L’Isis alle donne di Gaza: “Dovete mettere il velo”
Sui volantini distribuiti nella Striscia si minacciano punizioni verso le donne palestinesi. Intanto L’Isis rapisce una giovane donna andata a combattere in Siria al fianco delle milizie curde
di Orlando Sacchelli
Gaza, 30 Novembre 2014 – Tornano a farsi sentire i tagliagole dell’Isis. Questa volta il bersaglio della loro minaccia è tutto interno al mondo islamico.
Sono le donne che vivono a Gaza, che ricevono un ultimatum: entro una settimana potranno comparire in pubblico solo se velate, altrimenti andranno incontro ad una severa punizione. L’avvertimento è stato lanciato dallo Stato Islamico (Isis) con alcuni volantini distribuiti in un campus universitario della Striscia di Gaza e su Facebook. Le autorità locali (Hamas) cercano di rassicurare la popolazione affermando che a Gaza lo Stato islamico “non è presente”.
La circolazione di questi volantini ha destato apprensione, soprattutto a Gaza City, dove una percentuale elevata di donne non si copre il capo (nelle aree rurali della Striscia, invece, la quasi totalità lo fa). Non si specificano quali sarebbero le punizioni per le donne che dovessero sfidare l’ultimatum, giudicate “prive di modestia”. Qualcuno teme episodi di violenza, quali ad esempio il lancio di acido sul volto, per deturparle. Secondo i responsabili della Sicurezza locale si tratta, però, di minacce infondate. I servizi di sicurezza sono convinti che a Gaza non esista alcuna presenza dello Stato Islamico.
Eppure, aggiungono fonti giornalistiche, è possibile che si siano creati nuclei di fiancheggiatori desiderosi di emulare a Gaza le fanatiche azioni dell’Isis in Iraq e in Siria. L’allarme è alto. Dal cieco estremismo di Hamas alla violenza brutale dell’isis il passo potrebbe essere breve. Con tutte le conseguenze del caso.
(Fonte: Il Giornale, 30 Novembre 2014)