Da Gaza razzi su Israele durante la festa di Lag Ba Omer
Gaza, 27 Aprile 2013 – Un razzo Qassam palestinese lanciato sabato sera dalla Striscia di Gaza verso Israele si è abbattuto su un terreno non edificato vicino a una zona residenziale di Sderot (ovviamente senza che i mass media internazionali ne abbiano parlato…). Ai bambini israeliani della zona, che stavano festeggiando la festa di Lag Ba Omer coi tradizionali falò all’aperto, è stato ordinato di chiudersi in casa.
In seguito all’attacco, è stato temporaneamente chiuso il passaggio di merci al valico di Kerem Shalom fra Israele e striscia di Gaza, mentre il valico di Erez resta aperto solo per i casi umanitari. Nella notte, l’aviazione israeliana ha colpito una struttura terroristica e un magazzino di armi nella parte sud della striscia di Gaza.
(Fonte: Israele.net)
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Nell’immagine in alto: il numero di razzi sparati dalla Striscia di Gaza verso il territorio israeliano nei primi mesi del 2013. In questo schema non sono compresi i razzi sparati dai terroristi palestinesi dal Sinai verso Eilat di qualche giorno fa e quelli esplosi nel territorio all’interno della Striscia di Gaza, e neanche gli sporadici colpi sparati dalla Siria verso militari israeliani nei mesi scorsi
#1Emanuel Baroz
29/04/2013 Il gruppo Shanghai Fosun Pharma ha annunciato domenica che intende investire fino a 240 milioni dollari per acquisire il 96,6% della israeliana Alma Lasers, una società che produce laser utilizzati in chirurgia estetica. Si tratta del primo grande rilevamento operato da Fosun Pharma da quando, lo scorso ottobre, è stata quotata alla Borsa di Hong Kong.
29/04/2013 Siria. Un alto ufficiale, che ha disertato passando all’Esercito Libero Siriano, ha dichiarato alla tv Al-Arabiya che, durante il suo servizio nelle forze del presidente Bashar Assad, gli è stato ordinato di usare armi chimiche contro le forze ribelli. Lo ha riferito domenica Radio Israel. L’ufficiale afferma d’aver sostituito il gas con del cloro per non uccidere persone.
29/04/2013 Decine di palestinesi hanno manifestato domenica nella città di Gaza per chiedere la scarcerazione di loro famigliari, estremisti salafiti, detenuti da Hamas. I manifestanti, in maggioranza donne e bambini, portavano cartelli che chiedevano “libertà per i prigionieri”. Sarebbero oltre 20 i terroristi salafiti, alcuni in sciopero della fame, attualmente incarcerati dalle autorità di Hamas nella striscia di Gaza.
29/04/2013 Iraq. Le autorità irachene stanno sospendendo le licenze di esercizio della tv pan-araba Al-Jazeera, insieme ad altre nove emittenti satellitari accusate di promuovere “un’agenda settaria”.
28/04/2013 Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito sabato sera che Israele non intende tollerare sporadici lanci di razzi dalla striscia di Gaza come se fossero normali. “Israele farà ciò che è necessario per difendere i propri cittadini”, ha aggiunto Netanyahu.
(Fonte: Israele.net)
#2Emanuel Baroz
La metropolitana di Gerusalemme è pienamente legittima
La Francia non è mai stata in ottimi rapporti di amicizia con Israele. Lo testimonia non tanto la strage di Tolosa, quanto la reazione fra il distaccato e il simpatizzante di una parte dell’opinione pubblica transalpina nei confronti dell’attentatore, e i sempre più numerosi atti di vandalismo, intimidazione, minaccia e aggressività nei confronti della (una volta) folta comunità ebraica. Il voto con cui Parigi a novembre ha accolto l’autorità palestinese fra gli stati osservatori non membri delle Nazioni Unite è un’ulteriore attestazione delle simpatie filoarabe della repubblica francese. Non scopriamo nulla di nuovo.
Ma proprio per questo, è significativo il recente pronunciamento di un tribunale francese (http://www.dreuz.info/2013/04/la-cour-dappel-de-versailles-olp-c-alstom-et-veolia-declare-que-loccupation-par-israel-nest-pas-illegale/), a proposito di una querelle sorta attorno al treno ultramoderno che dovrebbe collegare la capitale israeliana ai territori contesi del West Bank. Un mezzo di trasporto agile, moderno ed economico, che dovrebbe agevolare la mobilità anche delle comunità palestinesi da e verso Gerusalemme; guardato con ostilità perché “violerebbe” la sovranità territoriale dell’ANP.
Questa perlomeno era l’accusa rivolta verso Veolia e Alstom che stanno lavorando alla metropolitana che attraversa Gerusalemme e termina la sua corsa nel West Bank; “illegalmente”, secondo Ramallah, che avanza pretese su territori contesi da anni e mai oggetto di negoziati bilaterali. L’upgrade alle Nazioni Unite di novembre, lungi dal porre le basi effettive per uno stato palestinese, con confini territoriali ben definiti, ha ulteriormente allontanato il processo e la prospettiva di pace.
L’OLP si è fatta carico di trascinare in giudizio le società del consorzio che sta lavorando a questo importante infrastruttura; ma, nel silenzio generale, la sentenza emessa più di un mese fa si è rivelata uno schiaffo per le pretese palestinesi, e una conferma della legittimità del progetto. Il 13 marzo 2013 la Corte d’Appello di Versailles, pur riconoscendo l’occupazione israeliana, conclude che ai sensi dell’articolo 43 della Quarta Convenzione dell’Aia del 1907, Israele ha agito nel rispetto della legge, poiché l’autorità di cui è rivestita dal 1967, dopo la Guerra dei Sei Giorni, le consente ed impone di adottare tutte le misure per ripristinare e garantire, nei limiti del possibile, ordine pubblico e sicurezza. E a scanso di equivoci, precisa che l'”occupazione” israeliana non viola alcuna legge internazionale: nessuna delle norme indicate in giudizio dall’OLP, le quali fanno riferimento a trattati e accordi bilaterali sottoscritti fra stati, che non coinvolgono od interessano altri stati; senza considerare che OLP e ANP non sono correntemente stati.
Il tribunale di Versailles ha rigettato il ricorso, condannando l’AFPS (associazione francese per la solidarietà palestinese) e l’OLP a pagare un indennizzo di 30.000 euro alla Alstom, 30.000 euro alla Alstom Transport, e 30.000 euro alla Veolia Transport.
http://ilborghesino.blogspot.it/2013/04/la-metropolitana-di-gerusalemme-e.html
#3Emanuel Baroz
Gaza: Erdogan deciso a visitare la Striscia. Si prevedono altri missili su Israele
di Sarah F.
La Turchia di Erdogan sempre più schierata con Hamas. Nonostante gli sforzi del Segretario di Stato americano, John Kerry, per dissuadere il primo ministro turco dal visitare la Striscia di Gaza, Erdogan ha risposto che è sempre più determinato a compiere la storica visita.
Lo rende noto il sito delle Brigate Ezzedeen AL-Qassam, il braccio armato di Hamas, il quale nell’approfondire la notizia riporta che Erdogan ha deciso di visitare Gaza nel prossimo mese nonostante le fortissime pressioni di John Kerry e di Abu Mazen che avrebbero voluto che il premier turco scegliesse un’altra data per la visita, cioè che aspettasse tempi migliori.
Secondo il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, il tentativo di Kerry e di Abu Mazen di convincere Erdogan a non recarsi a Gaza corrisponde a una “collusione con il nemico israeliano allo scopo di mantenere il blocco su Gaza”.
E ora ci si aspetta una forte intensificazione del lancio di missili su Israele. Infatti ogni qualvolta Hamas ha trovato un appoggio esterno alla sua causa, che ricordiamo è la distruzione di Israele, immancabilmente sono aumentate le provocazioni sottoforma di lancio di missili e di azioni terroristiche. Già nei giorni scorsi, nel più completo silenzio internazionale, i missili di Hamas hanno ripreso a cadere sul Sud di Israele con una certa frequenza. Se poi, come è naturale, Israele risponde agli attacchi si scatena immediatamente l’assalto mediatico contro Gerusalemme.
Quello che francamente resta un mistero è come sia possibile che un’alleanza come la NATO non intervenga contro uno Stato membro (la Turchia) che appoggia palesemente un gruppo terrorista. Fatto sta che se Erdogan dovesse recarsi in visita ufficiale a Gaza, come è ormai certo che farà, Israele dovrà prendere atto che la Turchia è un paese ostile che appoggia apertamente Hamas, cioè chi ha come obbiettivo la distruzione di Israele.
http://www.rightsreporter.org/gaza-erdogan-deciso-a-visitare-la-striscia-si-prevedono-altri-missili-su-israele/
#4Emanuel Baroz
Israele: le menzogne di Ilan Pappe che andrebbero perseguite
di Miriam Bolaffi
Chi sia Ilan Pappe lo sappiamo tutti. E’ uno dei numerosi casi di ebrei israeliani (o presunti tali) antisemiti, sostenitore dello “Stato binazionale” Attualmente insegna presso l’European Centre for Palestine Studies dell’università di Exeter, in Gran Bretagna, da dove periodicamente lancia i suoi messaggi di odio verso Israele, messaggi letteralmente idolatrati dal numeroso esercito di odiatori.
Nell’ultimo suo articolo traboccante di odio verso Israele, ripreso naturalmente da tutte le maggiori testate filo-palestinesi, ha accusato ancora una volta Israele di praticare una sistematica pulizia etnica nei confronti dei palestinesi.
Per farlo prende spunto dal discorso fatto dal Presidente israeliano, Shimon Peres, in occasione dell’anniversario della nascita di Israele. Peres, in quella occasione disse che “ricordava di come tutto era cominciato, Israele, un millimetro di tutto il Medio Oriente, una terra sterile, con paludi al nord, deserto al centro, due laghi di cui uno morto, nessuna risorsa naturale se non la malaria,trasformato in un paradiso terrestre dal duro lavoro degli israeliani, con la migliore agricoltura del mondo e la più avanzata tecnologia disponibile sulla terra”.
A Pappe non è andata giù che Peres in quella occasione non abbia nominato i palestinesi così prende spunto per sostenere la tesi che “Israele starebbe pianificando un pulizia etnica ai danni dei palestinesi allo scopo di costruire la Grande Israele” (se non vengono nominati dal presidente di Israele è perché non vengono riconosciuti). Pappe ha poi definito le parole di Peres “un racconto inventato e privo di fondamento storico”.
Quello della “Grande Israele” è un incubo ricorrente negli scritti di Ilan Pappe come lo è quello della pulizia etnica ai danni dei palestinesi. Lo spiega con passione anche ai suoi studenti che non è raro ritrovare impegnati nelle campagne di boicottaggio dei prodotti israeliani oppure come attivisti in Medio Oriente spesso impegnati nelle cosiddette “ONG” tipo la famigerata ISM. Da questo “incubo” Pappe prende spunto per sostenere e propinare lo “stato binazionale”, cioè un unico Stato per israeliani e palestinesi, linea contrapposta a quella più comune dei “due Stati per due popoli”.
In realtà, a prescindere dalle breve ricostruzione del personaggio (ce ne sarebbero di cose da dire), Ilan Pappe è la perfetta rappresentazione vivente del nazi-comunista filo-islamico odiatore di Israele, un uomo che non propone una soluzione di pace, ma propone una soluzione finale che porti all’annientamento di Israele attraverso il predominio razziale arabo (lo Stato binazionale), cioè una vera e propria pulizia etnica ai danni degli ebrei. Esattamente l’accusa che Pappe muove a Israele. Per arrivare a questo suo sogno, cosa fa Pappe? Distorce e capovolge la realtà usando due armi che per gli odiatori sono veri e propri grimaldelli: il suo essere ebreo e la sua presunta autorevolezza. E così ogni sua parola viene ripresa come fosse vangelo dagli odiatori con il mantra “se lo dice lui che è ebreo e israeliano…….”.
Nel suo ultimo “capolavoro” ricostruisce quella che secondo lui è stata la pulizia etnica dei palestinesi da parte dei coloni ebrei, una pulizia etnica avvenuta all’atto della nascita di Israele e continuata fino ai giorni nostri con quella che lui definisce “il rifiuto israeliano di riconoscere i palestinesi”.
La realtà è in effetti molto lontana da come la racconta (propina) Ilan Pappe. I palestinesi nel corso dei decenni hanno avuto mille occasioni di fare la pace con Israele e se questo non è mai avvenuto è a causa del rifiuto dei palestinesi di riconoscere Israele. Quello di Pappe quindi è un totale capovolgimento della realtà e delle responsabilità. Fu proprio l’attuale Presidente Israeliano, Shimon Peres, ha firmare con Arafat un accordo con cui venivano concessi ai palestinesi il 99% dei territori reclamati in cambio di un impegno di pace (terra in cambio di pace). La Striscia di Gaza fu restituita ai palestinesi stracolma di serre in grado di produrre tonnellate di frutta. Nel giro di pochi giorni quelle serre vennero distrutte invece di essere sfruttate, in pochi mesi scoppiò la seconda intifada e Gaza passò sotto il controllo di Hamas. L’unico comun denominatore tra tutte queste cose era l’odio palestinese verso gli ebrei e Israele oltre alla totale mancanza di volontà nel riconoscere Israele, una volontà tutt’ora molto forte. Allora, chi è che non vuole riconoscere chi?
Se c’è uno che propina un “racconto inventato e privo di fondamento storico” è quindi proprio Ilan Pappe che, a mio personale avviso, andrebbe perseguito almeno in Israele ma anche in Europa, perché le affermazioni di Pappe, oltre che a essere completamente mendaci fomentano un ingiustificato odio verso uno Stato (Israele) e una popolazione (quella ebraica), tutte cose perseguibili legalmente.
E’ ora di finirla di sorvolare su questi veri e propri “incitamenti all’odio razziale” basati su informazione mendaci e su verità completamente capovolte. Non si tratta più di garantire la sacrosanta libertà di opinione o di stampa. Quando quelle libertà vengono abusate per incitare all’odio razziale non sono più libertà, non sono più Diritti, sono una ipocrisia colossale e un sopruso mascherati da Diritti.
http://www.rightsreporter.org/israele-le-menzogne-di-ilan-pappe-che-andrebbero-perseguite/
#5Simone
Pensate un pò, i media non parlano neanche di navi da guerra israeliane che bombardano il porto di Gaza col supporto di F 16…. ma questo è giusto non si dica, no? Altrimenti si inizia a strillare di antisemitismo a raffica!
#6Emanuel Baroz
“navi da guerra israeliane che bombardano il porto di Gaza col supporto di F 16”?! Ma lo vedi che scrivi minchiate!!!!
#7Simone
Emanuel Baroz ha detto:
Perfetto, non avevo dubbi in merito!
#8Simone
Ah, se volete cercate Haitham Al-Meshal in rete, magari su google….. sarà anche questo antisemita?
#9Emanuel Baroz
e tu cerca Eviatar Borovsky…
#10Emanuel Baroz
manco io…sul fatto che scrivessi megaminchiate manco io!
#11barbara
Secondo me si è un pelino confuso: ha sentito di quell’antichissimo porto di Gaza, patrimonio dell’Unesco, distrutto dai palestinesi, e con quel tipico cortocircuito mentale di questa gente, ne ha proiettato la distruzione sugli israeliani. Poi le navi da guerra e gli F16 li ha aggiunti per bellezza, come il centrino di pizzo sul tavolino del salotto.
#12Simone
@barbara: Nessuna confusione, mi spiace! Questa gente? Intende quella che non vi appoggia in tutto e per tutto in base a quel che avete subito?
#13Robdic
@Simone: Ma delle enormità che scrivi sei mai riuscito a portare un solo straccio di documentazione, che so? un link con video che attestino la veridicità di quanto sostieni? E stavolta non credo tu possa attaccarti alla maleducazione, non ti ho insultato, ti sfido a provare quello che dici
#14Lia
I terroristi musulmani sono, bugiardi e i giornali sono come loro, se ci informassimo solo da loro, nel mondo non ci sarebbero guerre, ma ai me! Questo non è vero. I vostri commenti , giornalisti sono : falsi, bugiardi e razzisti. Quando leggeremo una notizia vera sui vostri giornali? Mai!!!!!!!!! Non comprate più i giornali leggete le notizie sul IPAD
Vita a Israele.
#15Simone
Robdic ha detto:
Ma i video a voi scomodi non sono sempre frutto di Pallywood, come la chiamate? Personalmente ho contatti quasi quotidiani con attivisti che si trovano a Gaza, e non ho alcun motivo per non fidarmi di quel che dicono.
#16Emanuel Baroz
ah beh, se hai contatti quasi quotidiani con gli attivisti che si trovano a Gaza allora si capisce tutto! Pensa che io invece ho contatti pulirimi e quotidiani con persone che vivono in Israele che non si dichiarano attivisti e che vorrebbero semplicemente vivere in santa pace, e loro mi dicono che i razzi arrivano con cadenza quasi quotidiana sulle loro teste e che la barriera di separazione ha fermato molti attentatori suicidi…però oh, se gli amici tuoi “attivisti” di Gaza ti dicono altro come non credere alle loro “testimonianze”?…..
#17Robdic
@Simone: Bè, io invece ho contatti quotidiani con altri che dicono l’opposto e di motivi per non fidarmi di quello che dicono ne ho meno di quanti ce ne possa avere tu di non fidarti dei tuoi “attivisti”. Ma forse sottintendi che tu sei a contatto con i “buoni”, che dicono la verità e io con i “sionisti cattivi”, che mentono per coprire i propri crimini. Ma può uno che avanza simili argomentazioni essere credibile? Quanto ai video che sarebbero opera di Pallywood, bè, se un video è taroccato si vede e già parecchi sono stati scoperti. La verità è che tu non ne hai mezzo di video (taroccato o meno) pertanto parli di aria fritta