“Il Qatar dà lo sfratto a Khaled Meshaal”. Ma Hamas nega
Tra eventuali nuove sedi o la Turchia o l’Iran
di Aldo Baquis
Gerusalemme, 6 Gennaio 2014 – Sembra volgere al termine il soggiorno in Qatar del capo dell’ufficio politico di Hamas, Khaled Meshaal. Secondo alcuni media l’ordine di espulsione è già stato emesso, ma Hamas per il momento nega. Fonti di Hamas a Gaza assicurano che Meshaal è ancora a Doha, con la famiglia.
Eppure corre voce che stia effettivamente cercando un altro paese che lo ospiti: la Turchia è una possibilità, anche l’Iran non viene escluso. Il ministero israeliano degli esteri già si congratula per questi sviluppi. ”Nell’ultimo anno – si legge in un comunicato – abbiamo compiuto diverse mosse, direttamente ed indirettamente, per indurre il Qatar a compiere questo passo e a cessare di fornire aiuti a Hamas”. ”Il ministro degli esteri Avigdor Lieberman e nostri funzionari – prosegue il testo – hanno operato in questo senso attraverso canali pubblici e segreti, con lo stesso Qatar e con altri Paesi”.
Meshaal era stato costretto nel 2011 a lasciare la sua residenza e gli uffici di Damasco a causa della guerra civile divampata in Siria. Pur mantenendo un atteggiamento neutrale verso quel conflitto, il cuore della base di Hamas palpitava allora per gli oppositori di Bashar Assad.
Poi la leadership di Hamas ha subito i contraccolpi degli avvenimenti in Egitto: ha prima gioito per i successi dei Fratelli musulmani, ma è poi caduta in disgrazia con il nuovo esecutivo di Abdel Fatah al-Sisi. Per il Cairo infatti Hamas è una organizzazione che fiancheggia attivamente i terroristi islamici attivi nel Sinai, e sempre più di frequente in territorio egiziano. Hamas assicura di non aver mai interferito nelle questioni interne dell’Egitto: ma al Cairo Khaled Meshaal non è persona gradita.
Di recente Egitto e Qatar hanno normalizzato le loro relazioni, dopo un lungo periodo di ostilità. Ed è in questo contesto che arrivano oggi le notizie relative allo ‘sfratto’ di Meshaal. A Gaza i dirigenti locali di Hamas preferiscono mantenere un profilo basso e si astengono dal biasimare i dirigenti di Doha che peraltro, viene notato, stanno ancora generosamente finanziando alcuni progetti di ricostruzione nella Striscia. Gli osservatori locali rilevano che ancora di recente Hamas ha inviato in Iran una delegazione ad alto livello e che Meshaal è stato accolto con calore in Turchia. Israele segue questi sviluppi da vicino. ”Ci congratuliamo con il Qatar – afferma il ministero degli esteri – e ci aspettiamo del governo turco che ne segua l’esempio”.
(Fonte: Ansamed, 6 Gennaio 2015)
Thans to Progetto Dreyfus
Nella foto in alto: Khaled Meshaal, leader politico di Hamas, e l’emiro del Qatar, lo sceicco Hamad bin Khalifa al Thani
#1Emanuel Baroz
KHALED MESHAAL LASCIA IL QATAR ALLA VOLTA DELLA TURCHIA, I FRUTTI DELLE PRESSIONI INTERNAZIONALI
Già qualche mese fa si parlava delle distanze prese dal Qatar nei confronti di Hamas e di altre organizzazioni terroristiche grazie alle pressioni della comunità internazionale. Come lo aveva definito Ron Prosor, l’Ambasciatore di Israele presso le Nazioni Unite, il Qatar è stato il “Club Mad” dei terroristi palestinesi, i quali hanno vissuto da nababbi in ville extra lusso e servitù al seguito. Ciò si va ad aggiungere ai miliardi di dollari di finanziamenti con cui l’Emiro ha finanziato le attività terroristiche, le armi e i tunnel dell’organizzazione che governa Gaza.
Stando però alla stampa turca, la situazione potrebbe cambiare a breve, in quanto il capo dell’Ufficio politico di Hamas, Khaled Meshaal, sarebbe in procinto di lasciare il Qatar per essere accolto dal governo di Ankara.
Se la notizia dovesse essere confermata, sarebbe la prova tangibile di come la diplomazia internazionale ha il potere di intervenire concretamente per cambiare le dinamiche mediorientali e per ristabilire equilibri che rispettino i valori di libertà e democrazia degni del mondo occidentale.
I have a dream
Che succederebbe se la comunità internazionale – invece di sanzionare Israele – facesse pressione sul’Autorità Nazionale Palestinese e su Hamas? Se si chiedesse loro di indire quelle agognate elezioni alle quali il popolo palestinese non partecipa dal 2006, e se si lavorasse davvero sui leader di Gaza e West Bank affinché abbandonino le logiche della violenza e del terrorismo?
https://it-it.facebook.com/ProgettoDreyfus/photos/a.387495981326769.85422.386438174765883/748735635202800/?type=1
#2Emanuel Baroz
M.O.: Hamas smentisce espulsione Meshaal dal Qatar
Doha, 6 gen. – Khaled Meshaal, leader politico di Hamas, non e’ stato espulso dal Qatar ed e’ ancora a Doha. Lo ha precisato un funzionario del gruppo, Ezzat al-Rishq, smentendo le notizia diffusa da Cnn secondo cui Meshaal avrebbe ricevuto un ordine di espulsione dall’emirato. Il Qatar, che ospita un buon numero di leader di gruppi islamisti, come anche dei Fratelli Musulmani, e’ di recente finito sotto pressione da parte degli alleati del Golfo che gli chiedono il suo sostegno ai gruppi islamisti. .
http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/m-o-hamas-smentisce-espulsione-meshaal-dal-qatar/news-dettaglio/4563514
#3Emanuel Baroz
Hamas è contro le visite a Gerusalemme e alla spianata delle moschee
GAZA – Hamas si oppone alle visite di arabi e musulmani a Gerusalemme e alla spianata delle moschee. Il movimento lo ha annunciato oggi con un comunicato inviato via mail, spiegando che “queste visite sono considerate una normalizzazione dell’occupazione israeliana mentre la città è ancora sotto questa occupazione”. Il comunicato di Hamas afferma che “la liberazione di Gerusalemme e della spianata è un compito di ogni arabo e di ogni musulmano nel mondo. Questa liberazione deve essere compiuta attraverso la Jihad (la guerra Santa) e la resistenza”. Nel frattempo Sami Abu Zuhri, portavoce di Hamas a Gaza, ha criticato il presidente palestinese Mahmoud Abbas per aver deciso di ripresentare una bozza di risoluzione al Consiglio di sicurezza per porre fine all’occupazione israeliana.
(Fonte: LaPresse, 6 Gennaio 2015)