Gianni Vattimo: «Israele peggio di Hitler», sdegno della comunità ebraica
Roma – «Israele stato canaglia», «Israele stato nazista e fascista, peggio di Hitler». E ancora: «Ci vorrebbero più morti israeliani». Il professor Gianni Vattimo, ex parlamentare europeo, rilascia un’intervista choc a La Zanzara su Radio 24. «Andrei a Gaza – dice Vattimo ai due conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo – a combattere a fianco di Hamas, direi che è il caso di fare le Brigate Internazionali come in Spagna, perché Israele è un regime fascista che sta distruggendo un popolo intero, in Spagna non era niente in confronto a questo. E’ un genocidio in atto, nazista, razzista, colonialista, imperialista e ci vuole una resistenza: ci vogliono le brigate internazionali».
Hamas, poveretti senza armi tenuti in schiavitù. «Tutta l’informazione compresa la stampa italiana piange sul fatto che c’è una pioggia di missili su Israele, ma Hamas quanti morti ha fatto? Nessuno. I poveretti non hanno armi, sono miserabili tenuti in schiavitù, come tutta la Palestina. Hanno dei razzetti per bambini, e voglio promuovere una sottoscrizione internazionale per permettere ai palestinesi di comprare delle vere armi , veri missili, e non delle armi giocattolo. L’Europa dovrebbe dare gratis le armi ai palestinesi».
Sparerei contro gli israeliani. «Sparerei contro quelli che bombardano ospedali, cliniche private e bambini sparerei, certo ma purtroppo non sono capace non avendo fatto il servizio militare. Ma imparerei volentieri per combattere contro i bastardi israeliani sionisti che non hanno niente a che fare con gli ebrei».
Peggio di Hitler. «Israele vuole distruggere definitivamente i palestinesi, è una guerra di puro sterminio. Sono peggio di Hitler perché hanno anche l’appoggio delle grandi democrazie occidentali». Davanti allo stupore di una frase del genere i conduttori chiedono spiegazioni: «I palestinesi sono stati cacciati dalla loro terra e sono vittime di un genocidio con la scusa dell’Olocausto. Stanno ripetendo l’Olocausto al rovescio, sterminando i palestinesi, in tutti i modi, gli impediscono di vivere mentre sono vivi, li rinchiudono a Gaza e poi li gasano e li bombardano».
La reazione della comunità ebraica. «Un concentrato delle più nefande illazioni – accusa Renzo Gattegna, presidente dell’UCEI (Unione Comunità Ebraiche Italiane), in una nota – che non meriterebbe risposta se attorno a queste non si costruissero, con modalità che riteniamo inaccettabili, trasmissioni di successo e molto seguite dai giovani come La Zanzara. Dal popolo ebraico che da perseguitato si sarebbe fatto persecutore all’incitamento alla violenza nei confronti dei civili israeliani, dall’utilizzo strumentale della Shoah a difesa delle ragioni dello Stato ebraico alle accuse di contiguità con il fascismo rivolte ai leader dell’ebraismo italiano: i veleni di Vattimo non solo ci disgustano ma saranno oggetto di un nostro approfondimento per un’adeguata reazione».
Dura risposta anche da parte del Presidente della Comunità Ebraica di Roma Riccardo Pacifici: “Paragone Israele-Hitler abominevole. E’ odio razziale”. “E’ una paragone abominevole, Gianni Vattimo ha trascinato nel conflitto tutti gli ebrei, come se noi fossimo gli stessi di quelli dell’epoca fascista“ aggiunge Pacifici.
(Fonte: Il Secolo XIX, 17 Luglio 2014)
Nella foto in alto: Gianni Vattimo, uno squallido antisemita in cerca di visibilità
#1Emanuel Baroz
Pacifici contro Vattimo: “Paragone Israele-Hitler abominevole. E’ odio razziale”
“E’ una paragone abominevole, Gianni Vattimo ha trascinato nel conflitto tutti gli ebrei, come se noi fossimo gli stessi di quelli dell’epoca fascista“. Questa la risposta del presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici alle affermazioni del filosofo ed ex parlamentare sul conflitto a Gaza. “Fa una ricostruzione nazi-maoista, secondo cui la Shoah è stato un meccanismo costruito dagli ebrei per far nascere lo Stato di Israele“, aggiunge Pacifici. “I razzi per lui sono come coriandoli, ha detto che se potesse li finanzierebbe, anzi sono la cosa più utile”, spiega ancora il capo della Comunità ebraica romana. “Un uomo che si permette di dire cose del genere, chiamandoci in causa, si merita di finire davanti alla magistratura, stiamo valutando se ci sono i presupposti per una denuncia in base alla legge Mancino, contro l’incitamento dell’odio razziale“, chiosa Pacifici
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/07/18/pacifici-contro-vattimo-paragone-israele-hitler-abominevole-e-odio-razziale/289145/
#2Emanuel Baroz
Dalla pagina degli amici di Progetto Dreyfus riportiamo il seguente post:
A PROPOSITO DI GIANNI VATTIMO. Una storiella inventata …ma non troppo.
Il 16 luglio 2014 l’aspirante shahid Gianni Vattimo si presentò al valico di Rafah con la sua coraggiosa idea di organizzare le Brigate Internazionali e combattere lo stato nazisionista. Venne immediatamente preso in consegna dalla polizia di Hamas. Il filosofo chiese di discutere nei particolari con la leadership il suo progetto, che avrebbe portato a una definitiva sconfitta dell’odiato nemico. Non accadde nulla di tutto ciò: venne immediatamente rinchiuso in una prigione sotterranea in isolamento. Il giudice gli contestò il giorno successivo i seguenti reati: 1. Omosessualità (reato punito con la pena capitale); 2. Professione di fede politica comunista (partito illegale); 3. Diffusione di idee filosofiche contrarie alla shari’ah. Colto alla sprovvista, il filosofo non trovò di meglio che estrarre il passaporto con l’immunità diplomatica fornitogli come ex-parlamentare europeo. Venne trasferito al valico di Erez dove fu accolto da un ufficiale di polizia israeliano e condotto a Tel Aviv. Lì non gli vennero fatto processi: in Israele ci sono almeno due partiti comunisti, gli omosessuali vivono in assoluta libertà e sono numerose le coppie “miste” di israeliani e palestinesi, e dal punto di vista filosofico… beh, in Israele c’è ampia libertà di pensiero, ognuno può dire le cazzate che crede.
Thanks to GLV
https://it-it.facebook.com/ProgettoDreyfus/photos/a.387495981326769.85422.386438174765883/663336273742737/?type=1
#3Parvus
La Lega Araba spende mille milioni all’anno (niente di eclatante, è un quinto di quanto incamera dal petrolio ogni giorno) per foraggiare la propaganda antisionista.
Evidentemente lo pseudofilosofo è uno dei meglio pagati.