La verità? Israele difende i propri figli, Hamas li usa come scudi umani
Convenzione di Ginevra, articolo 7: «La presenza o il transito di popolazione civile non deve essere utilizzata per rendere certi punti o aree immuni da operazioni militari, in particolar modo allo scopo di proteggere o fare scudo a obiettivi militari da attacchi, o per favorire o impedire operazioni militari»
A Gaza, rampe dei razzi vicino alle scuole. La tragica “utilità” dei bimbi uccisi
di Marco Ventura
È sempre stato così. Tutte le volte che è riesploso il conflitto tra israeliani e palestinesi l’immagine dei corpi insanguinati dei bambini di Gaza uccisi nei raid ha fatto il giro del mondo (e del web). Un’immagine terribile, che lascia senza parole. Che muove alla rabbia, all’odio, all’intolleranza: non è tollerabile che l’odio tra i padri provochi la morte, la sofferenza, dei figli.
I figli sono il futuro, la speranza, la pace, l’ingenuità, la bellezza, il riscatto. L’innocenza. Il sangue, le ferite, le mutilazioni, lo sguardo terrorizzato dei bambini sono l’incarnazione della più forte condanna della violenza. Ma è per questo che va detta la verità: Israele ama i propri figli e li protegge, a Gaza i figli sono trasformati dai padri, da quelli da cui i padri hanno scelto di essere guidati e rappresentati, in poveri scudi umani. Corpi-propaganda. Salme da esporre. Tutto questo è orribile. È disgustoso.
I giornalisti sul campo a Gaza raccontano la sofferenza delle famiglie, il muto e incolpevole martirio dei bambini, ma riportano tra le righe anche un paio di verità che sono la chiave per capire che cosa succede. Anzitutto, le rampe mobili di razzi lanciati contro Israele vengono dislocate apposta dai miliziani di Hamas nelle aree a più alta densità di popolazione, vicino alle scuole e agli impianti sportivi, per farsi scudo dei civili. Il meccanismo della guerra prevede che Israele attacchi i punti da cui i razzi partono. È un miracolo che non vi siano stati più morti. È contro l’interesse del governo israeliano provocare vittime innocenti. Il premier Netanyahu e il suo staff sanno bene che l’arma più potente dei palestinesi è proprio la propaganda “umanitaria”, l’orrore di quelle foto di bambini uccisi. Gaza è una delle aree più densamente abitate al mondo, 2 milioni in una fettuccia di terra, per la metà sotto i 15 anni. Figli traditi dai padri.
Tra le righe dei reportage da Gaza leggiamo anche una seconda verità. Ben 5 bambini (su 11 vittime) sono rimasti sotto le macerie di una palazzina di tre piani nella quale, però, non viveva un cittadino qualunque, colpito per caso da razzi “stupidi”, ma un responsabile della scorta dei capi di Hamas, circondato dalla famiglia. E ancora: la torre delle televisioni è stata colpita perché da lì partivano comunicazioni militari.
Adesso passiamo dall’altra parte della frontiera. Andiamo nelle cittadine del Sud di Israele che in silenzio, con incredibile orgoglio, subiscono da mesi, da anni, il martellamento di razzi lanciati dalla vicina striscia di Gaza. Qui i sistemi di difesa israeliani riescono a intercettare in volo la gran parte di razzi e missili puntati indiscriminatamente su obiettivi civili. L’altro pomeriggio su Ashod, a 25 chilometri da Gaza, a un certo punto sono piovuti una ventina di razzi, uno ogni due minuti: su una scuola, su un palazzo di otto piani, su un taxi… Non ci sono stati morti perché la scuola era deserta e la gente stava nei rifugi.
La differenza è che Israele ha il culto della sicurezza, convive da sempre con l’aggressione da parte dei vicini, sa come reagire, come proteggersi, vuole evitare il più possibile la morte dei propri figli. E affronta i razzi, l’orrore del conflitto, con assoluta dignità. Certo, ha anche una formidabile superiorità militare. Che difende però i nostri valori, la sopravvivenza in Medio Oriente dell’unica democrazia, l’unico paese libero. Un paese che può permettersi di essere democratico nonostante la guerra ininterrotta, un paese con una cultura che vanta, dalla letteratura alla musica, un’ostinata e appassionata spinta “pacifista”. Si può dire lo stesso di Gaza?
PS: Chi dice che Gaza è un immenso lager a cielo aperto e la popolazione è “assediata”, ignora il fatto che nonostante la guerra, nonostante i razzi di Hamas e delle sue brigate che non smettono di martellare Israele, i soldati israeliani lasciano passare decine e decine di camion con cibo e medicinali.
Nella vignetta in alto: il cinismo di Hamas che spara dai tetti degli ospedali e utilizza i sotterranei degli stessi come depositi di armi. E il mondo tace…
#1Emanuel Baroz
20/11/2012 Sei palestinesi sono stati sommariamente fucilati, martedì, da miliziani nella striscia di Gaza perché accusati di “collaborare” con Israele. Lo ha annunciato una fonte dei “servizi di sicurezza” alla radio Aqsa di Hamas, aggiungendo che il corpo di uno dei fucilati è stato legato a un veicolo e trascinato per le principali strade della città di Gaza.
20/11/2012 Le Forze di Difesa israeliane hanno distribuito martedì pomeriggio dei volantini sulla striscia di Gaza settentrionale in cui si sollecitano gli abitanti a spostarsi al più presto verso il centro della striscia di Gaza “per la loro sicurezza”. Dagli altoparlanti delle moschee, Hamas ha ordinato agli abitanti di Gaza di non sgomberare. Ne ha dato notizia martedì pomeriggio la tv Al Jazeera.
20/11/2012 Dopo i missili su Gerusalemme di martedì, le Forze di Difesa israeliane hanno lanciato una serie di attacchi su obiettivi terroristici nella striscia di Gaza, anche con fuoco d’artiglieria. Colpite 30 postazioni di lancia-razzi nascoste e almeno 11 cellule terroristiche intente a lanciare razzi. Tra queste vi sarebbe anche quella che aveva appena lanciato due Fajr-5 verso Gerusalemme.
20/11/2012 Per la seconda volta dall’inizio dell’operazione anti-terrorismo “Colonna di nube difensiva” sono risuonate le sirene d’allarme in tutta la zona di Gerusalemme, martedì verso le 14.15 (ora locale), poco prima dell’arrivo nella città del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon. Uno o due missili palestinesi lanciati dalla striscia di Gaza si sono abbattuti su terreni non edificati nella zona di Gush Etzion, fra villaggi israeliani e palestinesi. Non si esclude la possibilità che vi siano vittime nelle aree sotto giurisdizione dell’Autorità Palestinese. La Stella Rossa di Davide ha offerto il proprio aiuto alla Mezzaluna Rossa palestinese. Le Brigate Izz al-Din al-Qassam (Hamas) hanno rivendicato i lanci su Gerusalemme.
20/11/2012 Più di 100 razzi palestinesi sono stati lanciati dalla striscia di Gaza su Israele (almeno 20 su Beersheva) fra la mezzanotte di lunedì e il primo pomeriggio di martedì, mentre veniva diffusa la notizia che i nove ministri israeliani del Governo ristretto si erano espressi a favore di un cessate il fuoco. Almeno 35 i razzi intercettati dal sistema anti-missile “Cupola di ferro”.
20/11/2012 Il Comitato ministeriale israeliano per le forniture ha autorizzato il ministero della difesa ad acquistare un’ulteriore batteria di missili anti-missile “Cupola dio ferro” (circa 190 milioni di dollari).
20/11/2012 Una jeep delle Forze di Difesa israeliane in servizio di pattuglia sul confine del Golan, nella zona di Tel Hazeka, è stata colpita martedì da un proiettile vagante originato dal versante siriano della frontiera. I soldati israeliani non hanno risposto al fuoco.
20/11/2012 Dieci ministri degli esteri della Lega Araba sono giunti martedì pomeriggio al valico di Rafah fra Egitto e striscia di Gaza per una “visita di solidarietà” a Gaza.
20/11/2012 Previsto per martedì sera l’arrivo in Israele del segretario di stato Usa, Hillay Clinton.
20/11/2012 Razzi palestinesi si sono abbattuti martedì mattina sul valico di confine di Kerem Shalom, usato per trasportare merci all’interno della striscia di Gaza. Di conseguenza il valico è stato temporaneamente chiuso. Martedì era previsto il transito di 180 camion di cibo e medicinali.
20/11/2012 I palestinesi di Gaza devono essere “equipaggiati per difendersi contro Israele”. Lo ha detto il portavoce del ministero degli esteri iraniano, Ramin Mehmanparast, che si è tuttavia rifiutato di commentare l’accusa israeliana secondo cui l’Iran già da tempo rifornisce di armi i terroristi della striscia di Gaza.
20/11/2012 Nella notte fra lunedì e martedì le Forze di Difesa israeliane hanno colpito un centinaio di obiettivi terroristici nella striscia di Gaza tra cui depositi di armi, lanciarazzi ed edifici appartenenti a vari capi dei gruppi terroristici.
20/11/2012 Una quarantina di razzi palestinesi sono stati lanciati nelle prime ore di martedì mattina dalla striscia di Gaza verso le città del sud di Israele, compresa Beersheva. Diciotto i razzi intercettati dal sistema anti-missile “Cupola di ferro” prima che si abbattessero su centri densamente abitati.
20/11/2012 La Russia ha cercato di far approvare al Consiglio di Sicurezza dell’Onu un appello per un cessate il fuoco unilaterale che non menzionava né i lanci di razzi su Israele né il diritto di Israele a difendersi. Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna hanno impedito l’approvazione del testo russo.
20/11/2012 Il sesto giorno dell’operazione “Colonna di nube difensiva” è stato caratterizzato da un significativo calo del numero di razzi lanciati contro Israele e da ingenti danni inflitti dalle Forze di Difesa israeliane a postazioni di lancio di missili a medio e lungo raggio. Cresce intanto l’attenzione rispetto a una possibile “raffica finale” da parte di Hamas, che è alla disperata ricerca di un “successo simbolico” prima dell’eventuale cessate il fuoco. Lo hanno spiegato lunedì fonti militari israeliane.
20/11/2012 Si moltiplicano i casi di foto diffuse da Hamas come documentazione di atrocità israeliane e che invece sono state scattate in altri conflitti, soprattutto nella guerra interna siriana. Un’altra foto circolata sul web mostra un bambino morto che lo stesso Centro Palestinese per i Diritti Umani ha accertato essere vittima di un razzo palestinesi fuori bersaglio. Sabato attivisti filo-Hamas hanno persino fatto circolare la foto di una bambina israeliana ferita a Kiryat Malachi spacciandola per quella di una vittima palestinese. “Cosa ci si può aspettare da un’organizzazione che mente spudoratamente in questo modo?” ha commentato il direttore dell’Agenzia Ebraica per i nuovi mass-media, Avi Mayer, sottolineando che non si tratta certo di un fenomeno nuovo. “Evidentemente – ha notato Natalie Menaged, direttrice per l’educazione – Hamas conta sul fatto che una menzogna fa il giro del mondo prima di essere smentita dalla verità”.
20/11/2012 Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha voluto ringraziare, lunedì, tutti i volontari dell’informazione: “Stiamo operando su quattro fronti – ha detto Netanyahu – sul fronte interno, sul fronte militare, sul fronte politico e sul fronte dell’informazione. Il fatto che voi vi sforzate di contrastare l’industria della menzogna è estremamente utile per la Stato di Israele”.
20/11/2012 Il vice capo della Jihad Islamica palestinese, Ziad Nakhleh, ha affermato lunedì che i razzi sparati da Hamas e dalla ”resistenza palestinese” contro città e cittadine israeliane sono di origine iraniana. Lo ha riferito il quotidiano libanese el-Nashra. Nakhleh ha anche detto che alcune delle armi sarebbero state prodotte in loco da una fabbrica iraniana. Da tempo Israele denunciava l’arrivo nella striscia di Gaza di grandi quantità di missili Fajr-5 iraniani dello stesso tipo di quelli usati da Hezbollah durante la seconda guerra in Libano del 2006. I Fajr-5 hanno una gittata di circa 75 km, una testata da 45 a 90 kg di esplosivo, e vengono lanciati da una piattaforma mobile che contiene fino a quattro missili per lanciatore.
20/11/2012 Hackers anti-israeliani hanno cercato più volte, nei giorni scorsi, di sferrare attacchi informatici ai computer del sistema difensivo anti-missilistico israeliano “Cupola di ferro”. Se fossero riusciti, avrebbero potuto causare decine o centinaia di vittime. “Oggi raccogliamo i frutti degli investimenti fatti negli anni scorsi nello sviluppo di sistemi di difesa per computer”, ha commentato il ministro delle finanze israeliano, Yuval Steinitz.
20/11/2012 A partire da domenica l’Ufficio Stampa del governo israeliano ha accreditato, con libero accesso alle zone di conflitto, 500 giornalisti stranieri che vanno ad aggiungersi ai quasi 1.400 giornalisti che già fanno base in Israele. Il governo ha dato istruzione al direttore dell’Ufficio Stampa, Nitzan Chen, di concedere l’accredito ai giornalisti nei tempi più rapidi possibile, anche con orari di lavoro prolungati, e di organizzare visite al sud.
20/11/2012 Il Consiglio dell’Unione Europea ha diffuso lunedì una dichiarazione in cui si riafferma sia il diritto di Israele a difendersi, sia l’appello a cessare tutte le ostilità. Esprimendo ”grave preoccupazione” per la situazione, l’Unione Europa fa appello a una ”de-escalation urgente e cessazione delle ostilità” tra le parti, e ”condanna fermamente” il lancio di razzi di Hamas su Israele aggiungendo che ”non c’è giustificazione per il prendere deliberatamente di mira civili innocenti”. ”Israele ha il diritto di proteggere la sua popolazione da questo tipo di attacchi” continua il comunicato, per poi sollecitare Israele ad ”agire in modo proporzionato e garantire la protezione dei civili in ogni momento”.
19/11/2012 121 razzi palestinesi sono stati lanciati dalla striscia di Gaza contro Israele nella giornata di lunedì, due si sono abbattuti in aree urbane mentre 19 sono stati intercettati dal sistema anti-missile “Cupola di ferro”. Dall’inizio dell’operazione “Colonna di nube difensiva” 1.113 razzi sono stati lanciati contro Israele. In totale, 324 sono stati intercettati dal sistema “Cupola di ferro” sopra zone densamente abitate. Le squadre della Stella Rossa di Davide hanno soccorso 252 israeliani dall’inizio dell’operazione.
19/11/2012 Aerei israeliani hanno attaccato lunedì Muhammad Shmalach, un importante capo terrorista di Hamas che viaggiava su un veicolo contrassegnato con l’adesivo ”TV”.
19/11/2012 Di nuovo, lunedì pomeriggio, un colpo vagante dalla Siria ha raggiunto una unità delle Forze di Difesa israeliane sul confine del Golan. Non si segnalano feriti.
19/11/2012 Il capo di Hamas Khaled Mashaal, parlando lunedì dal Cairo, ha dichiarato che “non è Hamas, ma Israele che ha chiesto una tregua”. Un alto funzionario israeliano ha risposto che ”le dichiarazioni di Hamas secondo cui Israele sta elemosinando un cessate il fuoco sono attendibili più o meno quanto le dichiarazioni secondo cui Hamas avrebbe abbattuto un caccia F-15 e avrebbe bombardato la Knesset”. Ed ha aggiunto: “Mashaal sta solo cercando di salvarsi la faccia”. La fonte governativa ha invece ribadito che “ci sono due strade parallele: l’ampliamento dell’operazione anti-terrorismo coi preparativi per un’offensiva di terra e un tentativo di soggetti internazionali di trovare una soluzione che porti a un cessate il fuoco”.
19/11/2012 Israele è pronto a un’operazione di terra nella striscia di Gaza, ma preferisce una soluzione diplomatica. Lo ha detto lunedì un alto funzionario vicino al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. ”Preferiremmo vedere una soluzione diplomatica che garantisca tranquillità alla popolazione del sud di Israele – ha detto alla Reuters la fonte governativa – Se questo fosse possibile, allora un’operazione di terra non sarebbe più necessaria. Ma se la diplomazia fallisce, potremmo non avere altra scelta che inviare forze di terra”. Parole che riecheggiano quelle del presidente degli Stati Uniti Barack Obama che domenica, ribadendo il diritto di Israele all’autodifesa, aveva aggiunto che “sarebbe preferibile evitare una operazione dentro Gaza”.
19/11/2012 “Non abbiamo alcun desiderio di prendere il controllo della striscia di Gaza o di entrarvi con le nostre forze – ha detto lunedì il presidente d’Israele Shimon Peres, intervistato da Sky New – Fondamentalmente il nostro obiettivo è la pace, mentre il loro obiettivo è distruggere Israele. Non è una situazione facile. Chiunque al nostro posto cercherebbe di fermarli, e questa non si chiama escalation. Apprezziamo gli sforzi del presidente egiziano di arrivare a un cessate il fuoco. Ma finora Hamas ha respinto le proposte di Morsi. Hamas non ascolta nemmeno i fratelli arabi”. A proposito dell’uccisione settimana scorsa del capo terrorista Ahmed Jabari, Peres ha aggiunto: “Stiamo parlando di un assassino responsabile, fra l’altro, del lancio di un razzo anti-carro contro uno scuolabus durante la hudna [tregua]. Hudna significa forse che loro possono sparare ai bambini e noi non possiamo nemmeno reagire?”.
19/11/2012 “I lanci di razzi continuano, ma la loro capacità di fuoco sta nettamente diminuendo” ha dichiarato il portavoce delle Forze di Difesa israeliane Yoav Mordechai. Che ha aggiunto: “Hamas usa i civili palestinesi come scudi umani. Abbiamo diffuso i filmati di razzi sparati da moschee, luoghi pubblici, campi sportivi, case private. E molti dei loro razzi ricadono all’interno della striscia di Gaza”.
19/11/2012 Nuova raffica di razzi e colpi di mortaio palestinesi, lunedì’ mattina, dalla striscia di Gaza contro il sud di Israele. Colpita una scuola (vuota) ad Ashkelon. Altri razzi su Ashkelon e uno su Beersheva sono stati intercettati dal sistema anti-missili “Cupola di ferro”. Domenica i razzi su Israele sono stati 120, compresi due Fajr-5 a lunga gittata intercettati sopra Tel Aviv. Nella notte le Forze di Difesa israeliane hanno colpito più di 80 obiettivi come: lancia-razzi, campi d’addestramento, depositi di munizioni (portando a 1.350 il totale degli obiettivi colpiti dall’inizio dell’operazione). Colpiti anche due capi della Jihad Islamica e una postazione della polizia di Hamas a Gaza. Diverse le cellule terroristiche colpite mentre lanciavano razzi. Secondo la Reuters, è salito a più di 90 il bilancio dei morti palestinesi dall’inizio dell’operazione anti-terrorismo (un terzo dei quali non combattenti).
19/11/2012 Dall’inizio dell’operazione “Colonna di nube difensiva” (sera del 14 novembre) sino a domenica sera, le Forze di Difesa israeliane hanno colpito più di 1.100 obiettivi terroristici nella striscia di Gaza, dei quali circa 130 nella giornata di domenica. In totale sono 540 i razzi palestinesi esplosi in Israele da mercoledì, dei quali 31 in aree urbane. Più di 70 i razzi esplosi in Israele domenica, quattro dei quali in aree urbane. Circa 280 razzi sono stati intercettati dal sistema anti-missile “Cupola di ferro” dall’inizio dell’operazione. Un relativa calma, domenica sera, nel sud di Israele sembra dare credito alle notizie di trattative in corso al Cairo per un cessate il fuoco.
19/11/2012 Il sistema anti-missili “Cupola di ferro” ha intercettato domenica pomeriggio, sopra l’area di Tel Aviv, altri due missili palestinesi Fajr-5 (di produzione iraniana) lanciati dalla striscia di Gaza. Le sirene anti-aereo sono suonate in tutta l’area di Tel Aviv, Rishon Lezion, Bat Yam, Holon e Bnei Brak.
19/11/2012 Israele ha inviato domenica, nella striscia di Gaza, 80 camion con medicinali e forniture alimentari attraverso i valichi di Kerem Shalom e di Erez. Lo ha comunicato il Coordinatore per le attività nei territori, aggiungendo che 35 diplomatici e rappresentanti internazionali hanno lasciato Gaza attraverso i valichi, insieme a una trentina di palestinesi bisognosi di cure in ospedali israeliani.
19/11/2012 Proiettili vaganti siriani hanno colpito sabato notte una jeep israeliana di pattuglia sulle alture del Golan, nell’area di Tel Hezeka. Danni, ma nessun ferito. È il quarto incidente su questo confine in una settimana. L’artiglieria israeliana ha reagito con un colpo di mortaio, e quella siriana ha a sua volta sparato un colpo che è caduto nella zona smilitarizzata. Le Forze di Difesa israeliane hanno inoltrato formale protesta alla forza di interposizione delle Nazioni Unite.
18/11/2012 Le Forze di Difesa israeliane hanno bombardato domenica pomeriggio la casa di Yahia Abia, capo delle unità di lanciatori di razzi di Hamas. Abia è rimasto ucciso nel raid, insieme ad altre quattro persone che erano con lui.
18/11/2012 Quattro civili israeliani sono rimasti feriti, domenica pomeriggio, da un razzo Grad palestinese che ha colpito il loro veicolo all’ingresso della città di Ofakim.
18/11/2012 “Siamo pronti a prendere in considerazione tutti i suggerimenti offerti dai nostri amici in tutto il mondo – ha dichiarato domenica il ministro degli esteri israeliano Avigdor Liberman – ma la prima e più importante condizione è che le organizzazioni terroristiche a Gaza devono smetterla di sparare. Appena si impegneranno a smettere di sparare, siamo pronti a prendere in considerazione tutte le proposte avanzate”.
18/11/2012 ”Non c’è paese al mondo che tollererebbe una pioggia di missili sui suoi cittadini da oltre frontiera. Sosteniamo pienamente il diritto di Israele di difendersi”. Lo ha detto il presidente Usa, Barack Obama, domenica durante una conferenza stampa in Thailandia, dove si trova in visita. Obama ha chiesto di porre fine al lancio di missili contro Israele da parte dei militanti della striscia di Gaza, per poter far ripartire un processo di pace.
18/11/2012 La portavoce delle Forze di Difesa israeliane, Avital Leibovich, ha spiegato alla stampa che l’attacco di domenica mattina a un edificio nella striscia di Gaza che ospita alcune testate giornalistiche, fra cui la tv di Hamas “al-Quds”, è servito per colpire antenne di trasmissione usate da Hamas per le sue operazioni terroristiche. “Sapevamo che dentro l’edificio c’erano giornalisti – ha detto Leibovich – e per questo siamo stati attenti a non attaccare nessun altro piano dello stabile”. Nell’attacco sono riamasti feriti sei giornalisti. Leibovich ha aggiunto che il consiglio ai giornalisti a Gaza è di “tenersi distanti da tutte le postazioni di Hamas”.
18/11/2012 Il sito web del giornale egiziano Al-Ahram ha riferito di forti contrasti all’interno dei Fratelli Musulmani circa le modalità di sostegno a Hamas. Sotto accusa, in particolare, il traffico di armi verso la striscia di Gaza. Khairat El-Shater, ex candidato alla presidenza per la Fratellanza, avrebbe sostenuto che chiudere gli occhi di fronte a questo traffico di armi può mettere in serio imbarazzo l’Egitto sulla scena internazionale.
18/11/2012 Pochi minuti dopo che il sistema “Cupola di ferro” aveva intercettato, domenica mattina, due missili diretti su Tel Aviv, le Forze di Difesa israeliane hanno colpito l’area nella striscia di Gaza da cui i due ordigni erano stati lanciati.
18/11/2012 Le Forze di Difesa israeliane hanno confermato d’aver iniziato a occupare di tanto in tanto le frequenze radio usate da Hamas per comunicare con gli abitanti della striscia di Gaza. Tra l’altro, l’esercito israeliano utilizza questo mezzo per avvertire i residenti locali di tenersi lontani da aree destinate ad essere colpite.
18/11/2012 Più di 30 i razzi palestinesi lanciati domenica mattina dalla striscia di Gaza contro Beersheba, Ashdod, Ashkelon, Sderot e altre città israeliane. Il sistema anti-missilistico “Cupola di ferro” ha intercettato domenica mattina almeno 17 ordigni, compresi due missili diretti verso Tel Aviv, dove le sirene d’allarme hanno suonato per la quarta volta dall’inizio dell’operazione anti-terrorismo. Sempre domenica mattina, le Forze di Difesa israeliane hanno colpito più di 70 obiettivi terroristici nella striscia di Gaza. Una dozzina gli israeliani che domenica mattina hanno avuto bisogno dell’intervento dei servizi di pronto soccorso della Stella Rossa di Davide. Un razzo ha centrato un’auto a Holon (poco a sud di Tel Aviv) mandandola a fuoco: il guidatore si è salvato perché era uscito dal veicolo appena sentita la sirena anti-aerea.
18/11/2012 Dall’inizio dell’operazione “Colonna di nube difensiva” (sera del 14 novembre) sino a domenica mattina, i terroristi della striscia di Gaza hanno sparato circa 900 razzi, dei quali poco più di 500 hanno raggiunto il territorio israeliano e solo in piccola percentuale le sue aree urbane. (Decine di razzi palestinesi si sono abbattuti all’interno della striscia di Gaza e non si escludono danni ai civili che vi abitano.) Almeno 280 razzi palestinesi diretti verso aree israeliane densamente abitate sono stati intercettati in volo dal sistema “Cupola di ferro”. Restano chiuse tutte le scuole israeliane nel raggio di 40 km dal confine con la striscia di Gaza. Lezioni normali, invece, in tutta l’area metropolitana di Tel Aviv.
18/11/2012 Dall’inizio dell’operazione “Colonna di nube difensiva” (sera del 14 novembre) sino a domenica mattina, le Forze di Difesa israeliane aeree e navali hanno compiuto più di mille attacchi contro arsenali, postazioni di lancio, basi e quartier generale dei terroristi della striscia di Gaza e su alcune abitazioni dei loro capi. Secondo fonti palestinesi i morti sarebbero 48, compresi circa 20 civili.
(Fonte: Israele.net)