Napoli, svastica sulla lavagna contro la prof ebrea
Messaggio intimidatorio contro un’insegnante di violino in un istituto partenopeo. Le associazioni ebraiche: “La procura apra un’inchiesta”
di Ivan Francese
Un’enorme svastica, tracciata con il gesso sulla lavagna di una classe dell’istituto superiore Margherita di Savoia di Napoli come gesto di intimidazione nei confronti di un’insegnante di violino di origini ebraiche.
Questo l’inquietante messaggio lasciato venerdì in un’aula dell’istituto partenopeo, suscitando le proteste della comunità ebraica napoletana e dell’associazione “Italia-Israele”. Sulla lavagna una mano ignota ha disegnato anche altre sei svastiche più piccole e la figura di un violino, chiaro riferimento alla professoressa Angela Yael Amato, che all’istituto insegna da tempo. La docente ha reagito scrivendo una mail, tra gli altri, al sindaco De Magistris e al presidente della municipalità dove si trova l’istituto, auspicando l’organizzazione di una giornata di incontri sui temi della memoria dell’Olocausto e dell’antisemitismo.
Di oggi, scrive Il Mattino, la notizia della richiesta di un’indagine sul fatto avanzata dall’associazione “Italia-Israele” di Napoli, che non esclude di costituirsi parte civile in un eventuale processo. Senza dimenticare, come scrive la stessa professoressa Amato, “l’auspicio di un intervento immediato e forte contro ogni discriminazione e contro ogni incitamento al nazismo e a ciò che non è permesso dalla legge italiana”:
(Fonte: Il Giornale, 9 Febbraio 2015)
#1Emanuel Baroz
La professoressa è ebrea, sulla lavagna una svastica: bufera a scuola
AI liceo musicale. La denuncia:«Nessuna solidarietà dalla preside»
di Enrica Buongiorno
NAPOLI – Una gigantesca svastica sulla lavagna. Scoperta shock al liceo «Margherita di Savoia» di Napoli. La notizia rimbalza in rete nella serata di ieri grazie ad un tweet di Mario Coppeto, presidente della Municipalità Vomero Arenella che scrive: «Grave atto antisemita al Margherita di Savoia contro una professoressa musicista della comunità ebraica».
La docente in questione è Angela Yael Amato, violinista, la stessa a fare la scoperta della svastica due giorni fa, entrando in classe. «Non era mai accaduta una cosa del genere, mai si erano verificati episodi di razzismo. In realtà avevo notato atteggiamenti scostanti di alcuni studenti anni fa quando organizzammo la giornata sulla Shoah a scuola. In quest’occasione mi sarei aspettata un’immediata denuncia da parte della preside, invece la svastica è stata subito cancellata dalla lavagna senza che sia stato preso poi alcun provvedimento».
I vandali-razzisti hanno disegnato accanto alla svastica anche un violino proprio per indirizzare un messaggio chiaro alla docente, oltre ad aver sfasciato il sediolino del pianoforte. Intanto, sul sito internet del liceo musicale di Salita Pontecorvo (centro storico nei pressi di piazza Dante) non compare alcunché.
«La professoressa mi ha chiamato al telefono spiegandomi l’accaduto e chiedendomi sostegno per organizzare una giornata con gli studenti sul tema dell’antisemitismo – spiega Coppeto – del resto, soltanto domenica scorsa, Angela Amato aveva tenuto un concerto nella sala Silvia Ruotolo della Municipalità Vomero Arenella. Scrivere il tweet e postarlo poi su Facebook mi è parsa la cosa migliore da fare affinché tutti sapessero dell’accaduto».
L’episodio è stato segnalato anche al sindaco De Magistris per coinvolgerlo nell’organizzazione della giornata della Shoa aliceo. «Facciamo tante cose per sensibilizzare la cittadinanza e i ragazzi sul delicato tema dell’antisemitismo – aggiunge Mario Coppeto, anche componente nazionale di Sinistra ecologia e libertà – e giustificare l’accaduto definendolo una bravata è profondamente sbagliato e significa non aver fatto bene il proprio lavoro come comunità educante».
Si potrebbe pensare ad una recrudescenza di intolleranze razziali dopo i fatti di Charlie Hebdo. «Se così fosse, allora a maggior ragione questi fatti non vanno taciuti ma stigmatizzati».
(Fonte: Il Mattino, 8 Febbraio 2015)
#2Emanuel Baroz
Napoli. Svastica sulla lavagna, lettera al procuratore del presidente di «Italia-Israele»
Avviare rapide indagini per identificare immediatamente i responsabili del grave gesto razzista commesso in un’aula della scuola “Margherita di Savoia”, dove ieri un’insegnante di religione ebraica, entrando a fare lezione, ha trovato disegnata sulla lavagna una svastica nazista.
A chiederlo – in una lettera inviata al procuratore della Repubblica Giovanni Colangelo, al questore Guido Marino e al comandante provinciale dell’Arma, generale Antonio de Vita – è il presidente dell’associazione Italia-Israele di Napoli Giuseppe Crimaldi. “Riservandoci di costituirci parte civile nell’eventuale procedimento a carico degli ignoti che si vorrà identificare – si legge nell’esposto – l’associazione Italia-Israele invita gli organi inquirenti a volere attivare ogni attività investigativa utile a giungere alla verità e alla identificazione dei responsabili di tale ignominia”.
http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/lettera-procuratore/notizie/1168954.shtml
#3Emanuel Baroz
Napoli – Svastica a scuola, aperta l’inchiesta
La preside si difende: «Non ho preso misure? Ho sospeso tutta la classe».
di Enrica Buongiorno
NAPOLI – «L’antisemitismo come ogni forma di intolleranza va sempre condannato e io ho subito preso i provvedimenti del caso». Con queste parole Fiorella Colombai, dirigente scolastica del «Margherita di Savoia», si difende dopo l’accusa di non aver adottato alcuna misura disciplinare dopo il ritrovamento della svastica disegnata sulla lavagna in un’aula del liceo musicale napoletano.
Era stata Angela Yael Amato, docente di violino dell’istituto facente parte della comunità ebraica, a ritrovare la settimana scorsa il macabro disegno nella classe IV A. La professoressa, scioccata, aveva notato che all’ interno della gigantesca croce uncinata nazista c’era disegnato anche un piccolo violino, ad indicare, in maniera inequivocabile, il destinatario di quel messaggio antisemita. «Data la gravità della situazione, ho deciso che la prima cosa da fare fosse cancellare quello scempio così come ho fatto anche con le scritte e le parolacce sui muri della scuola durante l’occupazione – spiega la dirigente scolastica – poi, il pomeriggio dello stesso giorno, ho discusso dell’ episodio durante lo scrutinio stabilendo un serio provvedimento. La classe in questione, infatti, giovedì 12 è stata sospesa dalle lezioni. Gli studenti saranno impegnati in una giornata dedicata interamente alla Shoah con video proiezioni, discussioni sul tema ed elaborati, anche se è bene precisare che i responsabili tutt’ora sono ignoti. Di ciò era a conoscenza anche la docente Amato, del resto è tutto scritto nei verbali».
Nel frattempo, ieri, al liceo di salita Pontecorvo c’è stata una doppia visita’ quella del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Luisa Franzese, e dei carabinieri. «Sono in corso delle indagini ma si tratta, sicuramente, di un gesto isolato tra l’altro, pare, non rivolto neanche alla docente di violino. Anche il direttore scolastico regionale, intervenuto per accertarsi personalmente dei fatti accaduti, ha espresso solidarietà al Margherita di Savoia. Questa scuola ha una grande tradizione di multiculturalità e multietnicità, – continua la preside – accoglienza e democrazia sono nel nostro Dna. In passato’ non si è verificato mai alcun episodio simile, al contrario abbiamo sempre organizzato incontri di sensibilizzazione sulle tematiche della Shoah».
Il «Margherita di Savoia» nasce nel lontano 1891 come Scuola Normale femminile. Nel corso degli anni si trasforma seguendo l’evoluzione della scuola italiana e sperimenta nuovi percorsi. Oggi l’istituto riunisce oltre il liceo musicale anche quello linguistico, scientifico, delle scienze sociali, delle scienze umane, economico sociale e socio psicopedagogico e ospita circa mille alunni.
«Il mio intervento, nel caso in questione, è stato tempestivo e nessuno può permettersi di dire che il dirigente scolastico non abbia preso provvedimenti, – aggiunge con fermezza Fiorella Colombai – dinnanzi a tali gravi episodi, non accettiamo alcun tipo di strumentalizzazione”.
E il sindaco de Magistris è intervenuto con un post su Facebook. «Esprimo assoluta vicinanza alla professoressa Angela Yael Amato per l’infame intimidazione subita all’interno della propria scuola. Napoli è città delle quattro giornate, della rivolta popolare all’ occupazione nazi-fascista; Napoli provò a proteggere la propria umanità nella sua eterogeneità dalle legge razziali, come quando un funzionario di polizia del Vomero suggerì a una famiglia di ebrei cosa dovesse fare per non risultare negli elenchi di deportazione. Per questo accolgo l’invito della professoressa Angela Yael Amato e insieme, scuola e amministrazione, organizzeremo un incontro al Margherita di Savoia».
(Fonte: Il Mattino, 10 Febbraio 2015)
#4kiker666demon
i goyim antigoyimità vi bruceranno, a rogo
ritornatevene i vostri culi in negev or sahara , senza nulla preso ottenuto avuto rubato dai metis goyim shiksa sheeple
#5Emanuel Baroz
ok, ok….è come dici tu! 🙂