Israele: altre due giovani vittime del terrorismo palestinese, mentre continua l’opera di disinformazione dei mass media italiani
Hadar Buchris, 20 anni. Ziv Mizrahi, 20 anni. Sono questi i nomi delle ultime due vittime dell’odio del terrorismo palestinese che li ha uccisi, nel silenzio generale, in due attentati compiuti domenica pomeriggio, allo svincolo di Gush Etzion, a sud-ovest di Gerusalemme, da un terrorista palestinese di 34 anni residente a Beit Fajar (presso Betlemme) e oggi a Dor Holon, ad una stazione di benzina dove il giovane israeliano, in servizio di leva, è stato attaccato e colpito da un terrorista palestinese quando era appena arrivato in compagnia di un’altra donna rimasta ferita nell’attentato. Due giovani vite spezzate mentre in Italia da più parti si incensano le manifestazioni musulmane contro il terrorismo islamico, manifestazioni a cui hanno partecipato in percentuale pochissime persone se confrontate al 1.700.000 di musulmani presenti in Italia (oltre a quelli irregolari che vengono stimati in almeno 1.500.000), e sulla cui onestà intellettuale in molti avanzano dei dubbi, soprattutto visto che nessuno ha posto ai partecipanti alle manifestazioni LA domanda che a nostro parere è la cartina di tornasole del reale pensiero dei musulmani in Italia: “Vi dite contro il terrorismo islamico, ma che ne pensate del terrorismo palestinese?“.
Quello di ieri è stato il terzo attentato terroristico della giornata, poichè in mattinata Gershon Mesika, ex capo del Consiglio regionale di Samaria, aveva sventato un attentato dopo aver visto una ragazza palestinese avventarsi con un coltello contro degli israeliani fermi a una fermata presso Itamar, a sud di Nablus, e investendola con la sua auto, mentre forze di sicurezza aprivano il fuoco. Si trattava di una 16enne originaria di Nablus, che è morta sul colpo. Un’ora più tardi allo svincolo Kfar Adumim, vicino a Gerusalemme, un taxista 32enne palestinese di al-Bireh (presso Ramallah) aveva tentato di investire col suo veicolo un gruppo di civili senza riuscirci, per poi scendere dall’auto aggredendo con un coltello un 51enne israeliano, Shmuel Shapira, di Eilat, che è rimasto ferito. L’aggressore è stato ucciso dall’intervento di civile presente alla scena. Dopo l’attentato sventato presso Itamar, il movimento Fatah (che fa capo ad Abu Mazen) ha postato una pagina Twitter con la foto di Gershon Mesika inquadrato in un bersaglio, esortando i palestinesi ad ucciderlo. Avvertimenti in stile mafioso contro Mesika anche da parte di Hamas.
Gli attentati di domenica sono giunti all’indomani di quello perpetrato sabato quando un terrorista palestinese aveva accoltellato quattro persone nella città di Kiryat Gat (non lontana da Ashkelon). Erano rimasti feriti una ragazza di 13 anni, due donne di 44 e 58 anni e un uomo di 51 anni. Dopo cinque ore di caccia all’uomo, le forze di polizia hanno trovato, sabato sera, il 18enne attentatore nascosto nel cortile di una casa non lontana dal luogo dell’accoltellamento.
In questa ondata di violenza che sembra senza fine, oltre a cercare di tenere il conto degli attentati, non ci stancheremo mai di ribadire il vergognoso trattamento con cui questo tipo di notizie vengono diffuse dai mass media italiani; oggi riportiamo tre piccoli esempi per dimostrare come i mass media italiani operino una costante azione di disinformazione riportando alcuni fatti avvenuti tra ieri e oggi nella seguente maniera distorta:
- Repubblica 22 Novembre 2015 (in riferimento all’attentato in cui ha perso la vita la giovane israeliana Hadar Buchris) titola: “Israele, accoltellamenti: uccisi due aggressori palestinesi. Una aveva sedici anni”
- Televideo Rai, 22 Novembre 2015 (in riferimento all’attentato in cui ha perso la vita la giovane israeliana Hadar Buchris) titola: “Israele, intifada dei coletti: 4 morti”
- Rainews24 23 Novembre 2015 (in riferimento all’attentato compiuto questa mattina nel mercato di Mahanè Yehuda da parte di due donne poi per fortuna neutralizzate dalla polizia israeliana) titola: “Israele: uccisa adolescente palestinese”
La quarta immagine si riferisce invece al Tg2 di qualche giorno fa (per la precisione il 19 Novembre 2015), durante il quale i terroristi palestinesi autori di attentati in cui hanno perso la vita 5 persone sono stati incredibilmente e sorprendentemente definiti “attivisti”, scatenando così una valanga di proteste verso la direzione del tg da parte di spettatori a dir poco indignati.
Ricordiamo come negli ultimi 2 mesi ben 22 israeliani hanno perso la vita a causa degli attentati del terrorismo palestinese, ma nei telegiornali, sui quotidiani e sui siti di informazione abbiamo sempre letto di “morti palestinesi” senza alcun rispetto per la realtà dei fatti e senza , soprattutto, alcun rispetto per la deontologia professionale che dovrebbe contraddistinguere chi come finalità primaria del proprio lavoro avrebbe quella di informare.
(Fonte: Israele.net, 23 Novembre 2015)
Thanks to Progetto Dreyfus
Nelle foto in alto: Hadar Buchris, 20 anni e Ziv Mizrahi, 20 anni, le due giovani vittime israeliane morte per mano del terrorismo palestinese in due attentati avvenuti oggi e ieri. Che il loro ricordo sia in benedizione.
#1Emanuel Baroz
Lettera aperta a Rai News: Quel titolo offende la dignità dell’informazione
di Riccardo Ghezzi
Spettabile redazione di Rai News,
sappiamo tutti, addetti ai mestieri e non, che la fortuna di un articolo spesso dipende dal titolo.
Sappiamo anche che la dura legge di internet impone che visualizzazioni, click, condivisioni influenzino le scelte editoriali spesso a scapito della qualità dell’informazione.
Ciò non toglie che un sito come Rai News, che si bea di essere il “primo canale all news italiano” ed è diretta emanazione della Rai, l’azienda pubblica per i cui servigi si paga un obolo annuale, abbia il dovere morale e deontologico di garantire un’informazione corretta e il meno faziosa possibile.
Alzi la mano chi di voi redattori avrebbe mai pensato di dare il titolo “Giovane musulmano ucciso a Saint Denis” ad un articolo sull’operazione di polizia seguita agli attentati di Parigi e la conseguente morte di Abdelhamid Abaaoud, che musulmano indubbiamente era. Ed anche giovane, classe ’87, quindi non ancora trentenne.
Non era certo vostro interesse far passare per carnefici le autorità francesi. Non sarebbe stato opportuno e neppure deontologicamente corretto, perché qualsiasi titolo che avesse omesso il coinvolgimento di Abaaoud nelle stragi di Parigi sarebbe stato impreciso, se non capzioso e in malafede.
Ebbene, sappiate che voi, cari redattori, avete fatto peggio. Titolando “Israele: uccisa adolescente palestinese”, non solo avete completamente ribaltato i ruoli di vittima e di carnefice, ma addirittura solleticato la pietà dei lettori specificando la giovanissima età della palestinese in questione.
Chi fosse la “vittima” è spiegato nel vostro stesso articolo: una ragazzina tutt’altro che innocente che ha aggredito con delle forbici un anziano di 70 anni, arabo come lei, scambiandolo per ebreo. Le forze di sicurezza israeliane sono intervenute, hanno ucciso lei, adolescente di 16 anni, e arrestato la sua “compagna di aggressione” di 14.
Il gioco di capovolgere i rapporti tra aggressore e vittima è abbastanza diffuso tra i media europei, considerata la tendenza a sottolineare il maggior numero di morti palestinesi rispetto a quelle israeliane nell’attuale periodo di “Intifada dei coltelli”, senza però specificare che i palestinesi uccisi in quest’ultimo mese e mezzo siano stati quasi tutti aggressori. Terroristi, accoltellatori, persone che hanno a loro volta ucciso o ferito israeliani.
In questi ultimi tre giorni sono morti 5 israeliani, uno statunitense e un palestinese, uccisi dalle raffiche di mitra o dai coltelli di terroristi palestinesi. Scegliere un titolo su una “adolescente palestinese” ammazzata, in giorni come questi, non solo è insensato, visto il clima di terrore e di sangue in cui sta vivendo Israele, ma anche tremendamente pericoloso: mentre la bandiera della Palestina sventola davanti al palazzo di vetro dell’Onu e l’Ue pensa bene di etichettare i prodotti ebraici provenienti dagli insediamenti, i terroristi o aspiranti tali si sentono legittimati nel proseguire la loro “intifada dei coltelli”, agevolati dall’indifferenza degli organi di informazione. Quando l’indifferenza non sfocia addirittura nell’aperta complicità.
Perché voi, redattori di Rainews, vi siete resi complici? In un momento di antisemitismo-antisionismo dilagante, con l’Europa recentemente ferita dal terrorismo islamico, avete preferito prendere le parti di una terrorista “adolescente”. Non solo la deontologia ne resta mortificata, è soprattutto la vostra pavidità e malafede a irritare noi lettori.
Samantha Comizzoli è un’attivista filopalestinese che non brilla certo per affidabilità e imparzialità. Un suo recente stato di facebook recita così: “Un’altra strage a Gerusalemme: gli israeliani hanno ucciso una ragazza palestinese e sparato ad altre due”. Ovviamente, quelle ragazze erano terroriste che avevano appena compiuto un’aggressione.
Da ieri, Rainews è paragonabile a Samantha Comizzoli.
Per giornalisti che hanno a cuore reputazione, rispetto e fiducia dei lettori, questo non è affatto un complimento. Garantiamo.
http://www.linformale.eu/lettera-aperta-a-rai-news-quel-titolo-offende-la-dignita-dellinformazione/
#2Emanuel Baroz
La lettera che abbiamo inviato ai vertici Rai. Da condividere, da incollare nella loro pagina Facebook e da inviare (allegando 2 righe di pugno vostro) a: http://bit.ly/1OXRygv o contattando la segreteria di redazione: 06 33173005
– Spett. Rai-Radio Televisione Italiana
– Alla cortese attenzione del Presidente Dott.ssa Monica Maggioni, Direttore Generale Dott. Antonio Campo Dall’Orto, Direttore delle Relazioni e delle Comunicazioni Esterne Dott.ssa Costanza Esclapon
Formo la presente in nome e per conto dell’Associazione “Progetto Dreyfus”, il cui scopo principale è la creazione di una corretta piattaforma di dialogo fra popoli e di una corretta informazione sulle tematiche del Medio Oriente, per segnalare quanto segue.
In data 19 Novembre 2015 durante il servizio del corrispondente da Gerusalemme dott. Piero Marrazzo, andato in onda al 25 minuto circa del TG2 delle 20.30 (in calce il link del servizio), nel sottopancia, è comparso il seguente testo: ISRAELE. 5 PERSONE UCCISE IN DUE AGGRESSIONI COMPIUTE DA ATTIVISTI PALESTINESI A TEL AVIV ED IN CISGIORDANIA.
I TERRORISTI (indiscutibilmente tali) che hanno compiuto questi attentati in una Sinagoga e per le strade di Israele, contro civili inermi, vengono definiti “attivisti”. Per gli attentati terroristici avvenuti nei giorni scorsi a Parigi, la RAI ha usato esclusivamente il termine “terrorista” per definire gli autori delle barbare uccisioni di civili inermi, mentre a Tel aviv gli autori di assimilabili atti criminali vengono definiti “attivisti”. Pur volendo prescindere dalla circostanza che la notizia di cinque uccisioni di innocenti venga data al 25.mo minuto del telegiornale, come se fosse una notizia minore la morte di 5 persone, solo perché israeliane, non riteniamo in alcun modo plausibile l’utilizzo della terminologia suindicata.
Chiediamo, pertanto, che venga fornita senza indugio una spiegazione a questo distinguo e, all’esito, che vengano assunti provvedimenti di richiamo nei confronti di chiunque cerchi di fornire una diversa connotazione a fatti criminosi gravi ed i giustificabili, che avvengano nel territorio dello Stato d’Israele. Sono certo che la RAI come servizio pubblico vorrà prendere le distanze da questa condotta, atta a condizionare l’opinione dei telespettatori in un momento così critico per il mondo intero.
In attesa di un riscontro sollecito e cortese, cogliamo l’occasione per porgere i nostri migliori saluti.
https://it-it.facebook.com/ProgettoDreyfus/photos/a.387495981326769.85422.386438174765883/898902593519436/?type=3
#3Emanuel Baroz
ISRAELE, SVENTATI DUE ATTENTATI DOPO GLI ACCOLTELLAMENTI DI IERI. ANCHE QUESTO E’ TERRORISMO
Dall’inizio di questa domenica di sole si contano già due attentati terroristici sventati in Israele. Una palestinese di 16 anni ha tentato di accoltellare una donna israeliana vicino Itamar, nella West Bank, quando un autista israeliano accortosi della scena l’ha colpita con la macchina prima che raggiungesse la vittima. A poche ore di distanza, un tassista arabo ha cercato di accoltellare dei passanti israeliani vicino Gerusalemme dopo aver provato ad investirli con la macchina senza successo. Ha ferito a una mano Shmuel Shapira, 51 anni di Eilat che è stato portato all’Hadassah medical Centre di Gerusalemme. Il terrorista è stato raggiunto da un colpo di pistola di un cittadino israeliano che ha assistito alla scena.
Gli attacchi sono avvenuti dopo il ferimento di ieri di 4 cittadini israeliani da parte di un palestinese di 18 anni nella città di Kiryat Gat, nel sud di Israele. Il terrorista ha accoltellato una ragazzina israeliana di 14 anni, un uomo di 51 anni e due donne di 44 e 56 anni, tutti trasportati al Barzilai Medical Center in Ashkelon. Il terrorista era riuscito a lasciare la scena ed un arabo beduino era stato picchiato da alcuni passanti perché scambiato per l’attentatore. Il palestinese è stato poi intercettato e arrestato dalla polizia israeliana qualche ora dopo.
https://it-it.facebook.com/ProgettoDreyfus/photos/a.387495981326769.85422.386438174765883/899284230147939/?type=3
#4Emanuel Baroz
ATTENTATO AL MERCATO DI GERUSALEMME: DUE VITTIME FERITE, UNA TERRORISTA UCCISA E UNA FERITA. STAMANE RAZZO SPARATO DA GAZA
Poco fa nei pressi del mercato Machanè Yahuda di Gerusalemme due terroriste palestinesi di 14 e 16 anni hanno pugnalato con delle forbici due passanti. Un uomo di 80 anni è stato ferito alla testa e uno di 27 riporta ferite ad una mano. Una attentatrice è stata uccisa e l’altra ferita dalle forze di sicurezza. L’80enne ferito è un palestinese di Betlemme, mentre il ragazzo non è ancora chiaro se sia stato ferito dalle attentatrici o dal rimbalzo di un proiettile.
Nel frattempo vicino Shavei Shomron, nella West Bank, un auto ha investito un uomo, ma sono ancora in corso accertamenti per capire se si sia trattato di un incidente o di un altro attentato.
Stamane, intorno alle 7.00 ora locale, un razzo è stato sparato da Gaza ed è caduto in campo aperto nella regione israeliana di Eshkol.
https://it-it.facebook.com/ProgettoDreyfus/photos/a.387495981326769.85422.386438174765883/899607956782233/?type=3
#5Emanuel Baroz
24 novembre 2015 – Un terrorista palestinese originario di Qatanna, presso Gerusalemme, ha ucciso a coltellate lunedì pomeriggio Ziv Mizrahi, soldato israeliano di 18 anni che si era fermato a un distributore di benzina sulla statale 443, vicino alla città centrale di Modiin. Ferita anche una donna che era in auto con la vittima. Il terrorista è stato poi ucciso da un ufficiale presente alla scena. Doron Mizrahi, padre del soldato ucciso, ha perso il fratello dodici anni fa in un attacco terroristico a Gerusalemme. Nel luglio 2003 Alon, zio di Ziv Mizrahi, era una guardia di sicurezza all’ingresso del Cafe Hillel quando individuò un attentatore suicida e gli impedì di entrare, ma questi si fece esplodere uccidendolo.
Alcune ore prima dell’attentato sulla statale 443, due terroriste adolescenti di 14 e 16 anni, armate di forbici, hanno ferito due persone nel mercato Mahane Yehuda di Gerusalemme. Una delle due terroriste è stata uccisa, l’altra gravemente ferita dall’intervento di un agente fuori servizio presente alla scena che invano ha intimato loro di fermarsi. “Le terroriste hanno continuato a cercare di pugnalare civili innocenti”, ha detto la polizia. Si tratta di due cugine residenti nel campo palestinese di Qalandyia (periferia nord di Gerusalemme). I feriti sono Yussuf Alharoub, 80enne palestinese residente a Betlemme, e un israeliano di 27 anni. La polizia ritiene giustificata la decisione dell’agente fuori servizio di sparare ripetutamente a una delle assalitrici giacché vi sono stati diversi casi in cui il terrorista colpito ha continuato ad agire anche quando sembrava neutralizzato.
L’attentato delle due adolescenti è stato seguito poco dopo dal ferimento di una persona in quello che sembrerebbe un investimento deliberato avvenuto nei pressi di Shavei Shomron, in Cisgiordania. Le forze di sicurezza stanno indagando per accertare se si è trattato di incidente o di un attacco intenzionale. Più tardi un terrorista ha tentato senza successo di accoltellare un soldato israeliano alle porte di Nablus, ma è stato ucciso dalla reazione dei militari
(Fonte: Israele.net)