Gerusalemme: anche i pompieri vengono attaccati nei quartieri arabi!
Gerusalemme, 9 Settembre 2015 – Le squadre di soccorso e dei vigili del fuoco israeliane vengono sempre più spesso attaccate con lanci di pietre, molotov, insulti e aggressioni fisiche quando intervengono nei quartieri arabi di Gerusalemme Isawiya, Shuafat e Beit Hanina. Gli incidenti, poche decine nel 2013, hanno superato il centinaio nel 2014 e sono già più di 70 dall’inizio del 2015.
“E’ una cosa pericolosa, triste e vergognosa – ha dichiarato una fonte dei vigili del fuoco di Gerusalemme – Accorriamo per salvare vite di civili, e i loro vicini ci attaccano con violenza”. Diversi pompieri sono rimasti feriti, spesso i mezzi hanno subito danni. La scorsa settimana si è registrato un attacco a Isawiya. “C’era una madre con i suoi figli che piangevano intrappolati sul tetto di un edificio in fiamme – racconta il pompiere Yitzhak Shimon, che comandava l’intervento – I vigili del fuoco sono entrati e li hanno tratti in salvo insieme a un’altra persona che era lì. Subito dopo i residenti hanno iniziato a lanciare pietre contro di noi”.
(Fonte: Israele.net)
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Nella foto in alto: una squadra di vigili del fuoco israeliani
#1Emanuel Baroz
10 settembre 2015 – Le Forze di Difesa israeliane hanno arrestato mercoledì tre palestinesi armati di coltelli che sono penetrati in Israele dalla striscia di Gaza. Ne ha dato notizia in un tweet il corrispondente militare del sito di news in ebraico Walla.
10 settembre 2015 – Se la sono cavata con poche ferite superficiali due infermiere israeliane la cui auto è stata bersagliata da colpi di arma da fuoco sparati da un terrorista palestinese mentre si recavano al lavoro transitando nei pressi del raccordo di Tapuah, a sud della città di Nablus.
8 settembre 2015 – Faiz Abu Hamadiah, il palestinese di Hebron che ha dato rifugio a cinque studenti di yeshiva ebrei americani che rischiavano d’essere linciati da una folla inferocita dopo che avevano sbagliato strada cercando la Grotta dei Patriarchi, ha detto domenica alla tv Canale Due d’aver ricevuto diverse minacce di morte perché tacciato di “collaborazionismo”. “Hanno minacciato di bruciare la mia casa e di tagliarmi la testa – ha detto Hamadiah – Ma io so di aver fatto la cosa giusta. Dobbiamo vivere insieme qui. Non sono un eroe. L’ho fatto solo perché sono un essere umano e un uomo di pace”.
7 settembre 2015 – Un palestinese fermato al posto di controllo di Beit Hadassah, a Hebron, perché ricercato dalla polizia per essere interrogato, ha iniziato ad agitarsi e insultare ed è stato aggredito da alcuni civili israeliani a volto coperto, mentre un soldato cercava di separarli. Poi uno degli aggressori ha usato uno spray urticante contro il palestinese e il soldato. Il palestinese è fuggito in una casa vicina, dove è stato poi raggiunto da paramedici della Mezzaluna Rossa. Sull’incidente, filmato da alcune telecamere di sicurezza, è stata aperta un’inchiesta.
6 settembre 2015 – Hamas ha pubblicamente elogiato il candidato alla leadership del partito laburista britannico, Jeremy Corbyn, per la sua posizione sul conflitto israelo-palestinese. In un’intervista al Telegraph, il vice “ministro” degli esteri di Hamas Ghazi Hamad ha anche detto di aspettarsi che Israele cercherà di “distorcere la sua immagine, per danneggiarlo”.
(Fonte: Israele.net)