Polemica sul web per nuovi insulti antisemiti
Anna Frank insultata su Facebook
Il post non viene nemmeno cancellato
di Alvise Wollner
Milano, 13 Aprile 2013 – – ”Gente che scrive ‘doccia time’ e poi non si collega più”. Sono queste le parole, comparse a commento di una fotografia di Anna Frank che hanno scatenato l’ultima polemica del Web.
Un macabro riferimento alle camere a gas, dove gli ebrei credevano di entrare per lavarsi ma poi non ne uscivano vivi. Ad alcuni internauti, e soprattutto a chi l’ha postata tra grasse risate, deve essere sembrata una battuta divertente visto che in poco tempo ha superato le 150 condivisioni. Per fortuna esistono altri utenti di Facebook che non hanno riso affatto, e anzi si sono parecchio indignati.
In molti l’hanno ‘segnalata’ al social network attraverso il sistema automatico che lo consente e chiesto che l’immagine venisse rimossa. Ma la risposta del ‘dashboard di assistenza’ è stata che la foto in questione ”non è risultata violare gli standard della comunità di Facebook sui contenuti che incitano all’odio, che includono foto o post che attaccano una persona sulla base della sua razza, etnia, nazionalità, religione, sesso, orientamento sessuale, disabilità o malattia”. Si tratta di un sistema automatico che in genere non rimuove i post in base a poche segnalazioni. Ma interpellato dall’Ansa un portavoce di Facebook ha confermato: ”Il contenuto non viola le nostre norme”.
Dichiarazioni che hanno fatto ancora più indignare coloro che hanno consapevolezza della gravità dell’antisemitismo. Tra questi anche il presidente della Comunità ebraica romana, Riccardo Pacifici, che ha chiesto la rimozione del post ”altrimenti non ci tireremo indietro e presenteremo una denuncia.” Una minaccia che sembra essere destinata a restare inascoltata, in un mondo in cui sembrano essere diventati più importanti i “mi piace” piuttosto che il rispetto per una comunità sterminata in una delle pagine più nere nella storia dell’umanità.
(Fonte: La Voce d’Italia, 13 Aprile 2013)
In alto: il post idiota contro Anna Frank pubblicato su Facebook
#1Emanuel Baroz
Anna Frank offesa su Facebook, ma il post non è rimosso
‘Non viola nostre norme su contenuti’. Pacifici: pronti alla denuncia
di Laurence Figà-Talamanca
Un simbolo dell’Olocausto, Anna Frank, ancora una volta profanato e offeso con stupidita’ e ignoranza. E’ accaduto su Facebook, dove milioni di persone sono libere di scrivere e criticare senza filtri, a patto di non superare il limite dell’incitamento all’odio, alla violenza o alle minacce. Ma quello che sorprende e’ che il social network – in genere solerte a rimuovere contenuti pornografici o violenti – questa volta non sembra condividere l’indignazione di alcuni utenti. Ne’ quella del presidente della Comunita’ ebraica romana, Riccardo Pacifici, che ha chiesto la rimozione del post ”altrimenti non ci tireremo indietro e presenteremo una denuncia”.
Il post in questione e’ una foto della ragazzina ebrea con sopra una frase agghiacciante: ”Gente che scrive ‘doccia time’ e poi non si collegano piu’ ”, con un macabro riferimento alle camere a gas, dove gli ebrei credevano di entrare per lavarsi ma poi non ne uscivano vivi. Ad alcuni internauti, e soprattutto a chi l’ha postata tra grasse risate, deve essere sembrata una battuta divertente visto che in poco tempo ha superato le 150 condivisioni.
Per fortuna esistono altri utenti di Facebook che non ridono affatto, e anzi si indignano: ”I campi di sterminio non sono stati una gag di Zelig”, ”Ho segnalato questa foto insieme ad altre persone, e’ orripilante, dimostra insensibilita’ e una grande ignoranza, o forse solo una grande idiozia”, si legge tra i commenti. In molti infatti l’hanno ‘segnalata’ al social network attraverso il sistema automatico che lo consente e chiesto che l’immagine venisse rimossa. Ma la risposta del ‘dashboard di assistenza’ e’ stata che la foto in questione ”non e’ risultata violare gli standard della comunita’ di Facebook sui contenuti che incitano all’odio, che includono foto o post che attaccano una persona sulla base della sua razza, etnia, nazionalita’, religione, sesso, orientamento sessuale, disabilita’ o malattia”. Si tratta di un sistema automatico che in genere non rimuove i post in base a poche segnalazioni. Ma interpellato dall’ANSA un portavoce di Facebook ha confermato: ”Il contenuto non viola le nostre norme”.
”Come ci si potrebbe aspettare da una comunita’ formata da piu’ di un miliardo di persone come Facebook – ha aggiunto il portavoce – di tanto in tanto puo’ capitare di vedere alcuni utenti pubblicare contenuti di cattivo gusto e tentativi umoristici mal riusciti, che possono essere volgari e offensivi, ma che di per se’ non violano le nostre norme. Riteniamo inoltre – ha spiegato il portavoce – che rimuovere i contenuti non sia la soluzione per sbarazzarsi dell’ignoranza”. E cosi’ nel giorno in cui la presidente della Camera Laura Boldrini assicura alla Comunita’ ebraica romana il proprio impegno contro la diffusione dell’antisemitismo via web, l’insulto ad Anna Frank, morta bambina in un campo di concentramento, e ai milioni di vittime dell’Olocausto continua a fare il giro della rete. Con buona pace di chi si sente offeso che scrive: ”Pare che neanche Facebook sappia chi sia Anna Frank e cosa le sia successo…”.
(Fonte: ANSA, 13 aprile 2013)
#2Parvus
I soliti alienati mentali.
(Però, sarebbe necesario dare un indicazione su come trovarla.
Altrimenti che serve darne notizia se non si da modo do protestare?)
#3Emanuel Baroz
basta entrare in Facebook e cercare quella pagina…;)