Israele arresta fiancheggiatori ISIS
Gerusalemme – La radio israeliana ha riferito che il Servizio di Sicurezza Generale (Gss) ha arrestato all’inizio del mese scorso, un palestinese di Gerusalemme Est, con l’accusa di appartenenza allo Stato islamico.
La radio ha annunciato: «Il Servizio di Sicurezza Generale all’inizio di questo mese ha arrestato in cooperazione con la polizia, Khalil Khalil, 25 anni, residente nel quartiere di Tur, Gerusalemme, accusandolo di appartenere allo Stato Islamico».
Secondo la radio, Khalil, cittadino israeliano ha ammesso di aver «viaggiato a gennaio in Turchia, a Istanbul, per poi infiltrarsi in Siria per unirsi a elementi dell’organizzazione dello Stato islamico, prima di tornare in Israele, un paio di settimane prima del suo arresto».
Tra le accuse mossegli: appartenenza a un’organizzazione illegale, comunicazioni con agenti stranieri, e uscita illegale dal Paese. La polizia israeliana ha annunciato negli ultimi mesi di aver arrestato un certo numero di giovani arabi in Israele con l’accusa di aver viaggiato in Siria e entrare essere entrati nelle fila di Daash e Jabhat al Nusra.
Secondo l’ong Jerusalem Center for Israel Studies vivono a Gerusalemme est e ovest circa 850mila palestinesi di cui solo 300 mila palestinesi concentrati a Gerusalemme Est, quasi il 39% della popolazione della città; hanno carte d’identità israeliane, ma la stragrande maggioranza si rifiuta di ottenere la cittadinanza israeliana.
(Fonte: agc, 30 Marzo 2015)
#1Emanuel Baroz
Siria, l’Isis occupa un campo profughi palestinese a Damasco
di Maurizio Molinari
Damasco – Miliziani dello Stato Islamico (Isis) sono penetrati nel campo profughi di Yarmuk e ne occupano ampie zone grazie ad un blitz che gli ha consentito di insediarsi dentro la città di Damasco, a breve distanza dai centri di potere del regime di Bashar Assad.
Yarmuk è il campo profughi che venne creato nel 1948 per ospitare i rifugiati palestinesi, è divenuto nel corso dei decenni la roccaforte dei gruppi della guerriglia palestinese sostenuta dalla Siria e dall’inizio della guerra civile nel 2011 è stato teatro di scontri fra opposte fazioni diventando, dal 2012, una delle aree dove la popolazione civile è in condizioni peggiori.
Stime dell’Onu ritengono che dei 160 mila originari abitanti ne siano rimasti circa 18 mila impossibilitati, secondo l’”Unrwa”, a muoversi a causa dell’assedio simultaneo di governativi e ribelli che ha causato carenza di acqua, cibo ed elettricità provocando una delle più gravi emergenze umanitarie della guerra siriana. In un rapporto pubblicato in marzo l’”Unrwa” – Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi – ha parlato di “situazione umanitaria inaccettabile” per la perdurante impossibilità di far arrivare rifornimenti alimentari.
A diffondere la notizia del blitz di Isis è stato l’Osservatorio siriano sui Diritti Umani, di base a Londra, affermando che testimoni oculari hanno visto i jihadisti penetrare nel campo dal vicino quartiere di Hajar Aswad. Anwar Abdel Hadi, capo degli Affari Politici dell’Olp a Damasco, afferma all’agenzia Afp che «gran parte del campo è nelle mani di Isis» e ciò muta la situazione militare dentro il perimetro della capitale siriana perché i jihadisti possono godere di una base operativa da cui minacciare direttamente, con mortai e artiglieria, i palazzi del potere del regime di Bashar Assad. Resta da appurare se l’affermazione militare di Isis sia avvenuta da parte di unità del Califfato oppure di gruppi islamici locali che vogliono in questa maniera accreditarsi con l’Isis nell’area di Damasco.
http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2015/04/01/ARVuIwzD-profughi_palestinese_damasco.shtml
#2Emanuel Baroz
Schizofrenia in salsa mediorientale
http://www.ilborghesino.blogspot.it/2015/04/schizofrenia-in-salsa-mediorientale.html