La Giordania ribadisce il proprio NO al riconoscimento di Israele come stato ebraico
Amman (Giordania), 8 Febbraio 2014 – Il Parlamento giordano ha rilasciato una dichiarazione secondo la quale rifiuta di riconoscere lo Stato di Israele come stato ebraico, sottolineando che la posizione della Giordania sul problema palestinese è risoluta (tanto da non rilasciare la cittadinanza giordana ai cosiddetti profughi palestinesi…) e che il paese sostiene fermamente i legittimi diritti della nazione palestinese, e rifiuta di riconoscere lo stato israeliano degli ebrei.
Secondo la dichiarazione rilasciata lo stesso giorno dal Parlamento giordano, la soluzione definitiva del problema palestinese riguarda necessariamente la soluzione dei problemi dei rifugiati, dell’appartenenza di Gerusalemme, della sicurezza, dei confini, degli insediamenti ebraici, e delle risorse idriche, il che ha stretto rapporto con i maggiori interessi della Giordania. Se non trattati correttamente, questi problemi eserciteranno un’influenza negativa sulla sicurezza e sull’integrità territoriale della Giordania.
(Fonte: Radio Cina internazionale, 9 Febbraio 2014)
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Nella foto in alto: una seduta del parlamento giordano
A proposito del comportamento della Giordania nei confronti dei propri “fratelli” palestinesi invitiamo a leggere i seguenti articoli:
#1Emanuel Baroz
10 febbraio 2014 – Un ebreo ultra-ortodosso di 24 anni è stato ferito a coltellate, domenica, da un aggressore probabilmente arabo, nei pressi della Porta di Damasco della Città Vecchia di Gerusalemme.
10 febbraio 2014 – La ministra italiana di istruzione, ricerca e università, Maria Chiara Carrozza, ha visitato domenica l’Università di Tel Aviv, nel quadro di una sua visita in Israele, accompagnata dall’ambasciatore italiano in Israele Francesco Maria Talo e da una delegazione di insegnanti e ricercatori coi quali ha incontrato il presidente dell’Università di Tel Aviv, Joseph Klafter, e rettore Aron Shai.
10 febbraio 2014 – I rappresentanti della comunità ebraica russa, insieme alla squadra olimpica israeliana, hanno tenuto domenica a Sochi una cerimonia commemorativa per ricordare gli 11 atleti israeliani presi in ostaggio e uccisi alle Olimpiadi di Monaco 1972.
10 febbraio 2014 – Il Comitato interministeriale israeliano per la legislazione ha bocciato domenica un disegno di legge volto ad annettere gli insediamenti israeliani in Cisgiordania, proposto dalla presidente della Commissione interni della Knesset, Miri Regev (Likud-Beytenu).
10 febbraio 2014 – “La nostra politica combattiva contro il terrorismo si riassume in un semplice principio: chi ci colpisce, o prova a colpirci, raccoglie quel che semina e ne paga le conseguenze”. Lo ha ribadito domenica il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aprendo la riunione settimanale di governo. Circa l’Iran, Netanyahu ha detto: “L’allentamento delle sanzioni non ha moderato l’aggressiva posizione internazionale del paese, che continua a fornire armi letali alle organizzazioni terroristiche e ora invia navi da guerra verso l’Oceano Atlantico. In pratica, mentre la comunità internazionale riduce le sanzioni, l’Iran aumenta la sua aggressività”.
10 febbraio 2014 – L’Iran ha detto che il controverso sito militare di Parchin non è incluso nell’accordo raggiunto domenica con l’agenzia Onu sull’energia atomica. “Visite a Parchin non sono comprese nei sette passi previsti dall’accordo”, ha detto il portavoce dell’Organizzazione iraniana per l’energia atomica, Behrouz Kamalvandi.
10 febbraio 2014 – Siria. Gli operatori umanitari hanno ripreso le operazioni di soccorso, domenica a Homs, il giorno dopo essere finiti sotto fuoco di mortaio nel cuore della città siriana ribelle e assediata, mentre facevano sgomberare decine di civili e portavano rifornimenti essenziali alle 2.500 persone intrappolate dalla guerra civile. La tv di stato siriana ha detto che, “nonostante il fuoco dei terroristi”, i rifornimenti umanitari sono stati inviati anche a distretti dove civili e ribelli sono assediati da un anno e mezzo.
10 febbraio 2014 – Dopo gli ultimi lanci di razzi palestinesi, forze aeree israeliane hanno colpito domenica mattina obiettivi terroristici nella striscia di Gaza: ferito sulla sua moto un terrorista della jihad globale, membro dei Comitati di Resistenza Popolare, implicato da diversi anni, secondo il portavoce delle Forze di Difesa israeliane, nella realizzazione di vari attacchi contro Israele sia dalla striscia di Gaza che lungo il confine fra Israele e Sinai egiziano. Secondo le fonti della difesa, il terrorista colpito collaborava anche con Ansar Beit Al-Maqdis, l’organizzazione della jihad globale nel Sinai, e aveva preso parte a un massiccio attacco mortale nel 2011 presso Eilat, e a diversi lanci di razzi verso la città dell’estremo sud di Israele. Esercito e servizi di sicurezza israeliani hanno ribadito che risponderanno con forza a ogni tentativo di colpire Israele con il lancio di razzi.
9 febbraio 2014 – Un razzo palestinese lanciato dalla striscia di Gaza si è abbattuto sabato sera su un campo, nella zona di Sha’ar HaNegev. Giovedì erano stati lanciati tre razzi contro il sud di Israele.
9 febbraio 2014 – Il comandante della flotta settentrionale della Marina iraniana, ammiraglio Afshin Rezayee Haddad, citato sabato dall’agenzia ufficiale Irna, ha detto che per la prima volta il suo paese ha inviato diverse navi da guerra nell’Oceano Atlantico sino in prossimità dei limiti delle acque territoriali degli Stati Uniti. A Washington, un anonimo funzionario della difesa Usa ha messo in dubbio che le navi iraniane si stiano avvicinando ai confini marittimi statunitensi. Ma ha aggiunto: “Le navi sono libere di operare in acque internazionali”.
9 febbraio 2014 – Il parlamento giordano ha diffuso una dichiarazione nella quale si proclama contrario al principio che Israele venga riconosciuto come stato nazionale del popolo ebraico, nel quadro dei negoziati tra Israele e palestinesi. Il ministro degli esteri giordano Nasser Judeh aveva parlato in Parlamento, la scorsa settimana, definendo inaccettabile la richiesta di riconoscere Israele come stato ebraico.
9 febbraio 2014 – Siria. La tv di stato ha detto che quattro membri della Mezzaluna Rossa Araba Siriana sono stati feriti sabato da combattenti ribelli mentre cercavano di portare soccorso umanitario a un quartiere della città di Homs, in mano ai ribelli e da tempo sotto assedio.
9 febbraio 2014 – Tensione, giovedì scorso, nella Commissione interni della Knesset quando dei parlamentari arabo-israeliani hanno attaccato l’iniziativa del governo di costruire nuove comunità in Galilea, nel nord di Israele. “La Galilea è nostra e la terra è nostra”, ha tuonato il parlamentare Jamal Zahalka (leader di Balad), mentre Hanna Swaid (di Hadash) parlava di “ossessione del ministro (Uri Ariel) per la costruzione di nuovi insediamenti”. La Galilea fa parte di Israele sin dal 1948.
9 febbraio 2014 – Il governo spagnolo ha approvato venerdì una legge che consente ai discendenti degli ebrei sefarditi espulsi dal paese nel 1492 di richiedere la cittadinanza spagnola senza rinunciare alla loro cittadinanza attuale. Il ministro della giustizia spagnolo Alberto Ruiz-Gallardon ha detto che la Spagna ha anche un debito verso la comunità sefardita per la diffusione della lingua e cultura spagnola in tutto il mondo. La parola sefardita deriva da Sefarad, Spagna in ebraico.
9 febbraio 2014 – “Il risultato della guerra [civile] determinerà quale asse regionale sarà più forte e quale asse avrà qui un futuro”. Lo ha detto domenica Bouthaina Shaaban, consigliere politica del presidente siriano Bashar Assad e membro della delegazione a Ginevra. “L’amministrazione americana – ha aggiunto – è in imbarazzo perché tutti i suoi stratagemmi sono falliti”.
(Fonte: Israele.net)
#2HaDaR
Intanto, nel 1994, dei cretini han regalato ai giordani un pezzo a OVEST del Giordano (Machanaim), dove hanno subito assassinato sei ragazzine ebree in gita turistica…