ISRAELE: TERRORISTI PALESTINESI PIANIFICAVANO RAPIMENTI DAL CARCERE ISRAELIANO, SCOPERTI DALLO SHIN BET
Gerusalemme, 12 Maggio 2014 – Lo Shin Bet, l’Agenzia per la Sicurezza Israeliana, ha reso noto in questi giorni che una cellula terroristica palestinese è stata scoperta a progettare rapimenti di cittadini israeliani.
Si tratta di un gruppo di arabi detenuti in Israele per attentati e sparatorie, con agganci anche in alcune città di Giudea e Samaria (West Bank). L’operazione avrebbe dovuto aver luogo lo scorso aprile, dopo la scarcerazione di alcuni di loro.
I tre terroristi, Abd al-Rahman Uthman, Issam Zin-Eddin e Ibd Alatim Ibd Alhaq avevano iniziato a pianificare gli attacchi da dietro le sbarre già dal 2012 e avevano organizzato quasi tutto, grazie alla collaborazione esterna di Bani Fadil e altri palestinesi. All’interno del carcere avevano reclutato molti altri collaboratori, avevano ottenuto dei finanziamenti dall’organizzazione terroristica Hamas – che governa Gaza – e avevano addirittura rimediato armi e altre forniture per i rapimenti: non restava loro che essere scarcerati. I primi ad essere catturati dalla cellula terroristica sarebbero stati i soldati di guardia presso i posti di controllo di Ariel, Yitzhar e Hawara, in Samaria (o West Bank).
Tutte le comunicazioni avvenivano grazie ai cellulari di contrabbando portati dai famigliari dei terroristi durante le visite in carcere.
Dalla scarcerazione di 1.027 terroristi in cambio del soldato Gilad Shalit, rapito dagli uomini di Hamas nel 2006 e rilasciato nel 2011, le forze di sicurezza hanno sventato decine e decine di rapimenti ai danni dei cittadini israeliani, e il tasso dei tentativi è salito in maniera esponenziale, come se il caso Shalit avesse creato un precedente importante. Alla luce di questa situazione, i deputati della Knesset – il Parlamento israeliano – hanno deciso di portare avanti un disegno di legge che vieti la scarcerazione dei terroristi e permetta alla Giustizia di condannarli all’ergastolo senza condizionale.
Thanks to Progetto Dreyfus
#1Emanuel Baroz
Israele: palestinesi appena liberati volevano rapire soldati israeliani
di Sarah F.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Un gruppo di terroristi palestinesi formato da alcuni di quelli rilasciati di recente da Israele e da almeno due di quelli ancora in carcere che erano tra quelli che sarebbero dovuti essere liberati qualche settimane fa, avevano pianificato il rapimento di soldati israeliani in Cisgiordania. A finanziare l’operazione Hamas.
Ha scoprire il tutto è stato lo Shin Bet che ha svelato come il gruppo fosse pronto ad agire e aspettava solo la liberazione di Abed Alrahaman e Otoman Waasem Zin a-Din. La cellula terroristica era formata da alcuni ex detenuti in Israele liberati proprio di recente dallo Stato Ebraico in occasione dei cosiddetti “colloqui di pace” e dal alcune donne che si erano prestate a fare da portavoce tra loro ed Hamas quando questi si trovavano ancora in prigione. Il piano era quindi già pronto da tempo e prevedeva il rapimento di almeno due soldati israeliani da scambiare poi con alcuni terroristi palestinesi detenuti in Israele.
Secondo quanto si apprende da fonti dello Shin Bet il rapimento doveva avvenire in una zona compresa tra quella di Nablus e dell’avamposto di Yithzar. Il finanziamento della operazione è stato trasferito ai terroristi da una banca dell’Arabia Saudita su ordine di Hamas. I fondi dovevano servire per l’acquisto di armi, per sostenere le spese dell’operazione che sarebbe potuta essere lunga e per creare una cellula di Hamas in Cisgiordania.
Lo Shin Bet ha effettuato questa notte diversi arresti tra i quali figurano alcuni palestinesi appena rilasciati, le loro mogli e alcuni loro parenti che avevano ruoli operativi. I nomi non sono stati ancora resi noti in quanto l’operazione è ancora in corso.
http://www.rightsreporter.org/israele-palestinesi-appena-liberati-volevano-rapire-soldati-israeliani/
#2Emanuel Baroz
12 maggio 2014 – I servizi segreti israeliani hanno scoperto nei mesi scorsi un piano, architettato da detenuti all’ergastolo per reati di terrorismo, volto a rapire soldati israeliani e usarli come ostaggi per ottenere la scarcerazione di terroristi detenuti. I detenuti usavano telefoni cellulari clandestini e lettere contrabbandate da parenti in visita per fare arrivare le istruzioni ai complici all’esterno. Secondo i servizi di sicurezza, negli ultimi due anni si è registrato un aumento significativo dei tentativi di sequestro orchestrati da detenuti di sicurezza, tra i quali il rapimento e omicidio di Tomer Hazan nel settembre 2013, e il tentativo di una cellula della Jihad Islamica di Jenin sventato nel gennaio 2013 dalle forze di sicurezza al posto di blocco Eyal, a nord est di Kfar Saba.
(Fonte: Israele.net)