La comunità ebraica contro il consigliere che esalta Hitler
di Pierluigi Depentori
Bolzano – Non si sa ancora chi sarà il nuovo sindaco, visto che domenica ci sarà il ballottaggio tra l’uscente Luigi Spagnolli ed Alessandro Urzì, ma una cosa è certa: Bolzano è la prima città in cui è stato eletto un consigliere comunale direttamente da una lista di CasaPound, Andrea Bonazza, e il suo scranno nell’aula municipale è già rovente.
«La presenza di un esponente di CasaPound nel consiglio comunale di un’importante città italiana come Bolzano suona come un campanello d’allarme per chi ha a cuore i valori fondamentali della nostra Repubblica e la loro difesa contro ogni rigurgito di razzismo, di antisemitismo e di xenofobia», sottolineano in una nota il presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche Renzo Gattegna e la presidente della Comunità di Merano Elisabetta Rossi Innerhofer.
Bonazza l’anno scorso è stato condannato in Cassazione a due mesi per aver fatto il saluto romano durante una manifestazione a Bolzano nel 2009. Con i suoi 309 voti, è uno dei capi ultras del Bolzano Hockey e la curva del PalaOnda si è trasformata in una piazza in grado di garantire un buon gruzzolo di preferenze. Se all’hockey si aggiungono i quartieri di estrema destra dei rioni più popolari di lingua italiana, in una città letteralmente divisa in due tra quartieri italiani (di periferia) e quartieri di madrelingua tedesca (come il centro), ecco che l’elezione di Bonazza non è stata nemmeno una sorpresa.
E lui non le manda a dire: «Sono fascista, perché no? Non c’è niente di male. Ancora oggi ci sono leggi del fascismo e strutture del fascismo che funzionano meglio di quelle fatte adesso. Se ci fosse Mussolini in Italia le cose funzionerebbero molto meglio. A casa ho anche un busto del Duce che mi ha regalato mio padre, lo custodisco con orgoglio» E ancora: «Hitler? Nel bene e nel male è riuscito a governare un Paese. Per i lavoratori tedeschi ha fatto tante cose positive come fece Stalin in Russia».
Gattegna e Rossi Innerhofer parlano di «vergognosa difesa dei crimini compiuti dal regime, sottraendolo alle più evidenti responsabilità storiche e trovando parole di lode persino per Hitler. Così si offende la storia e la memoria delle vittime del nazismo e del fascismo».
«Inaccettabile — proseguono i due esponenti della comunità ebraica — la minimizzazione del ruolo dell’Italia fascista e della Germania nazista nella Shoah». «Negare tutto questo, significa offendere la Storia e la memoria delle vittime del nazismo e del fascismo, di chi soffrì e lottò per ottenere quelle libertà di cui oggi, vivendo in democrazia, possiamo godere». «Siamo disgustati da chi spaccia odio e menzogna per ottenere consenso politico, e personaggi di questo livello pensiamo debbano essere contrastati con forza».