Ci risiamo: razzi da Gaza contro Israele. Quousque tandem abutere, Hamas, patientia nostra?
Gerusalemme, 24 Giugno 2013 – Sei razzi palestinesi lanciati domenica notte dalla striscia di Gaza verso Israele si sono abbattuti nelle zone di Hof Ashkelon e di Bnei Shimon.
Il sistema di difesa antimissile Iron Dome (“Cupola di ferro”) ha intercettati i due razzi che rischiavano di colpire centri abitati, gli altri sono caduti su terreni non edificati.
Le Forze di Difesa israeliane hanno reagito colpendo quattro obiettivi terroristici appartenenti alla Jihad Islamica palestinese, nel centro e nel sud di Gaza, fra cui una rampa di lancio e un deposito di armi.
(Fonte: Israele.net)
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Nella foto in alto: il sistema di difesa antimissile Iron Dome in azione nel porto di Ashdod
#1Emanuel Baroz
21/06/2013 “Israele deve affrontare continui tentativi di delegittimazione – ha detto Shimon Peres chiudendo giovedì sera a Gerusalemme la quinta Conferenza annuale del presidente israeliano – Ma questa conferenza internazionale contiene in se stessa una strategia vincente a fronte di questi tentativi: è una conferenza di legittimazione, che mostra quanto gli abitanti di questo paese siano impegnati a creare, rinnovare, inventare. Siamo una nazione con un forte desiderio di vita. Gli israeliani – ha concluso Peres – pregano perché coloro che oggi non sono nostri amici, siano i nostri amici di domani”.
21/06/2013 ”Diamo al segretario di stato Usa John Kerry tutto il nostro sostegno perché vogliamo che abbia successo”. Lo ha detto il primo ministro Benjamin Netanyahu intervenendo giovedì sera alla chiusura della quinta Conferenza annuale del presidente israeliano Shimon Peres, a Gerusalemme. E ha aggiunto: “Dobbiamo porci la domanda: perché non riusciamo a raggiungere la pace con i palestinesi, perché i sei governi israeliani scorsi non ci sono riusciti? In definitiva – ha concluso Netanyahu – è la volontà dei palestinesi di accettare l’esistenza di Israele come stato nazionale del popolo ebraico ciò che determinerà se la pace verrà fatta. Questo è il nocciolo della questione”.
21/06/2013 Intervenendo giovedì sera alla chiusura della quinta Conferenza annuale del presidente israeliano Shimon Peres a Gerusalemme, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha fatto riferimento alla questione iraniana dicendo: “Il popolo iraniano vuole un domani migliore, e le elezioni lo hanno dimostrato. Ma il suo governo gli impedisce di realizzare un futuro migliore. Il presidente eletto parla e sorride, ma intanto va avanti sulla strada della Bomba”. Netanyahu ha poi aggiunto: “Siamo di fronte a grandi sfide, dal Marocco al Pakistan è in corso un terremoto senza precedenti. C’è una lotta, in questa regione, tra medioevo e modernità. E sono convinto che le forze della modernità vinceranno”.
21/06/2013 Parlando giovedì sera della decisione di esportare solo il 40% delle riserve di gas naturale recentemente scoperte in Israele e destinare il restante 60% all’uso interno, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha detto: “Ora si vede che Mosè dopotutto non fu un cattivo ufficiale di rotta perché arrivò nella terra del latte, del miele e del gas. Ma noi non faremo l’errore di altri paesi: noi riempiremo le casse del nostro paese a beneficio di tutti i cittadini israeliani”.
21/06/2013 Rami Hamdallah, nominato primo ministro palestinese all’inizio del mese, ha offerto le sue dimissioni. Secondo il portavoce del governo palestinese Ihab Basiso, Hamdallah ha presentato la sua lettera di dimissioni all’ufficio del presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), ma il presidente ”deve ancora leggerla”. Abu Mazen dovrebbe decidere entro venerdì se accettare le dimissioni del primo ministro dovute al fatto, secondo il portavoce, che Hamdallah ha visto la sua autorità minata dai due vice, Mahmad Mustafa e Ziad Abu Omro.
21/06/2013 Un ragazzo siriano di 16 anni ferito negli scontri interni del suo paese presso il confine con Israele è stato trasportato giovedì sera allo Ziv Medical Center di Safed dove è stato sedato, collegato a un respiratore e portato in sala operatoria.
21/06/2013 Siria. Ribelli islamisti hanno tagliato l’accesso a una zona curda nel nord della Siria e si sono scontrati con combattenti nazionalisti curdi del PKK, accusati di appoggiare il presidente siriano Bashar Assad. Lo hanno comunicato giovedì fonti di entrambe le parti. Lo scontro rischia di aprire un nuovo fronte nella guerra civile che imperversa in Siria da 27 mesi e nella quale i curdi (10% della popolazione del paese) hanno finora svolto un ruolo limitato.
21/06/2013 Alla domanda della giornalista Ilana Dayan se condividesse la politica del primo ministro Benjamin Netanyahu, il presidente israeliano Shimon Peres ha risposto che il sostegno di Netanyahu alla soluzione “a due Stati” mette d’accordo sinistra e destra israeliane.
21/06/2013 Iran. Secondo la tv di stato, le autorità di Teheran avrebbero selezionato un sito nel sud del paese per un nuovo reattore di ricerca nucleare. Non sono state fornite date per il previsto impianto, che sarebbe simile a un reattore di ricerca che produce isotopi medici a Teheran. L’unico reattore iraniano che produce energia nucleare si trova nel porto di Bushehr, sul Golfo Persico. L’Iran sta lavorando anche su un cosiddetto reattore ad ”acqua pesante” che non richiede combustibile a uranio arricchito.
21/06/2013 Russia/Siria. “Noi rispettiamo tutti i nostri contratti e onoriamo tutti i nostri obblighi contrattuali”. Lo ha ribadito il ministro degli esteri di Mosca Sergey Lavrov intervistato giovedì dalla tv di stato a proposito del controverso contratto per la fornitura alla Siria di sistemi missilistici di difesa aerea S-300. “Per ora – ha aggiunto Lavrov – i contratti non sono terminati e le forniture non sono state completamente consegnate”.
21/06/2013 “E’ molto difficile capire come possa non esservi consenso sul fatto che Hezbollah è un’organizzazione terroristica. Se Hezbollah non è un’organizzazione terroristica, allora che cosa lo è?”. Lo ha chiesto giovedì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu incontrando a Gerusalemme la rappresentate della politica estera dell’Unione Europea Catherine Ashton.
21/06/2013 Abu Jafar, portavoce di un’organizzazione siriana anti-regime con base nella città di Quneitra (sul Golan), ha detto alla tv Al-Jazeera che le forze ribelli non combatteranno Israele se le truppe di quel paese dovessero entrare in Siria. ”Lasceremo i combattimenti a Hezbollah e agli uomini di Assad – ha detto Jafar – Noi non combattiamo Israele”.
21/06/2013 Un rapporto del Dipartimento di stato Usa sulla lotta contro la tratta di esseri umani ha classificato Israele al primo posto, per il secondo anno consecutivo. Il rapporto sottolinea gli sforzi delle autorità di polizia israeliane che hanno contribuito alla diminuzione del traffico di persone destinate alla prostituzione e al lavoro forzato. Il rapporto elenca inoltre i diritti che lo stato d’Israele riconosce alle vittime del traffico di esseri umani, come siti rifugio, assistenza legale gratuita e permessi di lavoro.
21/06/2013 Un colpo di mortaio sparato dal versante siriano del confine sul Golan è caduto all’interno di Israele nella notte di mercoledì. Lo ha riferito radio Galei Tzahal. Un secondo colpo di mortaio sparato giovedì pomeriggio dal territorio sirtiano è caduto nel frutteto del kibbutz Elrom, sul Golan. Eventi simili vengono di solito interpretati da Gerusalemme come effetti collaterali non voluti degli scontri interni siriani in corso al di là del confine, anche se di recente Damasco ha ostentato la volontà di riaprire il fronte con Israele. Nel recente passato le Forze di Difesa israeliane avevano reagito a colpi diretti contro le proprie truppe distruggendo la postazione siriana da cui erano stati sparati.
21/06/2013 Arabia Saudita/Libano. L’ambasciatore saudita a Beirut, Ali Awad Assiri, citato dalla tv libanese Future a sua volta ripresa dalla tv Al Jazeera, ha dichiarato mercoledì che l’Arabia Saudita intende espellere i cittadini libanesi che sostegno il gruppo sciita libanese filo-iraniano Hezbollah.
21/06/2013 Il nuovo Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, visiterà la prossima settimana Israele, i territori palestinesi, l’Egitto e la Giordania. Welby ha recentemente scoperto che suo padre era ebreo e che ha perso dei parenti nella Shoà. Il nonno paterno, Bernard Weiler, arrivò in Inghilterra dalla Germania alla fine del XIX secolo.
21/06/2013 Siria. Ribelli siriani hanno ricevuto dall’Arabia Saudita missili anti-carro di fabbricazione russa ”Konkurs” e li hanno già utilizzati ad Aleppo. Lo ha riferito mercoledì il British Telegraph, citando fonti anti-regime. I Konkurs sono in grado di penetrare la corazza dei moderni carri T-72 di fabbricazione russa in dotazione all’esercito siriano.
21/06/2013 Il regista iraniano Mohsen Makhmalbaf (che vive in esilio a Parigi) sarà in Israele per la proiezione al Festival Internazionale del Cinema di Gerusalemme, che prende il via il 4 luglio, del suo ultimo film “Il giardiniere”, un documentario poetico che parla di un regista iraniano e di suo figlio che si recano in Israele per conoscere il ruolo della religione nel mondo. Mentre il figlio si reca al Muro del Pianto, alla Moschea d’Oro e a siti cristiani, il padre rimane presso il centro Bahai per conoscere una fede nata nel suo paese, l’Iran, dove ora è perseguitata, e incontra un uomo dalla Papua Nuova Guinea che accudisce i giardini Bahai di Haifa.
(Fonte: Israele.net)
#2Emanuel Baroz
25/06/2013 Abdel Aziz Dweik, presidente del Consiglio Legislativo (parlamento) dell’Autorità Palestinese e massimo esponente di Hamas in Cisgiordania, ha dichiarato al giornale arabo Echorouk che mantenere Assad al potere ”costituisce una pugnalata al cuore e al petto della causa palestinese”, mentre rimuovere il regime siriano permetterebbe di rafforzare la causa palestinese. Dweik ha aggiunto che, sebbene la questione palestinese resti in cima all’agenda, il Consiglio Legislativo palestinese sostiene pienamente l’opposizione siriana nei suoi sforzi per ”fermare lo spargimento di sangue, obiettivo prioritario a qualsiasi cosa, anche alla jihad in Palestina”. Il portavoce di Fatah, Ahmed Assaf, ha condannato le dichiarazioni di Dweik definendole ”estremamente pericolose e dannose per gli interessi nazionali del popolo palestinese”. Assaf ha detto che coinvolgere i palestinesi nel conflitto siriano o in altre controversie interne arabe può danneggiare gravemente “il progetto nazionale palestinese”. Le dichiarazioni di Dweik non rappresentano i palestinesi, ha aggiunto. Anche il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina-Comando Generale, gruppo terrorista con sede a Damasco, ha condannato le parole di Dweik accusando “Stati Uniti, Israele e i loro aiutanti arabi, tra cui i Fratelli Musulmani” di cospirare contro il regime di Assad. Per tutta risposta, Dweik ha detto di essere stato citato fuori contesto. “La jihad e la lotta armata non sono mai cessate in terra di Palestina – ha spiegato Dweik – e non c’è nulla che sia prioritario alla jihad per la liberazione della Palestina”.
25/06/2013 “Le Forze di Difesa israeliane hanno reagito subito, questa è la nostra politica”. Lo ha detto lunedì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a proposito dell’attacco di razzi dalla striscia di Gaza su Israele di domenica notte. “Dopo l’operazione anti-Hamas Colonna di nube difensiva (del novembre 2012) – ha aggiunto Netanyahu – abbiamo avuto, sul fronte sud, i sette mesi più calmi dell’ultimo decennio. Ma non c’è mai nulla di sicuro”.
25/06/2013 Libano. Proseguono nella città meridionale di Sidone sanguinosi scontri a fuoco tra esercito libanese e miliziani sostenitori del religioso musulmano sunnita Ahmed al-Assir, oppositore di Hezbollah. Almeno sedici i militari morti in due giorni, stando alla tv Al-Arabiya secondo la quale prendono parte ai combattimenti anche uomini di Hezbollah e membri del movimento sciita Amal.
25/06/2013 Il presidente israeliano Shimon Peres ha visitato la casa della famiglia arabo-israeliana Abu Hamza, ad Abu Ghosh, che ha subito domenica il taglio vandalico dei pneumatici delle proprie auto di famiglia. “Non tollereremo questi atti deprecabili – ha detto Peres – e mi auguro vivamente che i responsabili vengano arrestati e puniti”. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha definito gli atti vandalici anti-arabi “un attacco all’autorità dello Stato contro il quale stiamo agendo e continueremo ad agire con determinazione”.
25/06/2013 Egitto. Il governo egiziano ha promesso lunedì “punizioni esemplari”, dopo che il linciaggio di quattro musulmani sciiti vicino al Cairo ha suscitato il timore di più ampi scontri settari in un momento di grave crisi nazionale. Ma i leader della minoranza sciita e dell’opposizione liberale accusano il governo stesso, dominato dai Fratelli Musulmani sunniti, di aizzare l’odio settario sula guerra in Siria, come mezzo per placare i suoi intransigenti alleati salafiti. Domenica, nel sobborgo di Abu Zawiyat Musallem, non lontano dalle piramidi di Giza, una folla sunnita ha saccheggiato e incendiato la casa di una famiglia sciita, uccidendo quattro persone e trascinandone i corpi per le strade al grido di ”infedeli”.
25/06/2013 “Penso che formare uno stato palestinese a ovest del fiume Giordano condannerebbe Israele a cento anni di interminabile conflitto, con milioni di discendenti di profughi che inonderebbero il nostro paese, e a uno schiacciante isolamento internazionale dopo una brevissima luna di miele”. Lo ha scritto su Facebook il leader di Bayit Yehudi, Naftali Bennett, per spiegare la posizione del suo partito. “Uno stato palestinese sarebbe uno stato fallito e ostile, come quello che si è formato nella striscia di Gaza dopo il 2005, ma molto più pericoloso perché a 30 secondi di volo dall’aeroporto internazionale Ben-Gurion. Bayit Yehudi – continua il post di Bennett – è entrato nel governo sapendo che esso comprendeva partiti che sostengono la creazione di uno stato palestinese (a fianco di Israele). Sono convinto della sincerità delle posizioni di Netanyahu, Lapid e Livni, ma penso che si sbagliano”. E conclude: “Noi non porremo alcun veto sui negoziati, ma non accetteremo di pagare un prezzo solo per permettere ai negoziati di prendere il via. I palestinesi vogliono negoziare? S’accomodino. Se sto trattando l’acquisto di un’auto, non accetto di pagare cinquemila shekel solo per avere il diritto di discutere l’acquisto dell’auto”.
24/06/2013 Sei razzi palestinesi lanciati domenica notte dalla striscia di Gaza verso Israele si sono abbattuti nelle zone di Hof Ashkelon e di Bnei Shimon. Il sistema di difesa antimissile “Cupola di ferro” ha intercettati i due razzi che rischiavano di colpire centri abitati, gli altri sono caduti su terreni non edificati. Le Forze di Difesa israeliane hanno reagito colpendo quattro obiettivi terroristici appartenenti alla Jihad Islamica palestinese, nel centro e nel sud di Gaza, fra cui una rampa di lancio e un deposito di armi.
24/06/2013 Jacob A. Frenkel sarà il nuovo governatore della Banca d’Israele (in sostituzione di Stanley Fischer), un carica che Frenkel ha già ricoperto due volte nel periodo 1991-2000. Frenkel, 70 anni, è attualmente presidente di JP Morgan Chase International.
24/06/2013 Egitto. In una dichiarazione diffusa domenica, il capo delle forze armate e ministro della difesa Abdel Fattah al-Sisi ha affermato che non permetterà “un attacco alla volontà del popolo” ammonendo i politici a utilizzare la settimana che resta prima delle annunciate manifestazioni di massa contro il presidente islamista Mohamed Morsi per cercare una soluzione alle loro controversie. Si tratta di uno dei più energici interventi da parte dei militari da quando un anno fa hanno caduto il potere a Morsi e alla sua amministrazione civile, dopo le elezioni che fecero seguito alla caduta dell’ex generale Hosni Mubarak nei primi mesi del 2011. “C’è uno stato di divisione nella società e la sua prosecuzione rappresenta un pericolo per lo stato egiziano”, ha ammonito Sisi.
24/06/2013 Non è sopravvissuto alle ferite riportate negli scontri interni del suo paese un siriano che era stato ricoverato allo Ziv Medical Center di Safed (Israele) circa due settimane fa in condizioni critiche.
24/06/2013 Nominato “ambasciatore di buona volontà” sia per l’Autorità Palestinese che per l’agenzia Onu Unrwa, Mohammed Assaf, il 22enne cantante di Gaza che sabato sera ha vinto a Beirut la finale del concorso canoro “Arab Idol”, versione araba di “American Idol”.
24/06/2013 Egitto. Un tribunale egiziano ha accusato membri della Fratellanza Musulmana d’aver cospirato con Hamas, Hezbollah e militanti locali per l’assalto nel 2011 al carcere di Wadi el-Natroun che portò alla scarcerazione di 34 membri della Fratellanza Musulmana, tra cui l’attuale presidente Mohammed Morsi. Morsi e altri leader della Fratellanza hanno sempre sostenuto d’essere stati liberati da residenti locali, mentre Hamas, ramo palestinese della Fratellanza Musulmana, negava qualunque coinvolgimento negli assalti alle carceri.
24/06/2013 Il governo israeliano ha approvato domenica la proposta del ministro dell’interno Gideon Saar di estendere l’ora legale sino a fine ottobre, facendola coincidere con quella in vigore in Europa. Lunedì il voto della Knesset sull’argomento.
24/06/2013 Il governo israeliano ha approvato domenica l’esportazione del 40% del gas naturale che verrà prodotto dai giacimenti recentemente scoperti al largo della costa israeliana. “Non ci siano fatti trasportare dalle onde del populismo e abbiamo preso la decisione giusta per lo stato di Israele”, ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu rispondendo alle contestazioni di chi è contrario all’esportazione di una quota del gas. E ha aggiunto. “Il gas può rispondere a due esigenze: far avanzare l’economia locale e far arrivare nelle casse dello stato decine di miliardi di shekel dall’esportazione e dal gettito fiscale. Senza le esportazioni di gas, non ci sarebbe un mercato per il gas di produzione locale”.
24/06/2013 Libano. Tre soldati libanesi sono rimasti uccisi domenica nella città costiera di Sidone in scontri a fuoco con seguaci di un religioso islamico sunnita ferocemente avverso all’intervento militare degli sciiti Hezbollah nella vicina Siria.
23/06/2013 Haifa, Jaffa e Acri sono città palestinesi e tali dovranno rimanere. Lo ha detto Tawfik Tirawi, membro del Comitato Centrale del Fatah di Abu Mazen, in un’intervista pubblicata sabato dal quotidiano arabo edito a Londra Al-Quds Al-Arabi. “A coloro che considerano israeliani gli insediamenti di Beit El e Ma’aleh Adumim e a tutti gli altri – ha dichiarato Tirawi – noi diciamo che Haifa, Jaffa e Acri sono e rimarranno palestinesi”. Tirawi ha aggiunto che i palestinesi sono in lotta sin dai tempi della Dichiarazione Balfour (1917) e che proseguiranno la lotta ”fino a quando raggiungeremo i nostri obiettivi nazionali: la creazione di uno stato palestinese con Gerusalemme come capitale e il diritto al ritorno per i profughi palestinesi. Passeremo questo obiettivo da una generazione all’altra”. Tirawi ha anche detto che ”il programma politico” di Fatah non è cambiato da quando è stata fondata, più di quattro decenni fa. “Fatah è un movimento creato per liberare la Palestina e stabilire uno stato palestinese – ha spiegato – e Fatah sorprenderà tutti dimostrando che continua a impegnarsi per questo progetto nazionale”. Infine ha accusato il segretario di stato americano Usa John Kerry di ”avallare” le strategie del governo israeliano offrendo di rilanciare l’economia palestinese.
23/06/2013 Leader della comunità drusa sulle alture del Golan hanno chiesto a Israele di accogliere loro correligionari che vivono al di là del confine, nella Siria devastata dalla guerra civile. La richiesta senza precedenti è contenuta in una lettera consegnata a Harel Locker, direttore generale dell’ufficio del primo ministro israeliano, durante un incontro giovedì con i capi drusi sulle alture del Golan, di cui ha riferito Ma’ariv.
23/06/2013 Le autorità di Hamas nella striscia di Gaza hanno messo a morte per impiccagione, sabato, due palestinesi accusati d’aver “collaborato con l’occupazione israeliana”. Un comunicato del “ministro” degli interni di Hamas afferma che le esecuzioni sono state effettuate ”in conformità con la nostra religione e la legge palestinese”. Le esecuzioni, aggiunge il comunicato, sono avvenute alla presenza di alti funzionari di Hamas, avvocati, agenti di sicurezza e capi comunitari. Il “procuratore generale” di Hamas, Ismail Jaber, ha detto che le esecuzioni serviranno da esempio per scoraggiare altri potenziali criminali. Jaber ha respinto la critica secondo cui le esecuzioni sarebbero illegali perché non ratificate dal presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen): “Non vi è alcun reale presidente dell’Autorità palestinese – ha detto Jaber – C’è solo un presidente nominale. Il governo nella striscia di Gaza è il governo legittimo palestinese e si prende cura della sicurezza del popolo”. Sono sedici i palestinesi ufficialmente giustiziati nella striscia di Gaza per “collaborazionismo” da quando Hamas vi ha preso il potere con la violenza nel 2007.
23/06/2013 Esposto per la prima volta, questa settimana al Paris Air Show, il missile intercettore “Fionda di Davide” (noto anche come “bacchetta magica”). Sviluppato in cooperazione fra la società americana Raytheon e la società israeliana Rafael, fa parte di un sistema missilistico difensivo a tre livelli integrato dal sistema “Cupola di ferro”, che intercetta razzi a corto raggio, e il sistema “Freccia”, puntato su missili balistici. La “Fionda” è in grado di intercettare razzi in arrivo a più di 160 km di distanza.
(Fonte: Israele.net)
#3HaDaR
Vent’anni d’Israele e molti di piú seguendone molto da vicino media, avvenimenti e politica, mi hanno permesso di capire una cosa chiaramente: non gliene frega a quelli al governo o alla Knesset (a parte pochi, e di certo non a Netanyahu, Lapid, Yechimovitch, Livni) finché non sono colpiti i quartieri dell’élite Ashkenazita… Un po’ come dei Sudanesi e degli Eritrei… Il giorno che aggrediscono una piccola Rosemblum o Sternschuss, o qualche altro nome europeo, a Rehavia, Herzelia, Caesaria o Even Yehudah, apriti cielo!, vedrai come fanno in fretta ad occuparsene… Ma finché accade in Shechunat HaTiqwah o Kerem Ha Teimanim…
Credimi, fossero caduti a Ramat Aviv o a Rehavia, anziché su Sderot e Ashqelon, sarebbero stati gli ultimi razzi!
Finché a crepare o correre nei rifugi sono coloni e dossim o “schwartzes”, non gliene frega un tubo: NON SONO DEI LORO!