Iran: Khamenei spiega su Twitter come distruggere Israele

 
Emanuel Baroz
12 novembre 2014
9 commenti

Infografica della fine di Israele

L’ayatollah Khamenei spiega come vuole distruggere lo stato ebraico

khamenei-twitter-eliminazione-israele-focus-on-israel

La Guida suprema della rivoluzione iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha pubblicato sul proprio account twitter un piano dettagliato in nove punti per “l’eliminazione del regime sionista” da presentare “alle comunità internazionali”. La forma è quella di una tabella, con nove domande dei fedeli alle quali l’ayatollah fornisce altrettante risposte. Domande tipo: “Perché il regime sionista deve essere eliminato?”. “Qual è la via giusta per eliminare Israele?”. A cui Khamenei fornisce una allucinante ma suggestiva risposta: un “referendum” tra tutti gli abitanti “nativi” della regione se Israele debba o meno scomparire, referendum dal quale saranno ovviamente esclusi gli ebrei.

Nel frattempo serve la lotta armata dalla West Bank, dopo aver conquistato Gaza con Hamas. Lo ha spiegato giorni fa anche uno dei capi di Hamas, Mahmoud Zahar. “Se la Cisgiordania avesse un quarto dei mezzi della resistenza di Gaza, l’entità israeliana finirebbe in un giorno“. Il problema non è soltanto che la Guida suprema si sta prendendo gioco dell’occidente e dell’America nelle trattative sul nucleare. Il grafico di Khamenei è stato pubblicato, infatti, mentre era in corso una riunione tra i rappresentanti del gruppo dei 5+1 con il ministro degli Esteri iraniano per decidere come progredire nei colloqui sul nucleare e nello stesso momento in cui l’agenzia iraniana Isna ribadiva il “diritto dell’Iran al nucleare” e a mantenere gli impianti di Natanz, Fordo e Arak. Che strana coincidenza. C’è anche che l’idea di Khamenei di fare a meno di Israele è penetrata da tempo nelle classi dirigenti occidentali. Giorni fa, il manager delle pubbliche relazioni di Amnesty International a Londra, Kristyan Benedict, ha paragonato lo stato ebraico allo Stato islamico del califfo. Intanto, in Germania, il Nobel per la Letteratura Günter Grass diceva in una conferenza che Israele, “stato nucleare fuori controllo come il Pakistan”, mina la pace e la sicurezza mondiale. Grass ha anche detto, da bravo allievo dell’ayatollah (SS), che la responsabilità dei tedeschi per il genocidio degli ebrei non può pesare “sulle spalle dei palestinesi”.

Ieri, alla stazione dei treni di Tel Aviv, un attentatore palestinese proveniente da Nablus ha accoltellato un soldato israeliano, che poi è deceduto. Una donna invece è stata uccisa in Cisgiordania. Sono state due settimane di attentati a Gerusalemme. L’incitamento all’odio funziona. E la menzogna, come sempre, fa scattare la volontà genocida. Accadde così anche settantasei anni fa, durante la “notte dei cristalli”.

(Fonte: Il Foglio, 11 Novembre 2014)

Thanks to Progetto Dreyfus

Nell’immagine in alto: il tweet dell’account ufficiale della Guida Suprema iraniana Khamenei in cui si spiega punto per punto cosa fare per “eliminare Israele”

Articoli Correlati
Khamenei: “Entro 25 anni Israele non ci sarà più”

Khamenei: “Entro 25 anni Israele non ci sarà più”

Khamenei: Israele cesserà di esistere entro i prossimi 25 anni Il “duce” iraniano respinge altri negoziati con gli Usa e promette che Israele verrà perseguitato fino alla sua distruzione Fra […]

Iran, l’ayatollah Khamenei “benedice” l’accordo sul nucleare: “Israele stato terrorista che ammazza i bambini”

Iran, l’ayatollah Khamenei “benedice” l’accordo sul nucleare: “Israele stato terrorista che ammazza i bambini”

Khamenei, la frase choc: “Israele Stato terrorista che ammazza i bambini” Al termine della preghiera per la fine del ramadan, la Guida suprema attacca gli Usa: “Accusano Hezbollah, ma sostengono […]

Iran, Khamenei: “Israele regime illegittimo e bastardo”

Iran, Khamenei: “Israele regime illegittimo e bastardo”

Khamenei, Israele regime illegittimo e bastardo Tutte le ambasciate Usa sono covo di spie’ Teheran, 3 Novembre 2013 – “Non sono ottimista” sui negoziati nucleari ma le trattative non produrranno […]

Iran: Khamenei, se Israele attacca annienteremo Tel Aviv e Haifa

Iran: Khamenei, se Israele attacca annienteremo Tel Aviv e Haifa

Iran: Khamenei, se Israele attacca annienteremo Tel Aviv e Haifa Teheran, 21 Marzo 2013 – In caso di un attacco israeliano, l’Iran “annientera’ Tel Aviv e Haifa: e’ il monito […]

Iran, Khamenei: “Israele, un cancro”

Iran, Khamenei: “Israele, un cancro”

Iran: Khamenei, Israele, un cancro Rivolto a Obama: ‘Neanche cento discorsi basteranno’ (ANSA) – TEHERAN, 4 GIU – Israele e’ “un tumore canceroso nel cuore degli Stati islamici”. Lo ha […]

Lista Commenti
Aggiungi il tuo commento

Fai Login oppure Iscriviti: è gratis e bastano pochi secondi.

Nome*
E-mail**
Sito Web
* richiesto
** richiesta, ma non sarà pubblicata
Commento

  • #1Emanuel Baroz

    Iran – Altro che trattative, Khamenei vuole «annientare Israele»

    Mentre Teheran dialoga con gli Usa, in un tweet l’Ayatollah definisce il governo israeliano «un regime barbaro e infanticida. Poi spiega in nove punti perché va distrutto.

    di Fiamma Nirenstein

    Se inviti a cena una persona con cui vuole fare amicizia, e quello entra in casa, tira un calcio al tuo gatto, sputa per terra, tira un pugno a tuo figlio, d’un tratto capisci che hai commesso un errore. Invece dopo che, a seguito di una lettera di Obama nel segno dell’accordo e dell’alleanza l’ayatollah Khamenei ha twittato il suo progetto genocida di eliminazione di Israele urbi et orbi, non si è sentito ancora nessuna reazione da parte dei timidi ambasciatori dei P5+1 che in questi giorni sono rimasti a colloquio con gli iraniani in Oman per discutere il nucleare. Anche da Obamanonsisen-te niente. Ma si può discutere con uno che in 9 punti ti spiega perché il «regime sionista» deve essere distrutto? Khamenei lo spiega a fondo: «Perché il regime sionista deve essere distrutto? Durante 66 anni, il regime fantoccio sionista ha tentato di realizzare i suoi fini attraverso l’infanticidio, l’omicidio, la violenza e il pugno di ferro. L’unico modo di porre fine ai crimini di Israele è eliminarlo». Poi Khamenei, che preferisce far finta di preferire che gli ebrei se ne vadano senza troppo sangue, propone un referendum di tutti gli arabi e i cristiani (che per l’occasione sono diventati amici suoi, mentre niente ebrei prego) per votare la chiusura totale di Israele. Si dice certo che l’opinione pubblica internazionale accetterà il piano e poi però rassicura i terroristi: fino a che questo avvenga invita alla lotta armata.

    Khamenei dice la sua feroce, oscena verità mentre incarica i suoi inviati di prendere tempo sul nucleare, e questo ha sempre fatto l’Iran. Il tempo è sempre stata l’arma del nucleare iraniano, e non abbiamo imparato nulla ora che i colloqui coll’Iran in Oman sono andati male e la loro conclusione non si prospetta per il 24 come previsto, la chiacchera diplomatica si dilunga. Dopo che John Kerry, la Ashton e il ministro degli Esteri iraniano Javad Sharif (che gran signore!) se ne sono andati, restano a discutere minuti, disperati particolari tecnici sull’arricchimento, la proliferazione, la minuziosa tipologia delle centrifughe, i reattori a plutonio, le verifiche secondo l’Aiea e altri organismi internazionali la Gran Bretagna, la Cina, la Francia, la Germania, la Russia, l’Unione Europea, gli Usa e gli uomini di Zarif. Quanta gente! Ma con chi stiamo parlando? Insomma, abbiamo un interlocuttore razionale sul pericolo imminente di una, cento bombe atomiche, o stiamo girando intorno alla futile legacy di Obama, ora che l’Iran è rimasto una delle sue poche pallottole in canna? Dunque, Obama prende carta e penna, ha fretta di arrivare a un accordo perché presto il Senato sarà in mani repubblicane e può aumentare le sanzioni se l’Iran non ci sta, e stila il suo messaggio: «Caro supremo leader Ayatollah Ali Khamenei…». E vorrebbe aggiungere: tu che sei l’unico che decide, perché Rouhani sorride ma non conta. È ben la quarta lettera di conciliazione: Obama la pretende come un bambino che voglia una caramella. Durante il suo discorso programmatico disse: «Noi vi porgeremo la mano se vorrete aprire il vostro pugno». Poi al Cairo lanciò la sua proposta al mondo musulmano. Nel frattempo dall’Iran venne la risposta: «Noi non possiamo che odiare l’America dal profondo del cuore».

    Chiunque avesse avuto dei consiglieri migliori, avrebbe imparato che l’incompatibilità pratica e teologica, sulla democrazia, le donne, la sessualità, i diritti umani, è antitetica a quella dell’Iran. E l’Iran dalla rivoluzione knomeinista non è solo uno Stato ma la fiaccola del califfato sul mondo secondo la Shia. L’Iran ha le idee chiare, vuole riuscire ad abbattere le sanzioni, seguitare ad arricchire l’uranio mentre estende la sua egemonia alla Siria, ha già in mano il Libano, l’Irak è il suo campo di battaglia, lo Yemen è quasi nelle sue mani, giuoca col Golfo, ieri una delegazione era a Mosca per firmare contratti di natura energetica, gestisce la sua partita nel terrorismo internazionale, con finanziamenti, hezbollah e guardie della rivoluzione. Obama nella sua ultima lettera a Khamenei, immemore di come l’Irana bbia sempre giuocato l’America (ricordiamoci del rilancio della strategia atomica nascosta nel 2002) cerca tre accordi: uno sul nucleare, il secondo sulla comune guerra contro l’Isis, e il terzo, vergognoso, che salvaguardia Assad unavolta che gli altri accordi siano rispettati. La risposta di Khamenei non c’è stata, che può esserci di più repulsivo e finale di quel tweet?

    (Fonte: Il Giornale, 12 Novembre 2014)

    13 Nov 2014, 00:51 Rispondi|Quota
  • #2Emanuel Baroz

    12 novembre 2014 – L’Iran ha rifiutato cinque volte di lasciar entrare nel paese un funzionario dell’agenzia atomica dell’Onu, probabilmente un esperto americano. Lo hanno detto lunedì fonti diplomatiche interne all’agenzia spiegando che “per poter affrontare efficacemente le questioni in sospeso, è importante che ogni membro del personale AIEA con la necessaria competenza sia in grado di partecipare alle attività tecniche dell’Agenzia in Iran”.

    (Fonte:Israele.net)

    13 Nov 2014, 00:52 Rispondi|Quota
  • #3Emanuel Baroz

    11 novembre 2014 – Il Times ha scritto lunedì mattina che gli Stati Uniti sarebbero pronti a riallacciare i rapporti diplomatici con l’Iran (interrotti dal 1979).

    (Fonte: Israele.net)

    13 Nov 2014, 00:52 Rispondi|Quota
  • #4Emanuel Baroz

    10 novembre 2014 – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha messo in guardia domenica le sei potenze mondiali, tra cui gli Stati Uniti, dal cedere alle richieste iraniane sul proseguimento del suo programma nucleare, al solo scopo di arrivare a un accordo entro la scadenza del 24 novembre. “La comunità internazionale deve fare una scelta chiara – ha detto Netanyahu – Può cedere alle richieste iraniane accettando un accordo che sarebbe pericoloso per Israele e per il resto del mondo. Oppure può resistere e insistere sul fatto che l’Iran deve smantellare la sua capacità di produrre armi nucleari”. Israele, ha aggiunto Netanyahu, non sosterrà alcun accordo che permetta all’Iran di mantenersi a un passo dal diventare uno stato nucleare.

    (Fonte: Israele.net)

    13 Nov 2014, 00:53 Rispondi|Quota
  • #5Emanuel Baroz

    7 novembre 2014 – Secondo un reportage pubblicato giovedì dal quotidiano Wall Street Journal, il presidente Usa Barack Obama ha scritto a metà ottobre alla Guida Suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, una lettera segreta nella quale sottolinea l’interesse comune dei due paesi nella lotta contro i jihadisti (sunniti) dello “Stato Islamico” (ISIS) in Siria e Iraq. Secondo le fonti citate dal giornale, la lettera afferma che la cooperazione tra Usa e Iran nella lotta contro il gruppo islamista è legata al raggiungimento di un accordo tra l’Iran e altre nazioni sul controverso programma nucleare di Teheran. Richiesto di un commento, il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest ha detto giovedì che la politica degli Stati Uniti nei confronti dell’Iran non è cambiata, aggiungendo di non poter commentare la corrispondenza privata tra Obama e un leader straniero. “Io non mi fido dei dirigenti iraniani – ha commentato giovedì in conferenza stampa il presidente della Camera dei Rappresentanti, John Boehner – e non credo che gli Stati Uniti debbano introdurli nella lotta contro l’ISIS. Mi auguro che le trattative in corso siano negoziati seri, ma ho i miei dubbi”.

    (Fonte:Israele.net)

    13 Nov 2014, 00:54 Rispondi|Quota
  • #6Emanuel Baroz

    Khamenei presenta: come e perché distruggere Israele

    http://www.rightsreporter.org/khamenei-presenta-come-e-perche-distruggere-israele/

    13 Nov 2014, 00:55 Rispondi|Quota
  • #7Emanuel Baroz

    IRAN MINACCIA ISRAELE, L’ULTIMA TROVATA E’ IL DOCUMENTARIO “7 MINUTI PER TEL AVIV”

    Con un documentario di regime l’Iran presenta quello che potrebbe essere uno scenario sul prossimo attacco missilistico contro Israele.

    In occasione della data della morte di Hassan Tehrani Moghadam, considerato il padre del programma missilistico iraniano, il regime mostra le capacita’ missilistiche di Teheran e la loro supposta capacita’ di attaccare in poco tempo Israele.

    Per ora solo “propaganda e odio” ma cosa potrebbe succedere se il paese degli ayattolah riuscisse a dotarsi di armi nucleari?

    https://www.facebook.com/ProgettoDreyfus/posts/719531891456508

    13 Nov 2014, 19:46 Rispondi|Quota
  • #8Emanuel Baroz

    Iran: ancor minacce a Israele e Putin consegna gli S-300

    Ancora minacce dall’Iran a Israele. E Putin, chiuso nell’angolo dalle sanzioni per la vicenda ucraina, sblocca la consegna dei missili S-300 sia a Teheran che a Damasco.

    Piovono ancora minacce su Israele dall’Iran. Questa volta a farle è il comandante delle Guardie della Rivoluzione, il Gen. Mohammad Ali Jafari. Parlando ieri durante la giornata delle forze armate navali, il Gen. Jafari ha detto che i missili iraniani possono colpire qualsiasi zona di Israele e che “la fine dello Stato Sionista è ormai prossima”.

    Gli ha fatto eco il Grande Ayatollah Ali Khamenei che nell’elogiare gli sforzi della marina iraniana per la difesa del regime ha detto che «l’Iran deve approfittare dei momenti di pace per rafforzare la sua deterrenza militare» alludendo chiaramente a un prossimo rafforzamento delle capacità militari iraniane.

    Da notare il nesso temporale delle affermazioni di Khamenei che parla di “momenti di pace” in un momento in cui il Medio Oriente è letteralmente in fiamme ma che, grazie allo spauracchio dello Stato Islamico, l’attenzione del mondo è spostata sul fronte della guerra al ISIS e non più sul nucleare iraniano. Una bella fortuna.

    Intanto da fonti di stampa vicine al Governo siriano si apprende che la Russia di Putin starebbe per consegnare almeno sette batterie di missili S-300 all’Iran e altre quattro a Damasco. La consegna all’Iran era stata programmata da diverso tempo ma Putin aveva bloccato il tutto in attesa che si chiarisse la questione del nucleare iraniano. Ma ora, anche visto la morsa in cui l’occidente ha stretto il Cremlino per la vicenda ucraina, Putin sembra deciso a bruciare i tempi. Le due consegne frutteranno alla Russia oltre un miliardo di dollari. Secondo il giornale arabo, al-Watan, Putin avrebbe dato il via libera alla consegna immediata di cinque batterie di S-300 all’Iran e di due alla Siria programmando le successive consegne per i prossimi mesi.

    http://www.rightsreporter.org/iran-ancor-minacce-a-israele-e-putin-consegna-gli-s-300/

    4 Dic 2014, 22:20 Rispondi|Quota
  • #9Frank

    Se Israele non si sveglia nei confronti di Gaza e Iran, un giorno diventeranno momenti difficili.

    5 Dic 2014, 22:38 Rispondi|Quota