Operazione antiterrorismo Protective Edge: parte l’offensiva di terra contro Hamas
Gerusalemme, 18 Luglio 2014 – Dopo il tentativo di infiltrazione in territorio israeliano tramite un tunnel di 13 terroristi palestinesi fermato in tempo dai militari israeliani, dopo il doppio rifiuto da parte di Hamas di stipulare una tregua, dopo il continuo lancio di missili contro le città israeliane degli ultimi giorni, la maggior parte dei quali per fortuna intercettati in tempo dal sistema di difesa antimissile Iron Dome, mentre purtroppo alcuni di quelli sfuggiti al sistema hanno causato ingenti danni nelle città ed uno di essi ha ferito a morte Dror Hanin, un ragazzo che stava portando da mangiare ai soldati in servizio al valico di Erez tra la Striscia di Gaza e Israele, il governo israeliano ha dato ordine alle Forze di Difesa di Israele (IDF) di iniziare una operazione di terra nella Striscia di Gaza, una operazione che ha come obiettivo la distruzione delle “infrastrutture terroristiche nella Striscia di Gaza”.
Poco dopo l’avvio dell’offensiva di terra, il governo israeliano ha diffuso una nota. “Il primo ministro e il ministro della Difesa – si legge – hanno ordinato alle forze di difesa di cominciare un’operazione di terra, per danneggiare i tunnel sotterranei terroristici costruiti a Gaza che portano nel territorio israeliano. Un simile tunnel è stato utilizzato questa mattina dai terroristi di Hamas per entrare nel territorio israeliano, con l’intenzione di causare ampi danni ai civili israeliani. Le forze di difesa israeliane hanno impedito con successo anche questo tentativo di terrorismo“.
L’ooperazione è stata approvata dal consiglio di sicurezza, “dopo che Israele ha accettato la proposta di cessate il fuoco egiziana che Hamas ha respinto e ha continuato a lanciare razzi verso Israele. Hamas non ha sostenuto il cessate il fuoco umanitario iniziato dalle Nazioni Unite, continuando invece a sparare verso Israele“, spiega ancora il comunicato. “Alla luce degli attacchi criminali senza fine di Hamas, e delle sue pericolose incursioni nel territorio israeliano, Israele è costretto a difendere i suoi cittadini. L’operazione Protective Edge (“Margine Protettivo”) continuerà fino a quando raggiungerà il suo obiettivo, riportare la tranquillità e la sicurezza per gli israeliani per un tempo lungo a venire, danneggiando significativamente l’infrastruttura di Hamas e di altri gruppi terroristici nella Striscia di Gaza“, conclude il testo.
Thanks to Progetto Dreyfus, Israele.net e Allarme Rosso
#1Emanuel Baroz
18 luglio 2014 – “Hamas avrebbe potuto salvare decine di vite umane se avesse accettato il cessate il fuoco proposto dall’Egitto” (e accettato da Israele). Lo ha detto giovedì sera il ministro degli esteri egiziano Sameh Shoukry, citato dall’agenzia di stampa ufficiale Mena.
18 luglio 2014 – Le Forze di Difesa israeliane hanno confermato giovedì sera che truppe di terra hanno iniziato un attacco da più direzioni mirato a distruggere le infrastrutture terroristiche nella striscia di Gaza (soprattutto tunnel e arsenali sotterranei). In un comunicato, il governo israeliano dice d’aver approvato l’operazione dopo che martedì Israele aveva accettato la proposta di cessate il fuoco egiziana e Hamas l’ha respinta. Inoltre, dice la nota, Hamas ha anche lanciato razzi durante le cinque ore di tregua umanitaria rispettate da Israele giovedì. “Alla luce della continua aggressione criminale di Hamas – conclude la nota – e della pericolosa infiltrazione in territorio israeliano, Israele ha il dovere di agire a difesa dei propri cittadini”. (Il riferimento è al tentativo di una squadra di tredici terroristi di Hamas di compiere una strage, giovedì mattina, nel kibbutz Sufa, sventata appena in tempo dalle Forze di Difesa israeliane.)
18 luglio 2014 – Hamas ha inviato il seguente messaggio (in un ebraico approssimativo) a 150.000 telefoni cellulari israeliani: “Il vostro governo ha affermato ieri [mercoledì] d’aver cessato il fuoco [per la tregua proposta martedì dall’Egitto], ma senza accettare né attuare le nostre condizioni, e pensava che noi ci saremmo affrettati a fare lo stesso. Al contrario, ci siamo affrettati a colpire ogni parte d’Israele, da Dimona a Haifa, e vi abbiamo costretti a nascondervi nei rifugi come topi. Vi avvertiamo nuovamente, se il vostro governo non accetterà tutte le nostre condizioni l’intero Israele resterà bersaglio legittimo del nostro fuoco. Firmato: le Brigate Izzadin al-Qassam” (ala militare di Hamas). Altri telefonini hanno ricevuto un falso messaggio dei servizi di sicurezza (subito smentito dalle autorità israeliane) in cui si avvertiva che un attentatore suicida stava per farsi esplodere in un rifugio antiaereo di Tel Aviv (con il chiaro intento di spingere fuori dai rifugi i civili israeliani).
18 luglio 2014 – Il “ministero” dell’interno di Hamas a Gaza ha diffuso via internet delle linee guida per i palestinesi che usano i social media pubblicate e tradotte in inglese dall’istituto Memri Vi si legge fra l’altro: “Il Dipartimento Informazione del Ministero degli Interni e della Sicurezza Nazionale ha incaricato gli attivisti su siti di social media, in particolare Facebook, di correggere alcuni dei termini comunemente usati quando si occupano dell’aggressione in atto nella striscia di Gaza. (…) Qualunque ucciso o martire deve essere definito un civile di Gaza o di Palestina, prima di parlare del suo status nella jihad o del suo grado militare. Non si dimentichi di aggiungere sempre ‘civile innocente’ o ‘cittadino innocente’ nel definire gli uccisi negli attacchi israeliani su Gaza. (…) Con un interlocutore arabo, iniziate con il numero dei martiri. Con un interlocutore occidentale, iniziate con il numero dei morti e feriti. (…) Evitate di pubblicare foto di razzi lanciati contro Israele dall’interno di centri urbani”.
18 luglio 2014 – Mercoledì, nel corso di un controllo di routine nei locali di una propria scuola nella striscia di Gaza, il personale dell’UNRWA (agenzia Onu per i profughi palestinesi) ha scoperto che vi erano stati nascosti circa 20 razzi. Ne ha dato notizia la stessa agenzia sul suo sito, aggiungendo che “l’UNRWA condanna fermamente il gruppo o i gruppi responsabili dell’introduzione le armi in una delle sue strutture, in flagrante violazione della inviolabilità dei propri locali ai sensi del diritto internazionale”, un fatto che “mette in pericolo i civili, compreso il personale dell’agenzia, e rischia di compromettere la sua missione”.
18 luglio 2014 – Intervistato venerdì scorso dalla tv Al-Aqsa, il portavoce di Hamas Fawzi Barhoum ha affermato: “Noi diciamo agli arabi [israeliani] che vivono a Haifa, Jaffa, Acri, Lod, Ramla e nel Negev: i razzi sparati dalle Brigate Al-Qassam non vi colpiranno. Non un solo bambino arabo palestinese sarà colpito dai nostri missili. I nostri razzi sono puntati sugli ebrei, sugli israeliani assassini e criminali. Non abbiate paura. Conducete la vostra vita di ogni giorno e celebrare la nostra vittoria, proprio come si celebrerà qui a Gaza. Alla nostra gente di Haifa [città israeliana mista con arabi ed ebrei] noi diciamo: i missili di Al-Qassam non colpiranno una sola casa araba. State tranquilli. I nostri missili colpiscono con precisione le case di israeliani e sionisti”. Il video è stato tradotto e diffuso in inglese dall’istituto Memri
18 luglio 2014 – Dall’inizio dell’operazione “Margine protettivo” Hamas ha messo a morte almeno quattro palestinesi accusati di “collaborare” con Israele (nella lotta al terrorismo). Lo ha scritto giovedì il quotidiano palestinese Al-Quds citando fonti nella striscia di Gaza secondo le quali altri 13 palestinesi sono stati arrestati da Hamas con la stessa accusa. Alcuni sono accusati d’aver “diffuso il panico tra i residenti” esortandoli ad abbandonare le case prese di mira da Israele.
18 luglio 2014 – “Hamas aveva progettato una strage fra i membri del kibbutz Sufa, al confine con Gaza”. Lo ha detto il presidente uscente israeliano Shimon Peres parlando giovedì coi giornalisti dopo aver visitato la regione tra Ashkelon e il kibbutz Zikim, dove la scorsa settimana le Forze di Difesa israeliane avevano già intercettato sei terroristi che cercavano di infiltrarsi dal mare. Facendo riferimento al più recente tentativo di 13 terroristi di penetrare a Sufa, Peres ha detto che sta diventando sempre più evidente che Hamas cerca di realizzare una strage. Peres ha parlato anche dei quattro bambini palestinesi morti sulla spiaggia di Gaza esprimendo profondo rammarico per la perdita di vite innocenti. Le forze aeree, ha detto, fanno di tutto per evitare di colpire civili e non è possibile alcun confronto fra l’etica dei soldati israeliani e Hamas, che non è minimamente interessata al benessere della sua gente. Peres ha ribadito che Israele non considera nemica la popolazione di Gaza: “I nostri nemici sono le organizzazioni terroristiche” ha detto, aggiungendo che Israele vorrebbe vedere fiorire Gaza. “Non è Israele che porta la rovina su Gaza – ha concluso – ma i terroristi”.
18 luglio 2014 – Un missile Patriot delle Forze di Difesa israeliane ha abbattuto giovedì, sopra Ashkelon, un drone (velivolo teleguidato) lanciato dalla striscia di Gaza. È il secondo episodio del genere nel corso dell’ultima settimana. L’ala militare di Hamas ha rivendicato il lancio del drone “Ababil 1” dicendo che doveva compiere un attacco in profondità all’interno di Israele.
18 luglio 2014 – “Hamas non vuole un cessate il fuoco e ci sta mettendo in una situazione in cui non abbiamo scelta”. Lo ha detto giovedì una fonte governativa israeliana, citata da YnetNews.
18 luglio 2014 – “Hamas aveva progettato una strage fra i membri del kibbutz Sufa, al confine con Gaza”. Lo ha detto il presidente uscente israeliano Shimon Peres parlando giovedì coi giornalisti dopo aver visitato la regione tra Ashkelon e il kibbutz Zikim, dove la scorsa settimana le Forze di Difesa israeliane avevano già intercettato sei terroristi che cercavano di infiltrarsi dal mare. Facendo riferimento al più recente tentativo di 13 terroristi di penetrare a Sufa, Peres ha detto che sta diventando sempre più evidente che Hamas cerca di realizzare una strage. Peres ha parlato anche dei quattro bambini palestinesi morti sulla spiaggia di Gaza esprimendo profondo rammarico per la perdita di vite innocenti. Le forze aeree, ha detto, fanno di tutto per evitare di colpire civili e non è possibile alcun confronto fra l’etica dei soldati israeliani e Hamas, che non è minimamente interessata al benessere della sua gente. Peres ha ribadito che Israele non considera nemica la popolazione di Gaza: “I nostri nemici sono le organizzazioni terroristiche” ha detto, aggiungendo che Israele vorrebbe vedere fiorire Gaza. “Non è Israele che porta la rovina su Gaza – ha concluso – ma i terroristi”.
18 luglio 2014 – Un missile Patriot delle Forze di Difesa israeliane ha abbattuto giovedì, sopra Ashkelon, un drone (velivolo teleguidato) lanciato dalla striscia di Gaza. È il secondo episodio del genere nel corso dell’ultima settimana. L’ala militare di Hamas ha rivendicato il lancio del drone “Ababil 1” dicendo che doveva compiere un attacco in profondità all’interno di Israele.
18 luglio 2014 – “Hamas non vuole un cessate il fuoco e ci sta mettendo in una situazione in cui non abbiamo scelta”. Lo ha detto giovedì una fonte governativa israeliana, citata da YnetNews.
18 luglio 2014 – Formalmente incriminati tre israeliani accusati per l’omicidio a Gerusalemme dell’adolescente arabo Muhammad Abu Khdeir. Sono un uomo di 29 anni originario di Adam e due 16enni rispettivamente di Gerusalemme e Beit Shemesh. Dopo l’incriminazione, il Ministero della difesa israeliano ha deciso di riconoscere ufficialmente Muhammad Abu Khdeir come “vittima del terrorismo”.
18 luglio 2014 – Siria. Gli islamisti sunniti del gruppo “Stato Islamico (nell’Iraq e nel Levante)” hanno preso il controllo del giacimento di gas Sha’ar, a est della città di Homs (Siria centrale), dopo uno scontro giovedì con le forze governative. Ne ha dato notizia l’Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo il quale almeno 23 membri delle forze a protezione dell’impianto sono stati uccisi in un “grande assalto effettuato da diverse direzioni”.
18 luglio 2014 – Moussa Abu Marzouk, rappresentante di Hamas ai colloqui con gli egiziani al Cairo, ha smentito giovedì alla BBC che sia stato raggiunto un accordo per un cessate il fuoco. Anche rappresentanti della Jihad Islamica palestinese hanno negato che si sia arrivati a un accordo. Dopo il rientro della delegazione israeliana dal Cairo, anche ministro degli esteri israeliano Avigdor Liberman ha smentito il raggiungimento del cessate il fuoco (precedentemente annunciato dalla BBC). Successivamente anche Azzam al-Ahmed, l’esponente di Fatah che ha accompagnato ai colloqui del Cairo il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), ha detto ai mass-media egiziani che “finora non è stato raggiunto un accordo per un cessate il fuoco a Gaza”. Secondo fonti governative israeliane citate da Israel Radio, Hamas sta cercando di imporre modifiche alla proposta di cessate il fuoco egiziana (che era già stata accettata e unilateralmente attuata da Israele martedì mattina).
18 luglio 2014 – I danni per le imprese israeliane dovuti alle ostilità scatenate da Hamas a Gaza hanno raggiunto i 345 milioni di shekel (quasi 75 milioni di euro) nei primi otto giorni dell’operazione “Margine protettivo”. Lo ha comunicato giovedì l’Associazione degli imprenditori israeliani.
18 luglio 2014 – Un razzo palestinese lanciato dalla striscia di Gaza si è abbattuto nel giardino di una casa di Ashkelon Hof causando una fuga di gas. Altri razzi hanno provocato incendi nel tardo pomeriggio di giovedì nelle zone di Eshkol e di Hof Ashkelon. Interruzione della corrente elettrica nella zona di Eshkol a causa di un razzo che ha colpito una linea ad alta tensione.
18 luglio 2014 – I lanci di razzi palestinesi dalla striscia di Gaza contro Israele non sono mai cessati giovedì durante e dopo le cinque ore di tregua umanitaria rispettata da Israele (e teoricamente accettata anche da Hamas, stando a quanto precedentemente annunciato dal portavoce Sami Abu Zuhri). I lanci di razzi palestinesi sono ripresi con maggiore intensità dopo le 15.00 (scadenza della tregua) e fino a notte inoltrata. Nel frattempo fonti palestinesi chiedevano a Israele di prolungare la tregua umanitaria. “Se la finestra umanitaria verrà sfruttata da Hamas per attacchi contro Israele, noi reagiremo”, aveva chiarito in precedenza il capo portavoce militare israeliano Motti Almoz.
18 luglio 2014 – Le Forze di Difesa israeliane hanno sventato giovedì mattina, poco prima dell’alba, un tentativo di terroristi di Hamas di infiltrarsi nel kibbutz Sufa, vicino alla frontiera di Gaza. I soldati che presidiavano la zona hanno individuato 13 terroristi penetrati in territorio israeliano attraverso un tunnel scavato nella zona di Kerem Shalom, dal sud della striscia di Gaza. L’esercito ha detto che le truppe hanno “neutralizzato la minaccia”. Nello scontro è stato ucciso almeno un terrorista mentre gli altri sono fuggiti verso Gaza abbandonando vari tipi di armi, tra cui razzi RPG, centinaia di munizioni per armi leggere, granate, giubbotti antiproiettile e altre attrezzature. L’esercito ha poi bombardato e distrutto il tunnel. Il portavoce militare ha detto che l’attacco “avrebbe potuto avere conseguenze devastanti”. L’ala militare di Hamas ha rivendicato l’infiltrazione sostenendo in un comunicato che i suoi uomini “sono stati attaccati dai jet mentre rientravano dopo aver completato la missione”.
17 luglio 2014 – Israele ha accolto mercoledì l’appello delle Nazioni Unite per una cessazione delle ostilità di alcune ore nella striscia di Gaza per consentire aiuti umanitari. L’appello delle Nazioni Unite è stata avanzato poco dopo che Hamas aveva ufficialmente respinto il cessate il fuoco proposto dall’Egitto (e accettato da Israele). Il portavoce delle Forze di Difesa israeliane ha comunicato che le operazioni verranno sospese tra le 10.00 e le 15.00 (ora locale) di mercoledì per permettere ai palestinesi di fare scorta di elementi di prima necessità e riparare infrastrutture vitali. Più tardi nella notte, anche Hamas avrebbe accettato la tregua umanitaria.
17 luglio 2014 – Più di 80 razzi palestinesi lanciati dalla striscia di Gaza si sono abbattuti nella giornata di mercoledì su Israele. Altri 29 sono stati intercettati sopra i centri abitati dal sistema anti-missile “Cupola di ferro”. Altri razzi nella notte. Colpita una scuola ad Ashdod.
17 luglio 2014 – Hamas ha ufficialmente respinto, mercoledì pomeriggio, il cessate il fuoco proposto dall’Egitto (e accettato da Israele), ribadendo che non intende cessare gli attacchi finché non saranno accolte le sue condizioni.
17 luglio 2014 – Ricevendo alla Knesset, a Gerusalemme, la ministra degli esteri italiana Federica Mogherini, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha esortato i governi occidentali a condannare Hamas per i lanci di razzi sulle città israeliane. Netanyahu ha ricordato che Hamas è colpevole di “crimini di guerra” per i razzi intenzionalmente lanciati contro la popolazione civile.
17 luglio 2014 – Nonostante i massicci lanci di razzi, bambini palestinesi continuano a ricevere cure presso il centro medico Edith Wolfson, nella città di Holon (presso Tel Aviv). Martedì scorso, come ogni martedì negli ultimi 18 anni, piccoli pazienti da Gaza e Cisgiordania sono arrivati nell’ospedale israeliano nel quadro del progetto umanitario internazionale con base in Israele “Save a Child’s Heart” (Salvare il cuore di un bambino), che offre cure mediche vitali per bambini nati con difetti cardiaci. “Nella nostra esperienza, non c’è mai stata una situazione in cui i bambini non siano arrivati qui – ha detto a Israel HaYom la dott.ssa Alona Raucher-Sternfeld, cardiologa presso l’ospedale – Sappiamo tenere distinte le circostanze esterne e la medicina per salvare vite umane”. “Apprezzo e rispetto il trattamento che abbiamo ricevuto qui – ha detto Maliha Khateb, nonna del neonato cardiopatico Abdul Rahman Wahdan, mentre si apprestavano a lasciare il Wolfson per tornare a casa nella striscia di Gaza – Non abbiamo subito alcuna discriminazione. Non mi interessa quello che diranno a Gaza; io ho visto come stanno le cose qui”.
17 luglio 2014 – Secondo fonti palestinesi di Gaza, quattro ragazzini palestinesi sotto i 15 anni sono rimasti uccisi mercoledì su una spiaggia di Gaza da una o due bombe israeliane. Le Forze di Difesa israeliane stanno indagando sull’incidente per capire se è legato a un’azione aerea o navale, o ad un lancio di razzi palestinesi finito fuori bersaglio. “Noi abbiamo attaccato obiettivi terroristici – ha sottolineato una fonte militare – Se vi sono state vittime civili si è trattato di un tragico incidente”.
17 luglio 2014 – Durante una visita mercoledì ad un adolescente di Ashkelon ferito da schegge di razzo palestinese e ricoverato all’ospedale Barzilai, il ministro degli esteri israeliano Avigdor Liberman e il ministro degli esteri norvegese Børge Brende si sono dovuti trasferire in fretta in un rifugio per un allarme anti-aereo. Cessato l’allarme, i due ministri hanno visitato una casa israeliana colpita nell’attacco.
17 luglio 2014 – “Israele e la Lega Araba hanno accettato la proposta di cessate il fuoco egiziana. Hamas è stata l’unica a rifiutare e a continuare con il lancio di razzi”. Lo ha sottolineato mercoledì il presidente uscente d’Israele Shimon Pere nel suo incontro con la ministra degli esteri italiana Federica Mogherini. Peres ha aggiunto che “Hamas sta imponendo il terrore sui civili: noi non permetteremo che la nostra gente rimanga sotto questi attacchi insensati, ma allo stesso tempo cerchiamo il più possibile di non colpire persone innocenti a Gaza”.
17 luglio 2014 – Il presidente siriano Bashar al-Assad ha prestato giuramento, mercoledì in diretta tv, per un nuovo mandato di sette anni, in seguito alla controversa vittoria elettorale conseguita dopo più di tre anni di feroce guerra civile. Le elezioni presidenziali, definite una farsa dagli oppositori, si sono tenute il mese scorso nelle aree del centro e del nord della Siria che rimangono sotto il controllo di Damasco. Vaste regioni del paese sono invece dominate da rivoltosi islamisti, tra cui il potente ramo staccatosi da al-Qaeda noto come “Stato Islamico (in Iraq e nel Levante)” che ha conquistato anche intere regioni dell’Iraq.
17 luglio 2014 – Sono migliorate la condizioni della bambina di 11 anni arabo-israeliana, originaria di un villaggio beduino, rimasta gravemente ferita martedì da un razzo palestinese esploso nei pressi di Omer, nel Negev. La ragazza era stata operata d’urgenza all’ospedale Soroka di Be’er Sheva.
17 luglio 2014 – L’Università di Gerusalemme risulta in 22esima posizione nella classifica 2014 delle migliori università del mondo stilata dal Center for World University Ranking, con sede in Arabia Saudita, che classifica 2.000 atenei in base a otto parametri di qualità. Altre istituzioni israeliane nella lista sono il Weizmann Institute of Science al 38esimo posto, l’Università di Tel Aviv all’86esimo, il Technion Institute of Technology di Haifa al 109esimo, l’Università Ben-Gurion del Negev al 362esimo e l’Università di Haifa al 697esimo. Al primo posto della lista mondiale, l’americana Harvard University.
16 luglio 2014 – Nuova raffica di razzi palestinesi lanciati contro Israele, nelle prime ore di mercoledì mattina, a partire dalla striscia di Gaza, e in particolare dalla parte nord attorno a Beit Lahia. Una donna ferita da schegge a Be’er Tuvia. Quattro razzi intercettati dal sistema anti-missile “Cupola di ferro” sopra l’area metropolitana di Tel Aviv. Almeno altri sei razzi intercettati sopra Ashkelon.
16 luglio 2014 – Per evitare danni ai civili, martedì notte le Forze di Difesa israeliane hanno inviato messaggi alla popolazione della parte nord della striscia di Gaza esortandola a sgomberare la zona.
16 luglio 2014 – Dror Hanin, israeliano di 37 anni originario di Beit Aryeh, è stato ucciso presso il valico di Erez da colpi di mortaio sparati martedì da Hamas e Jihad Islamica sul sud di Israele e sull’area metropolitana di Tel Aviv. Un secondo uomo di 44 è rimasto ferito da schegge. Ricoverato d’urgenza all’ospedale Barzilai di Ashkelon, Dror Hanin non è sopravvissuto alle ferite riportate. I due erano volontari impegnati a portare alimentari in dono ai soldati in servizio ai confini con la striscia di Gaza. L’ala militare di Hamas ha rivendicato i colpi sparati martedì verso Israele all’altezza del valico di Erez.
16 luglio 2014 – La Casa Bianca ha ribadito martedì che Israele ha il diritto di adottare le azioni che ritiene necessarie per garantire la sicurezza dei propri cittadini. “Gli israeliani hanno accolto con favore il cessate il fuoco, il loro governo lo ha sostenuto. E mentre Hamas continuava a sparare razzi, Israele ha evitato di rispondere per diverse ore” ha sottolineato martedì la portavoce del Dipartimento di Stato, Jen Psaki.
16 luglio 2014 – Una scuola di Rishon Letzion (a sud di Tel Aviv) è stata colpita e danneggiata martedì da razzi palestinesi lanciasti dalla striscia di Gaza.
16 luglio 2014 – Razzi palestinesi hanno colpito per la seconda volta, martedì pomeriggio, una linea elettrica israeliana che fornisce energia alla striscia di Gaza. Governo e società elettrica israeliana hanno ribadito che non intendono mettere a repentaglio la vita di tecnici e operai per riparare il danno sotto i colpi dei terroristi. Trattandosi della seconda linea colpita dai razzi, su dieci linee ad alta tensione che forniscono elettricità a Gaza, gli abitanti della striscia hanno perso attualmente circa il 20% dell’alimentazione.
16 luglio 2014 – Almeno due razzi palestinesi sono stati intercettati sopra Tel Aviv, martedì nel tardo pomeriggio, dal sistema anti-missile “Cupola di ferro”. Hamas e Jihad Islamica hanno rivendicato congiuntamente il lancio di quattro missili M-75 contro Tel Aviv.
16 luglio 2014 – Secondo le Forze di Difesa israeliane, dall’inizio dell’operazione “Margine protettivo” almeno 118 ordigni palestinesi sparati verso Israele si sono abbattuti all’interno della striscia di Gaza, dove non è escluso che possano aver causato danni ed anche vittime.
16 luglio 2014 – I servizi d’emergenza israeliani del Magen David Adom (Stella Rossa si David) hanno proposto lunedì di trasferire unità di sangue per i feriti nella striscia di Gaza, ma il gesto umanitario è stato respinto dall’Autorità Palestinese. L’ente israeliano si è allora offerto di assistere l’Autorità Palestinese nel trasferimento di unità di sangue donate da palestinesi e arabi palestinesi, ma anche questa offerta è stata respinta. Lo ha detto il direttore del Magen David Adom, Eli Bin.
16 luglio 2014 – “Non ho parole abbastanza forti per condannare il comportamento di Hamas che ha sfacciatamente lanciato numerosi razzi, a fronte di un genuino sforzo di buona volontà per arrivare a un cessate il fuoco a cui Egitto e Israele avevano cooperato e che la comunità internazionale sostiene con forza”. Lo ha detto martedì mattina a Vienna il Segretario di stato Usa John Kerry. Kerry ha denunciato i “giochi politici” che fa Hamas utilizzando innocenti “come scudi umani contro ogni legge di guerra”. “Ed è per questo che sono un’organizzazione terroristica”, ha concluso Kerry.
16 luglio 2014 – Palestinesi nella striscia di Gaza hanno detto d’aver ricevuto messaggi di testo e telefonate da parte delle Forze di Difesa israeliane in cui si spiega che gli attacchi sono ripresi dopo il rifiuto del cessate il fuoco da parte di Hamas. Alle 9.00 di martedì mattina (ora locale) Israele aveva accettato un cessate il fuoco proposto dall’Egitto e aveva sospeso le operazioni. Per tutta la mattinata di martedì Hamas ha continuato a lanciare razzi su Israele e ha respinto esplicitamente il cessate il fuoco, dopodiché Israele ha ripreso gli attacchi contro i terroristi che controllano la striscia di Gaza.
16 luglio 2014 – Il sito web libanese El Nashra ha riferito che aerei non identificati hanno bombardato lunedì notte, nel villaggio siriano di Khan Arnaba, l’abitazione del governatore della provincia di Quneitra (che si trova ai confini con Israele). Secondo il reportage, vi sarebbero diversi morti e feriti. Il sito web ha aggiunto che il governatore della provincia non era in casa al momento dell’attacco. Secondo rappresentanti dell’opposizione siriana, la sua casa è stata bombardata insieme ad altri siti collegati all’esercito di Damasco.
16 luglio 2014 – Una nuova offensiva dello “Stato Islamico (nell’Iraq e nel Levante)” contro le aree controllate dai curdi nella Siria settentrionale ha innescato una chiamata alle armi da parte dei curdi ed ora numerosi miliziani curdi di Turchia stanno accorrendo in loro aiuto. Secondo rappresentanti curdi siriani, circa due settimane fa i militanti islamisti sunniti hanno lanciato un nuovo attacco verso la città siriana di Ain al-Arab con armi requisite in Iraq, compresi nuovi missili e veicoli Humvee blindati di produzione Usa.
15 luglio 2014 – Alle 15.00 di martedì (ora locale) il portavoce delle Forze di Difesa israeliane ha dichiarato: “Dopo sei ore di attacchi unilaterali da parte di Hamas, l’esercito israeliano ha ripreso le operazioni nella striscia di Gaza. Dalle 09.00 di martedì mattina [l’ora dell’entrata in vigore della tregua proposta dall’Egitto e accettata da Israele], circa 50 razzi sono stati lanciati contro Israele”. Dall’inizio dell’operazione “Margine protettivo”, almeno 1.081 razzi sono stati lanciati contro Israele. Di questi, 845 si sono abbattuti in territorio israeliano e circa 191 sono stati intercettati sopra i centri abitati dal sistema di difesa anti-missile “Cupola di ferro”. Hamas ha rivendicato la maggior parte dei razzi, compresi quelli lanciati sulle città della pianura costiera a sud di Haifa, su Dimona, su Gerusalemme e su Tel Aviv.
15 luglio 2014 – Il Comandante della polizia israeliana del distretto del Negev, Peretz Amar, ha dichiarato martedì mattina che “i lanci di razzi (da Gaza) sono aumentati anziché diminuire”, dopo che Israele ha accettato il cessate il fuoco proposto dall’Egitto.
15 luglio 2014 – Hamas ha rivendicato il missile lanciato martedì mattina verso Haifa (nord Israele). Secondo fonti palestinesi, la dirigenza di Hamas a Gaza sarebbe propensa ad accettare il cessate il fuoco proposto dall’Egitto, mentre i capi del movimento all’estero sarebbero contrari.
15 luglio 2014 – Da quando Israele ha cessato il fuoco martedì mattina (accettando la tregua proposta dall’Egitto), Hamas ha lanciato più di 35 razzi contro Israele, compreso un R-160 a lungo raggio che si è abbattuto su Zikhron Ya’akov, alla periferia sud di Haifa (nel nord del paese). “Abbiamo accettato la proposta egiziana per dare un’opportunità alla smilitarizzazione di missili e razzi dalla striscia di Gaza attraverso mezzi diplomatici – ha detto ai giornalisti il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in una conferenza stampa martedì mattina, in occasione dell’incontro con il ministro degli esteri tedesco Frank Walter Steinmeier – Ma se Hamas, come sembra, non accetta la proposta di cessate il fuoco, Israele ha piena legittimità internazionale per ampliare l’operazione militare a protezione della propria popolazione”. Alle 15.00 (ora locale) di martedì fonti palestinesi hanno segnalato il primo raid aereo israeliano su Gaza dopo l’entrata in vigore, alle 9.00, del cessate il fuoco accettato da Israele e rifiutato da Hamas e Jihad Islamica palestinese.
15 luglio 2014 – Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato martedì mattina la proposta di cessate il fuoco egiziana con 6 voti a favore e 2 contrari. Hamas l’ha respinta definendola “inaccettabile” ed equivalente a una “resa”. Continuano i lanci di razzi palestinesi: due si sono abbattuti sulla città di Eilat (punta meridionale di Israele) ferendo leggermente quattro persone. Altri razzi da Gaza su Eshkol la mattina di martedì dopo le 9.00 (ora di entrata in vigore del cessate il fuoco).
15 luglio 2014 – Il governo egiziano ha proposto lunedì sera un cessate il fuoco tra Israele e gruppi palestinesi della striscia di Gaza secondo il quale le due parti dovrebbero cessare ogni ostilità alle 09.00 di martedì mattina (ora locale). La proposta prevede una riapertura dei valichi di frontiera della striscia di Gaza parallela allo stabilizzarsi della situazione e l’arrivo al Cairo di rappresentanti del governo israeliano e delle fazioni palestinesi entro 48 ore dall’inizio del cessate il fuoco per discussioni (separate) su “misure per creare fiducia” tra le parti. Secondo un funzionario palestinese di Ramallah, Hamas avrebbe ripetutamente chiesto un cessate il fuoco facendo appello a Qatar, Egitto e Turchia. Secondo fonti militari israeliane, negli ultimi sette giorni le Forze di Difesa israeliane hanno distrutto circa un terzo dell’arsenale di razzi di Hamas, la metà dei suoi impianti di produzione di razzi e gran parte delle case utilizzate come centri di comando e controllo da parte dei comandanti delle brigate di Hamas. Distrutti anche centinaia di magazzini sotterranei per lo stoccaggio di armi. Mentre il fuoco israeliano è risultato preciso ed efficace, la potenza di fuoco di Hamas e della Jihad Islamica è stata quasi del tutto annullata dai sistemi di allarme e difesa aerea israeliani. Tuttavia, centinaia di attacchi aerei non hanno ricevuto luce verde dai comandi israeliani a causa del rischio di colpire palestinesi non combattenti, il che significa che un gran numero di importanti obiettivi operativi di Hamas sono rimasti intatti.
15 luglio 2014 – Due razzi lanciati lunedì notte dal territorio libanese contro Israele si sono abbattuti su aree non edificate nell’estremo nord della Galilea occidentale (presso Rosh Hanikra). Le Forze di Difesa israeliane hanno risposto con fuoco d’artiglieria verso l’origine dell’attacco.
15 luglio 2014 – Attacco informatico, lunedì mattina, contro alcuni dei principali siti web di Hamas. Per più di cinque ore diversi siti sono stati disattivati mentre altri visualizzavano contenuti contro Hamas e i suoi capi. In particolare, l’importante sito shehab.ps mostrava titoli anti-Hamas che, cliccati, facevano partire un filmato della televisione egiziana, tratto dal sito egiziano anti-Hamas El-Balad, dove si vedeva il capo di Hamas Khaled Mashaal condurre una vita nel lusso mentre il commento diceva: “Se Mashaal è abbastanza uomo, perché non prende un aereo dal Qatar all’Egitto? Saremmo ben lieti di aprire il nostro confine e lasciarlo entrare nella striscia di Gaza, dove potrà nascondersi con [l’altro] capo di Hamas, [Ismail] Haniyeh, in un bunker sotterraneo”. Hamas ha accusato “le forze di occupazione sioniste” per l’attacco informatico.
15 luglio 2014 – L’organizzazione Amcha ha inaugurato una linea telefonica nazionale 24 ore su 24 che offre ascolto e aiuto psicologico ai sopravvissuti della Shoà, particolarmente scossi in questi giorni dagli allarmi anti-aerei.
15 luglio 2014 – Due sorelle israeliane di 11 e 13 anni originarie di un villaggio beduino sono rimaste ferite lunedì vicino a Omer, presso Be’er Sheva, da schegge di un razzo palestinese, rispettivamente al ventre e alle gambe, e sono state ricoverate all’ospedale Soroka. In serie condizioni la minore, che è stata operata d’urgenza. Sempre a Be’er Sheva, è stato ricoverato un uomo di 81 anni caduto mentre correva per raggiungere il rifugio durante un allarme anti-aereo. Un razzo da Gaza esploso su Ashkelon Hof Sderot ha provocando un incendio.
15 luglio 2014 – Un razzo sparato da territorio siriano è esploso lunedì in un campo vicino a una comunità nel Golan israeliano provocando un incendio. Le Forze di Difesa israeliane hanno risposto sparando verso l’origine dell’attacco.
15 luglio 2014 – I civili israeliani sembrano decisi a continuare a sorridere mentre sono costretti nei rifugi dai continui attacchi di razzi palestinesi dalla striscia di Gaza. Scattarsi un selfie durante la snervante attesa del segnale di cessato allarme è diventata l’ultima tendenza che spopola sui social-media. La pagina Facebook in inglese “Bomb Shelter Selfies”, che ha raccolto in pochi giorni più di 1.500 adesioni, esorta la gente a condividere le foto scattate durante il tempo trascorso nei rifugi per mostrare al mondo il coraggio e l’autocontrollo con cui la popolazione israeliana sta affrontando questa situazione.
15 luglio 2014 – Una manifestazione anti- israeliana a Francoforte è sfociata nella violenza, con alcune migliaia di manifestanti che hanno cercato di raggiungere sedi di istituzioni ebraiche al grido di “Dio è grande” e “ebrei siete bestie”. Secondo il quotidiano Frankfurter Rundschau, i tafferugli hanno visto protagonisti l’organizzazione studentesca Sinistra-SDS, gruppi islamisti, sostenitori del regime di Assad e membri del gruppo neo-nazista National Socialists Rhein-Main, con l’esibizione di bandiere di Turchia, Iraq, Arabia Saudita e Hamas. Otto poliziotti feriti.
15 luglio 2014 – Hamas ha rivendicato lunedì il lancio di quattro razzi M-75 dalla striscia di Gaza su Tel Aviv (intercettati dal sistema anti-missile “Cupola di ferro”).
15 luglio 2014 – Secondo una fonte militare israeliana citata lunedì dalla stampa israeliana, “di 9.000 razzi che erano presenti nella striscia di Gaza, le forze israeliane ne hanno distrutti almeno 3.000 e continuano a colpirne”. Tuttavia, ha aggiunto la fonte, le “Forze di Difesa israeliane non hanno attaccato decine di depositi, che contengono centinaia di razzi, a causa del pericolo di colpire civili”.
15 luglio 2014 – Il 30enne israeliano principale sospettato per l’assassinio dell’adolescente palestinese Mohammed Abu Khdeir era già stato indagato in passato per un’accusa di tentato omicidio della sua figlia neonata. È probabile che il suo avvocato difensore invochi l’infermità mentale nel processo per omicidio di Abu Khdeir.
15 luglio 2014 – Le Brigate Izz a-Din al-Qassam, ala militare di Hamas, hanno annunciato lunedì d’aver lanciato dei droni (velivoli teleguidati) da Gaza su Israele per “missioni speciali”. In precedenza, sempre lunedì, è stato riferito che un missile Patriot israeliano aveva intercettato un drone sopra la città di Ashdod.
15 luglio 2014 – Forze della Difesa israeliane hanno risposto con fuoco d’artiglieria verso l’area del Libano meridionale da dove sono partiti alcuni razzi contro Israele. Lunedì mattina i mass-media libanesi hanno riferito che l’esercito di Beirut ha individuato due rampe da cui domenica sera razzi sono stati lanciati razzi contro Israele.
15 luglio 2014 – Il ministro delle finanze dell’Arabia Saudita, Ibrahim al-Assaf, ha annunciato lunedì aiuti d’urgenza alla striscia di Gaza per 200 milioni di riyal (39 milioni di dollari). Lo ha riferito l’agenzia di stampa saudita SPA.
15 luglio 2014 – Con arresti e perquisizioni continua la caccia da parte della forze di sicurezza israeliane ai terroristi palestinesi accusati del rapimento e assassinio, a metà giugno, di tre adolescenti israeliani. Durante le operazioni sono scoppiati violenti disordini a Halhul, alla Tomba di Rachele (Betlemme), a Bitunya e a Jenin.
15 luglio 2014 – Un palestinese, impegnato con altri a lanciare ordigni incendiari e molotov contro veicoli civili israeliani nella zona di Hebron, è rimasto ucciso lunedì durante l’intervento delle forze di sicurezza. Aperta un’inchiesta.
15 luglio 2014 – Sette miliziani del gruppo islamista libanese Hezbollah sono rimastoi uccisi e 31 feriti in combattimenti contro ribelli islamici sunniti in una zona montagnosa al confine fra Siria e Libano (tra Ras al-Maara, in Siria, e Arsal nel nord-est del Libano). Lo ha riferito lunedì l’Osservatorio siriano per i diritti umani aggiungendo che almeno 16 ribelli sono morti nello scontro.
15 luglio 2014 – Il parlamento olandese ha approvato all’unanimità, ai primi di luglio, una mozione che chiede di porre fine al versamento di stipendi a favore di terroristi da parte dell’Autorità Palestinese. Nella mozione il parlamento chiede inoltre al governo “di adoperarsi anche nel contesto dell’Unione Europea per porre fine a questa politica che premia il terrorismo e la criminalità”, tenendone informato il parlamento prima dell’approvazione annuale della legge di bilancio. Secondo il quotidiano De Telegraaf, i Paesi Bassi donano 88 milioni dollari ogni anno direttamente all’Autorità Palestinese, oltre ai 24 milioni di dollari che versano all’UNRWA (agenzia Onu per i palestinesi). Stando a stime attendibili, di questi aiuti almeno 5,5 milioni vengono usati per pagare stipendi a terroristi detenuti o ex-detenuti in Israele.
15 luglio 2014 – Una manifestazione anti-israeliana a Parigi si è trasformata domenica in un assalto di centinaia di manifestanti alla sinagoga della Roquette con lanci di pietre e grida di “morte agli ebrei”, “vi uccideremo tutti”, “vi bruceremo”, “Hitler aveva ragione e la Palestina deve finire il lavoro”. Circa duecento ebrei sono rimasti intrappolati all’interno finché la polizia non è intervenuta con i lacrimogeni. Nella notte fra sabato e domenica, la sinagoga di Aulnay-sous Bois era stata oggetto di un attacco incendiario con bottiglie molotov.
15 luglio 2014 – Un ordigno è stato sparato domenica sera dal territorio siriano contro le alture del Golan israeliane. Le Forze di Difesa israeliane hanno risposto colpendo con fuoco d’artiglieria la postazione dell’esercito siriano da cui era partito il colpo che, secondo fonti militari israeliane, era stato sparato contro Israele intenzionalmente.
15 luglio 2014 – Un razzo palestinese sparato dalla striscia di Gaza contro Israele ha colpito una linea elettrica israeliana che fornisce energia a 70.000 abitanti di Gaza. Lo ha riferito domenica sera il portavoce delle Forze di Difesa israeliane. D’accordo con il governo, la società elettrica israeliana ha comunicato che intende riparare la linea al più presto ma senza mettere a repentaglio la vita dei propri tecnici.
15 luglio 2014 – Forze di sicurezza egiziane operative nel nord del Sinai hanno scoperto due lanciarazzi palestinesi schierati nella parte egiziana della città di Rafah (che si trova sul confine con la striscia di Gaza) pronti per essere usati contro Israele. Lo ha riferito Sky News Arabia. Secondo i mass-media egiziani, durante lo scorso fine settimana almeno cinque razzi, rivendicati da una locale organizzazione salafita affiliata ad al-Qaeda, sono stati sparati dal Sinai verso le città nel sud di Israele.
15 luglio 2014 – Sei palestinesi dalla striscia di Gaza rimasti feriti durante l’operazione anti-terrorismo “Margine protettivo” sono stati trasferiti domenica in ospedali giordani, attraverso Israele, passando per il valico di Erez, in coordinamento con le autorità israeliane.
15 luglio 2014 – “Il terrorismo di Hamas non ha limiti e mira a colpire civili innocenti in Israele. Non possiamo permettere che perduri una situazione in cui cinque milioni di civili innocenti, comprese donne e bambini, sono costretti a correre continuamente nei rifugi”. Lo ha detto domenica il presidente uscente israeliano Shimon Peres, che ha aggiunto: “Gaza poteva essere libera e prospera, ma Gaza ha optato per il terrorismo. Le Forze di Difesa israeliane stanno agendo contro il terrorismo con determinazione, abilità e abnegazione”.
(Fonte: Israele.net)
#2Emanuel Baroz
13 TERRORISTI PALESTINESI TENTANO DI ENTRARE IN ISRAELE
Questa mattina 13 terroristi palestinesi stavano tentando di entrare di nascosto in Israele attraverso la fitta rete di tunnel sotterranei che parte da Gaza, quando sono stati scoperti dai soldati di Zahal nei pressi di Kerem Shalom. L’IDF ha condotto l’operazione con una massiccia presenza di soldati e di mezzi: diversi colpi di artiglieria sono stati parati contro i terroristi sul fronte israeliano, mentre colpi di mortaio sono stati sparati sull’entrata del tunnel che si trova dentro la Striscia di Gaza. Alcuni terroristi sono rimasti feriti, mentre non hanno riscontrato danni i soldati israeliani. Con tutta probabilità – si legge sui quotidiani locali – i terroristi palestinesi pensavano di cogliere l’esercito alla sprovvista alle 4 del mattino, ed di riuscire a raggiungere una comunità di ebrei per colpirli nel sonno.
Al termine dell’operazione, Zahal ha ordinato agli abitanti della zona di rimanere nelle proprie case per diverse ore, perché vi era il timore che altri terroristi palestinesi potessero tentare di entrare in Israele da altri sbocchi di tunnel sconosciuti.
https://it-it.facebook.com/ProgettoDreyfus/photos/a.387495981326769.85422.386438174765883/663313527078345/?type=1
#3Emanuel Baroz
Medioriente, se vuoi capire la crisi di Gaza, studia la geopolitica dell’Iran…
http://nopasdaran2.wordpress.com/2014/07/16/iran-analisi-geopolitica-gaza-hamas-pasdaran-hezbollah-siria-iraq-isis-rouhani-khamenei/
#4Emanuel Baroz
SMS DI MINACCIA AI CITTADINI ISRAELIANI DA PARTE DI HAMAS
Mentre l’esercito di Zahal manda messaggi di testo alla popolazione palestinese per avvertire quando e dove colpiranno, oggi un numero ancora non definito di israeliani ha ricevuto questo pomeriggio un sms dalle Brigate Izz Eddine al-Qassam, ‘braccio armato’ di Hamas:
“Il tuo Governo ha affermato ieri di aver fermato la battaglia, ma senza il nostro consenso e senza soddisfare le nostre condizioni. Pensava che fossimo così imprudenti da cessare il fuoco, al contrario ci siamo affrettati a colpire ogni zona di Israele, da Dimona a Haifa, e vi abbiamo fatto nascondere come topi” – si legge nel messaggio – “Vi avvertiamo di nuovo che se il vostro Governo non accetterà tutte le nostre condizioni, tutta Israele sarà legalmente sotto il fuoco delle nostre armi”.
Izz – Eddine al-Qassam Brigades
https://it-it.facebook.com/ProgettoDreyfus/photos/a.387495981326769.85422.386438174765883/662974473778917/?type=1
#5Emanuel Baroz
IL POPOLO PALESTINESE, LA SUA IMMAGINE E PALLYWOOD
di Leonard J.
Sin dalla prima Intifada, il bambino armato di pietra contro il carrarmato era un’immagine fortissima. Quell’immagine è entrata nell’immaginifico popolare come icona di coraggio. In realtà se nel carrarmato ci fossero stati soldati con un’etica diversa, inferiore alla realtà, quel bambino sarebbe finito spiaccicato dopo pochi secondi. Invece spuntarono altre 1000 foto simili e la leggenda prese inizio. Mentre Israele si concentrava nel prepararsi alla guerra con armi sempre più sofisticate per salvare vite umane da entrambe le parti, loro inventavano storie e personaggi per entrare nei cuori delle persone. Se negli anni 70′ i palestinesi con i dirottamenti aerei erano piuttosto antipatici alla gente, con l’Intifada hanno trovato il punto di svolta. Il messaggio era forte e piaceva tanto ai media. I kamikaze furono un autogol, ma il muro per fermarli fu un simbolo ancora più negativo.
Oggi è l’era dei razzi, ma ormai i terroristi (da non confondere con tutti i palestinesi) campano di rendita. Sono un prodotto ben posizionato con un’immagine definita. Anche se lanciano milioni di dollari di missili mantengono l’immagine di povertà, di popolo affamato. Il mondo non vede una nazione piccolissima (Israele) costretta a vivere blindata, assediata da centinaia di milioni di nemici. Nemici ricchissimi con a disposizione risorse infinite derivanti dal 95% dei giacimenti petroliferi del pianeta. Non vede il continuo fiume di denaro derivato dagli aiuti umanitari provenienti da tutto il mondo. Il mondo vuole vedere in Israele il mostro, spietato, che perseguita e massacra un piccolo popolo indifeso.
Quello che i palestinesi non sono riusciti a fare con le armi sono riusciti a farlo con internet. È qui che maggiormente si diffondono le immagini false, le storie truculente studiate a tavolino, le truffe ed i fakes, in breve Pallywood. E anche quando le cose più evidenti mostrano la loro vera faccia (ad esempio l’assassinio di Vittorio Arrigoni), il mondo è pronto a dimenticare velocemente per restare permeabili a nuove bugie.
https://it-it.facebook.com/ProgettoDreyfus/photos/a.387495981326769.85422.386438174765883/662728343803530/?type=1
#6Emanuel Baroz
HAMAS INVITA LA SUA GENTE A NON SEGUIRE GLI AVVERTIMENTI ISRAELIANI
Non credete a noi? Pensate che sia solo propaganda? Allora guardate voi stessi!
Hamas invita pubblicamente in TV la sua gente a rimanere nelle case nonostante le comunicazioni israeliane
https://www.youtube.com/watch?v=Zm09uRDdzto
https://it-it.facebook.com/ProgettoDreyfus/posts/662945973781767
#7Frank
L’offensiva terra può dare grandi frutti con la totale eliminazione dell’organizzazione terroristica Hamas, specialmente gli alti comandi che si trovano sotto terra. Purtroppo é triste pensare che qualche soldato IDF muore per difendere Israele contro il terrorismo, ma non c’é altra scelta per riavere la tranquillità del popolo israeliano e far cessare i lanci di razzi. Non é possibile che una nazione come Israele di vivere circondato da assasini che vogliono eliminare lo Stato Ebraico, qundi l’invasione su Gaza é più che necessaria e vitale.