Egitto: esercito distrugge tunnel dei terroristi al confine con Gaza
Il Cairo, 7 Luglio 2013 – Secondo il quotidiano egiziano Al-Shorouk, che cita un’alta fonte militare, l’esercito egiziano ha distrutto di recente più di 40 tunnel usati da contrabbandieri del Sinai, al fine di impedire infiltrazioni di terroristi nella penisola.
Il quotidiano egiziano Al Gomhuria ha annunciato un’imminente operazione di esercito e aviazione egiziana per eliminare le reti terroristiche nel Sinai. Un alto funzionario citato dal giornale ha spiegato che ”la questione, in generale, non è legata a Israele, ma alla sicurezza nazionale dell’Egitto”.
(Fonte: Israele.net)
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Nella foto in alto: soldati al confine tra Egitto e la Striscia di Gaza
#1Emanuel Baroz
08/07/2013 Siria. Tra il 60 e il 70% della città di Homs (Siria centrale) è distrutto o gravemente danneggiato dopo nove giorni di intensi combattimenti, secondo le stime dell’Osservatorio Siriano per i diritti umani. Le truppe del presidente Bashar Assad hanno dato l’assalto ai quartieri di Khaldiyeh e della Città Vecchia, in mano ai ribelli e sotto assedio da più di un anno. Domenica, nuovi raid aerei, bombardamenti di carri armati e lanci di razzi.
08/07/2013 Usa/Egitto. Probabilmente gli Stati Uniti non sospenderanno in tempi brevi gli aiuti all’Egitto, per lo più militari (pari a 1,5 miliardi dollari all’anno), nonostante quello che l’opposizione ha definito un colpo di stato. “Dobbiamo continuare a sostenere i militari, l’unica forza di stabilità in Egitto che possa sedare la faida politica”, ha detto domenica alla CNN il parlamentare americano Mike Rogers. La legge americana prevederebbe la sospensione degli aiuti se i militari di un paese rovesciano un leader democraticamente eletto.
08/07/2013 Approvato domenica dal governo israeliano (con 14 voti a favore e 4 astenuti) il disegno di legge Peri per “l’equa condivisione degli oneri”. Il disegno di legge, approvato nel maggio scorso dalla commissione guidata dal ministro Yaakov Peri, prevede che entro 4 anni i giovani ultra-ortodossi di 21 anni d’età dovranno prestare servizio militare di leva, ad eccezione di 1.800 esenzioni concesse solo a eccezionali studiosi della Torah. “Introdurremo il cambiamento gradualmente – ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu – tenendo conto delle particolari esigenze della comunità ultra-ortodossa”. Il disegno di legge, fortemente osteggiato dai parlamentari dei partiti ultra-ortodossi, verrà ora sottoposto al Comitato Ministeriale per la Legislazione.
08/07/2013 Egitto. Mohamed el-Baradei, indicato sabato come possibile incaricato dal presidente ad interim Adli Mansour di formare il nuovo governo, ha invitato i Fratelli Musulmani a far parte del futuro politico del paese. “Un uomo non dovrebbe essere messo sotto processo senza motivo: Morsi deve essere trattato con rispetto”, ha detto el-Baradei al giornale tedesco Der Spiegel. Secondo el-Baradei, nuove elezioni si terranno entro un anno.
08/07/2013 Egitto/Sinai. Uomini armati su camioncini pick-up hanno attaccato quattro posti di controllo egiziani, domenica, nella città di Sheikh Zuweid, nel nord del Sinai, vicino al confine con Israele e striscia di Gaza. Un soldato egiziano ucciso.
08/07/2013 Intercettata domenica nel Mar Nero dalla guardia costiera rumena un’imbarcazione con a bordo 33 profughi siriani, tra cui donne e bambini, capitanata da due contrabbandieri turchi.
08/07/2013 Egitto/Sinai. Secondo il quotidiano egiziano Al-Shorouk, che cita un’alta fonte militare, l’esercito egiziano ha distrutto di recente più di 40 tunnel usati da contrabbandieri del Sinai, al fine di impedire infiltrazioni di terroristi nella penisola. Il quotidiano egiziano Al Gomhuria ha annunciato un’imminente operazione di esercito e aviazione egiziana per eliminare le reti terroristiche nel Sinai. Un alto funzionario citato dal giornale ha spiegato che ”la questione, in generale, non è legata a Israele, ma alla sicurezza nazionale dell’Egitto”.
08/07/2013 Libano/Siria. Cittadini sciiti libanesi sostenitori di Hezbollah, citati dal giornale arabo edito a Londra Asharq Al-Awsat, hanno chiesto ai capi della organizzazione terroristica di non mandare più i loro figli a combattere in Siria.
08/07/2013 Egitto. I Fratelli Musulmani sono convinti che i governi occidentali sostengano pienamente il rovesciamento militare del presidente Mohamed Morsi. “Questa posizione – ha affermato alla Reuters Mohamed El-Beltagi, importante esponete della Fratellanza – finirà con alimentare l’odio verso Stati Uniti ed Europa”. Da notare che la stessa accusa viene mossa dagli avversari di Morsi secondo i quali il presidente appena deposto era sostenuto dai paesi occidentali.
07/07/2013 Egitto. Un video diffuso sabato su internet da attivisti egiziani mostra sostenitori egiziani dei Fratelli Musulmani (e con una bandiera di al-Qaeda) che gettano da un palazzo due giovani, colpevoli d’aver inneggiato alla destituzione del presidente Mohammed Morsi. L’incidente, durante il quale almeno uno dei due (il 19enne Hamada Badr) è rimasto ucciso, è avvenuto nella città costiera di Alessandria durante gli scontri fra opposte fazioni, secondo quanto riferito dalla tv Al Arabiya. Un precedente del genere si ebbe nel giugno 2007 quando sostenitori di Fatah vennero gettati dai tetti da terroristi islamisti durante il golpe di Hamas nella striscia di Gaza.
07/07/2013 Egitto/Sinai. Un’esplosione nella penisola del Sinai ha colpito sabato un tratto del gasdotto egiziano che fornisce gas a Israele e Giordania. Il gasdotto è stato attaccato più di dieci volte da quando l’ex presidente Hosni Mubarak venne estromesso nel 2011. Venerdì, sempre nel Sinai, cinque agenti di sicurezza sono stati uccisi ai posti di blocco in cui prestavano servizio nel Sinai, e sabato sono stati attaccati altri quattro posti di blocco.
07/07/2013 Egitto. Il partito Libertà e Giustizia, braccio politico dei Fratelli Musulmani, ha respinto sabato la nomina di Mohamed ElBaradei come primo ministro ad interim. “Rifiutiamo questo colpo di stato e tutto ciò che ne deriva, tra cui El Baradei”, ha detto alla Reuters un alto esponente del partito islamista. Anche il secondo gruppo islamista egiziano per dimensioni, il partito salafita Nour, che inizialmente aveva appoggiato la “road map” dei militari verso nuove elezioni, ha dichiarato sabato alla Reuters che si oppone alla nomina di ElBaradei.
07/07/2013 Egitto. Almeno 30 morti e più di mille feriti negli scontri fra opposte fazioni durante il “venerdì del rifiuto”, proclamato dai Fratelli Musulmani contro la destituzione del presidente Morsi. Gli scontri più sanguinosi si sono registrati nella città mediterranea di Alessandria, con almeno 14 morti e 200 feriti.
07/07/2013 Egitto. Il sacerdote copto Mina Aboud Sharween è stato aggredito e ucciso nel primo pomeriggio di sabato da uomini armati mentre camminava nella zona di Masaeed a El Arish (nel nord della penisola del Sinai). I Fratelli Musulmani hanno duramente criticato il sostegno dato dal papa copto Tawadros, capo spirituale di 8 milioni di cristiani in Egitto, alla rimozione del presidente Morsi da parte dei militari.
07/07/2013 Il gruppo Jamaat Ansar Al-Bayt Maqdis, attivo nella penisola del Sinai, ha rivendicato il lancio, giovedì notte, di due missili Grad verso la città di Eilat (sud Israele). Le Forze di Difesa israeliane avanzano l’ipotesi che i due ordini siano ricaduti in territorio egiziano. ”La situazione in Egitto, in cui è presente la lunga mano gli ebrei – ha dichiarato il gruppo terrorista – non potrà in nessun caso interrompere la jihad. Con l’aiuto di Allah, questa situazione aumenterà la determinazione ad agire per la religione e per applicare la sharia (legge religiosa) di Allah”. Jamaat Ansar Al-Bayt Maqdis ha già rivendicato in passato attacchi contro Israele.
07/07/2013 Un altro siriano ferito negli scontri interni del suo paese, nei pressi del confine settentrionale d’Israele, è stato ricoverato sabato in un ospedale di Nahariya. Ne ha dato notizia radio Galei Tzahal.
07/07/2013 Siria. La Coalizione Nazionale, principale forza di opposizione anti-Assad, ha eletto sabato Ahmad Jarbe come suo presidente, dopo un primo ballottaggio tenutosi a Istanbul. Jarbe è una figura tribale della provincia orientale di Hasaka che ha collegamenti con l’Arabia Saudita. Ha sconfitto l’imprenditore Mustafa Sabbagh, uomo di punta del Qatar all’interno dell’opposizione siriana.
(Fonte: Israele.net)
#2Emanuel Baroz
Estremisti islamici all’attacco: “Fratelli Musulmani troppo teneri”
di Noemi Cabitza
«La caduta di Mohamed Morsi dimostra che con gli infedeli non si può usare la parola ma bisogna usare la spada». A parlare così ad una radio libanese è il presunto portavoce dello “Stato Islamico di Siria e Iraq”, un gruppo estremista legato ad Al Qaeda che combatte in Siria e che ha come obbiettivo quello di trasformare i due Stati in emirati islamici.
«Noi per raggiungere i nostri obbiettivi abbiamo scelto la scatola di munizioni invece delle urne» ha detto ancora il presunto portavoce di cui non si conosce il nome. «I nostri negoziati avvengono in trincea non in Hotel» ha concluso infine l’estremista islamico alludendo ai tentativi di risolvere la questione siriana con colloqui di pace.
La caduta di Mohamed Morsi e dei Fratelli Musulmani, secondo il pensiero degli estremisti islamici, è la dimostrazione lampante che per imporre la Sharia, la legge islamica, occorre la forza e non la ragione. Gli estremisti islamici considerano la Fratellanza Musulmana un movimento troppo tenero con chi si oppone alla Sharia e per questo è stato punito. Fa impressione leggere i forum islamici, specialmente quelli legati ad Al Qaeda, dove in molti chiamano alla Jihad in Egitto per impedire all’occidente di laicizzare il Paese. Altri estremisti islamici propongono di punire l’Europa e gli Stati Uniti per aver appoggiato dall’esterno la dissidenza egiziana che ha portato alla deposizione di Morsi. Altri ancora propongono di sparare sui Tamarrod colpevoli, secondo loro, di essere pedine degli infedeli. Grandi lodi ad Allah quando è stato postato un video dove si vedono alcuni salafiti egiziani uccidere brutalmente quattro ragazzi appartenenti al movimento dei Tamarrod.
Il fatto davvero inquietante è che moltissimi degli internauti che scrivono su questi forum sono giovani estremisti islamici che abitano in Europa i quali chiedono una svolta violenta anche nel vecchio continente. «E’ ora di punire l’Europa» dice uno che si firma “leone dell’Islam”. «Con la democrazia non conquisteremo mai Roma» gli fa eco l’utente “Abou El Hassan Saleh” (che sembra molto rispettato nel forum, una specie di personalità). Volano le critiche ai Fratelli Musulmani colpevoli di essere stati troppo teneri e per questo di essere stati “fregati” dalle forze del male occidentali e dai loro soldi. La “debolezza” della Fratellanza Musulmana è ormai un mantra che pervade diversi forum islamici. C’è poi chi, come uno che dice di scrivere per il “battaglione europeo di Maometto”, sostiene che «è arrivato il momento di portare la Jihad in Europa così la smetteranno (gli europei) di interferire nelle vicende islamiche».
Insomma, la caduta dei Fratelli Musulmani in Egitto sta provocando una serie di violente reazioni da parte degli estremisti islamici che dovrebbero far riflettere attentamente e soprattutto dovrebbero allarmare le intelligence europee. E’ la prima volta che in questi forum islamici, uno in particolare che preferiamo non citare, si insiste così tanto per punire l’Europa per il presunto sostegno dato ai Tamarrod egiziani, visto come un modo per non fare applicare la Sharia in Egitto. Altre volte gli estremisti islamici hanno parlato di colpire l’Europa, ma mai con tanta determinazione e insistenza.
Una nota particolare la vogliamo dedicare a un tread dedicato esclusivamente alle informazioni su dove trovare le comunità cristiane in Egitto e su come colpirle. «Il Paradiso si conquista uccidendo gli infedeli» dice l’utente “Diquar”.
http://www.rightsreporter.org/estremisti-islamici-allattacco-fratelli-musulmani-troppo-teneri/
#3Emanuel Baroz
Tariq Ramadan: Chi l’ha visto?
Sulla catastrofe egiziana, dopo un anno e mezzo di potere assoluto della Fratellanza Musulmana, aleggia sull’Europa – sulla Svizzera in particolare – un fantasm a con le sembianze di Tariq Ramadan, nipote del fondatore della Fratellanza Hassan el-Banna, nato pero’ a Ginevra, dove la sua famiglia si era rifugiata dopo l’ impiccagione del nonno, ritenuto dal governo nient’altro che un terrorista. Per anni ce lo siamo dovuto sorbire in tutte le salse, le sue interviste hanno riempito pagine dei giornaloni di casa nostra, non c’era “esperto” di islam o di storia medio-orientale che non ci propinasse il suo pensiero, presentandolo -naturalmente- come il portavoce dell’islam moderato. Eccolo l’ideologo beniamino dei sostenitori dell’islam moderato, di fronte a quanto è accaduto in Egitto – la patria dei Fratelli Musulmani!- se ne sta zitto zitto a Ginevra (supponiamo), oppure a Oxford, dove è di casa. Tutte le sue previsioni – non era difficile accorgersene – non erano altro che un mucchio di frottole, buone per gli allocchi occidentali, per i quali non contano i fatti nè la realtà, quanto piuttosto le loro interpretazioni.
Chiediamo ai nostri lettori di scrivere ai giornaloni (le loro mail sono in home page) per chiedere ragione di questo silenzio. Perchè si sono dimenticati del povero Ramadan ? Certo, non se la starà passando molto bene,dopo tutto il marciume che la sua Fratellanza è riuscita a imporre in Egitto in così poco tempo. Ma qualche domandina al suo divulgatore in occidente noi gliela avremmo da porre, chissà che non si sentano stimolati a fargliele anche loro.
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=49812
#4Daniel
Egitto – Una nuova guerra in nome della Sharia?
di Rossana Miranda
In Egitto sembra essere cominciata una guerra. Di carattere religioso. I Fratelli Musulmani hanno comunicato un primo bilancio di 35 sostenitori uccisi negli scontri di questa mattina davanti alla sede delle Guardie Rivoluzionarie al Cairo. Tutti difensori del presidente deposto Mohamed Morsi che partecipavano a una manifestazione davanti al quartier generale delle Guardie egiziane.
Il partito Giustizia e libertà dei Fratelli Musulmani ha lanciato un appello alla “rivolta del grande popolo d’Egitto contro coloro che stanno cercando di soffocare la rivoluzione con i carri armati”. Un richiamo alla comunità internazionale, i gruppi internazionali e “tutti gli uomini liberi del mondo” a intervenire per impedire altri massacri e l’emergere di una nuova Siria nel mondo arabo.
UNA COSTITUZIONE ISLAMICA
Ma cosa difendono i sostenitori di Morsi? Una Costituzione “costata letteralmente sangue e lacrime”. Gli scontri che oggi provoca potevano intuirsi da come era nata. Sembra essere fatta da e per gli islamici.
Quando è stata scritta questa Costituzione, altre sensibilità politico-religiose avevano abbandonato l’Assemblea Costituente argomentando che non erano ascoltati né presi in considerazione. La maggioranza dei Fratelli musulmani e i salafiti era schiacciante.
La polemica è arrivata al punto massimo quando grazie ad un decreto presidenziale (il cosiddetto pacchetto “Super Morsi”) il presidente si è aggiudicato le decisioni fino a quando non sarebbe stata pronta la Costituzione, costringendo gli egiziani ad accettare qualunque proposta.
I RISCHI DELLA SHARIA
Secondo il sito Foreing Policy, l’aspetto più controverso della Costituzione egiziana è quello della Sharia, il diritto islamico. Per i non-islamici la nuova Costituzione egiziana lasciava aperta la porta alle interpretazioni più radicali. Tutti i riferimenti alla legge islamica era generici e potevano avere multiplici usi. Per esempio, la Costituzione attuale ripete nell’articolo numero due un principio di quella del 1971 che considera la legge coranica “fonte principale di qualsiasi legislazione”. E la questione si complica quando per decidere i principi si consegna il potere all’Università di Al Azhar unica autorità che può interpretarla. Un’istituzione dominata dai Fratelli Musulmani.
IL POTERE MILITARE
Sono anche significativi gli articoli che riguardano i rapporti con l’esercito. L’articolo 197 lascia fuori da qualsiasi controllo le spese militari. Le competenze a riguardo sono nelle mani del Consiglio nazionale di difesa. L’articolo 198, invece, permette il giudizio di civili da parte del tribunale militare quando le accuse danneggiano l’esercito.
L’articolo 48 stabilisce che “la libertà di stampa è garantita, ma sempre che sia d’accordo con i principi base dello Stato e della società”. Una precisazione preoccupante perché la sua interpretazione rischia di sfociare nel radicalismo.
(Fonte: Formiche.net, 8 luglio 2013)
#5Emanuel Baroz
Egitto: attacco islamista nel Sinai. E’ allarme Hamas
di Sarah F.
Egitto, Sinai: 5 luglio 2013 ore 06,37 – Con una tattica prettamente militare questa mattina diversi gruppi islamisti hanno attaccato obbiettivi militari egiziani nella Penisola del Sinai. Un primo bilancio parla di un militare egiziano morto e due feriti gravemente.
L’attacco principale è avvento nei pressi dell’aeroporto di El Arish. Gli assalitori hanno sparato razzie bombe a mano contro un posto di blocco militare poco fuori dall’aeroporto uccidendo sul colpo un militare egiziano e ferendone gravemente altri due. Immediata la risposta dei militari che hanno messo in fuga gli assalitori. Contemporaneamente si sono verificati altri attacchi di entità minore contro altri posti di blocco egiziani posti lungo il confine con la Striscia di Gaza.
Secondo fonti militari i terroristi provenivano proprio dalla Striscia di Gaza dove sono rapidamente rientrati dopo gli attacchi. I terroristi islamici avrebbero sfruttato una falla nel sistema di sicurezza egiziano che da due giorni ha isolato completamente l’enclave palestinese.
Dopo l’attacco sono state rinforzate tutte le misure di sicurezza nel Sinai sia da parte egiziana che da parte israeliana. Si teme che ci possano essere altre infiltrazioni. La Striscia di Gaza è controllata infatti da Hamas, un gruppo terrorista direttamente legato alla Fratellanza Musulmana egiziana. Esperti della sicurezza collegano l’attacco ai militari egiziani alla rivolta in Egitto che ha deposto Mohamed Morsi e i Fratelli Musulmani. Le intelligence militari egiziane e israeliane stanno collaborando per cercare di individuare gli attentatori e non escludono ritorsioni. Tutta la zona del Sinai è monitorata costantemente per evitare altri attacchi.
http://www.rightsreporter.org/egitto-attacco-islamista-nel-sinai-e-allarme-hamas/