Catturato in Sudan un “avvoltoio-spia” di Israele
Scienziato israeliano: un volatile usato solo a scopo di ricerca. La cattura nella regione occidentale del Darfur
Khartoum (Sudan) – Lo “zoo del Mossad“ si arricchisce di un nuovo esemplare: le autorità sudanesi (come quelle saudite qualche tempo fa) avrebbero “arrestato” un avvoltoio-spia inviato in Sudan da Israele nella regione occidentale del Darfur. E’ quanto ha riferito il quotidiano egiziano El Balad, citato dal quotidiano israeliano Haaretz, secondo cui sul volatile sarebbe stata trovata strumentazione alimentata dall’energia solare, capace di trasmettere le informazioni, comprese immagini, via satellite. Secondo il quotidiano, l’avvoltoio sarebbe stato anche dotato di un GPS.
Per El Balad, la cattura sarebbe avvenuta nella città di Kereinek e le autorità sudanesi avrebbero trovato su una zampa del volatile l’etichetta con scritto ‘Israel Nature Service – Hebrew University, Jerusalem’. Uno scienziato dell’Autorità israeliana per la Natura e i Parchi, Ohad Hazofe, ha ammesso che si tratta di un “giovane avvoltoio etichettato, insieme ad altri 100, lo scorso ottobre” a scopo di ricerca sulle rotte migratorie. Riguardo alla strumentazione presente sul volatile, lo studioso ha precisato: “Si tratta di strumenti che possono leggere solo distanza e altitudine. Per questo abbiamo saputo che era successo qualcosa all’animale, perchè all’improvviso ha smesso di volare e ha cominciato a spostarsi a terra”.
Lo scorso ottobre, Khartoum accusò Israele di aver bombardato una fabbrica di armi leggere. Il governo israeliano non ha mai replicato alle accuse, ma il Sudan è sospettato da tempo di fungere da transito per l’invio di armi iraniane all’organizzazione terrorista palestinese Hamas, nella Striscia di Gaza (e non solo quello…).
(Fonte: BlogTaormina e Today.it, 11 dicembre 2012)
Thanks to Il Borghesino
Nella foto in alto: l’agente del Mossad fermato in Sudan
#1Emanuel Baroz
Lo zoo sionista si arricchisce di un altro esemplare
Secondo media sudanesi, le autorità locali avrebbero catturato un volatile “spia” proveniente da Israele. L’uccello è chiaramente “sionista”, poiché era munito di un’etichetta scritta in ebraico che ne evidenziava la provenienza: “Israel Nature Authority” e “Hebrew University Jerusalem”. I giornali del Sudan si sono scatenati nell’evidenziare che la zampa del pennuto era dotata di un dispositivo alimentato a batterie solari, che sarebbe stato in grado di scattare fotografie dall’alto. Una notevole prova di progresso tecnologico da parte dello stato ebraico, che mette da parte raffinati satelliti di cui è dotato, per impiegare veicoli “environment friendly”.
Il pennuto che sorvola i cieli del Sudan si aggiunge ora al gruccione catturato in Turchia, di chiara provenienza Mossad (aveva un etichetta che denunciava “Made in Israel”), e al grifone caduto in mani saudite lo scorso anno (povero ingenuo: aveva attaccato alla zampa un’etichetta: “Tel Aviv University”). Nessuno si sogna di supporre che questi dispositivi possano servire a tracciare le rotte migratorie.
Ironie a valanga da parte dell’opposizione sudanese: «come è possibile che un governo in grado di catturare un uccello, non sia stato capace di scorgere l’aereo che ha bombardato un deposito di armi?» (si fa riferimento all’esplosione che ha distrutto un fabbricato nella periferia di Khartoum ad ottobre. Il sospetto è che contenesse armi e munizioni iraniane, destinate ai terroristi palestinesi. Il dito accusatore è stato puntato contro Gerusalemme).
La sezione ornitologia dello spionaggio israeliano ha a questo punto ormai ultimato il suo lavoro. Adesso la responsabilità di cospirare contro il mondo passa ad una spia che tutto il mondo ammira e invidia: James Tont.
http://www.ilborghesino.blogspot.it/2012/12/lo-zoo-sionista-si-arricchisce-di-un.html
#2Emanuel Baroz
11/12/2012 “I capi di Hamas hanno apertamente invocato lo scorso fine-settimana la distruzione di Israele. Mi chiedo come mai il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) non abbia ritenuto di dover condannare questi proclami e come mai le ambasciate straniere non hanno convocato i diplomatici palestinesi per spiegazioni”. Lo ha detto lunedì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu parlando ai corrispondenti stranieri di stanza in Israele. Ed ha aggiunto: “Che le costruzioni nell’area E1 impediscano la nascita di uno stato palestinese è semplicemente falso”. Netanyahu ha ricordato che da quattro anni chiede ad Abu Mazen di negoziare e questi si rifiuta, e ha ricordato i passi fatti da Israele per favorire colloqui diretti tra cui miglioramenti economici, allentamento dei posti di blocco e dieci mesi di congelamento delle attività edilizie in Cisgiordania. “Ma Abu Mazen ha sprecato quei mesi ed è venuto a trattare all’ultimo momento solo per chiedere un’altra moratoria, e ha continuato a porre nuove condizioni per negoziare, come le linee del ’67, la scarcerazione di detenuti sanguinari, e ha continuato a rifiutarsi di parlare di stato ebraico”. Netanyahu ha denunciato la condiscendenza della comunità internazionale che non fa pressioni su Abu Mazen ed anzi ha votato all’Onu a favore della sua violazione degli Accordi di Oslo, e che non dice nulla sulla dichiarata intenzione di Abu Mazen di ricongiungersi con Hamas, che predica la distruzione di Israele.
11/12/2012 Nuovo passo verso la riconciliazione fra il Fatah di Mahmoud Abbas (Abu Mazen) e i terroristi islamisti di Hamas. Lunedì, dopo che entrambe le fazioni si erano impegnate a permettere manifestazioni del gruppo rivale nelle reciproche aree di controllo, per la prima volta dopo il sanguinoso golpe di Hamas a Gaza del 2007 l’Autorità Palestinese ha deciso di consentire a Hamas di tenere un raduno in Cisgiordania per celebrare il 25esimo anniversario dell’organizzazione islamista terrorista. La manifestazione di massa di Hamas è prevista per giovedì a Nablus, in Cisgiordania.
11/12/2012 Il ministri degli esteri dell’Unione Europea si sono detti costernati e fortemente contrari al piano di nuove costruzioni abitative israeliane “negli insediamenti in Cisgiordania, compresa Gerusalemme est” e in particolare nella zona E1, sostenendo che ciò compromette la fattibilità di uno stato palestinese. La UE si ripromette di monitorare la situazione e le sue implicazioni, e di agire di conseguenza.
11/12/2012 I resti di un’antica fattoria del periodo asmoneo sono stati rinvenuti nel quartiere di Kiryat HaYovel, a Gerusalemme, durante scavi archeologici effettuati prima di lavori su una linea tranviaria. I resti risalgono al periodo tra il 400 e il 100 a.e.v. I ricercatori hanno scoperto fra l’altro una flacone di profumo, un bilancia a piombo con incisa una lettera ebraica, cocci di argilla probabilmente da fusti di vino, un torchio e i resti di un forno per il pane. Secondo il direttore degli scavi, la fattoria è stata in uso dal regno di Alessandro Magno fino alla fine della dinastia degli Asmonei.
11/12/2012 Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha inaugurato lunedì mattina la nuova sede della società Google a Tel Aviv. ”Affinché il nostro paese progredisca – ha detto – è essenziale che voi abbiate successo nella vostra missione, e il mio governo si fa garante di tale successo”.
11/12/2012 Il numero dei cittadini israeliani elettori alle prossime legislative, fissate per il 22 gennaio, supera i 5.650.000 ed è aumentato del 7% rispetto alle elezioni precedenti del 2009. Lo ha comunicato lunedì la Commissione elettorale centrale. I seggi per le operazioni di voto saranno circa 10.000, il 9% in più rispetto al 2009 (un quarto dei quali per disabili).
11/12/2012 Afimilk la società israeliana di proprietà del kibbutz Afikim, ha costruito in Ontario (Canada) un centro tecnologico per ovini e i caprini che permette di mungere fino a 600 animali all’ora.
11/12/2012 Dopo lunghe trattative tra la Chiesa del Santo Sepolcro e la società Hagihon, responsabile della gestione delle risorse idriche a Gerusalemme, è stato deciso che il governo israeliano e la municipalità della capitale copriranno un debito di 9 milioni shekel (1,8 milioni di euro) che il Santo Sepolcro ha accumulato verso Hagihon dal 2004.
11/12/2012 Secondo un sondaggio Ha’aretz-Dialog, se in Israele si votasse oggi il Likud otterrebbe 39 seggi, i laburisti 17, il Movimento di Tzipi Livni 9, Yesh Atid di Yair Lapid 6, i nazional-religiosi di Patria Ebraica 11. Stando al sondaggio, l’81% degli israeliani intervistati si aspetta una rielezione di Netanyahu e la sua conferma come primo ministro.
11/12/2012 Intervistato da Fox News, l’ambasciatore israeliano negli Stati Uniti Michael Oren ha messo in guardia contro un eventuale trasferimento di armi chimiche dal regime siriano ai terroristi libanesi di Hezbollah, affermando che si tratterebbe di un “limite invalicabile” che “cambierebbe radicalmente le regole del gioco” dal punto di vista di Israele.
10/12/2012 I ministri degli esteri dei paesi della Lega Araba, riuniti domenica a Doha (Qatar), hanno approvato aiuti finanziari all’Autorità Palestinese per un importo di 100 milioni di dollari al mese. Ne ha dato notizia domenica la tv al Jazeera.
10/12/2012 Le fazioni rivali palestinesi Fatah e Hamas si sono scambiate dichiarazioni concilianti, domenica, all’indomani dell’appello per la distruzione di Israele rilanciato sabato a Gaza dal capo del politburo di Hamas, Khaled Meshaal. “La divisione non è un fatto dei palestinesi, ma ci è stata imposta – ha detto fra l’altro Meshaal – Noi siamo una sola Autorità, l’Olp è il nostro riferimento e vogliamo l’unità”.
10/12/2012 Un nuovo profumo creato a Gaza porterà il nome del missile di Hamas che è stato lanciato verso Gerusalemme e Tel Aviv durante i recenti scontri con Israele. Una ditta locale di cosmetici ha deciso di chiamare il nuovo profumo M-75, propagandandolo come “gradevole e attraente come i missili della lotta armata palestinese”.
10/12/2012 Secondo uno studio internazionale condotto da Start-up Genome Compass (uno strumento per l’analisi comparata di circa 3.200 start-up registrate per valutarne i progressi rispetto ad altre start-up sulla base di 25 indicatori di performance), nella classifica dei migliori centri high-tech del mondo, dove la Silicon Valley americana rimane imbattibile al primo posto, in seconda posizione appare la città di Tel Aviv.
10/12/2012 Libano. Almeno sei persone sono rimaste uccise e 40 ferite, domenica, a Tripoli, nei nuovi scontri fra libanesi pro e anti regime siriano.
10/12/2012 Iran. Lanciata domenica la versione iraniana di YouTube. Lo ha annunciato il vice-presidente della radio-televisione iraniana (Irib), Lotfollah Siahkali. L’Iran ha limitato l’accesso a molti siti e piattaforme web stranieri, in particolare YouTube, Facebook e Twitter, accusando l’Occidente di usare il web per realizzare una “guerra non dichiarata” allo scopo di destabilizzare il regime di Tehran.
10/12/2012 Egitto. Delusa l’opposizione al presidente egiziano Mohamed Morsi per la decisione di ritirare il decreto che ampliava temporaneamente i suoi poteri confermando invece il referendum sulla nuova costituzione, ritenuta troppo favorevole agli islamisti.
10/12/2012 In pieno clima elettorale, destra e sinistra israeliane si accusano a vicenda di rafforzare Hamas. Il ministro dell’istruzione Gideon Saar (Likud) ha puntato il dito contro il ritiro dalla striscia di Gaza del 2005 dicendo che “tutti i partiti che sostengono ulteriori ritiri in Giudea e Samaria (Cisgiordania) finirebbero col portare Hamas anche in quei territori” e che “solo un governo guidato da Netanyahu può fronteggiare l’Iran e i suoi lacchè di Hamas”. Da parte sua, Tzipi Livni, leader del nuovo partito del centro-sinistra ”Movimento”, ha detto che Hamas sabato a Gaza ha festeggiato “la sconfitta del governo israeliano” e che “ogni giorno che passa con questo governo israeliano Hamas si rafforza e Israele si indebolisce”.
10/12/2012 Dopo il voto all’Onu favorevole al presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) e le celebrazioni di Hamas a Gaza dove è stato ribadito l’obiettivo della distruzione di Israele, l’Autorità Palestinese ha praticamente sospeso le operazioni volte a bloccare le attività dei terroristi Hamas in Cisgiordania. Le autorità di sicurezza israeliane hanno anche registrato un netto aumento di aggressioni violente con pietre e ordigni molotov.
10/12/2012 Arabia Saudita. Altaf Hussein Hati, un pakistano condannato per aver accoltellato a morte un suo concittadino, è stato decapitato con la spada, domenica, nella città della Mecca. Lo ha annunciato il ministero degli interni saudita con un comunicato diffuso dall’agenzia di stampa ufficiale SPA.
10/12/2012 Stando al britannico Sunday Times, Israele avrebbe inviato forze speciali in Siria per individuare l’arsenale delle armi non convenzionali (chimiche e biologiche) del regime di Bashar al-Assad, che sarebbero state recentemente spostate.
10/12/2012 Siria. Ribelli siriani del villaggio di A-Safira, periferia di Aleppo, dove secondo diverse fonti si troverebbero gli arsenali più importanti di armi chimiche del regime siriano, hanno diffuso su internet un video dove si vedono civili siriani col viso sfigurato a causa di un presunto attacco con armi chimiche. L’autenticità del video non è ancora provata, né è stata confermata da altre fonti.
09/12/2012 Dopo aver sperimentato di persona che il soccorso alle vite umane deve essere indipendente di qualsiasi politica, alcuni residenti arabi di Gerusalemme est come Mohamed Asli, Bakr Avid, Ramzi Batash, Khaled Rashek sono entrati volontariamente a far parte dell’organizzazione di emergenza israeliana Hatzalah per evitare che in futuro i loro concittadini debbano attendere troppo tempo l’arrivo di un’ambulanza scortata dalla polizia a causa delle aggressioni cui i mezzi di soccorso israeliani sono spesso soggetti in quei quartieri.
09/12/2012 “Uccidiamo i sionisti perché sono gli occupanti e continueremo ad uccidere tutti coloro che occupano la nostra terra e i luoghi sacri”. Lo ha detto sabato il capo del politburo di Hamas, Khaled Meshaal, parlando a Gaza in occasione dei 25esimo anniversario dell’organizzazione terroristica.
09/12/2012 Il portavoce delle Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas, parlando sabato a Gaza durante la cerimonia per il 25esimo anniversario dalla fondazione dell’organizzazione terroristica, ha ringraziato la Turchia e l’Iran per il loro supporto durante l’operazione anti-terrorismo israeliana “Colonna di nube difensiva”.
09/12/2012 Sequestrate delle armi, sabato, in un container a Napoli. Ne ha dato notizia l’agenzia di stampa ANSA, citando fonti di polizia e giudiziarie. La presenza delle armi, tra cui dei lancia razzi, nel porto di Napoli è stata segnalata alle autorità italiane dai servizi di sicurezza israeliani.
09/12/2012 “Gli ebrei sono i più vigliacchi tra i codardi”. Lo ha scritto il quotidiano giordano Assabeel in un articolo il cui autore racconta d’averlo pensato “con orgoglio” quando ha visto le immagini degli israeliani che correvano in cerca di riparo sotto i razzi lanciati dalla striscia di Gaza. “Gli ebrei non sono potenti come gli arabi credono”, aggiunge l’articolo, e lo dimostra “l’accettazione da parte di Israele del cessate il fuoco: la tregua è stata una terribile sconfitta per Israele e ha portato all’apice il prestigio di Hamas”.
(Fonte:Israele.net)
#3Robdic
Su Informazione Corretta il prof. Volli si chiedeva giustamente: perchè certe scemenze risultano credibili solo quando rigurdano Israele?
#4Emanuel Baroz
@Robdic: bella domanda…..
#5Emanuel Baroz
@Robdic: Intendi questo?
Cartoline da Eurabia, di Ugo Volli
Ripetizioni sospette
Cari amici,
vi giuro che non volevo. Proprio non volevo, non ne avevo la minima voglia. La stupidità umana, beninteso osservata da debita distanza e non subita di persona, all’inizio è affascinante. Direi perfino molto divertente. L’imbecille è un eccezionale comico involontario, fa con la massima serietà e convinzione cose che né Charlie Chaplin né Groucho Marx si sarebbero mai sognati di inventare. Ma c’è un problema. Il cretino si ripete, ripercorre all’infinito e meccanicamente le stesse mosse, non adatta il suo atteggiamento alla mutevolezza della realtà, anzi ha la pretesa che la realtà si adegui al suo sguardo sempre uguale. Chiamatela pure, se volete, ideologia. Anche il comico ripete, del meccanismo che usa per strappare una risata la ripetizione – in gergo teatrale, il tormentone – ha una parte importantissima. Ma gesti e battute ripetute si succedono secondo un ritmo esattissimo, quella trama quasi musicale che viene detta “tempo teatrale”. La ripetizione comica non è sciatta o casuale, ma intelligente, acutamente consapevole di sé, regolata con l’esattezza di un cronometro.
Be’, insomma, io non volevo. Ero proprio contrario a tornarci sopra. Ve ne avevo parlato due o tre volte, l’ultima pochi mesi fa. Perché insistere, se i deficienti lo fanno? Ma poi ieri ho visto che anche i giornali italiani prendono quasi sul serio questa bufala, o almeno lo fa il “Secolo XIX”, che sarà una testata provinciale, ma ha il suo bel blasone secolare ed è il giornale di un posto di gente solida, concreta, poco propensi a farsi prendere in giro come i genovesi. Alla fine ho mollato, ve ne parlerò.
Di che cosa? Ci siamo arrivati. Degli avvoltoi, naturalmente, non quelli metaforici che dominano nella stampa e nella politica, per non parlare degli affari, ma quelli veri, pennuti “dell’ordine dei Falconiformi, appartenenti alle famiglie degli Accipitridae (avvoltoi del Vecchio Mondo) e dei Cathartidae (avvoltoi del Nuovo Mondo)”, uccelli molto grandi e di violenta bellezza, benché “uccelli saprofagi (spazzini), che si alimentano principalmente di carcasse di animali morti “. (http://it.wikipedia.org/wiki/Avvoltoio)
Ma che c’entrano gli avvoltoi con Informazione Corretta, vi chiederete voi (se non avete letto le puntate precedenti)? Semplice, sono, come gli scoiattoli,i piccioni, gli squali, i maiali, i gruccioni, le scimmie, i virus… : animali. Bestie cioè usate dagli israeliani per i loro malvagi fini: spiare o danneggiare i buoni musulmani innocenti e pacifici. Gli uccelli e gli scoiattoli spiano, i maiali e gli squali aggrediscono, uccidono, rendono impuro il terreno. Tutti, rigorosamente con la stella di Davide addosso. L’ultima storia è questa, riportata con rilievo dal “Secolo”(https://dl.dropbox.com/u/12827598/IC/secolo%20avvoltoio.pdf): i sudanesi in Darfur, cioè in una terra che non è più loro, avrebbero abbattuto un avvoltoio con un chip GPS attaccato a una zampa, regolarmente marcato con le scritte “Israel Nature Authority” e “Hebrew University Jerusalem”. E’ una storia che ha avuto una certa diffusione sul web. In passato avvoltoi marcati erano stati “arrestati” anche in Arabia Saudita e gli altri animali un po’ dappertutto nel mondo islamico, dall’Iran all’Egitto.
Basta un po’ di buon senso per capire che la storia non regge: se l’avvoltoio doveva spiare, perché mettergli addosso le scritte e addirittura a quanto pare uno stemma che si riferivano a Israele? Avete mai visto spie con la bandierina del paese da cui provengono? E poi come far spiare gli avvoltoi? Sono migranti, che seguono sempre più o meno la stessa rotta: dall’Europa meridionale e in particolare dai Balcani d’autunno passano per Israele che li protegge in apposite bellissime riserve e di qui vanno nell’Africa subsahariana passando per i paesi del Mar Rosso. In primavera fanno la rotta inversa. Ma il bisogno di cibo o il maltempo possono farli deviare anche di centinaia di chilometri e certo non c’è modo di farli passare proprio sopra un luogo interessante dal punto di vista militare. Sono animali protetti, in via d’estinzione, per questo sono seguiti, non solo da organizzazioni israeliane, ma anche in Europa e perfino in Italia. Si fa ricerca sulla loro vita e per questo li si inannella e li si segue col Gps o con webcam nei nidi. Basta una piccola esplorazione dei siti ornitologici sul web e si trovano abbondanti materiali in questo senso e talvolta anche emozionanti filmati.
Ci sono satelliti, droni, aerei d’alta quota, radar, agenti segreti, insomma infiniti sistemi più affidabili. Perché allora credere a queste idiozie? Da un lato vi è la stupidità degli islamisti, la loro visione del mondo che definire ideologica è un complimento, piuttosto mitica o delirante: gli ebrei sono insieme spregevoli e onnipotenti, non valgono niente ma controllano il mondo, quindi devono farlo con mezzi oscuri, magici, bizzarri, come gli stregoni delle storie. I loro strumenti devono essere abbastanza semplici da poter essere capiti dai più semplici e spregevoli come loro (avvoltoi che mangiano le carogne, pescecani, “scimmie e maiali” (di cui gli ebrei nella gentile mitologia araba sono discendenti). Di qui la stupidità abissale di queste storie.
La domanda è perché ci cascano anche gli occidentali, magari strutture per forza un po’ ciniche come per forza sono le redazioni dei giornali. La prima risposta è che (ci facciano o ci siano), la credulità è in aumento anche nei giornali. Il “Corriere” on line ha pubblicato un articolo piuttosto complice nei confronti di quelli che si preparano alla fine del mondo la settimana prossima (http://www.corriere.it/tecnologia/social/12_dicembre_09/fine-del-mondo-maya-21-dicembre-gangnam-style-prepper_3609b238-421e-11e2-ae8d-6555752db767.shtml) che non è affatto un’eccezione. L’impressione però è che questa spiegazione non basta. Esiste un fondo di antisemitismo nella nostra società non tanto diverso da quello islamico, una teoria della congiura che ha avuto le sue grandi affermazioni coi “Protocolli dei savi di Sion” e con le sparate dei gesuiti (continuate fino agli anni Cinquanta. Da allora nessuna persona perbene si permette di replicarli, ma sotto sotto queste cose circolano. Magari secondo la modalità, così diffusa nella nostra cultura (astrologia, medicine alternative, teorie del complotto) per cui “non è vero ma ci credo”. Secondo quest’idea non si capisce bene perché Israele riesca a vivere, piccolo com’è, se non si tiene in conto il potere segreto degli ebrei, il loro dominio della finanza e chissà che cos’altro. Io non voglio affatto dire che l’articolo del “Secolo” sia specificamente afflitto da questa sindrome; ma è difficile spiegarsi l’atteggiamento della stampa in generale senza considerare questi pregiudizi. Sarebbe difficile attribuire l’uso di avvoltoi a curdi, tibetani, baschi o scozzesi, per non parlare dei belgi o degli slovacchi o del paraguegni – ma con gli israeliani si fa. E’ stupido, ma si fa. E per questo lo si ripete, come un disco rotto.
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=47294
#6Robdic
@Emanuel Baroz: Purtroppo retorica, quelli come noi lo sanno benissimo…
#7Robdic
@Emanuel Baroz: Si, ,intendevo proprio questo, e la domanda ch mi faccio è, ovviamente, retorica