Abu Mazen decreta: lavori forzati ed ergastolo a chi vende la propria terra ad uno “Stato nemico”
Ramallah, 20 Ottobre 2014 – Il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha emesso un decreto che modifica il codice penale palestinese in modo da aggiungere i lavori forzati, oltre al carcere a vita, ai palestinesi che vendono, affittano o fanno da mediatori nelle transazioni immobiliari con “cittadini di paesi ostili”. Lo riporta l’agenzia di stampa Wafa
La decisione di Abu Mazen coincide con le polemiche suscitate fra i palestinesi dalla notizia che arabi di Gerusalemme est hanno venduto case ad ebrei nel quartiere di Silwan. Già a fine Settembre infatti era dovuta intervenire la polizia israeliana per consentire ad alcune famiglie di religione ebraica di stabilirsi nelle case che avevano regolarmente e legalmente acquistato nel quartiere: i nuovi proprietari erano stati accolti dagli altri abitanti della zona con sputi, insulti e lanci di pietre.
Nel 2010 un tribunale dell’ANP ha ribadito che la vendita di terra agli israeliani è punibile con la morte. Anche se la pena di morte non è stata ufficialmente eseguita, nel corso degli ultimi quattro decenni a Gerusalemme est e in Cisgiordania sono stati uccisi in modo extragiudiziale molti palestinesi accusati di coinvolgimento in vendite immobiliari ad ebrei.
(Fonte: Israele.net, Ansa, 21 Ottobre 2014)
#1Emanuel Baroz
22 ottobre 2014 – Palestinesi hanno scagliato lunedì bottiglie molotov e bombe-carta contro una casa del quartiere Silwan di Gerusalemme est poche ore dopo che vi avevano traslocato cittadini ebrei israeliani che l’hanno regolarmente acquistata.
(Fonte: Israele.net)
#2Emanuel Baroz
21 ottobre 2014 – Nove famiglie ebree si sono trasferite domenica notte nelle case che hanno acquistato nel quartiere Silwan di Gerusalemme est, portando a 17 il totale di famiglie ebree nel quartiere a popolazione quasi interamente araba. Poco dopo la notizia, il presidente israeliano Reuven Rivlin ha criticato le modalità dell’azione dicendo: “E’ certamente nostro diritto costruire e abitare in ogni parte di Gerusalemme, ma è anche nostro dovere assicurarci che ciò venga fatto su decisione delle autorità. La nostra capitale non deve diventare una città nelle cui case ci introduciamo nel cuore della notte”.
(Fonte: Israele.net)
#3Emanuel Baroz
21 ottobre 2014 – Un passeggero israeliano è rimasto ferito, domenica sera, da lanci di pietre palestinesi contro un autobus di linea in transito nei pressi del Monte Scopus, a Gerusalemme. Lunedì sera un’altra sassaiola nella stessa zona ha causato il ferimento di un autista di autobus.
(Fonte: Israele.net)
#4Emanuel Baroz
19 ottobre 2014 – Il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha detto che agli ebrei dovrebbe essere vietato l’ingresso alla spianata delle moschee di Gerusalemme (il luogo dove sorgevano il primo e il secondo Tempio ebraico). “E’ il nostro Nobile Santuario – ha detto Abu Mazen in un raduno venerdì a Ramallah – e loro non hanno alcun diritto di entrarvi”. Abu Mazen ha esortato il popolo palestinese a “unirsi in difesa di Gerusalemme”.
(Fonte: Israele.net)
#5Emanuel Baroz
16 ottobre 2014 – “Gerusalemme è parte dello stato palestinese – ha dichiarato la parlamentare arabo-israeliana Haneen Zoabi – Non ci sarà mai fine al conflitto e non ci sarà nessuna soluzione senza la sovranità palestinese su Gerusalemme. Gerusalemme è la capitale dello Stato palestinese”. Haneen Zoabi, insieme ai colleghi parlamentari Jamal Zahalke e Bassel Ghattas (della lista Balad), a Ibrahim Sarsour e Taleb Abu-Arrar della Lista Araba Unita-Ta’al, e a Muhammad Barakei (lista Hadash), hanno preso parte mercoledì a una manifestazione contro alcuni limiti imposti dalla polizia israeliana all’ingresso al Monte del Tempio. I limiti di accesso si sono resi necessari dopo i ripetuti disordini provocati da facinorosi palestinesi con lanci di pietre, bombe carta e bottiglie incendiarie contro visitatori ebrei e forze di sicurezza. Secondo il ministro di pubblica sicurezza Yitzhak Aharonovitch, molti dei rivoltosi sono affiliati a Hamas e Jihad Islamica. A differenza di quelle dei musulmani, le visite degli ebrei al Monte del Tempio sono sempre limitate a poche ore, ad una sola porta di accesso e col divieto assoluto di pregare o mostrare simboli religiosi.
(Fonte: Israele.net)
#6Emanuel Baroz
15 ottobre 2014 – Alcune decine di palestinesi hanno lanciato pietre e bombe incendiarie contro le forze di sicurezza israeliane, martedì, presso la Tomba di Rachele, tra Gerusalemme e Betlemme. Un agente della polizia di frontiera è rimasto ferito da un ordigno esplosivo.
(Fonte: Israele.net)
#7Emanuel Baroz
14 ottobre 2014 – “Il Monte del Tempio non è sacro per gli ebrei, e non dovrebbe essere consentito agli ebrei di visitare il sito”. Lo ha scritto venerdì il parlamentare arabo-israeliano Taleb Abu Arar (lista Ra’am-Ta’al) in una e-mail di risposta all’attivista ebreo Tom Nisani che aveva interpellato i parlamentari circa la chiusura del sito agli ebrei la settimana scorsa da parte delle autorità israeliane come misura per evitare scontri. “Dovrebbe essere sempre chiuso agli ebrei – ha affermato Taleb Abu Arar – perché quel sito non è affar loro”. Raggiunto lunedì da Times of Israel, il parlamentare arabo-israeliano ha confermato, aggiungendo: “La Moschea di al-Aqsa è sacra per i musulmani, non per gli ebrei. Gli ebrei dovrebbero trovare i loro luoghi santi altrove fino alla venuta del Messia, come dicono i loro rabbini. Io non riconosco il nome di Monte del Tempio. Gli ebrei non hanno niente a che fare con quel luogo. Ma ogni giorno Israele provoca scontri e provocazioni inutili permettendo agli ebrei di salirci”.
(Fonte: Israele.net)
#8Emanuel Baroz
14 ottobre 2014 – Facinorosi arabi avevano accumulato bombe-carta, bottiglie molotov, spranghe e pietre all’interno della moschea di al-Aqsa, a Gerusalemme, in vista di una ennesima sommossa, ma la polizia israeliana, grazie a informazioni di intelligence, è intervenuta a sorpresa lunedì mattina e ha bloccato decine di rivoltosi all’interno della moschea, prevenendo gli scontri. Visitando il Monte del Tempio dopo l’incidente il ministro della pubblica sicurezza Yitzhak Aharonovitch ha detto ai giornalisti che “gli agenti delle forze di polizia di Gerusalemme sono intervenuti sul Monte per evitare un attacco pianificato contro fedeli e visitatori”.
(Fonte: Israele.net)
#9Emanuel Baroz
12 ottobre 2014 – Teppisti palestinesi continuano ad attaccare con lanci di sassi la metropolitana leggera di Gerusalemme nel tratto di linea a Gerusalemme est nei pressi del sobborgo Shuafat. Solo sabato sera si sono contati cinque diversi attacchi, con danni ai finestrini del convoglio.
(Fonte: Israele.net)
#10Emanuel Baroz
9 ottobre 2014 – Tre agenti di polizia sono rimasti feriti, mercoledì mattina, nel corso di violenti scontri con palestinesi dal volto coperto sul Monte del Tempio di Gerusalemme iniziati quando i manifestanti hanno lanciato pietre, sbarre di ferro, blocchi di cemento, bottiglie molotov e bombe carta verso la polizia all’apertura della Porta Mughrabi, unico accesso alla Spianata del Tempio per i visitatori non musulmani. I facinorosi si sono poi asserragliati all’interno della Moschea Al-Aqsa dalle finestre della quale hanno continuato a lanciare materiali incendiari, con grave pericolo per la moschea stessa. I disordini si sono verificati alla vigilia della festa di Sukkot, che inizia mercoledì sera, quando è antica tradizione di molti ebrei recarsi sul Monte del Tempio. Il mese scorso analoghe aggressioni da parte palestinese si erano verificate alla vigilia di Rosh HaShanah (capodanno ebraico). Il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha accusato Israele attribuendo gli incidenti “agli attacchi israeliani contro al-Aqsa, guidati da coloni ed estremisti sotto gli auspici del governo israeliano”.
(Fonte: Israele.net)
#11Emanuel Baroz
9 ottobre 2014 – Hanan Ashrawi, membro del Comitato esecutivo dell’Olp, ha accusato Israele di “violare la sacralità dei luoghi santi” e di “creare una nuova realtà a spese dei palestinesi, dei loro diritti religiosi e della loro identità storica” per via del progetto di aprire ai visitatori non-musulmani un secondo ingresso alla spianata del Monte del Tempio a Gerusalemme. Attualmente sono riservati ai musulmani dieci degli undici ingressi al sito (primo luogo santo dell’ebraismo perché vi sorgevano il Primo e il Secondo Tempio dove oggi si trovano la Cupola della Roccia e la moschea di al-Aqsa), mentre i visitatori non-musulmani, turisti compresi, possono accedere solo attraverso la Porta Mughrabi, raggiungibile con un ponte di legno che sovrasta il piazzale del Muro Occidentale (“del pianto”). Il Ministero del turismo israeliano ha spiegato con il forte afflusso di visitatori la necessità di aprire un secondo ingresso per i non-musulmani alla Porta del Mercante di Cotone. Un progetto, ha detto Hanan Ashrawi all’agenzia palestinese Ma’an, che “porrebbe fine a ogni possibilità di pace” e provocherebbe conflitti regionali “disastrosi”.
(Fonte: Israele.net)
#12laura
Ma così si estingueranno, tra scudi umani, collaborazionisti e sto ragno schifoso che si tengono come dittatore tra un po’ Israele sarà di nuovo libera.Quanto costa comprar casa?
Faccio del sarcasmo, ma l’eccesso di democrazia fa male come la dittatura. Non vorrei trasferirmi in un Paese che si uccide con le sue proprie mani
“E’ certamente nostro diritto costruire e abitare in ogni parte di Gerusalemme, ma è anche nostro dovere assicurarci che ciò venga fatto su decisione delle autorità. La nostra capitale non deve diventare una città nelle cui case ci introduciamo nel cuore della notte”(cit.)
Si faccia in modo che non succeda, o poi non si accusino gli Ebrei di sparare alla feccia con le molotov.