro il terrorismo che continua, e siamo tutti uniti con le Forze di Difesa israeliane in questa lotta”. Lo ha detto al Canale Due della tv israeliana Noam Shalit, padre di Gilad Shalit, il soldato sequestrato nel 2006 in territorio israeliano da Hamas e tenuto in ostaggio per più di 5 anni nella striscia di Gaza. Tra gli ideatori e organizzatori del suo sequestro, Ahmed Jabari, il capo terrorista ucciso mercoledì dall’aviazione israeliana. Noam Shalit ha definito Jabari ”un uomo con le mani sporche di sangue” che ha trascorso anni “nella lotta contro civili innocenti”.
16/11/2012 Poco dopo l’inizio dell’operazione anti-terrorismo ”Colonna di nube difensiva”, la Russia ha dichiarato ”sproporzionata” la reazione di Israele agli attacchi di Hamas da Gaza, a loro volta peraltro definiti ”inaccettabili”. Lo ha detto il portavoce del ministero degli esteri russo, Alexander Loukachevitch.
16/11/2012 Le autorità egiziane hanno ammesso giovedì mattina che alcuni missili esplosi sulle comunità nel sud di Israele la notte precedente sono stati sparati da jihadisti del Sinai.
16/11/2012 Sospesi i corsi all’Università Ben-Gurion di Beersheba.
(Fonte: Israele.net)
#2Emanuel Baroz
Su Gerusalemme piovono i razzi. Su Israele l’odio
di Fiamma Nirenstein
La mia amica Ruthie che vive al centro di Gerusalemme credeva che fosse la sirena che annuncia l’ingresso di Shabbat, quando la gente si sorride, augura Shabbat Shalom, popolo di Israele, un sabato di pace. Invece era la sirena che annuncia l’arrivo di un missile, chissà in che punto, chissà che cosa, chi colpirà, corri, hai quindici secondi per trovare un tetto di cemento. Ruthie ha capito dopo un po’ che quella sirena era troppo lunga, troppo ululante, e che lei era troppo lontana da un rifugio, così si è accucciata sotto le scale come consiglia la radio. L’ultima volta che Gerusalemme è stata colpita, nel 1990, i palestinesi sui tetti, nonostante i loro fratelli vivano in una parte di Gerusalemme, invitavano Saddam Hussein a colpire. Adesso si odono spari e botti di gioia da Gerusalemme est perché gli ebrei vengono colpiti. È dalla fondazione dello Stato che a causa di un odio tetragono, religioso, e anche di una irresponsabile incomprensione da parte occidentale delle ragioni di Israele, che esso combatte assalitori pieni d’odio da ogni parte. Difficile spiegarsi perché il mondo non capisca. Non si dica che la situazione è complessa; essa è invece semplicissima, e solo la malafede può impedire di elencare cronologicamente la successione degli eventi: centinaia di missili da Gaza, due milioni di persone sotto il fuoco, una reazione di difesa che qualunque Paese avrebbe doverosamente avuto. Adesso una parte sola ha in mano le chiavi della pace, ed è Hamas: se cessasse il lancio, Israele non continuerebbe neppure per un minuto a bombardare i covi dei terroristi, i depositi di missili e le gallerie, molti posti in zone abitate. Ma neppure durante la visita di ieri del primo ministro egiziano Isham Kandil, mentre Haniyeh usciva tranquillo in strada, Hamas ha smesso di lanciare missili a valanga, e questo mentre Israele si asteneva da attacchi durante l’incontro. Israele non ha in programma, come Hamas, di distruggere il nemico, né tantomeno di provocare l’Egitto, mentre Hamas ne ha tutto l’interesse. Fu lo Stato ebraico a sgomberare Gaza; ha a cuore la vita e la salute di ciascuno dei suoi cittadini, non vuole vedere soldati feriti o morti, né bambini colpiti fra i suoi o fra quelli di Gaza. Hamas invece vuole distruggere Israele e indottrina i suoi perché divengano shahid, martiri della guerra santa, non tenendone in conto la vita e il benessere, mescolando i combattenti con i civili così da creare incidenti per cui Israele venga biasimata.
Ci vuole una laurea a capire queste semplici verità? Shabbat shalom Israele. La giornata di ieri è stata piena di simboli, il mondo islamico gode che lo speaker della radio, che interrompe continuamente i programmi per dire tzeva adom colore rosso, allarme, correte ai rifugi, elenchi con finta flemma i nomi di Gerusalemme e di Tel Aviv fra gli altri sotto il fuoco. A Gerusalemme la santa, così, la sirena si confonde con l’entrata del giorno santo: che altro può fare? E a Tel Aviv di venerdì, nel week end, vogliamo scherzare? Il missile vola da Gaza, ma tu siedi in un caffè e comincia il riposo; gli amici si affollano intorno ai tavolini carichi di bevande sotto il sole. Dov’è il rifugio, dove potrà proteggersi dall’attacco il cuore gaudente di Israele? La sirena suona, i bambini le fanno il verso mentre le madri li riacchiappano e cercano di trascinarli in un rifugio, Sderot, Ashdod, Ashkelon, Bersheeba, le città regolarmente colpite, province poco interessanti, sono ora unite a Gerusalemme e a Tel Aviv nella costrizione a guardare il cielo infuocato.
(Fonte: il Giornale, 17 novembre 2012)