Un venerdì di terrore: strage in Tunisia, a Kuwait City, in Somalia e a Lione

 
Emanuel Baroz
26 giugno 2015
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Un venerdì di terrore: strage in Tunisia, a Kuwait City, in Somalia e a Lione

attentato-tunisia-focus-on-israelUn venerdì di terrore. Con attacchi in quattro Stati di tre continenti diversi: Francia, Tunisia, Somalia e Kuwait. Non c’è ancora un bilancio finale delle vittime, ma gli occhi del mondo tornano a guardare con sospetto l’integralismo islamico. Al momento, però, non ci sono indicazioni che le stragi siano coordinate.

TUNISIA

• Due uomini armati hanno aperto il fuoco in una spiaggia a Sousse, a circa 140 km a sud di Tunisi, uccidendo una quasi quarantina di persone, tra cui molti turisti.

• Almeno uno dei sospettati terroristi è stato ucciso. L’altro è stato fermato dalle forze dell’ordine tunisine.

• Tra le 37 vittime ci sono almeno 5 britannici, tedeschi e belgi. I feriti sarebbero 36.

FRANCIA

• Due sospetti terroristi hanno fatto irruzione una fabbrica chimica della società americana Air Products, nell’Isère, Sud della Francia a una trentina di chilometri da Lione.

• La testa di un uomo, decapitato, è stata trovata nei pressi di un impianto di produzione di gas.

• Gli attentatori volevano «far esplodere tutto il sito industriale».

KUWAIT

• Un uomo con addosso una cintura esplosiva si è fatto saltare in aria durante la preghiera del venerdì nella moschea sciita al Imam al Sadiq di Kuwait City.

• Il nuovo bilancio ufficiale fornito dalla ministero dell’Interno kuwaitiano è di 27 morti e 202 feriti.

• L’attacco è stato rivendicato dall’Isis.

SOMALIA

• Un kamikaze a bordo di un’autobomba si è lanciato contro una base militare dell’Unione Africana a Leego, 130 chilometri a sud della capitale somala Mogadiscio

• È di almeno trenta morti il bilancio dell’attentato

• La base è guidata dai soldati del Burundi che fanno parte dell’Amisom, la missione dell’Unione Africana in Somalia, che conta oltre ventimila militari nel Paese: i miliziani somali di al-Shabab avevano annunciato l’intenzione di intensificare gli attacchi contro i militari

La Stampa.it

Nella foto in alto: l’uomo fermato dalla polizia tunisina considerato uno degli autori della strage in spiaggia a Sousse (Tunisia)

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