Boutique ‘Hitler’ a Gaza. ‘Collezione Terrorista’ autunno-inverno 2015-2016
L’agenzia di stampa palestinese Shehab News Agency e un fotoreporter palestinese pubblicano su Facebook la foto di un negozio di abbigliamento nella Striscia di Gaza con un nome evocativo e con manichini significativi…
Gaza – I palestinesi vogliono la pace con Israele, è Israele e Netanyahu che sabotano ogni pacificazione. Questa la vulgata corrente, in prevalenza di sinistra (ma non solo), propalata per denunciare gli israeliani come sabotatori del processo di pace in Terra Santa.
Una menzogna, ovviamente, perché i palestinesi sono immersi nella cultura dell’odio. Probabilmente non i palestinesi in quanto tali, ma la dirigenza palestinese spinge per amplificare e diffondere la cultura della morte e dell’odio anti-israeliano e anti-ebraico.
Però fa un certo effetto vedere la fotografia di un negozio di abbigliamento di Gaza City denominato “Hitler”. In una foto che riassume tanti significati e una moltitudine di messaggi.
Le foto sono state pubblicate su Facebook dall’agenzia di stampa palestinese Shehab, nella versione inglese, e dal photoreporter Mohammed Asad. Successivamente, l’agenzia Shehab l’ha rimossa, probabilmente comprendendo la gravità della testimonianza. Ma chi osserva sul web ha sempre il tempo per uno snapshot, prima della rimozione.
Non passa giorno che in Israele cittadini inermi non siano accoltellati da attentatori che spesso cadono sotto i colpi degli agenti di sicurezza, in una spirale di sangue e morte alimentata dai cultori dell’odio di Hamas e del Jihad Islamico.
Oggi (Domenica scorsa) , una donna di 80 anni e un uomo di 71 sono stati accoltellati. Evidentemente costituivano una minaccia incombente per la pace e la comune convivenza con i palestinesi…
Invece, queste foto dimostrano che i jihadisti di Hamas e del Jihad Islamico tengono in ostaggio anche i palestinesi perbene, che vorrebbero vivere in pace con gli israeliani, sulla base di principi comuni di civiltà.
In un posto dove un negozio chiamato “Hitler” fa furore, al momento però non c’è alcuna speranza di pace.
(Fonte: The Horsemoon Post, 2 Novembre 2015)
Nell’immagine in alto: la foto pubblicata sul proprio profilo Facebook in inglese dall’agenzia di stampa palestinese Shehab, successivamente rimossa
#1HaDaR
“Chiunque voglia soggiogare e distruggere il Popolo d’Israele è da considerare secondo la Legge Ebraica come ‘Amaleq con tutte le implicazioni del caso”
Psaq Halakhà di Rebbenu Dov Lior, שליט״א
L’essenza di ‘Amaleq è l’odio viscerale per il Popolo d’Israele, fino al punto dell’autodistruzione per favorirla.
Questa gente è ‘Amaleq e come tale va trattata.
Non la pace va cercata con codesti: non funzionerebbe mai perché la loro essenza è malvagia; bisogna perseguirne la distruzione.
Come sta scritto in I Samuele 15:3:
עַתָּה לֵךְ וְהִכִּיתָה אֶת עֲמָלֵק וְהַחֲרַמְתֶּם אֶת כָּל אֲשֶׁר לוֹ וְלֹא תַחְמֹל עָלָיו וְהֵמַתָּה מֵאִישׁ עַד אִשָּׁה מֵעֹלֵל וְעַד יוֹנֵק מִשּׁוֹר וְעַד שֶֹה מִגָּמָל וְעַד חֲמוֹר:
E Ora va’ e colpisci ‘Amaleq. Distruggerete tutto ciò che ha e non avrete pietà di loro: ucciderete uomini e donne, bambini e infanti, bovini, ovini e persino gli asini.