“Morsi rinneghi le frasi antisemite”
di Cecilia Zecchinelli
È iniziato come un piccolo regolamento di conti tutto egiziano: il comico irriverente e dissidente contro il presidente islamico. Ora è un caso internazionale: Mohammed Morsi, raìs dell’Egitto da sette mesi, è nel mirino (diplomatico) dell’Amministrazione Obama per i commenti antisemiti «profondamente offensivi» da lui pronunciati quasi tre anni fa. Un video in cui l’allora dirigente dei Fratelli Musulmani arringava la folla durante un comizio è stato trasmesso pochi giorni fa in Egitto nel programma televisivo di Bassem Youssef, medico e comico laico che per i suoi recenti attacchi a Morsi è già sotto inchiesta. Non si sa dove abbia scovato quel filmato ma le parole sono chiare: «Allevate i vostri figli e nipoti nell’odio» per ebrei e sionisti, diceva il futuro raìs. Pochi mesi dopo in un’intervista (pure ritrasmessa da Youssef) lo stesso Morsi descriveva gli israeliani come «sanguisughe che attaccano i palestinesi, discendenti di scimmie e maiali» .
Dall’Egitto, tramite il New York Times, le parole sono rimbalzate a Washington suscitando sdegno e imbarazzo alla Casa Bianca che negli ultimi mesi ha tessuto stretti rapporti con il nuovo leader del Cairo. «Rifiutiamo in toto queste frasi, come ogni affermazione di odio religioso», ha commentato ieri il portavoce della Casa Bianca Jim Carey. Poi si è rivolto a Morsi invitandolo a «esprimere chiaramente il suo rispetto per ogni fede e la sua avversione per questo genere di retorica». Da parte di Morsi, invece, silenzio. Noto in passato per l’esplicita avversione contro Israele (sentimento condiviso da quasi tutti gli egiziani e gli arabi), da giugno il raìs si è più volte impegnato a rispettare il trattato di pace con lo Stato ebraico e i fedeli di ogni credo. E tra alti e bassi ha teso più volte la mano agli Stati Uniti, grande alleato ed erogatore di fondi. Prima o poi dovrà rispondere, ma per ora tace.
(Fonte: Corriere della Sera, 16 gennaio 2013)
Nell’immagine in alto: un estratto del video in cui l’allora dirigente dei Fratelli Musulmani Mohammed Morsi, oggi raìs dell’Egitto, insulta gli ebrei
#1Emanuel Baroz
Morsi: «Gli ebrei discendono dai maiali e dalle scimmie»
Diffusa un’intervista di tre anni fa al presidente dell’Egitto Mohamed Morsi: «Non dobbiamo mai dimenticare, fratelli, di nutrire i nostri figli e nipoti con l’odio per i sionisti e gli ebrei».
di Leone Grotti
Circa tre anni fa un membro dei Fratelli Musulmani in un’intervista televisiva ha dichiarato: «Gli ebrei e i sionisti sono sanguisughe che attaccano i palestinesi, sono guerrafondai, discendono dalle scimmie e dai maiali». Tre anni dopo, quella persona è diventata presidente dell’Egitto e ha fatto approvare al paese una Costituzione islamista, nonostante le divisioni e le proteste di piazza.
NESSUNA SMENTITA – Parliamo di Mohamed Morsi, già ritratto da una televisione mentre pregava «per la distruzione degli ebrei». Le dichiarazioni sopra riportate sono state fatte nel 2010, prima che divenisse presidente, ma il fatto che Morsi non abbia fatto niente per smentirle ha fatto infuriare molti egiziani e israeliani.
CRESCERE GLI EGIZIANI NELL’ODIO – L’odio nutrito dai Fratelli Musulmani nei confronti degli ebrei non desta scalpore, lo scorso anno la loro guida suprema Sheikh Mohammed Badie nel suo messaggio settimanale ai fedeli ha detto: «Gerusalemme è islamica e nessuno può accampare pretese sulla città santa. Il jihad per riprendere Gerusalemme è un dovere per tutti i musulmani». In campagna elettorale la Fratellanza aveva anche avanzato l’ipotesi di rivedere il Trattato di Camp David con Israele. Difficile però che arrivi a tanto dal momento che l’Egitto ha bisogno degli Stati Uniti, principali alleati di Israele, soprattutto per sbloccare gli aiuti economici del Fondo monetario internazionale. Un’impresa non facile, soprattutto se Morsi non rinnegherà altre frasi dell’intervista, come questa: «Non dobbiamo mai dimenticare, fratelli, di nutrire i nostri figli e nipoti con l’odio per i sionisti e gli ebrei. I bambini egiziani devono essere cresciuti nell’odio, l’odio deve continuare per Dio, come una forma di preghiera nei Suoi confronti».
(Fonte: Tempi, 15 gennaio 2013)
#2Emanuel Baroz
Obama: “Israele non sa fare i suoi interessi”
La controversa frase sarebbe stata pronunciata più volte in privato dal presidente Usa dopo l’annuncio di Gerusalemme per la costruzione di nuovi insediamenti in Cisgiordania
Dopo il riconoscimento Onu della Palestina come Stato non membro e il successivo annuncio israeliano della costruzione di nuovi insediamenti, il Presidente americano Barack Obama affermò, in conversazioni private, che “Israele non sa quali siano i suoi migliori interessi”. E’ quanto ha riferito il corrispondente del quotidiano Usa Atlantic, Jeffrey Goldberg, sul sito di Bloomberg.
“Quando venne informato della decisione israeliana, Obama, che ha un rapporto notoriamente controverso con il premier (Benjamin Netanyahu), non si disturbò neanche di arrabbiarsi – ha scritto Goldberg – disse a diverse persone che questo tipo di comportamento da parte di Netanyahu era quanto si aspettava e suggerì che si era ormai abituato a quello che considera politiche di autodifesa della controparte israeliana”.
“Nelle settimane successive al voto Onu – ha aggiunto il giornalista – Obama disse in privato e più volte: ‘Israele non conosce quali siano i suoi migliori interessi'”. Secondo il Presidente americano, con l’annuncio di nuovi insediamenti il premier Netanyahu si sarebbe incamminato sulla strada per un “quasi completo isolamento del suo Paese”.
(Fonte: Today, 15 gennaio 2013)
#3Emanuel Baroz
OBAMA DICE AGLI EBREI DOVE POSSONO VIVERE
http://ilblogdibarbara.wordpress.com/2013/01/17/obama-e-israele/
#4Emanuel Baroz
La variabile diplomatica di Morsi nei rapporti tra Egitto e Israele
di Antonio Ferrari
Che il presidente egiziano Mohammed Morsi non sia un raffinato diplomatico è noto. E che non sia un campione di coerenza è risaputo persino nei circoli islamici da cui proviene. Ma YouTube, nei giorni scorsi, ha diffuso una sua intervista davvero imbarazzante, che a molti era sfuggita. Nel video, registrato nell’autunno del 2010, l’allora dirigente dei Fratelli musulmani che sarebbe poi diventato capo dello Stato, si scaglia ferocemente contro gli israeliani, definendoli «sanguisughe, guerrafondai e discendenti dalle scimmie e dai maiali». Non solo. Se la prende anche con l’Autorità nazionale palestinese, sostenendo che è stata creata dai «sionisti e dai nemici americani» con l’obiettivo di fare tutto ciò che desidera Israele; dice che la formula dei «Due Stati per due popoli è un’illusione» e che la via da seguire è quella della «resistenza armata».
È evidente che il Morsi del 2010 non aveva il ruolo e le responsabilità che ha oggi, ma colpisce che alla richiesta dell’Amministrazione americana di prendere le distanze da quelle scellerate dichiarazioni, il nuovo Faraone non abbia risposto, incaricando un portavoce di spiegare che le frasi erano state espunte dal contesto. Beh, basta un’occhiata a YouTube per scoprire che le dichiarazioni del futuro presidente appartengono a una robusta, argomentata e violenta filippica. Rivelano insomma tratti interessanti della personalità e del carattere del leader.
Morsi adesso assicura a tutti che intende mantenere il trattato di pace con Israele. Lo ha confermato anche nella lunga intervista a Wolf Blitzer della Cnn. Il presidente ha bisogno non soltanto del sostegno politico degli Usa, che considerano il Cairo un alleato irrinunciabile, ma degli aiuti economici di cui l’Egitto ha un disperato bisogno, e delle garanzie per ottenere altri prestiti. Però quando l’intervistatore ha chiesto a Morsi se e quando pensa di incontrare i leader di Israele, la risposta è stata una non risposta.
(Fonte: Corriere della Sera, 19 gennaio 2013)
#5Emanuel Baroz
17/01/2013 Il presidente egiziano Mohamed Morsi ha cercato di attenuare le sue dichiarazioni del 2010, giudicate dall’amministrazione americana ”profondamente offensive”, dicendo che sono state citate fuori contesto. “Erano parole pronunciate in relazione all’aggressione israeliana contro i palestinesi a Gaza”, ha affermato mercoledì un comunicato della presidenza egiziana. Nel video, postato su internet il 10 gennaio 2010, Morsi affermava testualmente: “Cari fratelli, non dobbiamo dimenticare di allevare i nostri figli e nipoti nell’odio verso i sionisti e gli ebrei e tutti coloro che li sostengono. Devono essere allevati nell’odio. L’odio deve continuare”.
(Fonte: Israele.net)
#6Emanuel Baroz
17/01/2013 “Spetta solo i cittadini israeliani stabilire chi rappresenta i veri interessi del paese”. Lo ha detto mercoledì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, commentando le recenti indiscrezioni relative a frasi pronunciate dal presidente Barack Obama.
(Fonte: Israele.net)
#7Emanuel Baroz
15/01/2013 Autorità Palestinese ed Egitto temono un fallimento del tentativo di riconciliazione tra Fatah e Hamas a causa dell’impossibilità di fondere gli “apparati di sicurezza” delle due fazioni. Lo hanno detto lunedì importanti funzionari palestinesi che hanno messo in dubbio la volontà di Hamas di unificare i servizi di sicurezza dei territori sotto l’amministrazione dell’Autorità Palestinese (in Cisgiordania) con quelli di Hamas nella striscia di Gaza, e di sciogliere il suo braccio armato, le Brigate Ezzedin al-Qassam.
(Fonte: Israele.net)
#8Daniel
25/01/2013 In un incontro con senatori americani in visita al Cairo, il presidente egiziano Mohamed Morsi ha sostenuto che le sue dichiarazioni su sionisti ed ebrei (che in un video del 2010 aveva esortato ad “odiare” definendoli “sanguisughe discendenti da maiali e scimmie”) sono state volutamente distorte dai mass-media americani che sono, ha detto, “notoriamente controllati da certe forze”. Secondo l’opinione unanime dei senatori presenti, è chiaro che Morsi alludeva a un controllo degli ebrei, tanto che l’incontro è diventato molto teso finché i senatori hanno deciso di cambiare argomento. Lo ha riferito mercoledì la rivista Foreign Policy.
(Fonte: Israele.net)