Isis: “Istituiremo il Califfato islamico in Sinai. Primo passo verso l’invasione di Gerusalemme”
Lo Stato islamico torna poi a minacciare le forze dell’ordine egiziane
Il Cairo, 2 Novembre 2014 – L’Isis annuncia che il Califfato islamico sarà istituito in Sinai e che questa mossa sarà “il primo passo sulla strada dell’invasione di Gerusalemme”.
Lo Stato islamico torna poi a minacciare le forze dell’ordine egiziane, vittime della strage del 24 ottobre, invitando i jihadisti della regione a “distruggere i check-point e i commissariati di polizia”, ad aggredire “le loro adunate e a dimostrare al mondo che bisogna imporre la legge di Dio”.
Intanto non si fermano le violenze compiute dall’Isis. Otto miliziani siriani anti-regime sono stati decapitati dai jihadisti nell’est del Paese. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) precisando che il crimine è avvenuto ad Albukamal, al confine con l’Iraq. I cadaveri degli otto sono stati poi crocifissi.
(Fonte: Ansa.it, TGCOM24, 3 Novembre 2014)
Thanks to Progetto Dreyfus
#1Parvus
Gli auguro di riuscire a battere l’esercito egiziano. Così proveranno cosa significa sfidare Israele.
#2Emanuel Baroz
Ministro egiziano: “I sionisti sponsorizzano ateismo, omosessualità e depravazione”
Nel corso di un’intervista alla tv Al-Hayat, un’emittente evangelica in lingua araba, il ministro egiziano per i beni religiosi Mohamed Mokhtar Gomaa ha affermato che “la forza colonialista sionista” punta a minare la stabilità del Medio Oriente sostenendo e finanziando “ateismo e omosessualità”. L’intervista, trasmessa lo scorso 21 settembre e poi diffusa via internet, è stata in parte tradotta in inglese da MEMRI (Middle East Media Research Institute):
http://www.youtube.com/watch?v=7zQMmi6uNXc
http://www.israele.net/ministro-egiziano-i-sionisti-sponsorizzano-ateismo-omosessualita-e-depravazione
#3Emanuel Baroz
Leader islamico israeliano alla tv palestinese: “Gerusalemme sarà la capitale del califfato che dominerà su tutta la Terra”
In un’intervista alla tv ufficiale dell’Autorità Palestinese, lo sceicco Kamal Khatib, vice capo del Movimento Islamico in Israele, ha affermato che Gerusalemme “non sarà solo la capitale dello stato palestinese, ma anche la capitale del giusto califfato islamico futuro”. Dopo che aveva ribadito queste opinioni aggiungendo che “un giorno l’intera Terra sarà subordinata al califfato islamico”, la tv palestinese ha interrotto l’intervista. Questi i brani salienti dell’intervista, andata in onda lo scorso 17 ottobre:
http://www.youtube.com/watch?v=8pjtbM2Y8Rs
http://www.israele.net/ministro-egiziano-i-sionisti-sponsorizzano-ateismo-omosessualita-e-depravazione
#4Emanuel Baroz
Egitto: esplosioni, ordigni, attacchi armati, uccisi cinque poliziotti
Israele dà l’ok a rinforzi di truppe nel Sinai
IL CAIRO – Esplosioni, ordigni, attacchi armati. E’ ancora una notte nera per le forze dell’ordine egiziane, sotto attacco terroristico dalla deposizione dell’ex presidente Mohammed Morsi. Cinque poliziotti egiziani sono morti ieri sera per l’esplosione di una bomba trovata su un treno fermo alla stazione di Menouf, nel Delta del Nilo. Un’altra decina di persone sono rimaste ferite. Secondo fonti della sicurezza, si è trattato di un ordigno artigianale. Il convoglio era entrato in stazione appena un quarto d’ora prima, i passeggeri erano scesi, ed erano già cominciate le pulizie del vagone, ha riferito il governatore di Menoufeya Ahmed Sherin.
L’esplosione è avvenuta quando un agente ha trovato una busta sospetta e la stava segnalando agli artificieri. Una seconda bomba è stata disinnescata a bordo dello stesso treno. Sabato scorso l’ennesimo ordigo era stato disinnescato sulla stessa linea ferroviaria. Poliziotti del mirino anche a un check point lungo la strada tra Alessandria e Marsa Matruh, nel nordovest dell’Egitto: cinque gli agenti rimasti feriti in un attacco armato. Esplosioni si sono registrate in serata anche al Cairo.
La prima nella stazione della metropolitana di Marje, nel nordest della capitale, dove stava passando l’ultima corsa che porta i pendolari in periferia. Anche qui si sarebbe trattato di un ordigno artigianale, ma non si hanno notizie di eventuali feriti. Poi ancora a Ramadan City, altro quartiere a nord della capitale: qui testimoni e media hanno riferito di aver udito altre tre esplosioni, senza precisarne la natura, che non avrebbero comunque causato vittime. Ordigni artigianali, generalmente di bassa potenza, vengono trovati e disinnescati quasi quotidianamente in diverse località dell’Egitto. Altri vanno a segno ferendo poliziotti o passanti, un militare è morto al Cairo a settembre. Ma è nel nord del Sinai che le forze armate e dell’ordine egiziane subiscono il maggior numero di attacchi, attribuiti ai Fratelli musulmani – dichiarata organizzazione terroristica – o ai jihadisti filo-al Qaida e filo-Isis di Ansar beit al Maqdis. Lo scorso 24 ottobre l’attentato più sanguinoso che ha ucciso almeno 30 militari.
In seguito agli attentati, Israele ha autorizzato l’ingresso nel Sinai di rinforzi militari. In un’ulteriore deroga agli accordi di smilitarizzazione (scaturiti dal trattato di pace fra i due Paesi), Israele acconsente adesso al dislocamento nel Sinai settentrionale di altri due battaglioni egiziani e di elicotteri da combattimento. Lo ha riferito la radio militare.
(Fonte: ANSAmed, 6 Novembre 2014)
#5Emanuel Baroz
Mo: Egitto, Israele autorizza ingresso truppe nel Sinai
Dopo una serie di attentati islamici
Gerusalemme, 6 Novembre 2014 – In seguito ad una serie di attentati condotti da estremisti islamici contro l’esercito egiziano, Israele ha autorizzato l’ingresso nel Sinai di rinforzi militari. In un’ulteriore deroga agli accordi di smilitarizzazione (scaturiti dal trattato di pace fra i due Paesi), Israele acconsente adesso al dislocamento nel Sinai settentrionale di altri due battaglioni egiziani e di elicotteri da combattimento. Lo ha riferito la radio militare.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2014/11/06/mo-egitto-israele-autorizza-ingresso-truppe-nel-sinai_d983ebdb-98fd-4204-94ca-a14ef2f184ff.html
#6HaDaR
Non primo passo bensí ennesimo passo.
Il primo passo fu fatto nel 1979 a Camp David sia con la cessione a un dittatore ed ex ufficiale nazista egiziano (per ciò incarcerato dai britannici con Nasser) del Sinai stesso, con tutte le sue ricchezze turistiche (milioni dal Nord Europa negli anni ’70!), con l’indipendenza petrolifera pe Israele e la tanto necessitata profondità territoriale (con tanto di basi aeree); sia con il riconoscimento di “diritti legittimi” a un non popolo alla NOSTRA TERRA. Un altro passo fu fatto con la deportazione di tutti gli Ebrei dalla Striscia di Gaza, una vera e propria pulizia etnica, che creò il Hamastan per cui abbiamo avuto già TRE GUERRE e migliaia di razzi, mortai e missili. I jihadisti, qaidiscti e pro-ISIS di Ansar al Beth haMaqdis (il nome vuol dire i difensori del tempio, visto che in Arabo Gerusalemme è chiamata da secoli Medinath al Bet haMaqdis, città del Tempio, lo stesso tempio di cui, con il solito uso della menzogna, i musulmani negano l’esistenza…
#7Frank
Il lassismo dei Governi europei e la politica israleiana, é chiaro che ISIS pian piano prende terreno. Questo accade solo perché per la poca volontà di attaccare per primi, contro questo terrore la diplomazia non esiste c’é solo l’azione. Egitto dovrebbe dare il permesso all’IDF di prendere posizioni strategiche nel Sinai e annientare qualsiasi cellula terroristica.