Gush Etzion (Giudea e Samaria): ragazza palestinese accoltella coetaneo israeliano
Gush Etzion (Giudea e Samaria), 1 Dicembre 2014 – Un ragazzo israeliano è stato accoltellato da una ragazza palestinese di 20 anni, nei pressi del check point di Gush Etzion. Per fortuna l’autrice dell’aggressione ha colpito solo in maniera superficiale la vittima, ed è stata poi successivamente colpita dalla forze di sicurezza israeliane che l’hanno colpita all’addome. Successivamente la ragazza è stata trasportata all’Hadassa Medical Centre di Ein Kerem
L’assalitrice palestinese e’ stata identificata in Amal Taqatqa, di circa 20 anni, originaria del villaggio arabo denominato Beit Fajar, presso Betlemme. La giovane sarebbe – secondo radio Gerusalemme – una simpatizzante di al-Fatah. In passato aveva gia’ cercato di assalire un soldato israeliano. A Beit Fajar, aggiungono fonti locali, l’esercito sta ora ispezionando un edificio.
Sempre oggi intanto presso Nablus un altro giovane palestinese e’ stato fermato ad un posto di blocco militare israeliano. Aveva con se’ un coltello, con cui in apparenza si apprestava a compiere un attentato
Un’altra figura femminile era già stata protagonista della cronaca locale lo scorso venerdì, quando una 17enne è stata fermata a Hebron, vicino alla Grotta del Patiarchi, in possesso di un coltello.
Thanks to Progetto Dreyfus
Nell’immagine in alto: il lancio della notizia su Twitter da parte del quotidiano francese Le Monde (“Un palestinese ferito da un proiettile dopo un presunto attacco a un israeliano”) e la pronta risposta di IDF che smaschera la disinformazione antisraeliana (“Forse intendete dire: un israeliano è stato pugnalato da una palestinese che è stata ferita durante il suo arresto?”) [Grazie a Progetto Dreyfus per la segnalazione]
#1Emanuel Baroz
2 dicembre 2014 – Incontro lunedì sera fra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu (Likud) e il ministro delle finanze Yair Lapid (Yesh Atid) per cercare di risolvere la crisi nella coalizione di governo.
2 dicembre 2014 – Bayit Yehudi, il partito del ministro dell’economia Naftali Bennett, terrà le sue elezioni primarie il 5 gennaio 2015, un giorno dopo quelle del Likud, il partito del primo ministro Benjamin Netanyahu.
2 dicembre 2014 – Colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi lunedì sera contro un autobus israeliano in transito sulla Strada 60, vicino a Silwad (Cisgiordania). Si segnalano danni al veicolo, ma nessun ferito.
2 dicembre 2014 – “Il convertito è nelle mani delle forze di sicurezza” ha titolato lunedì il giornale kuwaitiano Al-Rai, che la scorsa settimana aveva dato notizia di un disoccupato 20enne locale ricercato dalla polizia perché fotografato con simboli ebraici sugli abiti e tatuati sulla pelle, e accusato da alcuni cittadini di “predicare il giudaismo”. In Kuwait è illegale convertirsi dall’islam ad altra religione. Secondo il quotidiano egiziano Al-Yawn al-Sabi, la polizia ha trovato un dizionario ebraico a casa dell’uomo, il quale in passato avrebbe tentato invano di ottenere dall’ambasciata israeliana al Cairo un visto per “visitare Gerusalemme”.
2 dicembre 2014 – Il predicatore turco sciita Salahuddin Ozgunduz, citato lunedì dall’iraniana Tasnim News Agency, ha accusato “i sionisti” d’aver “fatto nascere, appoggiato e di usare per i loro scopi” il gruppo “Stato Islamico” (ISIS).
2 dicembre 2014 – A metà novembre l’Egitto ha sventato un tentativo da parte di terroristi affiliati allo “Stato Islamico” (ISIS) di attaccare obiettivi israeliani nel Mar Mediterraneo. Lo ha riferito lunedì la tv Canale 2 secondo la quale i terroristi erano riusciti a impadronirsi di una unità della Marina egiziana con cui progettavano di attaccare navi o piattaforme petrolifere israeliane, ma sono stati fermati dalle forze egiziane in un violento scontro a fuoco. All’epoca dell’incidente, lo scorso 12 novembre, l’esercito egiziano aveva comunicato che una delle sue navi aveva subito un “attacco terroristico” nel Mediterraneo e che lo scontro che ne era seguito aveva visto cinque militari feriti, altri otto dispersi in mare, quattro imbarcazioni attaccanti distrutte e 32 terroristi arrestati.
2 dicembre 2014 – Secondo la Missione di Assistenza Onu in Iraq, sono almeno 1.232 gli iracheni che sono stati uccisi nel mese di novembre in atti di violenza e terrorismo.
2 dicembre 2014 – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu deciderà nei prossimi giorni se è possibile ricomporre le fratture all’interno della coalizione e continuare a governare il paese o se dovrà indire elezioni anticipate. Lo ha detto lunedì, a Radio Galei, Tzahal Nir Hefetz, uno dei consiglieri di Netanyahu. “Non ho paura delle elezioni – ha detto lunedì Netanyahu in una riunione del suo partito Likud – Ma la gente vuole un governo che possa funzionare e non possiamo funzionare quando i ministri attaccano di continuo”.
2 dicembre 2014 – Un israeliano è stato ferito da un colpo di pugnale, in modo non grave, lunedì a Gush Etzion, da una palestinese originaria del villaggio di Beit Fajjar, circa otto chilometri da Betlemme (non lontano da Gush Etzion). La terrorista è stata a sua volta colpita dalla reazione di soldati israeliani ed è ricoverata presso l’Hadassah Medical Center di Ein Kerem.
2 dicembre 2014 – Fonti kurde hanno definito “falsa propaganda” la notizia del sequestro da parte dell’ISIS di Gill Rosenberg, la israelo-canadese che si è unita ai combattenti curdi contro lo “Stato Islamico” in Siria. “Possiamo dire con un alto grado di certezza che nessuna volontaria israeliana e, se è per questo, nessun altro volontario internazionale, è arrivato per combattere nella città di Kobani, in Siria” hanno detto lunedì le fonti curde, aggiungendo che di norma i volontari internazionali non vengono impiegati in ruoli di combattimento, bensì di supporto. Lunedì sera è giunta notizia che Gill Rosenberg ha postato su Facebook un messaggio in cui dice d’essere sana e al sicuro, di non aver potuto collegarsi a internet prima per motivi di sicurezza, e di non badare alle “balle” dell’ISIS circa il suo rapimento.
1 dicembre 2014 – Alois Brunner, il criminale nazista considerato il latitante nazista di più alto rango ancora in vita, sarebbe morto quattro o cinque anni fa a Damasco all’età di 97 anni, stando alle nuove informazioni ricevute dal Centro Simon Wiesenthal. Brunner, nato in Austria nel 1912, servì come braccio destro di Adolf Eichmann e si rese responsabile della deportazione di almeno 128.500 ebrei nei campi di sterminio nazisti durante la Shoà. Dopo la guerra era fuggito in Siria dove ha vissuto sin dagli anni ’50 protetto dal regime di Damasco per il quale serviva come consulente. Nel 1985, nell’unica intervista mai rilasciata dopo la guerra, Brenner disse a un settimanale tedesco che il suo unico rimpianto era di non aver ucciso un numero maggiore di ebrei.
1 dicembre 2014 – Gili Rosenberg, la israelo-canadese che all’inizio di questo mese si è unita ai combattenti curdi in Siria, è stata rapita dallo “Stato Islamico” (ISIS), stando a quanto riferito domenica da siti web jihadisti siriani. Rosenberg, 31 anni, originaria di Tel Aviv, aveva detto in un’intervista a Israel Radio che aveva deciso di unirsi ai combattenti per motivi umanitari e ideologici, definendoli “nostri fratelli”. La scorsa settimana Rosenberg aveva scritto su Facebook che non avrebbe più aggiornando la sua pagina perché era diretta verso una zona del fronte, a Kobani, priva di collegamento internet.
1 dicembre 2014 – Due attivisti di destra israeliani, Yehuda Landsberg e Yehuda Sabir, sono stati giudicati colpevoli domenica di incendio doloso e danneggiamento a sfondo razzista per aver dato fuoco a veicoli appartenenti a palestinesi in un villaggio vicino a Nablus nel novembre 2013. I due uomini hanno ammesso il crimine e patteggiato una pena di 30 mesi di reclusione più risarcimento finanziario ai danneggiati.
1 dicembre 2014 – Hamas ha rilasciato una dichiarazione, domenica, in cui esorta le fazioni palestinesi a riprendere il dialogo tra loro sul futuro del governo di unità nazionale palestinese. Martedì scade il mandato di sei mesi del governo, dopo di che si dovrebbero tenere elezioni per la presidenza palestinese e il Consiglio legislativo. Intanto, in un’intervista ai mass-media arabi, il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha accusato Israele e Hamas di avere fra loro “accordi segreti”.
1 dicembre 2014 – Il governo israeliano ha approvato all’unanimità un disegno di legge da sottoporre alla Knesset volto a fermare l’immigrazione clandestina di richiedenti asilo africani in Israele. Questa è la terza formulazione del disegno di legge, dopo che le prime due versioni erano state respinte dalla Corte Suprema a tutela dei diritti umani fondamentali dei migranti. La nuova versione accorcia a 20 mesi il periodo di tempo massimo in cui i migranti possono essere trattenuti nel centro di raccolta “aperto” di Holot e riduce a una sola quelle che erano le tre firme al giorno che i migranti sarebbero tenuti a depositare durante i 20 mesi.
1 dicembre 2014 – Siria. Almeno 50 jihadisti dell’ISIS sono stati uccisi nelle ultime 24 ore in scontri, attentati suicidi e attacchi aerei Usa nella città frontaliera di Kobani. Lo ha affermato domenica l’Osservatorio siriano per i diritti umani, aggiungendo che il numero di morti in un giorno è uno dei più alti subiti dal gruppo estremista sunnita da quando ha lanciato il suo attacco contro la strategica città siriana al confine con la Turchia lo scorso settembre.
1 dicembre 2014 – Il vice comandante della Guardia Rivoluzionaria iraniana, Hossein Salami, ha detto che la Cisgiordania si trasformerà presto in un inferno per gli israeliani. Lo ha riferito domenica l’agenzia Ma’an, secondo la quale Salami ha affermato che verrà il giorno in cui striscia di Gaza e Cisgiordania si uniranno e gli Stati Uniti non potranno garantire a Israele “nessuna porzione di terra al sicuro dal fuoco incrociato di Hezbollah, Hamas e Jihad Islamica”.
1 dicembre 2014 – Riprese regolarmente le lezioni, domenica, nella scuola bilingue ebraico-araba Max Rayne “Mano nella mano”, che serve più di 600 allievi arabi ed ebrei da tutta Gerusalemme, dopo l’incendio doloso di sabato sera che ha causato danni ad un’aula. La Municipalità di Gerusalemme si è attivata per cancellare i graffiti di stampo razzista anti-arabi che erano stati vergati sulle pareti della scuola. Domenica il primo ministro Benjamin Netanyahu ha fermamente condannato l’incendio doloso, ribadendo che il governo si sta adoperando per ripristinare la calma in tutta la capitale.
1 dicembre 2014 – Proteste e disordini in Egitto dopo che la Corte d’Assise del Cairo ha prosciolto l’ex presidente Hosni Mubarak dall’accusa di complicità nell’uccisione di centinaia di manifestanti durante la rivolta di piazza della primavera 2011 che segnò la fine del suo potere trentennale. Nel frattempo, domenica un tribunale egiziano ha designato l’ISIS come “organizzazione terroristica” bandita dal paese, specificando che sono considerate terroristiche e illegali anche tutte le organizzazioni ad esso affiliate. Il gruppo jihadista Ansar al-Beit Maqdis, che fa base nella penisola del Sinai dove attacca regolarmente le forze di sicurezza egiziane, ha giurato fedeltà all’ISIS all’inizio di novembre.
(Fonte: Israele.net)