L’ironia del Medio Oriente sugli attacchi
di Maurizio Molinari
Solidarietà per la Francia aggredita da Isis, ma anche ironia, sarcasmo e una raffica di accuse di doppio standard morale nel giudicare vittime musulmane e occidentali: sono le vignette pubblicate da numerosi giornali del Medio Oriente per descrivere le reazioni al massacro di Parigi, spesso segnate da critiche assai aspre. Per il vignettista giordano Osama Hajjaj la Francia è una bella donna afflitta dal pianto per l’aggressione subita, con sullo sfondo la Torre Eiffel che su «Al Araby» è raffigurata come la vittima dell’abbraccio violento di una kamikaze. Ma si tratta di eccezioni. Per il vignettista Ala al-Luqta la Francia è piuttosto un panciuto signore europeo con un’unica freccia nella schiena seguito da un palestinese bersagliato da dozzine di frecce che innalza controvoglia il cartello «rifiutiamo il terrorismo a Parigi» in un’evidente immagine di umiliazione per tutti gli arabi.
È un messaggio simile a quello delle vignette che paragonano la Francia ad un ferito ad un singolo dito, ricoverata nella stessa corsia di un ospedale dove si trova la Siria ridotta in fin di vita. Per suggerire la sproporzione dell’Occidente nel valutare le differenti tragedie. «Arab21News» si spinge fino a descrivere i killer di Parigi come una Morte che bussa alla porta dell’Unione europea con il suo carico di teschi sulle spalle, recapitandoli al mittente. E Carlos Latuff, noto disegnatore arabo-brasiliano, chiama in causa il presidente Hollande, raffigurandolo mentre dà fuoco alla Siria innescando l’incendio che produce il genio malefico dell’Isis che accoltella la Francia. Per l’iraniano Al-Alam la lettura invece è tutta anti-saudita perché il titolo della vignetta sull’attacco alla Francia è «Il terrore wahhabita colpisce Parigi». Ovvero: Isis è un prodotto dei rivali sunniti del Golfo.
(Fonte: La Stampa, 16 Novembre 2015)