Milano “invasa” dai naziskin: c’è l’Hammerfest, la festa antisemita
In arrivo oltre tremila nazi a Milano, molti dall’estero. L’appuntamento è per le 17 in un capannone di Rogoredo, dove si celebrerà l’anniversario
Milano, 28 Novembre 2015 – Centinaia di loro arriveranno dalla Germania, a bordo di sette pullman. Altri verranno dalla Francia, dall’Austria e dalla Polonia. Qualcun altro verrà da più vicino, dal centro e dal Sud Italia. Ci saranno davvero tutti sabato sera a Rogoredo per rendere onore alla formazione italiana degli “Hammerskin”, tra i gruppi più violenti dell’estrema destra mondiale, che festeggia i propri primi venti anni di “attività”.
I naziskin di tutta Europa, quindi, si ritroveranno a Milano – ancora una volta – in un capannone di via Toffetti, zona Rogoredo, dove andrà in scena l’Hammerfest, una sorta di festival dal forte sapore antisemita e filonazista.
Il luogo, rimasto segreto fino al primo pomeriggio di sabato, è lo stesso dove si tenne il raduno del 2013 che il sindaco Pisapia definì “indegno” e che fece scoppiare non poche polemiche in una città simbolo della resistenza come Milano. La stessa Milano teatro, pochi giorni fa, di un agguato contro l’ebreo ortodosso Nathan Graff, accoltellato mentre camminava in strada.
Ma tant’è, il raduno ci sarà. L’evento, come si legge sulla pagina Facebook di Hammerskin, dovrebbe iniziare alle 13 per concludersi a notte inoltrata con gli organizzatori che si dicono “orgogliosi di invitarvi al proprio ventesimo anno di battaglia”.
Numerose le band musicali che si alterneranno sul palco fra cui i tedeschi Frontalkraft e Division Germania con canzoni ispirate al Terzo Reich e alla supremazia della razza bianca. Tra i gruppi italiani, invece, spicca la presenza di Nativi, Adl 122, Bullets, Malnatt e Linea Ostile: tutti accomunati dalla stessa e unica passione.
#1Micol
Pazzesco!!! Ma come è’ possibile che gli organizzatori di questo schifo ottengano le autorizzazioni per questo tipo di manifestazioni!? Io sono allibita
#2HaDaR
L’Europa ha smesso da tempo di far finta di vergognarsi per Birkenau
Ormai, specialmente in Italia dove – SOLO PAESE – la giornata NON si chiama “Giornata in Memoria della Shoah [o dell’Olocausto]”, bensí un annacquato e vergognoso “Giornata della Memoria”, cosí voluto dai sinistri anche “ebrei” ma soprattutto comunisti, tipo Furio Colombo, anche il 27 Gennaio è diventato occasione per far dell’antisemitismo e parlar male di Ebrei e Israele nelle scuole e non solo.