Padova: svastiche davanti alla sinagoga
Svastiche e scritte antisemite. Sfregio alla sinagoga in Ghetto. Indaga la Digos: al vaglio i video di sorveglianza
di Riccardo Bastianello
Padova, 25 Giugno 2013 – Una ventina di giorni fa era toccato alla sinagoga di Verona (e prima ancora a Parma, Genova, Vercelli…..). Nella notte tra domenica e lunedì è stata la volta di quella di Padova. Una svastica di notevoli dimensioni è comparsa praticamente di fronte alla sede della comunità ebraica di Padova, all’angolo tra via Delle Piazze e via San Martino e Solferino. Ma non solo. Altre tre o quattro svastiche «fresche» di bomboletta spray sono apparse a meno di una decina di metri dalla sinagoga. E ancora la scritta (in parte incomprensibile) «C’eravamo tutti a Dachau», la data «1933» (l’anno in cui Hitler andò al potere), il simbolo dell’organizzazione neofascista «Terza posizione» e alcune croci celtiche. E non è escluso che di simboli di questo tipo ce ne siano altri visto che le segnalazioni dei residenti del ghetto sono continuate per tutta la giornata di lunedì . Una serie di simboli e frasi inquietanti, di cui la Digos di Padova è già stata informata.
Gli agenti della questura hanno infatti già avviato delle indagini procedendo all’analisi delle registrazioni delle telecamere della videosorveglianza presenti in ghetto. Difficile dire chi possa essere l’autore del gesto. Solo una ventina di giorni fa, come detto, era toccato alla sinagoga di Verona. In quell’occasione erano comparse, direttamente sulla facciata, svastiche, stelle di David e la scritta nazista «Juden ». A disegnarle erano state alcune persone incappucciate riprese dalle telecamere di sorveglianza. «Purtroppo Padova ha una lunga tradizione in questo senso – ha spiegato il docente di Storia dell’ebraismo moderno e contemporanea dell’Università di Padova, Gadi Luzzato Voghera – a cominciare da una militanza di estrema destra piccola per dimensioni ma molto pesante. Solo un mese fa ci siamo incontrati per commemorare il settantesimo anniversario dell’incendio alla Scuola Grande Tedesca, il centro pulsante della vita ebraica a Padova e oggi ci troviamo a contare scritte e simboli sparsi per tutto il ghetto». Stranamente però non ci sono stati, come spesso accade, fatti o dibattiti recenti che possano avere riacceso le menti deliranti di intolleranti e antisemiti né le scritte fanno riferimento a fatti di cronaca. L’episodio sembrerebbe quasi essere la manifestazione di un antisemitismo di fondo che continua ad esistere al di là di tutto e nonostante tutto.
Il ghetto è in ogni caso una delle aree di Padova più densamente «coperta» da telecamere e non è escluso che attraverso queste si possa arrivare all’identificazione dei responsabili. «Purtroppo se si contano le decine di svastiche sparse per la città o si pensa all’esistenza di negazionisti come Franco Damiani, del liceo scientifico Rolando da Piazzola – ha continuato poi – si capisce come l’antisemitismo sia drammaticamente un fenomeno che continua a sopravvivere ». La Comunità ebraica di Padova ha preferito attendere di capire le dimensioni e la gravità dell’episodio prima di prendere provvedimenti in merito. Di certo non mancherà, come sempre accaduto in passato, di segnalare ogni nuova scritta o svastica agli agenti della questura.
Nella foto in alto: la scritta antisemita sui muri di Padova, vicino alla sinagoga