Manifestazione dei Forconi, per il leader del movimento l’Italia è schiava delle banche “ebraiche”
Roma, 13 Dicembre 2013 – Abbiamo già segnalato nei giorni scorsi come nelle manifestazioni del Movimento 9 Dicembre denominate con la consueta sintesi giornalistica “protesta dei Forconi” ci siano state pesanti infiltrazioni da parte dei gruppi di estrema destra attualmente più conosciuti, ma quanto dichiarato oggi da Andrea Zunino, agricoltore di sessant’anni che abita tra Biella e Vercelli, considerato uno dei leader della protesta va oltre le nostre peggiori aspettative: intervistato dal quotidiano Repubblica il portavoce dei Forconi ha dichiarato di voler la sovranità dell’Italia “oggi schiava dei banchieri, come i Rotschild: è curioso che 5 o 6 tra i più ricchi del mondo siano ebrei, ma è una cosa che devo approfondire“, aggiungendo poi a precisa domanda dell’intervistatrice Vera Schiavazzi che cercava di far capirne di più (” Signor Zunino, si rende conto che da questa stessa dichiarazione sulle banche “ebraiche” è nato il nazismo? Si rende conto di quel che dice?”) di non avere le prove di quanto detto, “Ma penso che Hitler, che probabilmente era pazzo, si sia vendicato con l’antisemitismo del voltafaccia dei suoi iniziali finanziatori americani. Personalmente non mi interessa“, utilizzando quindi uno dei più terribili pregiudizi antisemiti che tanti danni ha causato alle comunità ebraiche del mondo nel corso della storia, il tutto mentre sulla tv pubblica viene dato spazio durante la trasmissione Virus condotta da Nicola Porro a dichiarazioni sulla crisi economica che si rifanno alle più bieche teorie cospirazioniste antisemite (vedere il video qui, 1h 21.52)
Immediata la replica del Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna che ha dichiarato: “Le deliranti affermazioni sull’Italia ‘schiava dei banchieri ebrei’ e le successive giustificazioni formulate dal portavoce del Movimento dei Forconi, Andrea Zunino, danno il senso di un disagio che si fa sempre più profondo e richiamano, senza alcun pudore e vergogna in chi le ha pronunciate, un periodo storico caratterizzato da morte, violenza, negazione dei diritti più elementari. Zunino si alimenta dai più violenti e biechi stereotipi antisemiti per offendere non soltanto la memoria di milioni di individui che in nome dell’ideologia nazista trovarono la morte tra le più atroci sofferenze ma soprattutto l’intelligenza, la coscienza democratica e la maturità di quella popolazione italiana le cui istanze si propone di rappresentare, evidentemente in modo inadeguato, nella strade e nelle piazze di tutto il paese”.
Thanks to Progetto Dreyfus
Nella foto in alto: un momento della manifestazione tenutasi ieri a Milano
#1Emanuel Baroz
Per completezza di informazione riportiamo qui di seguito l’intervista completa rilasciata da Andrea Zunino a Repubblica:
“I politici italiani? Tutti uguali. Blocchi e presidi a oltranza finchè non cadrà il governo”
Andrea Zunino, leader dei forconi: “Italia schiava di ricchi ebrei. Il nostro esempio? L’Ungheria”
di Vera Schiavazzi
TORINO – Andrea Zunino, classe 1953, professione agricoltore, residenza al confine tra le province di Biella e Vercelli, è il leader (“meglio: portavoce”) del Movimento 9 dicembre, quello che da lunedì ha acceso i riflettori su una Torino rivoltosa, delusa, impoverita. Il suo manifesto? “Vogliamo le dimissioni del governo. Vogliamo la sovranità dell’Italia, oggi schiava dei banchieri, come i Rotschild: è curioso che 5 o 6 tra i più ricchi del mondo siano ebrei, ma è una cosa che devo approfondire. Con Grillo mi incontrerei, i 5 Stelle sono persone perbene. Con Berlusconi mai, anche se le porcate peggiori da noi le ha fatte la sinistra”. E sullo sfondo un mito: il premier ungherese Viktor Orbàn: “Lui sì che sta liberando davvero il suo Paese”.
Signor Zunino, si rende conto che da questa stessa dichiarazione sulle banche “ebraiche” è nato il nazismo? Si rende conto di quel che dice?
“Non ho le prove. Ma penso che Hitler, che probabilmente era pazzo, si sia vendicato con l’antisemitismo del voltafaccia dei suoi iniziali finanziatori americani. Personalmente non mi interessa”.
L’idea del movimento è stata sua? O l’ha ispirata qualcuno?
“Non è venuta solo a me. Passo molto tempo su Internet, ho visto il lancio nazionale mesi fa, ho trovato un gruppo di ragazzi di Torino che aderiva e sono andato daloro. Mi hanno chiesto di fare il portavoce, sono persone semplici, ed eccomi qui”.
Quali erano le sue idee politiche? E i suoi precedenti?
“Sono incensurato e non ho mai avuto una tessera. Appartengo a una generazione che ha avuto la fortuna di non trovarsi in pieno Sessantotto, ma ha vissuto le ricadute peggiori. Per 14 anni ho praticato andavo al seggio e facevo mettere a verbale che rifiutavo la scheda perché non mi sentivo rappresentato”.
Cosa pensa degli studenti che hanno manifestato a Roma?
“Ci vanno bene. Sono ragazzi, ma anche loro sanno che la politica li ha traditi, che è tutto un magna- magna. A me vanno bene tutti gli italiani, i cittadini che scendono in piazza”.
E se non sono italiani? Qual è la vostra posizione sugli immigrati in Italia?
“È un argomento esplosivo, che sto cercando di far uscire su Facebook. Per me va bene chiunque rispetta le leggi, ma capisco il disoccupato che si lamenta perché al marocchino arrivato col barconedanno la casa e mille euro mentre lui deve dormire in macchina. Ha ragione, è uno scandalo, ma gli dico: non è col marocchino che te la devi prendere, ma col governo”.
Vi siete accordati con altre organizzazioni nelle piazze?
“Gli unici coi quali avevamo un accordo erano una sigla di commercianti dei mercati ambulanti che si era ribellata ai sindacati. Ma non ci hanno fatto fare bella figura: io andavo in Questura a metterci la faccia e chiedere i permessi e loro in piazza facevano quel che volevano. Adesso basta”.
Qual è il vero obiettivo?
“Le dimissioni del governo e delle due Camere. Ma non vogliamo una giunta militare, anzi: stiamo lanciando un appello per formare un tavolo di giuristi e costituzionalisti che ci aiutino a capire come può nascere un governo provvisorio di solidarietà. Non un governo tecnico, quello è lo strumento con cui la politica ha truffato la nostra gente”.
Qualcuno vi ha corteggiato in questi giorni? Avete incontrato partiti, esponenti politici?
“Ho incontrato soprattuttoispettori Digos con i quali stiamo collaborando benissimo, anche se ora hanno avuto da Alfano l’ordine del pugno di ferro. Poi mi ha ricevuto il questore, nel suo enorme ufficio dove di solito va soltanto il sindaco. Ma gli ho ribadito che non intendevamo smettere, così abbiamo un nuovo presidio autorizzato, possiamo fare un corteo al giorno, magari anche di più, basta che avvisiamo”.
Che cosa dice della violenza?
“Noi siamo contro. Il codice etico del Movimento 9 dicembre l’ho scritto io, è piaciuto ai ragazzi, è diventato nazionale. Si parla di giovani pagati, e anche molto, per venire a infiltrasi, a far casino. Anche le nostre pagine Facebook sono infiltrate, ora comunichiamo diversamente. La Digos sa quel che ho fatto per portare via la gente mentre in piazza Castello volavano le pietre. Ma sono in molti ad avere interesse che Cota vada a casa “.
Si sente responsabile?
“Abbiamo un nuovo presidio, ci troveremo lì. Siamo cittadini. Cota deve andare a casa, la Lega è ridicola quando cerca di appropriarsi delle nostre parole d’ordine. Ma la politica con i suoi scandali dei rimborsi, è tutta uguale”.
Una domanda personale: lei in che cosa crede?
“Mi sono convertito all’Islam per poter praticare il sufismo. E così sono diventato un maestro del respiro consapevole”.
http://www.repubblica.it/politica/2013/12/13/news/forconi_zunino_banche-73481950/
#2Emanuel Baroz
Forconi, Pacifici: «Attenti agli infiltrati che soffiano sul fuoco»
Il presidente della comunità ebraica romana avverte: “I simpatizzanti possono essere pericolosi”
di Marco Pasqua
«Non dimentichiamoci che Hitler ha preso il potere con la democrazia e che, nel suo Paese, non ha sparato un solo colpo». Riccardo Pacifici, presidente degli ebrei romani, non nasconde di essere preoccupato. Giorno per giorno, sta seguendo le vicende delle mobilitazioni, in tutta Italia, dei forconi. «Bisogna prestare attenzione ai simpatizzanti», avverte, mentre partecipa, nel palazzo della Cultura di via del Portico d’Ottavia, ad un convegno sull’usura. «Dobbiamo riflettere – avverte – perché c’è qualcosa che si sta muovendo nel Paese di cui noi abbiamo ancora compreso la portata». I forconi, sottolinea, «sono l’inizio di un’ondata di disagio molto profondo e che unisce le persone più disperate, anziani e giovani senza speranza». A loro si uniscono «gruppi che soffiano sul fuoco del disagio» e che «provano ad amplificarlo». Il riferimento, neanche troppo velato, è ai gruppi di estrema destra – da CasaPound a Forza Nuova – che hanno preso parte alle proteste dei forconi.
LE FORZE DELL’ORDINE
«La condivisione della protesta, in forma non ufficiale ma con il gesto dei caschi, da parte delle forze dell’ordine, ovvero di gente che fatica per arrivare a fine mese, deve farci comprendere che siamo arrivati ad un punto di non ritorno e che, negli ultimi anni, la situazione è peggiorata», sottolinea ancora.
I SIMPATIZZANTI
Pacifici ricorda anche un colloquio avuto un anno fa con un esponente dei nostri Servizi segreti, a proposito degli estremisti di destra attivi nel nostro Paese: «Mi disse che loro erano tranquilli, perché sanno cosa fanno e dove lo fanno. A preoccuparli, invece, erano i loro simpatizzanti, più difficili da controllare».
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/forconi_riccardo_pacifici_infiltrati/notizie/404569.shtml#