Sudanese tenta di soffocare un israeliano di 54 anni su un volo internazionale
Il tentativo di assassinio è avvenuto su un volo della Ethiopian Airlines dal Ciad all’Etiopia. Provvidenziale l’intervento di un uomo libanese e dell’equipaggio. La compagnia si è scusata per l’accaduto, l’attentatore è stato arrestato.
Addis Abeba (Etiopia) – Le autorità etiopi hanno arrestato un uomo sudanese di imprecisata età con l’accusa di tentato omicidio ai danni di un altro passeggero di nazionalità israeliana.. Il tentativo di omicidio è avvenuto durante un volo della Ethiopian Airlines proveniente dal Ciad e diretto ad Addis Abeba, in Etiopia, Giovedi scorso.
Il Ministero degli Esteri ha confermato la notizia questa sera, secondo quanto riferisce la testata israeliana Ynet News. “Siamo consapevoli del fatto e l’ambasiata israeliana a Addis Abeba ci ha aggiornato con i dettagli“, hanno riferito rappresentanti del ministero.
Arik Zenouda, 54 anni, lavora in una società di comunicazione israeliana operante in Africa. Era diretto in Israele con scalo nella capitale etiope. “Circa 20 minuti prima che l’aereo iniziasse la procedura di atterraggio, il passeggero seduto dietro di me mi ha identificato come israeliano ed ebreo“, Zenouda ha raccontato ad Ynet News. A quel punto, “è arrivato da dietro il mio sedile e ha iniziato a soffocarmi con un sacchetto con forza“, a tal punto da impedirne una reazione.
Per ottenere il risultato, l’attentatore – identificato come Ahmed Mohamed – ha colpito in testa Zenouda con un vassoio di metallo, gridando nello stesso momento “Allah Akbar” (Allah è grande, in arabo, ndr), insieme a una frase significativa: “massacro l’ebreo”.
Solo dopo pochi secondi, poco prima di perdere i sensi, l’uomo è riuscito a richiamare l’attenzione di un assistente di volo, “che ha visto quel che stava succedendo, chiamando i suoi colleghi“, ha raccontato ancora la vittima dell’aggressione, secondo il quale la maggior parte dei passeggeri del volo semivuoto ha evitato di farsi coinvolgere.
Tra i pochi intervenuti in soccorso del cittadino israeliano, un uomo libanese di imprecisata età, che ha evitato l’assassinio. Dopo essere stato sottratto dalle grinfie dell’attentatore, Zenouda è stato condotto nella parte posteriore dell’aereo, mentre il sudanese veniva bloccato e fermato dal personale di volo e messo nelle condizioni di non nuocere fino all’arrivo ad Addis Abeba, dove l’aereo è arrivato in situazione di emergenza come da prassi.
Particolare agghiacciante: l’attentatore sudanese, nonostante fosse stato bloccato, ha incitato gli altri passeggeri a linciare il cittadino israeliano.
In una dichiarazione rilasciata sull’incidente, la Ethiopian Airlines ha dichiarato che l’attentatore non aveva “mostrato segni di violenza, durante le fasi di imbarco del volo” e la prima parte del viaggio. “Ha attaccato non solo il cittadino israeliano, ma anche altri passeggeri e membri dell’equipaggio“, continua la nota, che precisa come sia ancora in “stato di detenzione” in attesa di giudizio.
“Il passeggero israeliano è stato condotto presso il centro medico dell’aeroporto“, si conclude la nota della Ethiopian Airlines, “e poco dopo dimesso“. Zenouda è stato in grado di continuare per Tel Aviv come previsto. “Ci scusiamo per l’incidente e faremo tutto il possibile per evitare ulteriori simili attacchi sui nostri clienti israeliani“, precisa la nota della compagnia aerea.
Ecco il frutto della campagna di odio del jihadismo islamico contro gli israeliani e gli ebrei.
(Fonte: The Horsemoon Post, 3 Novembre 2015)