Pregiudizio antisemita in salsa varesina: “Che il consigliere economico di Renzi sia un ebreo la dice tutta chi è a comandare in questo paese”
Varese, 23 Febbraio 2015 – “Che il consigliere economico di Renzi sia un ebreo (Yoram Gutgeld) la dice tutta chi è a comandare in questo paese…“: con questo post intriso di pregiudizio antisemita Ciro Calemme, esponente di Forza Italia a Varese, nonchè amministratore unico di Aspem Reti, una delle diverse società municipalizzate del comune lombardo, ha pensato bene di esprimere sulla propria bacheca Facebook quella che evidentemente per lui era una semplice critica (sic!) al Governo Renzi.
Il post è stato successivamente rimosso da Calemme, che ha inviato anche una lettera alla redazione di Varese News che a giudizio di chi scrive ha addirittura peggiorato la situazione, giustificando il tutto come una “boutade tra amici“.
(Fonte: Varese News, 23 Febbraio 2015)
Nell’immagine in alto: il post di Ciro Calemme sulla propria bacheca Facebook
#1Emanuel Baroz
Calemme: “Era una boutade tra amici”
L’amministratore unico di Aspem reti replica a un nostro articolo dove si riportava una sua posizione rispetto a un consigliere del Presidente del Consiglio
Ciro Calemme, amministratore unico di Aspem Reti, ci manda una sua nota che pubblichiamo integralmente
“Con riferimento alla pubblicazione di VareseNews di un mio post Facebook, come già ebbi l’occasione di riferire tempo fa, non uso il profilo personale di facebook a fini politici ma ricreativi. Capisco però che anche una boutade tra amici, di un politico, soprattutto in periodi elettorali e postata con privacy pubblica, possa urtare qualcuno. Per cui mi scuso se l’ho fatto con l’uso di quello stereotipo.
Detto questo mi segno un credito con Varese News sempre attenta, pronta e gioiosa ad approfittare dei falli altrui. De gustibus non disputandum est.
Diversa la situazione per quanto riguarda Renzi, lasciamo alla futura lettura della storia i precedenti governi Monti e Letta anche se fanno parte del medesimo pacchetto, l’attuale Presidente, presentatosi come “rottamatore” del sistema, mi pare che continui invece solo ad elargire regali ai poteri forti.
Conferme ci giungono tutti i giorni sfogliando i giornali, esaminando modi e modalità con cui il governo ha provveduto ad assegnare concessioni, approvare leggi e da tutti gli endorsement che riceve, non dalla sua base ma da Caltagirone, Marchionne, Bazoli e Patuano.
Conferme come il maxi ristorante all’Expo di Milano affidato, senza gara, ad Oscar Farinetti, renziano e patron di “Italia”, il quale ha avuto anche una corsia preferenziale per aprire un nuovo punto vendita in centro a Roma alla faccia del semplificare la burocrazia.
Tuttavia è attraverso leggi e decreti, come ben sapete più i secondi che i primi, che il governo sembra accontentare le lobby invece degli italiani a cui sono spettati solo 80€ e per giunta non a tutti. Il provvedimento più ricco è certamente lo Sblocca Italia, con cui il governo, inventandosi una proroga senza gara per le concessioni per l’autostrada, ha allo stesso tempo inflitto un duro colpo al principio di concorrenza e fatto un gentile omaggio al gruppo Gavio, Autostrade e Benetton, gestori di diverse tratte al Nord. Le loro concessioni sarebbero andate in scadenza a breve, problema però che non si è nemmeno posto grazie all’intervento di questo governo.
Anche le lobby del gioco d’azzardo, alla faccia della sinistra di Gallarate che “rema contro”, hanno tratto beneficio dai decreti del governo Renzi. In particolare ha giovato loro la norma che dà al ministro dell’economia la possibilità di ridurre il prelievo fiscale, oltre a tante altre agevolazioni, per quei concorsi la cui frequenza si sia ridotta del 15%. Per questo Sisal, presieduto da Augusto Fantozzi, ringrazia. Gtech (ex Lottomatica), invece, beneficia dell’anticipo di un nuovo bando per il Lotto, che pare scritto ad hoc per favorire il gruppo della famiglia De Agostini sui piccoli competitor.
Per non parlare dei favori a grandi aziende e lobby nascosti nei testi, in quelle postille aggiunte all’ultimo momento, senza alcun confronto né dibattito e che a volte sfuggono ad una prima disattenta lettura dei testi. Un po’ come avvenuto nel caso delle autorizzazioni per l’approvvigionamento di gas dall’estero, approvato per la realizzazione del Tap, a cui partecipano grande aziende europee del settore energetico.
Infine, come ulteriore conferma se ancora ce ne fosse bisogno, di poche ore è il ritorno del metodo “Enrico Slitta” e una nuova vittoria delle lobby su farmaci, taxi, assicurazioni, porti ed aeroporti. Ha vinto il rinvio alla faccia del nuovo che avanza e del rinnovatore del sistema”.
http://www3.varesenews.it/politica/calemme-era-una-boutade-tra-amici-306951.html
#2laura
Che Ciro Calemme, diversamente intelligente , possa fare certe boutade tra amici, la dice lunga su che china si trova questo Paese
#3barbara
Che il presidente della repubblica sia cattolico la dice tutta su chi è a comandare in questo paese… Com’è che questa qua non l’abbiamo mai sentita?
#4laura
barbara ha detto: