Abu Mazen: “Quello che dico ai mass-media serve per ingannare gli Usa”
Ex portavoce di Hamas riferisce su Facebook le parole del presidente palestinese nelle riunioni a porte chiuse
«Sapete cosa dice Mahmoud Abbas [Abu Mazen] a porte chiuse. Dice: “Ragazzi, lasciatemi dire quello che dico ai mass-media. Quelle parole sono rivolte agli americani e all’occupante [Israele], non a voi. Quello che è importante è quello che concordiamo tra di noi. In altre parole, quando vado fuori a dire che il governo [palestinese] è il mio governo e riconosce Israele e così via… bene, sono parole che hanno lo scopo di ingannare gli americani. Ma noi siamo d’accordo che il governo non ha nulla a che fare con le tattiche politiche”.
(Dalla pagina Facebook di Ihab Al-Ghussein, 8 giugno 2014)
Durante le riunioni a porte chiuse con esponenti di Hamas, il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ammette esplicitamente di mentire quando dichiara in pubblico che il nuovo governo di unità palestinese Fatah-Hamas riconosce Israele ed è vincolato agli obblighi internazionali, e di farlo “allo scopo di ingannare gli americani”. Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook Ihab Al-Ghussein, un ex portavoce di Hamas. Il post è stato tradotto in inglese e divulgato da Palestinian Media Watch.
Al-Ghussein, che è stato il portavoce del governo di Hamas fino alla costituzione del nuovo governo di unità nazionale con Fatah, ha postato queste parole sulla sua pagina Facebook dell’8 giugno scorso. Alla fine del post si fa beffe dei palestinesi che si fidano di Abu Mazen e della sua riconciliazione.
(Fonte: PMW Bulletin, 8 Giugno 2014)
Thanks to Progetto Dreyfus
Nella foto in alto: Ihab Al-Ghussein, ex portavoce di Hamas
#1Emanuel Baroz
LE MENZOGNE DI ABU MAZEN PER RISULTARE “MODERATO” AGLI OCCHI DELL’OCCIDENTE
Su Palestinian Media Watch, è riportata una dichiarazione dell’ex portavoce di Hamas, Ihab al-Ghussein, non più in carica dalla formazione del nuovo governo con Fatah.
La confessione pubblicata sul suo profilo Facebook e poi cancellata, riporta quanto dichiarava Mahmoud Abbas alla dirigenza di Hamas ogni qual volta che il presidente dell’ANP rilasciava dichiarazioni ai media: “Quando vado in pubblico e dico che il governo palestinese è il mio governo che riconoscerà Israele e così via, queste belle parole devono essere intese come un inganno per gli americani”.
Questo è il post integrale di Ihab al-Ghussein che descrive Abbas: “Sai cosa dice Mahmoud Abbas a porte chiuse? Dice: ragazzi, fatemi continuare a dire quello che dico ai media.. quelle parole sono per gli americani e per gli occupanti ( Israele ) non per voi. La cosa importante è che ci sia accordo tra noi. In altre parole, quando vado in pubblico e dico che il governo palestinese è il mio governo che riconoscerà Israele e così via, queste belle parole devono essere intese come un inganno per gli americani. Ma noi siamo d’accordo sul fatto che il governo non ha niente a che fare con la politica estera. La stessa cosa è accaduta nel 2006. Abbas disse: “ Non continuiamo a mernarla per ogni cosa che dichiaro ai media, dimenticate le dichiarazioni che faccio ai media”. Dai Abbas! Il vero problema non è Abbas ma sono coloro che gli credono. Ha Ha Ha! ( io voglio veramente la riconciliazione, intesa come vera collaborazione e il conseguimento dell’unità, ma non per come la intende Abbas)”
Dalla pagina Facebook di Ihab al-Ghussein, 8 giugno 2014.
https://it-it.facebook.com/ProgettoDreyfus/posts/645325068877191
#2Emanuel Baroz
M.O.: Erekat, Netanyahu non vale il prezzo di una pallottola
Uno scontro durissimo all’interno della leadership palestinese sulla strategia da adottare nei confronti di Israele. Accuse di despotismo nei confronti del presidente Anp Mahmoud Abbas, parole violente per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che “non vale il prezzo di una pallottola”. C’è tutto questo in una registrazione audio ‘rubata’ del capo negoziatore palestinese Saeb Erekat, postata su YouTube dall’agenzia Awraq e rilanciata dal Times of Israel.
Nell’assemblaggio di tre minuti di vari spezzoni di conversazione, Erekat accusa Abbas di agire contro la volontà della maggioranza della leadership palestinese, favorevole ad un atteggiamento più duro nei confronti di Israele. In particolare, nel riferire di una sua conversazione con Abbas, Erekat spiega a degli interlocutori non identificati che il presidente palestinese, per mantenere la parola data al segretario di Stato Usa John Kerry, non intende presentare le domande di adesione della Palestina ad una serie di organismi internazionali.
“Se vuoi smuovere Netanyahu, lavora ai documenti per le adesioni alle istituzioni internazionali”, incalza Erekat. “Ho preso un impegno”, è la risposta di Abbas. “Che impegno hai preso?! Questa non è la fattoria di tuo padre! Questa è una nazione, è la Palestina. E’ una cosa più grande delle questioni individuali”, incalza Erekat, per poi spiegare ai suoi interlocutori che Abbas “non mi ha dato retta. Lo giuro, gli ho presentato due volte le mie dimissioni”.
(Fonte: Adnkronos, 12 Giugno 2014)