LIBANO. Ufficiali iraniani per riorganizzare gli Hezbollah e piazzare missili in Siria
Beirut – Il quotidiano libanese Lebanon Daily Star ha riportato che Teheran ha inviato presso il quartier generale degli Hezbollah a Beirut un tenente colonnello dei pasdaran incaricato di contribuire alla riorganizzazione dei miliziani sciiti del “Partito di Dio” dopo le numerose fughe di notizie che si sono verificate negli ultimi tempi in modo quasi quotidiano.
Gli Hezbollah sono attivi in Siria in appoggio alle truppe regolari di Damasco ed in passato sono stati determinanti per riportare sotto il controllo governativo alcuni centri, specialmente nella regione di Qalamoun, e per combattere gli jihadisti legati ad al-Qaeda dell’Isil e del Fronte al-Nusra.
Da quanto si legge nell’articolo, l’ufficiale, identificato come Mahmoud A., “sarà coinvolto in una serie di cambiamenti e di nuove nomine in molti importanti incarichi nell’ambito della sicurezza e nella riorganizzazione di gruppi e cellule”.
Hezbollah avrebbe inoltre provveduto all’arresto di uno dei suoi comandanti accusato di aver passato informazioni agli agenti del Mossad israeliano, presumibilmente anche legate agli attacchi di Israele ai convogli con armi dirette dalla Siria agli Hezbollah.
Ufficiali iraniani sarebbero inoltre arrivati a Yabroud, città strappata lo scorso 6 marzo agli jihadisti impegnati contro al-Assad che ne avevano fatto la loro roccaforte, per studiarne la geografia strategica e piazzare unità di lancio dei missili Burkan.
(Fonte: Notizie Geopolitiche.net, 3 Aprile 2014)
#1Daniel
Iran: non ci sono colombe a Teheran
di Adrian Niscemi
Da quando Hassan Rohani è stato eletto Presidente in Iran le esecuzioni capitali hanno subito un vertiginoso aumento: 537 da quando Rohani è entrato in carica, oltre 200 dall’inizio dell’anno.
In occidente la stampa di sinistra afferma che siano i Pasdaran e gli Ayatollah più intransigenti a spingere sull’acceleratore delle esecuzioni capitali per boicottare i tentativi di Rohani volti a un avvicinamento dell’Iran all’occidente. Insomma, nessuno mette in dubbio che Hassan Rohani sia un moderato.
Peccato che a smentire questo pietoso e pericoloso buonismo siano i dati diffusi dalle organizzazioni iraniane per i Diritti Umani (non da quelle internazionali che come sempre sono compiacenti con Teheran). Secondo alcuni attivisti dei Diritti Umani iraniani l’esecuzione dell’avvocato Hashem Shaabani, avvenuta lo scorso 27 gennaio, è solo l’ultima delle innumerevoli violazioni dei Diritti Umani avvenute con il consenso di Rohani. Shaabani aveva la colpa di essere arabo, di insegnare la cultura araba in Iran e di difendere i Diritti Umani. Nel 2011, dopo essere stato torturato per giorni, aveva confessato di far parte di un gruppo di opposizione giudicato dal regime un gruppo terrorista e per questo condannato a morte. Rohani si era impegnato a revocare la pena di morte ma non l’ha fatto.
E sono tanti gli impegni disattesi da Rohani, a partire dai diritti delle donne che da quando è diventato Presidente sono peggiorati. Lo sterminio silenzioso degli omosessuali è proseguito senza sosta. A fronte della liberazione simbolica (e molto pubblicizzata) di pochi attivisti e blogger in Iran si è scatenata la caccia a chi diffonde attraverso internet la verità su quello che avviene nel regime iraniano. Centinaia di blogger e attivisti dei Diritti Umani sono stati incarcerati.
Ma nonostante questo in occidente si continua imperterriti a parlare di Hassan Rohani come di un “moderato”, si continua a dire che a Teheran ci sono falchi e colombe e che il mondo libero deve aiutare il Presidente iraniano a combattere i falchi. In realtà siamo di fronte a uno dei più grossi bluff della storia. Non esistono falchi e colombe a Teheran, ci sono solo i falchi, solo che qualcuno di questi falchi ha pensato bene di travestirsi da colomba. E’ un po’ come il gioco del poliziotto buono e il poliziotto cattivo che si accordano su chi fa il buono e su chi fa il cattivo per ottenere quello che vogliono.
La cosa tragica è che il mondo libero ci è caduto in pieno in questo colossale bluff. E allora fatemi dire a questi signori che non ci sono colombe a Teheran, che la gente continua a morire a centinaia, che le donne vengono arrestate dalla polizia morale, che gli omosessuali vengono impiccati e che chi osa contestare il regime finisce in carcere. Questo è l’Iran del “moderato” Hassan Rohani, non quello che qualche giornalista con il prosciutto negli occhi o qualche politico in malafede vuol far credere.
http://www.rightsreporter.org/iran-non-ci-sono-colombe-a-teheran/
#2Daniel
Venezuela, il regime di Maduro coperto militarmente da Hezbollah
http://www.rightsreporter.org/venezuela-il-regime-di-maduro-coperto-militarmente-da-hezbollah/