Stampa araba: raid israeliano contro armi siriane destinate ad Hezbollah

Nuovo Raid al confine tra Siria e Libano?

Nella notte tra martedì e mercoledì scorso un piccolo convoglio diretto nella valle della Bekaa proveniente dalla Siria potrebbe essere stato attaccato da aeri stranieri, probabilmente israeliani.

La notizia non ha trovato riscontri ufficiali, ne in Israele, ne in Siria, ne in Libano, tuttavia dichiarazioni di ministri israeliani e libanesi lasciano intendere che qualcosa sia veramente accaduto.

In particolare sono state molto interessanti le dichiarazioni del ministro della difesa Israeliano Moshe Ya’alon, il quale ha dichiarato che Israele continua a monitorare la situazione in Siria con la massima attenzione e che lo stato ebraico continua ad agire in accordo con le direttive del gabinetto di sicurezza.

Anche il timing dell’attacco fa aumentare le probabilità che qualcosa si accaduto. Nella notte tra martedì e mercoledì, infatti, il premier israeliano Netanyahu si trovava fuori da Israele, nel caso di specie il primo ministro si trovava a Roma. Qualcuno potrebbe aver pensato di poter approfittare della mancanza in patria di Netanyahu per organizzare il trasferimento di qualche “materiale bellico” dalla Siria al Libano. Ogni raid israeliano è potenzialmente causa di un conflitto com l’Hezbollah libanese e in assenza del Primo Ministro potrebbe in teoria più complesso ordinare un attacco dalle conseguenze devastanti.

Ma in Israele in caso di decisioni urgenti in assenza del primo ministro molto è nelle mani di Moshe Ya’alon, persona con le capacità e l’esperienza per gestire qualunque situazione di conflitto, inoltre con i sistemi di comunicazione odierna anche se all’estero un Primo Ministro israeliano può essere relazionato rapidamente ed in maniera relativamente sicura sulle questioni di massima urgenza.

In questo contesto l’ipotesi di un raid israeliano nella notte tra martedì e mercoledì ai confini tra Libano e Siria prende sempre più corpo e sarebbe un’azione aderente alla linea di condotta israeliana atta ad evitare che armi avanzate o precursori di armi chimiche raggiungano il Libano dell’Hezbollah.

Tuttavia questa rete non è impenetrabile e alcuni di questi sistemi d’arma potrebbero aver già raggiunto il Libano, e questo fatto potrebbe spingere Israele ad un raid ben più pericoloso dei precedenti, questa volta proprio nei territori dell’Hezbollah.

http://www.geopoliticalcenter.com/2013/10/nuovo-raid-al-confine-tra-siria-e-libano/

Siria. Israele, no armi a ribelli. Potrebbero finire a Hezbollah

(ASCA) – Roma, 23 ott – “Finora il regime siriano ha confermato il suo impegno” sulla distruzione del suo arsenale chimico”, ma “noi continuiamo a mantenere la nostra linea rossa”, ovvero “di non consentire il trasferimento di armi” ai ribelli poiche’ “potrebbero finire in mani ostili, in particolare sotto il controllo di Hezbollah”. Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Moshe Yaalon, parlando alla commissione Esteri della Knesset. (fonte AFP).

Nuovi missili iraniani per l’Hezbollah?

Da settimane si susseguono indicazioni, sia da parte Libanese sia da fonti del Golfo Persico, che l’Hezbollah iraniano sarebbe entrato in possesso di un nuovo sistema d’arma. Si tratterebbe, il condizionale è d’obbligo in questo post, di un missile cinese riadattato dall’industria militare iraniana e che sarebbe ora presente in terra libanese. Le fonti (tutte rigorosamente Open Source) parlano di un missile balistico estremamente preciso la cui gittata sarebbe stata aumentata dagli ingegneri iraniani, ma nessuna parla di quale potrebbe essere il missile in oggetto.

Rivedendo accuratamente l’inventario dei vettori balistici cinesi (che sono anche nelle mani della Corea del Nord e che potrebbe essere il diretto fornitore di questi missili) la nostra attenzione è stata catturata dal missile balistico a corto raggio DF-11.

Il DF-11 ha un raggio di azione nominale di 350 km ed una lunghezza di quasi 8 metri per un peso al decollo di 3,900 Kg. Dimensioni pesi e gittata ideale per gli scopi dell’Hezbollah. Tuttavia le fonti libanesi ad arabe indicano che il missile ora modificato modificato avrebbe una gittata di quasi 1500 Km, questo probabilmente a discapito della peso della testata che potrebbe essere stato ridotto da 500 a 150 kg.

Siamo comunque perplessi sulla notizia, in quanto un DF-11 a raggio aumentato fino a 1500 Km non sarebbe utile all’Hezbollah in un conflitto contro il nemico storico del partito sciita, e cioè lo stato di Israele, in quanto l’intero territorio israeliano dista non più di 400/450 Km dalle zone del Libano nel controllo ferreo di Hezbollah. Il raggio attuale del DF-11 è ideale per gli scopi passati di Hezbollah.

A cosa può essere utile ad Hezbollah un missile con quasi 1500 Km di portata? Gli unici bersagli entro quel raggio di azione sono bersagli in Egitto oppure in Arabia Saudita forse i veri nemici dell’asse sciita Iran-Hezbollah.

Comunque sia se alcuni DF-11 fossero presenti su suolo libanese, sarebbe molto difficile comprendere se si trattasse dei DF-11 standard o di quelli modificati, anche per questo motivo un raid israeliano sui depositi dei DF-11 non è solo possibile ma è addirittura molto probabile anche se ciò portasse a una guerra con l’Hezbollah.

http://www.geopoliticalcenter.com/2013/10/nuovi-missili-iraniani-per-lhezbollah/

Quasi certamente trattasi di bufala.