Numerosi feriti e diversi edifici dati alle fiamme nella città di Faccioabottabad nella Repubblica fondamentalista del Doveaccidentistan, dopo una sommossa promossa da cittadini pacifici che hanno espresso indignazione a causa dell’assenza di provocazioni da parte dell’occidente per ben cinque giorni di fila.
Mahmoud Mu’ezz Fattah, un imprenditore locale che vende detonatori, fili elettrici e dinamite per l’industria locale, ha dichiarato che le violenze sono cominciate quando un gruppo di clienti del suo negozio ha cominciato a discutere il fatto che per un certo numero di giorni non si erano avute notizie di nessun nuovo film che insultasse la figura del Profeta, di nessuna t-shirt offensiva e di nessun fumetto blasfemo né in europa né nel resto del mondo.
Uno di loro all’improvviso ha iniziato ad urlare: “NON ci insultano perché pensano che siamo tutti idioti violenti e guerrafondai! Non ci vedono come pacifici seguaci del profeta! Questo è un grandissimo insulto! Dovremmo ucciderli tutti!“. “Improvvisamente, tutti hanno cominciato a comprare detonatori, fili elettrici e dinamite,” ha continuato Mu’ezz Fattah. “Ho pensato che stessero per preparare il terreno per un nuovo centro culturale o qualcosa del genere. Non c’è alcun modo di ragionare con qualcuno che si mette in testa di costruire pacificamente nuovi luoghi di culto – erano come animali impazziti”. Il piccolo gruppo poi è diventato sempre più grande man mano che vagava attraverso la città visitando altri rivenditori di detonatori, fili elettrici e dinamite, poi tutto ad un tratto ha deciso di dirigersi verso il Consolato americano di Faccioabotteabad.
All’arrivo, hanno scoperto che il consolato non era ancora stato ricostruito dopo la sua distruzione durante la sommossa per il festival del cinema del mese scorso. Molti hanno ritenuto offensivo il fatto che l’America non desiderava più avere un consolato nella loro nazione amante della pace e della religione, e ritardava la sua sistemazione, cosa che è stata percepita come un ulteriore segno di razzismo occidentale e ancora un altro insulto al Profeta. A questo punto, la folla è andata su tutte le furie e in modo composto ma partecipe, ha cominciato a rovesciare auto già rovesciate, a dare fuoco a cumuli di spazzatura, ha impalato una decina di caschi blu italiani che si trovavano sul luogo e ad appiccare il fuoco alla maggior parte delle imprese commerciali della città, prevalentemente magazzini di detonatori, filo elettrico e dinamite.
Il Presidente Obama non ha fatto nessun commento immediato, dal seminario sul bowling organizzato dal cugino di Whoopi Goldberg a cui stava presenziando. Ma il dipartimento di stato ha descritto la violenza come un “attacco già organizzato”, che non ha nulla a che fare con l’assenza di film contro il Profeta, e che comunque farà luce in seguito sull’accaduto, così come è stato per l’attacco al consolato in Libia.” Catherine Margaret Ashton (non più in carica, ma molto seguita) ha dichiarato che senz’altro quanto accaduto è il naturale risultato dello stress al quale sono sottoposti gli abitanti del Doveaccidentistan a causa della politica aggressiva dello Stato d’Israele, e che la politica della Comunità Europea è quella di difendere la libertà di parola e migliorare le relazioni con la comunità della Religione di Pace arrestando chi la insulta – o non la insulta come un modo subdolo per insultarla – “.
Massimo D’Alema – ministro degli Esteri Italiano del governo Bersani – ha ribadito alla televisione di Hezollah, “al-Manār” che “dispiace per i militari italiani, ma il futuro non appartiene a quelli che calunniano il Profeta, a quelli che non lo calunniano, e a tutti gli altri in mezzo”. Gli ha fatto eco il Ministro Beppe Grillo: “Non può esserci consentito di commentare l’accaduto per scopi egoistici, esprimendo liberamente le nostre opinioni.” La stampa italiana di sinistra, dopo aver elogiato la determinazione del Governo a protezione della libertà di parola, ha ripreso il consueto lavoro professionale di scovare le amanti nascoste di Silvio Berlusconi.
Tuttavia, indiscrezioni di alcuni blogger e media stranieri di second’ordine (Le Monde, Der Spiegel, BBC) insinuano che i “veri fatti” sono stati insabbiati nel tentativo di evitare di danneggiare la nuova politica energetica italiana, che oltre al petrolio e al gas naturale ha deciso importare anche datteri, miglio e semi-oleosi dal Doveaccidentistan da usare come combustibile per una nuova turbina a motore inventata dal nipote di Mohammed Morsi. Un’accusa folle, perché nulla potrebbe minacciare il Governo italiano neo-eletto, nemmeno le prospettive di un alleanza Pannella-Storace o la riesumazione della salma di Silvio Berlusconi.
#1Ruben DR
hahaha! Bellissimo st’articolo……se non fosse che (purtroppo) le cose stanno così ci sarebbe veramente da ridere!