Siria, raid di Israele contro Hezbollah. Sei morti, tra cui un comandante
Due missili contro il villaggio siriano di Quneitra, sulle alture del Golan. Ucciso Jihad Mughnyeh, 21 anni, figlio di Imad, storico comandante degli Hezbollah ucciso nel 2008
Beirut (Libano), 18 Gennaio 2015 – La tensione fra Israele e gli Hezbollah libanesi è repentinamente salita oggi quando una unità dei miliziani sciiti è stata centrata nel Golan siriano da due razzi partiti da elicotteri israeliani da combattimento. Il bilancio delle vittime è compreso fra 9 e 11: in parte libanesi, in parte iraniani. Spicca comunque il nome di Jihad Mughnyeh, 21 anni. È il figlio di Imad Mughniyeh, storico comandante militare degli Hezbollah ucciso nel 2008 a Damasco in una esplosione attribuita dai suoi compagni ad Israele.
Il figlio del comandante
Nelle file degli Hezbollah Jihad Mughnyeh era soprannominato «Il Principe» e la sua carriera militare (ancora agli inizi) era seguita personalmente dal leader dell’organizzazione, Hassan Nasrallah, che fungeva ormai da padrino. Di recente gli era stato affidato il comando di una brigata nel Golan siriano, a ridosso delle linee israeliane. Secondo quanto ha riferito al-Manar, l’emittente degli Hezbollah, la sua unità è stata colpita dai razzi israeliani mentre si trovava in perlustrazione nel villaggio di Mazrat al-Amal, in prossimità di Kuneitra, la capitale siriana del Golan. In linea d’aria: a pochi chilometri dalle postazioni israeliane nelle alture occupate.
«Ormai il fronte libanese e quello siriano sono per noi tutt’uno»
In Israele, sull’episodio, c’è grande riserbo. La radio militare si limita a confermare che l’aviazione israeliana ha sferrato un attacco e la tv statale aggiunge che ha così «sventato un attentato». Da più parti si afferma che sul terreno c’erano esponenti delle Guardie rivoluzionarie iraniane. Fra i nomi delle vittime, oltre a Mughniyeh jr., figurano comandanti locali Hezbollah (Abu Issa e Hazem Raed) e un ufficiale di nome Abu Ali Tabtebay che potrebbe essere iraniano. «Ormai il fronte libanese e quello siriano sono per noi tutt’uno», ha detto alla televisione israeliana di Stato una fonte militare. Da parte libanese si apprende che gli Hezbollah hanno elevato lo stato di allerta lungo il confine con Israele. L’aviazione israeliana, da parte sua, ha intensificato i voli di ricognizione. «Nasrallah non potrà tacere a quanto avvenuto oggi e reagirà», concordano diversi analisti israeliani. Potrebbe colpire al confine Nord di Israele o anche – come già in passato – contro obiettivi israeliani o ebraici sparsi nel mondo.
Smantellata la prima cellula terroristica in Israele
Intanto Israele ha smantellato la prima cellula terroristica nel Paese, costituita da sette cittadini arabi incriminati per aver pianificato attacchi e aver comunicato con gli insorti in Siria. Lo ha fatto sapere il ministero della Giustizia. Tra gli arrestati, tra novembre e dicembre, c’è un legale che in tribunale ha negato ogni appartenenza a gruppi illegali, di aver sostenuto il terrorismo e di aver contattato agenti stranieri.
#1Emanuel Baroz
20 gennaio 2015 – Al grido di “morte a Israele” e “morte all’America”, migliaia di Hezbollah hanno partecipato lunedì pomeriggio a Beirut ai funerali di Jihad Mughniyeh, ucciso domenica nel raid sul Golan siriano attribuito a Israele, figlio del famigerato capo terrorista di Hezbollah Imad Mughniyeh, morto nel 2008 in un attentato a Damasco. Secondo fonti di intelligence occidentali, Jihad Mughniyeh era a capo di una grossa cellula terroristica sponsorizzata dall’Iran che aveva già iniziato a lanciare attacchi contro Israele sul Golan.
(Fonte: Israele.net)
#2Emanuel Baroz
20 gennaio 2015 – Secondo fonti vicine a Hezbollah citate lunedì dall’agenzia AFP, l’attacco di domenica sul Golan siriano attribuito a elicotteri israeliani avrebbe ucciso sei terroristi di Hezbollah e sei militari iraniani, compresi alcuni alti comandanti delle Guardie Rivoluzionario tra i quali il generale Mohammad Ali Allahdadi, circostanza confermata dal sito di news semi-ufficiale iraniano Tabnak. Lo scorso dicembre, ufficiali della Guardia Rivoluzionaria iraniana avevano postato su internet delle foto di se stessi scattate a ridosso del confine con Israele (http://www.memri.org/report/en/0/0/0/0/0/0/8351.htm), accompagnate dalla scritta: “Stiamo arrivando vicini alla Madre della Corruzione, il maledetto Israele; presto passeremo sopra i loro corpi, ad Allah piacendo”.
(Fonte: Israele.net)
#3Emanuel Baroz
19 gennaio 2015 – Secondo fonti siriane citate dal sito web al-Manar, affiliato a Hezbollah, domenica elicotteri israeliani hanno sparato due missili su obiettivi presso Quneitra, sul Golan siriano, non lontano dal confine con Israele e con il Libano. Interpellate, le Forze di Difesa israeliane hanno detto che di regola non commentano notizie di stampa estera. Secondo fonti locali citate dall’Osservatorio Siriano per i diritti umani, i missili hanno preso di mira un convoglio di veicoli armati che non è chiaro se appartesse all’esercito di Damasco, al suo alleato Hezbollah o a ribelli anti-Assad. In serata, fonti della sicurezza israeliana citate da AFP e Reuters hanno detto che il raid ha preso di mira terroristi in procinto di attaccare Israele, cinque dei quali sarebbero stati uccisi. Il portale di notizie libanese el-Nashra ha scritto che sarebbe stato colpito un alto comandante Hezbollah. Stando a fonti vicine a Hezbollah, si tratterebbe di Jihad Mughniyah, figlio dell’ex capo militare di Hezbollah, Imad Mughniyeh, morto in un attentato a Damasco nel 2008. Secondo fonti di intelligence occidentali, Jihad Mughniyah stava preparando attentati dal territorio siriano contro comunità israeliane sul Golan
(Fonte: Israele.net)
#4Emanuel Baroz
Hezbollah risponderà all’attacco ma non aprendo un fronte nel Golan
http://www.progettodreyfus.com/hezbollah-rispondera-attacco-ma-non-aprendo-un-fronte-nel-golan/