Cisgiordania: aggressione armata a soldati israeliani dopo un incidente stradale. I militari reagiscono uccidendo il terrorista
Gerusalemme, 3 Dicembre 2012 – Un terrorista palestinese si è volutamente avventato con il suo veicolo contro una jeep delle Forze di Difesa israeliane, lunedì, nella zona di Deir Sharaf (tra Shavei Shomron e Einav, in Cisgiordania), e ha poi aggredito i militari brandendo un’ascia e gridando ”Allahu akbar” (Allah è grande). I soldati, benché feriti, hanno sparato e ucciso l’aggressore. Un portavoce della polizia israeliana ha spiegato che, “mentre i militari cercavano di uscire dal veicolo che si era ribaltato, un palestinese si e’ avvicinato loro con un’ascia per attaccarli ma e’ stato freddato dai soldati”.
I palestinesi si impegnino a “sedersi al tavolo del negoziato senza precondizioni” e a non utilizzare il successo in seno all’Assemblea generale dell’Onu “come un elemento per avviare procedimenti presso la Corte penale internazionale”: all’indomani del riconoscimento all’Onu della Palestina come Stato osservatore, il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, torna a lanciare un appello ai palestinesi (dopo aver donato loro 100 mln di euro…)perche’ riprendano il negoziato di pace
(Fonte: Israele.net, AGI, 3 Dicembre 2012)
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Thanks to Progetto Dreyfus
Nella foto in alto: il presidente dell’ANP Abu Mazen, che governa in Cisgiordania
#1Paolo
Siete i soliti BUGIARDI!!!!! Ecco come sono andate le cose: http://www.infopal.it/i-soldati-israeliani-uccidono-un-palestinese-sulla-nablus-tulkarem/
VERGOGNA!!!! PALESTINA LIBERA!!!!!
#2Robdic
@Paolo: Vergognati tu, che ancora credi a infopal, uno dei media (ma davvero si può definire tale?) con al suo attivo più manipolazioni provate dei fatti (fatti un giro su malainformazione.it). Quand’è che vi interesserete di coloro che veramente muoiono innocenti in Siria? Come mai dei cosiddetti “palestinesi” non ve ne frega niente quando si ammazzano tra loro o quando li ammazzano i siriani a decine, se non a centinaia, mentre siete pronti a fare questo can-can per ognuno che ne viene ucciso dagli israeliani per difendere il loro paese? Fate schifo
#3barbara
@Robdic: basterebbe che questi signori riflettessero sul fatto che se si chiama infopalle ci sarà pure una ragione.
#4Robdic
@barbara: Giusto, ma questi le palle se le bevono molto volentieri
#5Emanuel Baroz
04/12/2012 Siria. Le violenze interne hanno causato più di 41.000 morti dall’inizio della rivolta contro il regime di Bashar al-Assad nel marzo 2011, stando ai dati di una Ong siriana.
04/12/2012 Secondo la rivista americana Atlantic, per due volte negli ultimi due mesi rappresentanti israeliani si sarebbero recati ad Amman per presentare alla Giordania un piano per la distruzione degli arsenali siriani di armi non convenzionali (chimiche).
04/12/2012 Gli ambasciatori israeliani a Londra e a Parigi sono stati convocati lunedì mattina dai ministeri degli esteri rispettivamente britannico e francese con la richiesta di spiegazioni sulla decisione di Gerusalemme di approvare la costruzione di tremila unità abitative in territori contesi di Cisgiordania e Gerusalemme. Dopo Gran Bretagna e Francia, anche Spagna, Svezia e Danimarca hanno convocato lunedì gli ambasciatori israeliani.
04/12/2012 Il cantante arabo-israeliano Jowan Safadi è stato rilasciato domenica pomeriggio dalle autorità giordane dopo aver passato 24 ore dietro le sbarre. Secondo Amman, avrebbe provocato i musulmani ed è potuto tornare in Israele solo dopo aver promesso di non cantare più canzoni che offendono la sensibilità dei musulmani con versi come “i graziosi credenti, come bravi bambini, tengono per mano Dio e vanno in Paradiso”.
04/12/2012 Il governo argentino proporrà a gennaio un compromesso all’Iran per sbloccare il dossier sull’attentato del 1994 contro il centro ebraico di Buenos Aires (85 morti, 300 feriti), per il quale l’Argentina chiede dal 2006 l’estradizione come mandanti di otto iraniani tra cui l’attuale ministro della difesa, Ahmad Vahidi, e l’ex presidente Akbar Hashemi Rafsanjani. Argentina e Iran hanno avviato negoziati in ottobre presso la sede delle Nazioni Unite a Ginevra per risolvere i problemi legali legati all’istruttoria.
04/12/2012 “Uno Stato palestinese senza lotta armata contro Israele è un’illusione e non aggiunge nulla per i palestinesi”. Lo ha affermato domenica Osama Hamdan, un alto esponente di Hamas. Hamdan, che fa base a Beirut, ha detto che il risultato del voto dell’Assemblea Generale dell’Onu di giovedì scorso costituisce “un passo politico, ma non una vittoria né un grande successo”, e ha sottolineato che l’Olp aveva già una rappresentanza alle Nazioni Unite. ”Il vero successo sta nella liberazione della terra, nel ritorno dei profughi e nell’essere saldi sulla terra – ha dichiarato l’esponente di Hamas – Questi sono i successi che il popolo rispetta e apprezza”. Hamdan ha concluso ribadendo l’impegno di Hamas alla lotta armata contro Israele per realizzare “la liberazione della Palestina dal fiume al mare”.
04/12/2012 “Israele è responsabile dell’aumento del numero di malati di AIDS nei territori palestinesi”. Lo ha affermato sabato scorso As’ad Ramlawi, direttore dei servizi di pronto soccorso nell’Autorità Palestinese, durante un evento organizzato dal ministero della sanità palestinese a Jenin. Ne ha riferito l’agenzia Wafa.
03/12/2012 Il “primo ministro” di Hamas a Gaza, Ismail Haniyeh, in un incontro domenica a Gaza con una delegazione dell’Assemblea parlamentare e universitaria europea, ha detto che ”è giunto il momento di rimuovere Hamas e le altre fazioni della resistenza palestinese dalla lista delle organizzazioni terroristiche internazionali”.
03/12/2012 “I palestinesi hanno ora uno stato”. Lo ha proclamato domenica il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), accolto in trionfo da migliaia di sostenitori a Ramallah dopo il riconoscimento da parte dell’Onu (senza negoziato né accordo con Israele). Abu Mazen ha dedicato la “vittoria” ai “martiri della causa palestinese, ai prigionieri e a tutti gli eroi palestinesi”.
03/12/2012 Israele ha annunciato domenica che intende bloccare i fondi fiscali che avrebbe trasferito all’Autorità Palestinese (circa 92 milioni di euro) tre giorni dopo il riconoscimento implicito di uno stato palestinese alle Nazioni Unite (senza negoziato né accordo con Israele). In base agli accordi, Israele riscuote milioni di dollari ogni mese da imposte e dazi per conto dell’Autorità Palestinese. Ora tuttavia Gerusalemme denuncia la violazione da parte palestinese degli accordi (in base ai quali solo attraverso il negoziato si sarebbe dovuti arrivare al riconoscimento di una statualità palestinese). Secondo il ministro delle finanze israeliano Yuval Steinitz, i fondi bloccati saranno utilizzati per coprire parte dei debiti dell’Autorità Palestinese con la società elettrica israeliana.
02/12/2012 Un atlante che descrive la microstruttura della sostanza bianca del cervello vivente verrà presentata questa settimana da un team di ricercatori guidato dal ricercatore israeliano Yaniv Assaf, direttore del dipartimento di neurobiologia dell’Università di Tel Aviv. L’atlante è destinato a dare un grande contributo alla ricerca futura sulla funzione cerebrale. Nel quadro della ricerca, il team ha assemblato una collezione completa di mappe che descrivono i componenti del cervello umano a partire da immagini mediche eseguite su 120 volontari, israeliani ed europei, tra i 25 e i 35 anni. La mappatura, che non ha precedenti, sarà accessibile gratuitamente su internet.
02/12/2012 Le autorità egiziane avrebbero respinto una richiesta del presidente del parlamento iraniano Ali Larijani di entrare nella striscia di Gaza. Lo ha riferito il sito web iraniano Mashriq News. Larijani ha visitato diversi paesi della regione, dopo la fine dell’operazione anti-Hamas “Colonna di nube difensiva”, e intendeva fare tappa anche a Gaza, ma pare che l’Egitto si sia rifiutato di fargli attraversare il confine a Rafah. Anche il ministro degli esteri iraniano ha chiesto al Cairo il permesso di fare visita alla striscia di Gaza, ma non ha ancora ricevuto risposta.
02/12/2012 Dopo il riconoscimento implicito alle Nazioni Unite di uno stato palestinese (senza negoziato né accordo con Israele), Israele ha confermato venerdì la decisione di costruire circa tremila nuove unità abitative nei territori contesi in Cisgiordania e a Gerusalemme.
(Fonte: Israele.net)
#6HaDaR
Perché in “Cisfrancia” usate il termine Cisgiordania che non ha nessun senso? 😉
È un termine che ha VALENZA DI PRESA DI POSIZIONE POLITICA in favore degli Arabi.
I nomi geografici di quella zona, da ben prima che i Sovietici e gli Arabi IMPONESSERO i termini che giudicavano politicamente corretti, sono Giudea, a sud di Gerusalemme, e Samaria a Nord.
Lo stesso dicasi per “West Bank” (cioè la Riva Ovest)…
Da quando un’intera area geografica enorme – e non un pezzo di una città, vedi “Rive Gauche” a Paris – si chiama con “riva” di un fiume?
Chiamereste il Piemonte la West Bank del Ticino?
IL NEMICO EBREO SI COMBATTE ANCHE CON L’USO DELLA LINGUA… Cosa che gli Arabi fanno con successo OGNI VOLTA che qualcuno usa il termine West Bank o Cisgiordania.
Ciao, dalla Cisfrancia – o piú precisamente West Bank del Ticino occupata dai Piemontesi
(Anche questa zone era nell’antichità uno stato musulmano. Non lo sapevate? Si chiamava Cisalpiniyyah, come insegna l’OLC, l’Organizzazione per la Liberazione della Cisalpinia, conosciuto in arabo come Munazzamat alTahrīr alCisalpīniyya – che gli occupanti locali piemontesi chiamano Môvimënt ‘d Liberasiôn d’la Cisalpinia)
#7disgustavo
Tranquilli, il 100 milioni di Euro i palestinesi potranno spenderli solo in prodotti importati da Israele, che poi si tratterrà le tasse. L’occupazione è un affare, ci mancherebbe altro.
#8Emanuel Baroz
@disgustavo: ma quale occupazione?!